La storia ti acchiappa già dal titolo, evocativo e sensoriale, con quel senso di straniamento e di freddo e solitudine che mi avvolge, come una ventata autunnale (appunto), ripensando a quel bambino perso nel vento. Sballottato tra il cuore che gli dice che no, suo fratello è sempre suo fratello, e la ragione, che gli sbatte in faccia, rabbiosa quasi, che la realtà è un'altra, almeno a sentire il Sacerdote. E il Sacerdote non sbaglia mai, giusto?
Aiolia è proprio questo, un bambino coi capelli spettinati dal vento che piange perché s'è perso, perché suo fratello l'ha lasciato solo. Fuori è un uomo forte e tutto d'un pezzo, ma la sua fragilità, la sua emotività, quella parte di lui che credeva messa a dormire e che riaffiorava in superficie col sapore salato delle lacrime, quel bambino ha sempre sperato nel ritorno di suo fratello. Ed è così umano e toccante il rapporto tra i due, così vivo e reale che anche se non hanno avuto modo di parlare, di spiegarsi, di chiarirsi, di chiamare l'uno il nome dell'altro - o di dirsi semplicemente "fratello..." - si sono riconosciuti e cpaiti e eprdonati con un semplice gioco di sguardi.
Ottimo lavoro.

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Punto uno: sono il tuo babbo natale segreto. Punto due: dopo tanto tempo sono tornata in questo fandom, punto tre: ora ti tocca la mia recensione xD
awwwwwwwwwww i due fratelli, Aiolia e Aiolos .... awwwwww e questa scena, quando l'ho vista ... non ripensiamo a queste cose che altrimenti mi commuovo e poi a lezione carburo poco, cmq ... veramente bella e introspettiva, ho apprezzato soprattutto i ripetuti flash back sull'infanzia di Aiolia, sempre in compagnia del fratello, e la sua certezza segreta che in fondo Aiolos non fosse un traditore
bella, molto bella, complimenti vivissimi

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

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Bella... davvero bellissima, poi è scritta molto bene!
Mi sono commossa da quanto bene sono espressi i sentimenti e i pensieri di Aiolia, poi la storia in sé era triste e commovente...
Aiolia che perde il fratello maggiore prematuramente e vivendo nella convinzione che fosse un traditore, il suo amato fratello che voltava le spalle alla giustizia e a lui..
Hai descritto il tutto in maniera magnifica, ancora complimenti! :)

Toccante, veramente toccante e commovente.
Ho seguito fin da quando ero poco più di una bambina con le treccine la saga dei cavali dello zodiaco in tv e adesso che sono più grandicella ripensandoci mi viene tanta nostalgia.
I pianti che mi sono fatta vedendo e leggendo quelle piccole storie di grandi uomini poco più che bambini che si trovano a sfidare un modo terribile fatto di lotte, violenze e privazioni hanno rifatto capolino leggendo questa tua bella storia.
Per me la famiglia è un valore sacro e leggendo del piccolo leoncino mi sono emozionata molto. Cresciuto lottando contro la gente che gli “imponeva” di vergognarsi del grande fratello che lo aveva cresciuto deve essere stata dura per il piccolo Aiolia e il riscatto avuto con la consapevolezza che suo fratello stava nel giusto credo che lo abbia ripagato di anni di sofferenza.
Brava proprio una bella storia complimenti^^

Ho pianto.
Meriteresti qualcosa di orribile in cabio perché possa renderti la pariglia ma, priva di forze, mi limito ad aggiungere la storia fra i preferiti e non commentare alcunché. Sarà la mia forma di protesta personale.
Troppa poesia appena sveglia (sì, mi sveglio a mezzogiorno quando posso, gah =O=), troppo tra la veglia e il sogno, mi ha portata un po' troppo lontano. Con quei racconti delicati e bellissimi come suoi di flauti, ho viaggiato un po' troppo in là, proprio fra il grano e il vento e i boschi, e i monti e i fischi d'arco. Mi sentivo quasi fuori posto. Era tutto così bello.
Beh, grazie. Davvero.

Oh, Himechan!!
Che delicatezza, che dolcezza, che poesia... Che splendore!
Li vedevo sai? Vedevo tutto. Loro bambini, giocosi e allegri, loro adulti, fieri e indomiti. E la musica... Tutto stupendo.
Grazie Hime. :*

No, Himechan a-dorata, non ci siamo. Non ci siamo proprio. Tu non puoi, e sottolineo non, presentarmi una cosa così...così...così dannatamente straziante all'una di notte! Tesssorrrooo! Mi avevi pure avvertito via mail e io la leggo per caso e...piango. Di gioia, e di dolore. Proprio come il nostro leoncino imbronicato. Proprio come lui, che combatte fra l'amore e l'odio, i ricordi e la dimenticanza forzata. Un ultimo istante, infinitamente breve eppure eterno: questo basta ad Aiolia per ritrovare davvero Aiolos, ed Aiolos per ritrovare il suo cucciolo a-dorato. La dolcezza delle tue parole accompagna le riflessioni, tristi all'inizio, più serene alla fine, ma sempre consapevoli e presenti ad Aiolia, come meglio non si potrebbe fare. E' dolce, il modo in cui lo accompagni verso il muro del pianto, ad incontrare per un'ulitma volta quel fratello tanto amato e tanto contrastato. E' amamramente dolce, questo loro destino. Grazie infinite, mia a-doratissima Himechan, per questa fic. Arigatou ç_ç

Awwwwwwwwwwwwwwwww...ma che vuoi farmi morire?
Tiri fuori perle di rara bellezza, mia cara Chan, però è una cosa molto triste... ritrovare il proprio fratello perduto da tempo e sapere che la tua stessa vita terminerà entro un paio di minuti...che tristezza.
Sei veramente brava a descrivere i sentimenti, non capra come me!!!!!
Il leoncino e il centauro...awwwww che coppia splendida!!!
Il peso sul cuore di Aiolia deve essere stato terribile da portare e...basta così!
Altrimenti la Divina Cammedia non sarebbe niente in confronto alla mia recensione!!!!
AWWWW(sospiro)