Buonasera ♥
Peter Pan non è esattamente il mio cartone Disney preferito (sebbene lo apprezzi, così come i romanzi nei quali è protagonista), però la questione del non crescere mai mi è sempre stata cara, in quanto per certi aspetti ho bisogno di sentirmi in linea con la mia spontaneità, quello che mi tiene bambina ma per aspetti che non nuocciono a nessuno.
Lo dico e confermo qui: la prima parte della storia (il sogno) è la mia preferita, principalmente per l'identità di quella voce femminile che ha delle dualità abbastanza riconducibili e oscure, almeno dalla semplice descrizione che viene fornita.
Mi viene in mente quasi una figura come una sorta di parente stretto, più specificamente una figura genitoriale diversa da quella che immagina lui (una mamma?), per questo contrapposta e quasi "cattiva" per lui, in quanto non capisce e non condivide il suo desiderio di eterna giovinezza...
Sarà, considerando anche l'assenza per via della storia di Peter e il non capire mai le esigenze degli altri in fondo; esce un bel contrasto e poi questo aspetto del protagonista fuoriesce spesso nel romanzo, con certi suoi portamenti e dialoghi.
È una one-shot che riconferma la filosofia di Peter Pan, la sua fiducia cieca verso i sogni, per il mondo del quale è padrone e nel quale crede fermamente.
Stare con i Bimbi Sperduti, con Trilli e anche con il suo acerrimo nemico, Capitan Uncino, è esattamente la linfa di vita che gli dona voglia di fare, di essere e di appartenere a quella dimensione, rendendo tutto reale e allontando chi non intende seguirlo e dargli modo di essere se stesso, in tutte le sue diverse sfumature.
Probabilmente molto definitivo e incisivo come atteggiamento, ma è la bellezza del personaggio e l'hai ricalcata piuttosto bene, devo dire.
Per il resto, è una one-shot piuttosto tranquilla e scorrevole (specie dopo il risveglio), chiara fin dall'inizio nei suoi intenti e nelle sue componenti ideologiche e narrative (almeno per me è stato così), un tributo semplice e chiaro verso una storia che ha permesso esattamente a molti di noi a dare fede alla parte più limpida e gioviale della nostra anima.
Un concetto molto difficile da preservare ai giorni nostri ma è ancora possibile che rimanga radicato nei nostri cuori, solo se la nostra volontà diventa innegabilmente magica... come un po' di polvere di fata.
Alla prossima :)

liz

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Oh Gemella! Io e te siamo uguali! Anch’io ho pensato che la voce che dice a Peter di crescere fosse della mamma.
Che bella questa fanfic! Mi piace molto Peter Pan ed io sono un po’ come lui *prepara la valigia* a volte mi piacerebbe essere ancora piccola, ma forse a tutti piacerebbe ritornare all’infanzia *parte per l’Isola che non c’è*

Solo chi sogna può volare... credo d'aver sentito questa frase per la prima volta a undici anni (fu un anno di grandi conoscenze maschili per me, tra cui appunto c'era Peter XD) e da allora l'ho sempre tenuta a mente. Ed è assolutamente vera. Qualche altro requisito indispensabile: essere spensierati, innocenti e senza cuore ^^! Comunque, stupenda fic che sottolinea quanto Peter abbia fermamente intenzione di non crescere (per me, non c'è amore che tenga: se l'amata lo raggiungesse sull'Isola bene, altrimenti amen. Forse è anche meglio, così almeno si risparmia i drammi della vita che ogni giorno vengono inflitti ai comuni mortali...) e soprattutto ricorda come non si debba mai rinunciare a credere e sognare. Sul punto di vista stilistico, i miei omaggi, non ha pecche. Finisce seduta stante tra i miei preferiti ^.^ complimenti, bye!
(Recensione modificata il 09/02/2011 - 08:08 pm)

Solo una parola wow che bella! xD A parte gli scherzi, mi sono commossa come una stupida! Io adoro il film di Peter Pan e non ho mai accettato la separazione di Wendy da Peter, e non sono mai riuscita a trovare una vera meravigliosa ficcy su questo splendido cartone. Solo chi sogna impara a volare, quanto volte abbiamo sentito questa frase? Eppure in questa storia sembra veramente una perla di saggezza, con quel fondo di verità che ci fa sperare. peter non crescerà mai, rimarrà per sempre il bambino dell'Isola che non c'è, e noi tutti siamo Peter.