Buongiorno cara, eccomi per continuare il mio percorso sul tuo profilo!
Riesci sempre a ricreare degli scenari quasi onirici, dalle atmosfere sospese nel tempo dove il protagonista si ritrova spesso in situazioni di forte frustrazione, debolezza emotiva o agitazione. Interviene una creatura sovrannaturale, ma stavolta sono ancor più curiosa perché si tratta non di un nemico, bensì di un angelo a cui Christie è pure votata.
Il turbamento che è palpabile al centro della scena proviene da lei, così nel cogliere ciò che ha desensibilizzato Uriel. È triste v edere come anche i potenti soffrano per il male che viene arrecato loro, sentendosi soli e abbandonati da chi invece avrebbe dovuto seguire e venerare una entità buona come un arcangelo.
Eppure anche loro soffrono.
Anche loro odiano.
Anche loro si chiedono come potrebbe essere smettere di essere così buoni per non ottenere nulla in cambio.
Non è un discorso da elemento perfetto, anzi: Uriel riesce a farsi comprendere da Christie proprio perché assume un atteggiamento prettamente umano e terreno, lasciandosi andare alle proprie sensazioni.
Il finale lascia pensare non a una risoluzione ma a una fiducia intrinseca di uno e dell’altra, dove però si capisce che una possibilità di perdersi Uriel ce l’abbia, e che abbia preso in considerazione un ipotetico accadimento.
Una possibilità di scambio tra due anime affini, che si rispettano e penso riescano a trovare un briciolo di equilibrio nella presenza uno dell’altra nonostante una differenza così plateale tra loro.
Che cosa possa accadere in futuro non ci è dato saperlo, ma ipotizzare è più che lecito. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |