Recensioni per
Ghiaccio e sangue
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/23, ore 20:28
Cap. 6:

Prima Classificata: Dark Sider – Ghiaccio e Sangue

Grammatica e stile:
A livello grammaticale la tua storia è ineccepibile. Non solo hai dimostrato tutta la tua competenza nella gestione e nella costruzione delle frasi impostando la narrazione al passato, ma anche al presente. Soprattutto all’inizio, con la scelta che reputo eccellente di accendere l’attenzione del lettore con un flashforward che mostra i protagonisti inermi in mezzo al mare e al gelo, sferzati dal malumore e dal freddo. I refusi si contano sulle dita di una mano (due) e se anche ne avessi mancato qualcuno, tra una rilettura e l’altra, il loro numero è così esiguo da essere assolutamente trascurabile ai fini di questa valutazione.
C’è solo un’insidia che voglio sottolinearti:
“In pochi istanti, la posizione della principessa era stata diramata tra gli eserciti, e quello era stato il momento in cui i generali avevano deciso che la loro alleanza fosse terminata (era terminata).”
Questo è il caso in cui una frase dev’essere costruita in termini di certezza, non di possibilità. Il fatto che l’alleanza termina con la scoperta della posizione di Emeryl è una certezza: loro l’hanno deciso. Un caso limite che può trarre in inganno, e ce ne sarebbe un altro che però non ho citato perché alla fine l’ho giudicato coretto. Nulla di tutto ciò, comunque, ha inficiato il voto finale, visto che parliamo di una situazione isolata e il resto del racconto non presenta imprecisioni.
A livello di stile, devo ammettere che sono rimasto combattuto. La narrazione è altalenante, ma attenzione: questo termine non viene usato per esprimere criticità. Si comincia al presente nelle prime fasi – una scrittura molto evocativa, molto ricercata nei termini, introspettiva, crea subito un certo coinvolgimento nel lettore -, poi si torna indietro nel tempo e non mi riferisco soltanto ai mesi. Il racconto muta, si plasma a seconda del bisogno che ha questa storia di esprimere sé stessa. Accelera andando indietro (inteso come tempo verbale), poi si stabilizza, va avanti. Dall’introspezione si passa a una narrazione votata a collegare i puntini, che fa un sunto sull’evoluzione dei personaggi e dei loro rapporti, che getta le basi della trama e mette in moto eventi che succedendosi si diramano verso quel futuro (che torna ad essere il presente), e si chiude con un focus ancora più marcato sui pensieri finali di Kevst.
È uno schema molto particolare. Non so se sia un esperimento o una nuova fase del tuo io scrittore. Quello che posso dire con certezza è che l’inizio è stato magistrale. Davvero molto coinvolgente e mi ha tenuto sul pezzo. Una narrazione ricca di pathos e di dettaglio, diretta.
Tutto ciò, tuttavia, non fa che ampliare la forbice di differenza che si sente tra le varie fasi della storia. Su come esse abbiano un differente risalto. Perché, come ho detto, questo racconto è camaleontico. Si adatta al momento. Cerca, nei limiti che ho imposto, di dare non solo un ordine a tutto ciò che accade, ma di farlo con una certa coerenza. Ecco, credo proprio che questo stile si possa definire coerente. Mira a definire e raccogliere tutto ciò che è importante, lo comprime, e lo fa ruotando intorno a quell’unico personaggio di cui abbiamo il punto di vista. Lo racconta, lo rende un protagonista, quasi un antagonista, un servo, un amante… un martire. Sposta la concentrazione su di lui, ne esalta i pregi e i difetti, lo rende il centro di tutto. E chiude la storia insieme a lui: con uno strappo netto.
L’idea certamente è giusta per dare una certa continuità e naturalezza agli eventi (difatti si ha l’impressione che i rapporti si evolvano con il giusto decorso del tempo), ma al tempo stesso sembra quasi spaccare la storia in tante sezioni troppo diverse tra loro.
Per chiudere la disamina sullo stile, sono consapevole dei limiti stringenti che ho imposto e davvero entusiasta di come tutti vi siete ingegnati per fronteggiare il problema. Capisco benissimo che non tutto poteva essere trattato con la giusta dose di dettaglio, anzi ritengo che deve essere assolutamente premiato il tentativo provare qualcosa di diverso. L’unico neo che ho trovato (e si rapporta a quello che dirò nell’ultima sezione) riguarda la costruzione dei periodi. Grammaticalmente perfetta, ma a volte sono davvero lunghi e in netto contrasto con gli altri, in cui la narrazione è visivamente più dinamica e coinvolgente.

IC:
Emeryl è senza dubbio il cuore pulsante di questa storia. A differenza di Kevset, che rappresenta i nostri occhi all’interno di questo universo, lei è il fulcro della lore e della trama. È il fattore scatenante nonché il punto di congiunzione che porta i vari protagonisti a raggrupparsi intorno a lei. È una maga potente, astuta, una donna che sa ragionare a mente lucida anche nella situazione più complicata, traendone il massimo profitto: se esistesse un definizione più accurata di esperienza, fornitemene una. Una maga/strega alle prime armi sarebbe andata nel panico, avrebbe ceduto al dolore, avrebbe perso il controllo della situazione. Lei invece dimostra che della ragazza che fu ne ha conservato solo l’aspetto: il cuore e l’acume sono quelli di una donna forgiata per portare a termine la sua missione. Per quanto spaventosa possa essere, per quanto dolore debba sopportare nel tragitto. È una principessa esiliata che conserva la sua dignità, la sua presenza si sente e non è solo frutto del maggiore “minutaggio” che le hai fornito rispetto agli altri personaggi. Immagino che solo una donna del genere potesse avvicinarsi a Kevset in modo così intimo. Senza averne paura e dimostrando che il passato, in particolar modo le circostanze del loro primo incontro, non definisce la natura di un rapporto. Può essere coltivato. Può nascere qualcosa di più potente dell’asservimento. Cedere per primi qualcosa, per ottenere in cambio un dono più prezioso. Gli ha affidato la sua vita… e Kevset alla fine gliel’ha salvata di sua spontanea volontà.
Ma non c’è solo il lato saggio o il lato calcolatore. C’è la passione, la fragilità, la grinta. Direi che ci siamo.
Garni mi ha lasciato la stessa sensazione di completezza. Il carattere è quello, e ho apprezzato che le sue azioni sono costantemente fonte di guai per il gruppo. Il rapimento di Emeryl è avvenuto anche per causa sua; dico anche perché mi è sembrato comunque pianificato abbastanza da riuscire anche senza che Garni compromettesse il party; correggimi se sbaglio. È giovane, ha uno spirito irrequieto. È arrogante per certi versi e passionale.
Out of the contest, ti dico che manca giusto di un piccolo approfondimento; da una gestione così accurata come la tua me lo sarei aspettato. Nel racconto, le sue azioni possono passare per quelle di un giovane uomo, competente e impavido, ma avventato. Un combinaguai, per intenderci. Il gruppo si è adeguato fino ad accettare queste esuberanze… fino al rapimento di Emeryl. Una scena, un monologo magari, in cui lui mettesse a nudo i motivi dietro le sue scelte eccessivamente imprudenti, invece di lasciare solo il messaggio, attraverso gli occhi di Kev, che lui ha imparato la lezione. Mi sarebbe piaciuto leggerlo (come mi è piaciuto, ad esempio, il confronto tra Kev e Emeryl sui loro passati).
Anche Stella mi sembra ben caratterizzata, sebbene la trovo la meno riuscita del quartetto. È un personaggio che, come plausibile che sia, ci mette molto ad aprirsi; forse solo Kev ci avrebbe messo di più, in altre circostanze. È una principessa in fuga, una donna dal carattere gentile ma provata da un fardello e da un trauma che si può solo immaginare. Il suo comportamento è distante, schivo, perfettamente in linea con la sua lore. Manca, magari, di qualche fregio del suo regno che la renda anche fin troppo riconoscibile. Del suo passato infatti si è detto molto, ma allo stesso tempo non ho trovato così marcato quel conflitto tra il bisogno di nascondersi e l’impossibilità per lei di abbandonare davvero quelle insegne del suo sacerdozio, del suo passato, che inevitabilmente tradiscono la sua appartenenza a Iberia.
Di Damien mi è piaciuto vederne evidenziata la natura mite, quasi remissiva se messa a confronto con il resto del gruppo; anche il fatto che Kevset all’inizio detesti alcuni dei suoi atteggiamenti per lui fin troppo leggeri mi è piaciuto molto. È chiaro come il sole quanto sia preda di un “freno emotivo”, qualcosa che gli impedisce di acquisire quella sicurezza necessaria a compiere l’ultimo passo verso la grandezza. E finché non ci riuscirà, rimarrà un guaritore, un personaggio che agirà sempre alle spalle del gruppo per sostenerlo, mai per proteggerlo. Difatti, il suo ruolo nella vicenda per quanto importante non è mai “attivo”. Solo di supporto, per guarire o, nel caso della battaglia finale, sostenere la sua consanguinea nel sigillare il Dormiente.
Di lui non è stato mostrato molto altro, ma è qui che ci tengo a mettere il punto. Damien non è stato caratterizzato in modo esaustivo (in un altro tipo di valutazione, gli avrei dato un voto molto inferiore), lui è stato ruolato, ed anche molto bene. È IC e la sua lore risalta pur non essendo mai citata. Come in un’avventura di D&D, in cui un personaggio non si presenta agli altri snocciolando sin da subito nome, cognome, codice fiscale, lui non rivela nulla che non voglia o (per esperienza o per carattere) non rivelerebbe.

Gradimento personale:
La storia mi è piaciuta. Soprattutto la parte iniziale, come ho già scritto sopra. L’idea d’impostare la narrazione al presente e descrivere gli affanni di Kevst, sia al livello fisico che mentale, è stata magistrale. Benché abbia la sua importanza relativa, anche la scena in cui esorta Kavor a riprendersi e continuare a condurre la barca l’ho trovata altrettanto significativa. Non solo da un’idea di che personaggio sia Kevst, ma aggiunge quel pizzico di realismo che esalta tutto ciò che è stato detto: il problema del freddo è concreto, quel tizio morirà di ipotermia prima ancora di sbarcare, è già più di là che di qua. Potrebbe salvarsi, forse, andando sotto coperta. Ma è troppo importante arrivare a Iberia, anche a costo vederlo morire.
La storia prosegue su questo livello di dettaglio anche dopo. La battaglia della Torre d’Opale, la fuga di Emeryl, l’acume di Kevst nell’avvicinarla senza essere attirato in inutili scontri; è stato disposto a rompere la gamba di Emeryl, pur di fermarla. Ogni evento descritto è crudo, reale, e il fatto che il punto di vista sia proprio di Kevst arricchisce tutta la storia dei particolari che solo un tipo attento come lui potrebbe distinguere e tenere di conto. Ma più evidente di tutto è l’alternanza di cui parlavo prima, questi cambi di forma nella narrazione che mettono in evidenza un fine ben preciso: raccontare una storia che sia il più completa possibile. Dare credibilità all’inizio, allo svolgimento, alla fine. Creare armonia mettendo dentro tutto il possibile.
È un obiettivo che vi siete posti tutte e tre.
Ho premiato a livello di stile questa ricerca di una soluzione, ma se parliamo della storia in sé si nota che il lavoro non è esattamente equilibrato. Ciò che si cerca di raccontare in 30.000 parole è troppo esteso per essere trattato con lo stesso livello di enfasi dall’inizio alla fine. Da qualche parte si deve accelerare, per cercare di chiudere il cerchio, e questo nella tua storia si sente particolarmente proprio in quei punti nevralgici. Per una Stella che a un certo punto si rivela come principessa al resto del gruppo, abbiamo un Kevst e una Emeryl che approfondiscono la loro relazione finanche un ad avere intramezzo amoroso e un dialogo intimo sul proprio passato. Si crea una storia praticamente a più velocità.
L’idea di base non è sbagliata. L’ho apprezzata, anzi. Ed è proprio per questo che ti suggerisco di utilizzarla di nuovo, ma senza limiti di parole. Dove puoi gestire ogni singola scena e personaggio come meglio credi, senza dover centellinare o scegliere su chi mettere il focus e chi lasciare più in secondo piano.

Certamente mi trovo più a mio agio nei panni dell'autore, piuttosto che del giudice xD
Però sono contento di averti vista partecipare. Spero davvero che questo contest ti sia piaciuto.
A presto!

Recensore Master
07/04/23, ore 08:16
Cap. 6:

Ciao carissima^^
in sintonia con il tono cupo della storia, non ci sono catarsi e non c'è la consapevolezza che il grande gelo sia finalmente terminato. Nel corso del rituale, dopo furiosi combattimenti dall'esito incerto, il focus si sposta dai due incantatori alla vicenda interiore di Kewst.
La sua storia potrebbe essere la storia del mondo attanagliato dal gelo: il ghiaccio si scioglie e riemerge il vero sè del mezzo gigante. Io dico sempre che un cinico è un idealista deluso, e forse Kewst era proprio questo: una persona delusa dalla vita e dagli altri, abituata a non considerare altro che il proprio tornaconto perché consapevole che non ci avrebbe pensato nessun altro.
Forse l'amicizia con gli altri membri del gruppo gli ha fatto vedere un ambito in cui poter coltivare nuovamente quegli ideali che era stato costretto a seppellire nel suo profondo, e per amicizie così vale di certo la pena di sacrificarsi, forse anche all'estremo.
Una storia molto bella, complimenti e in bocca al lupo (non Màs^^) per il contest!

Recensore Master
06/04/23, ore 09:18
Cap. 5:

Ciao^^
apprezzo sempre il tono cupo della vicenda. La descrizione della tormenta mi è piaciuta molto, l'ho trovata realistica e coinvolgente. Peraltro, sono anche un estimatore della narrazione al presente, che rende le cose più dirette e immediate.
I nostri eroi raggiungono Iberia, che è uno spaventoso cumulo di ghiaccio neve in cui la gente vive nella miseria.
Stella chiede di non uccidere i soldati, che in fondo non hanno colpa della tirannia, e così facendo si guadagna i primi alleati. Ora spero che riescano ad arrivare in tempo dal gigante, in modo da rimetterlo a dormire, o sperabilmente far sì che il suo sonno diventi eterno.
Complimenti, un bellissimo capitolo, alla prossima!

Recensore Veterano
05/04/23, ore 09:56
Cap. 6:

Concludo finalmente di recensire anche la tua storia.
Si è conclusa in un bagno di sangue con sacrificio da parte di molti ma soprattutto di Kewst. Il personaggio è completamente cambiato, per amore dei suoi amici e di Emereyl in particolare.  Quando la vede resiste alla voce del gigante del gelo che cerca di condizionarlo, e quando tentano di salvarlo tirando la corda lui molla la presa per non trascinarli giù. E dal suo punto di vista vediamo solo di sfuggita che il rito per rimettere a nanna il Dormiente si è concluso e che anche Damien ed Emeryl stanno bene. 
Kewst è quindi l'eroe della storia ed ha saputo creare dei buoni legami con tutti gli altri.E le sue azioni sono state completamente disinteressate perchè lui per via della sua natura avrebbe potuto sopravvivere alla glaciazione o essere risparmiato dal Dormiente.
Spero anche io che non sia morto. Potrebbe ritornare in un'altra storia.
A presto e complimenti per questa storia

Recensore Master
03/04/23, ore 12:33
Cap. 4:

Ciao^^
nel gruppo di avventurieri, partito come un gruppo di gente messa insieme quasi a caso, o con la costrizione, i vincoli si stanno rinsaldando sempre di più. Le relazioni si fanno più strette, i fatti personali non sono più qualcosa da celare gelosamente, ma confidenze da condividere con persone che alla fine sono amici e non più meri compagni di viaggio.
Alla fine tutti hanno in qualche modo mentito o riferito solo parte dei fatti, ma questo viene accettato e metabolizzato in favore dell'obiettivo comune.
Molto bella la scena di battaglia, movimentata ma ben architettata e comprensibile. Vedremo se riusciranno a raggiungere la nave con Emeryl prigioniera.
Complimenti per questo bel capitolo, alla prossima!

Recensore Veterano
30/03/23, ore 12:29
Cap. 3:

Ciao darky allora in questa storia viene fuori l'origine della glaciazione legata a un mito dell'isola Iberia un'idea simile a quella che ho avuto anche io perché le schede parlavano della prima glassazione che era avvenuta a Iberia 2000 anni prima quindi in tempi antichi sicuramente c'è un mito di riferimento. Qui abbiamo un ruolo molto più attivo da parte delle Dinnadaer che sono proprio un po' le artefici le le custodie di questo segreto che hanno la soluzione tutto è nelle mani di emeryl. Lei è la chiave qui per risolvere la situazione e tutti decideranno di aiutarla diventa una causa comune.
Anche se Kewst è legato ad Emeryl per via della runa comunque secondo me decide di partecipare anche perché la glaciazione ha un interesse mondiale sono gli permetterebbe di rifiutarsi. Quindi il viaggio inizia e viene detto che questi personaggi diventano amici oltre che collaboratori sicuramente questo darà una svolta alle loro decisioni perché un conto se stai viaggiando con un semplice semplice collaboratori quindi la cosa si fa interessante.brava
(Recensione modificata il 30/03/2023 - 12:32 pm)

Recensore Veterano
28/03/23, ore 23:51
Cap. 2:

Molto bello questo capitolo. Mi piace come Emeryl abbia trovato un modo per procurarsi una valida guardia del corpo. E spunta fuori anche un Leonid a caccia della principessa. Mi piace l'alleanza tra Garni e Kewst per salvare la donzella che probabilmente ha tutte le risposte che cercano. Per ora la priorità è salvare Emeryl, figura a cui saranno in qualche modo tutti legati come si evince dal prologo. Che colpo di fortuna l'arrivo di stella e Damien due guaritori esperti che capitano lì al momento giusto. Stella qui è bella agguerrita e sulla difensiva, mentre Damien in un modo appropriato al suo carattere cerca la mediazione e pensa prima a curare ed aiutare dando il beneficio del dubbio ai nuovi arrivati. Che dire mi piace come hai riunito il gruppo alla fine tutte e tre abbiamo pensato ad una squadra in missione. Nulla vietava di mettere il protagonista che avrebbe incontrato uno alla volta in diversi momenti della storia gli altri personaggi ma credo così sia più bello. Alla prossima

Recensore Master
27/03/23, ore 08:06
Cap. 3:

Ciao^^
due mesi sono un sacco di tempo, se sei impegnato in un'avventura. Se quando sei in viaggio di piacere ogni giorno sembra un mese, figurarsi in un viaggio dove il piacere è l'ultimo degli scopi! Ci credo che i nostri comincino ad affezionarsi a vicenda, in fin dei conti sono al tempo stesso una specie di "famiglia" e una squadra in cui ognuno sa di poter contare solo sui compagni.
Il compito che hanno di fronte, del resto, è enorme, sia in termini di responsabilità che in termini di difficoltà: sono gli unici che possono riportare il gigante del gelo al suo sonno, o far sì che il sonno diventi eterno. Se non ci riusciranno, il mondo come lo conoscono scomparirà sotto una coltre di ghiaccio.
Un altro ottimo capitolo, complimenti e a presto!

Recensore Master
25/03/23, ore 14:30
Cap. 6:

Ciao Dark!
Ho aspettato di proposito un paio di giorni per leggere il tuo ultimo capitolo poiché volevo godermelo in tranquillità e sapevo che prima non ci sarei riuscita.
Mi ha commosso molto la scena finale, da cui emerge chiaramente il cambiamento di Kewst. La sua maturazione, più che cambiamento, giacché credo che una persona che metta se stessa in secondo piano sia una persona matura.
E una brava persona.
Nonostante, lo stesso Kewst si reputi una persona cattiva che pensa solo al proprio tornaconto, l'amicizia - e l'amore - che lo lega ai suoi compagni lo hanno cambiato nel profondo.
Allora, mi chiedo: era egoista perché era la sua natura o - più banalmente - perché non ha mai conosciuto sentimenti positivi? Beh, considerando il suo triste passato credo che la tua storia ne abbia dato una risposta esaustiva... (dal mio punto di vista).
Potrei definire l'intero racconto come un racconto di redenzione: il "cattivo", l'eroe negativo, che si sacrifica per salvare i suoi amici (grazie per aver salvato Garni *sigh).
Tra tutti i personaggi, Kewst e Garni sono quelli che hanno subito un mutamento, una metamorfosi in positivo: Kewst per i motivi appena spiegati; Garni perché ha finalmente compreso che il gioco di squadra richiede regole precise da rispettare, altrimenti si rischia di mettere in pericolo la vita altrui.
Sebbene l'intera vicenda sia stata sempre velata da un'atmosfera angst, è paradossalmente a lieto fine. Kewst è morto, certo, ma il mondo è salvo, non ha ceduto all'influenza di Ninna Nanna (ammetto che a un certo punto l'ho temuto davvero!), Globo è stato eliminato, perciò anche il regno di Iberia è libero dalla sua tirannia. Che vuoi di più dalla vita...
È stato un viaggio emozionante, adrenalinico, grazie alle descrizioni, alla tua maestra nel mostrare le battaglie, ai dialoghi mai banali e pure simpatici (he he). Non mi sono annoiata neanche per un attimo, per questo già so che mi mancherà il tuo Kewst che insieme a Garni formavano una coppia perfetta ;)

Magari, Kewst non è morto, Damien e Stella potrebbero salvarlo, o la runa che lo lega a Emeryl ha in qualche modo evitato la morte poiché lei è viva... diciamo che un sequel non sarebbe proibitivo :)

A presto e con affetto,
Nina^^

Recensore Master
23/03/23, ore 11:29
Cap. 5:

Buongiorno carissima!
Ho letto questo capitolo ieri sera sul tardi e, onde evitare, strafalcioni dovuti alla stanchezza e soprattutto al fatto che stavo da cellulare, ho spostato la recensione a questa mattina.
I nostri eroi sono finalmente giunti a Iberia, sani e salvi, ma non proprio nel fior fiore delle loro forze. Kewst perché continua ad avere questo fortissimo mal di testa, a questo punto dovuto alla condizione di Emeryl; gli altri per il freddo che mi sembra di sentire personalmente addosso quando leggo (e io amo il freddo, potrei tornare a leggere questa storia in piena estate magari :D).
Per fortuna a Iberia c'è ancora qualcuno fedele alla famiglia reale e quindi a Stella. Hanno trovato validi alleati, poiché il loro nemico sull'isola non è solo Ninna Nanna (...) ma anche Globo e i suoi uomini. Eppure... eppure,ci si può davvero fidare di Ceannard? Non lo so, le sue ultime parole mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca. Sarà una mia impressione...

Spendo come al solito due parole su Garni (la battuta sulle palle congelate di Globo è stupenda). Mi hai detto che è molto simile al migliore amico di Kewst, solo che questo è dedito all'alcool. Chissà, potrebbe essere un'evoluzione di Garni stesso, più avanti con l'età ;)
Mi hai sempre scritto che non è un personaggio nelle tue corde, e invece te la sei cavata benissimo, potrebbe essere stato un esercizio per inserire questo genere di furfantelli nelle prossime che scriverai ;)

Complimenti ancora, aspetto il seguito,
Nina^^

Recensore Master
22/03/23, ore 15:28
Cap. 2:

Ciao^^
immaginavo che il sangue di Kewst lo avrebbe protetto da quel gelo che invece ha ucciso quasi chiunque altro.
Per quanto stremata, ormai morente, Emeryl è riuscita a trovare un modo per legare alla sua causa quel guerriero poderoso, ponendolo in una situazione che apparentemente la obbliga a servirla e a proteggerla, se vuole salva la vita.
Da questa breve interazione emerge una donna decisa, scaltra, in grado di pensare rapidamente e agire altrettanto in fretta. Si indovinano le sue ascendenze regali nel piglio autoritario con cui si rivolge al guerriero.
Sono curioso di vedere come proseguirà questa interazione.
Gar è il degno compare di Kewst: agile quanto lui è poderoso, di lingua sciolta quanto lui è taciturno, capace di battute anche nei momenti apparentemente più disperati. Sembra però una persona onesta, dietro i modi apparentemente ambigui e il suo lupo, che gli è molto affezionato, sembra confermarlo.
Proprio alla fine del capitolo vediamo comparire gli altri due personaggi e ti dirò che sono molto curioso di vedere come li hai tratteggiati.
Intanto complimenti per questo capitolo così avvincente e a presto!

Recensore Master
21/03/23, ore 18:33
Cap. 4:

"«Come ti chiami?» gli domandò Stella
«Ka-Kavor» balbettò lui
«Bene, Ka-Kavor,» tuonò Gar."
Ho riso così forte che ho dovuto inventarmi una scusa con chi era in casa ahahahahah
E ancora adesso, se lo rileggo, rido. Giuro!
E' stato un capitolo così intenso, movimentato e per nulla felice ma io continuo a ridere come una deficiente!
Io adoro il tuo Garni!
Ok, respiro profondamente, e faccio la seria (...).

Hai capito Kewst ed Emeryl che si divertono mentre montano (gioco di parole non voluto) la guardia! E bravi! Allentare la tensione fa sempre bene, soprattutto se si tratta di una bellissima din nadair con il suo guerriero tutto muscoli, cicatrici e pure cervello :D

La scena della battaglia è stata spettacolare! Riuscivo a vedere chiaramente cosa stesse accadendo grazie alle tue descrizioni. Complimenti!
Peccato che sia stato Garni la goccia che ha fatto traboccare il vaso. O forse no, forse sarebbe accaduto comunque poiché i nemici erano già in agguato.
Molto avvincente anche lo scontro con Shuva. Non credevo morisse, non in questo capitolo almeno, invece quello che sembrava il punto debole del gruppo, ossia Damien, ha salvato le chiappe a tutti (semicit.)
Menomale che Emeryl ha avuto la prontezza di lasciare il bastone al giovane mago...
Ah, si! Molto divertente anche la scena sulla nave, quando Garni chiede chi sia il "caz*o di fottuti*simo timoniere" e invita tutti "gentilmente" a scendere... (ora ricomincio a ridere...).
E con questo capitolo si chiude il flashback e si torna all'inizio, quando erano in mezzo al mare in balia delle onde e del gelo... Adesso, mi viene da pensare che neanche loro sanno ciò che gli accadrà.
La tua storia mi piace sempre di più e quasi temo il momento in cui dovrò smettere di leggerla perché conclusa...

Complimentissimi davvero,
Nina^^

Recensore Master
21/03/23, ore 12:19
Cap. 1:

Ciao^^
Mi piace molto il tono "dark" che hai scelto di dare a tutta la vicenda: un prologo cupo, pervaso dall'aleggiare della morte, dalla consapevolezza che essa arriverà a breve e sarà tutt'altro che dolce. Il freddo è descritto molto bene, lo si sente veramente nelle ossa mentre si legge, e fa venire voglia di andare a mettersi una coperta sulle spalle^^
La battaglia del Bosco delle Lame ha un tono crudo, incalzante, che non concede nulla all'epica. Del resto, pare che ci siano svariate forze in gioco, tutte in competizione fra loro, nonostante l'iniziale formale collaborazione, e tutte vogliono una sola cosa: la principessa Emeryl.
Kewst è un mercenario esperto, ma lo scontro è feroce e accanito.
Infine compare una misteriosa figura mascherata e il gelo comincia a mietere vittime inesorabilmente. Mi sa che dovrò fiondarmi al prossimo capitolo per sapere come farà questa storia a non finire prima di cominciare...^^
Complimenti per questo bellissimo primo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
20/03/23, ore 22:52
Cap. 3:

Buonasera Dark!
Questo è il tuo capitolo di svolta, credo, per quanto riguarda Kewst. Sebbene il suo cambiamento avvenga in maniera più delicata e naturale, diciamo, di quello che ha sconvolto Gar nella mia storia. È un cambiamento, il tuo, dettato dal tempo e dall'esigenza, dalla fiducia che cresce man mano che passano i giorni, tutti insieme. Mi è piaciuto il modo dolce con cui hai descritto i loro due mesi insieme, così come l'accuratezza con la quale hai riportato alcune particolarità del loro carattere - fedeli alle schede. Come, ad esempio, l'abitudine di Damien di svegliarsi presto la mattina per raccogliere erbe o il suo legame con gli animali, Màs in questo caso.
Non posso non spendere due parole su Garni: è perfetto! Proprio come lo immaginavo io e, in fondo, non lontano dal mio, soprattutto nelle risposte ironiche che pronuncia. Mi ha strappato un sorriso, ad esempio, quando definisce il Dormiente come Ninna Nanna XD
È proprio da lui, insomma!
A proposito di Ninna Nanna, scopriamo anche la missione che smuoverà i nostri eroi. Molto ben architettata la storia del Dormiente e delle din nadir, ma Emeryl ha davvero detto tutto? È stata onestà fino in fondo? Di sicuro Stella non lo è stata...
Infine, comincia anche a delinearsi un rapporto più profondo e confidenziale fra Emeryl e Kewst... he he ;)
Non vedo l'ora di leggere il seguito, sono proprio curiosa di capire cosa succederà,
Nina^^

P. S. Ho sempre dimenticato di scriverti una cosa: ho notato le citazioni di King sulla tua pagina. Anche io ne ho una, quella che forse più si rifà al mio pensiero sul perchè scrivo. Questo solo per dirti che sono una sua super fan *_*
(Recensione modificata il 20/03/2023 - 10:53 pm)

Recensore Master
19/03/23, ore 23:43
Cap. 2:

Buonasera cara Dark!
Capitolo mooolto interessante questo, in cui cominciano a delinearsi precisi elemento che andranno a creare l'intreccio dell'intera storia.
Andando in ordine, il più importante credo sia il legame fra Kewst ed Emeryl. Stando a ciò che ho letto nel prologo, dove hai lasciato intendere che lei sia morta, ma Kewst è ancora vivo, ciò può significare 2 cose: o lei non è morta, o nel corso della vicenda il loro legame è stato spezzato... Vedremo ;)
All'inizio, leggendo del Leonid che li attacca, non ti nascondo che ho pensato fosse Stella, ipotesi ovviamente smentita nella parte finale del capitolo.
Per quanto riguarda Garni, mi piace come lo hai tratteggiato e, cosa che mi pare abbia dimenticato di scriverti nella recensione precedente, apprezzo tantissimo anche il suo interaggire con Màs. O il fatto che lo stesso Kewst lo osservi spesso. Hai trattato il lupo come un personaggio vero e proprio. Bravissima!
Tornando a Garni, dicevo che rivedo molto il personaggio da me creato, negli atteggiamenti e nelle risposte che dà.
Ci hai anche presentato la sua storia e il motivo per cui cercava la din nadir, che a quanto pare è importante tanto quanto il suo bastone. Sarà l'arma che serve a fermare il gelo?

Complimenti di nuovo, i tuoi capitoli finora si fanno leggere che è un piacere e riescono a mantenere la tensione sempre alta!
Al prossimo capitolo,
Nina^^

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