Fantasia spinta in questa - per così dire - poesia, godibile e plausibile.
Spinti anche i versi, troppo, a mio modesto avviso. Perché di fronte a componimenti come il tuo mi si riaffaccia ogni volta la vetusta domanda: qual è la differenza fra prosa e poesia?
Suggestiva l'immagine della stanze del cuore, con la sua “stanzetta” segreta. Mi ha ricordato il Castello interiore di S. Teresa d'Avila.
Avvincente la controversa storia d’amore che si dipana attraverso i “versi”, che gioca sul dualismo fra la bambina fatta prigioniera e la protagonista. Disillusa e resistente la prima, estroversa superficiale aguzzina masochista la seconda.
Il finale non lascia purtroppo intravedere niente di buono. |