Recensioni per
La locanda Almayer [Oceano Mare - Baricco]
di Lupus

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/06/13, ore 16:05

Molto bella! Non ti fa rimpiangere l'opera originale dell'autore, e questo è dire veramente tanto! Complimenti!!

Nuovo recensore
29/12/12, ore 02:40

Complimenti, è davvero bello, questo scritto. 
Io che non leggo Oceano Mare da un po', mi ci sono ritrovato dentro di nuovo. Lieve, ma profonda, come il mare in estate. 
Ancora complimenti!

Lotus. :)

Recensore Junior
13/11/12, ore 17:17

Wow, Lupus, davvero bella!

Anche io ho letto, fortunatamente direi, questa opera magistrale di Baricco e ne sono rimasto veramente ipnotizzato. La locanda Almayer, un luogo indimenticabile.
Complimenti ancora.

Nuovo recensore
18/07/12, ore 18:33

:) E' semplicemente sensazionale, in vero stile baricchiano. Scritto bene (a parte qualche errorino XD perdonami), mi ha riportato a "Oceano mare", lo hai fatto rivivere.
:) I miei più sinceri complimenti!
Winter

Nuovo recensore
10/12/11, ore 12:36

Oceano male è un libro bellissimo ed è stato un piacere leggere ciò che hai scritto!!! :) Bravo!!!

Recensore Junior
21/03/11, ore 18:15

E allora wow. E allora davvero wow. Perchè, diamine, wow. E ti giuro che non avresti potuto rispettare di più il libro, e che non avresti potuto essere più vicino a Baricco, in questa storia. Perchè come Anne passa "lievemente" dall'altra parte della vita, tu hai scritto una storia Lieve, come il mare, Forte, troppo Forte, come il mare. E quell'odore "di mare e di vita" è così tanto simile al profumo delle pagine di questo libro meraviglioso che non ho potuto non amare nel profondo. E allora Ciao, perchè mi hai tolto le parole di bocca. E allora aspetterò, gli altri ospiti della locanda Almayer, li aspetterò e li leggerò. Firmeranno come Anne e Andrè, la loro presenza in questa raccolta, come se fosse il libro delle firme di Dira. Grazie per aver scritto. Complimenti.
Un bacio, Darl.

Recensore Veterano
04/12/10, ore 12:19

Complimenti, hai reso appieno l'anima di Ann, quella che si scorge quando sorride a Bartleboom dopo che lui le ha mostrato dove finisce il mare, e proseguito lo spirito fiabesco, di torpore anche nelle scene più tragiche, che si riscontra in Oceano mare (il mio libro preferito in assoluto, tra l'altro). Una cosa, però, devo rimproverartela: hai inserito talmente bene il racconto nella trama e, soprattutto, nello stile del romanzo che probabilmente finirò a parlare con qualcuno della "geometria della vita" e del "morire lievemente" rappresentati da Baricco... nel caso, saprò con chi prendermela :P

Nuovo recensore
02/07/10, ore 20:14

Ciao, sono anche io una grandissima amante di Baricco e in particolare di Oceano mare. Ho notato che non aggiorni questa raccolta da parecchio tempo, immagino tu sia preso da altre idee. Spero che riprenderai a scrivere anche in questa raccolta, perchè hai uno stile particolare, simile a quello che utilizza Baricco, che non riesci a dimenticare facilmente perchè è come se quelle parole ti si cucissero nell'anima.
Ancora complimenti da una tua nuova assidua lettrice.
S_jlms

Recensore Junior
01/06/10, ore 10:19

Mi sono innamorata di quel testo. Lo conosco quasi a memoria, e nonostante tutto ogni volta che lo rileggo c'è una sfumatura in più che la volta prima non avevo colto.
Il tuo pezzo è un po' così, credo; una lama di luce su un aspetto diverso della storia, la penetra da un lato che Baricco ha lasciato da capire al lettore...

L'ho trovata molto bella, scritta nello stile giusto, con quel fermarsi e ribattere parole per fissarle nella testa, scivola dentro esattamente come fa Oceano Mare...bravissimo.
Sono ansiosa di leggere degli altri personaggi...^_^

Recensore Junior
31/05/10, ore 23:18

Complimenti, questa storia è davvero una piccola perla.
Scritta magnificamente, sembra quasi di leggere un pezzo di Oceano Mare.
E Ann, il personaggio che più amo di quel libro, è pienamente se stessa.
Insomma, mi piace davvero davvero tanto *_*

Nuovo recensore
26/05/10, ore 19:31

Scivola dentro il mulinello della corrente; s'è data una spinta, c'erano le sue orme nella sabbia. Poi arriva l'onda, l'onda dell'Oceano Mare - c'è solo sabbia, neanche la stessa, solo sabbia.
Però poi c'è il sangue, e le lenzuola; c'è il coltello ed un trauma alla vista. E' morta, è proprio morta. Quanto è bella.
Ora che mi sono seduta al PC, m'è venuto in mente che stamattina avevi nominato una tua storia, a proposito di Oceano Mare; Baricco è uno dei miei scrittori preferiti, Oceano Mare è il mio preferito, quindi non mi sono proprio potuta trattenere.
E' bella. Non credo che questo aggettivo possa considerarsi "poco", o banale, neanche riduttivo; sembra che tu abbia aggiunto, senza guastare, un pezzo di storia. Forse Ann era troppo rassegnata per essere cinica, però.
Non mi piace commentare l'aspetto grammatico; è musicale, questa storia, sembra avere ritmo e cadenze da sè - inventati sul momento da chi la legge. Penso sia questo il bello.
(Sono curiosa di leggere come sarà Plasson! :P)