Recensioni per
Il dolore perfetto
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 241 recensioni.
Positive : 238
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Nuovo recensore
14/05/20, ore 20:24

Non posso lasciare una recensione positiva, perché è stato davvero frustrante leggere questa storia.
L'ho letta tutta, non senza sforzi, anzi. Le premesse erano ottime, bella storia, personaggi ben caratterizzati, fra i più fedeli agli originali, una scrittrice all'apparenza buona, ma già dopo i primi capitoli, ho dovuto combattere con l'istinto di abbandonare la lettura: un'accozzaglia inutile di parole, alcune di queste, paiono cercate sul dizionario dei sinonimi e contrari, solo per fare colpo e dare la sensazione di una scrittrice navigata; infiniti paragrafi pieni di nulla, un peccato davvero, se solo fosse stata scritta con più leggerezza e senza pretendere di scrivere un classico della letteratura, senza esserne assolutamente in grado, sarebbe stato davvero un buon elaborato.
Non capisco come possa essere fra le serie scelte, davvero.
(Recensione modificata il 14/05/2020 - 08:25 pm)

Recensore Veterano
24/08/14, ore 15:01

Ciao, ho appena finito di leggerla e ti faccio miliardi di complimenti davvero questa non è una storia ma un vero e proprio libro sarebbe da far leggere alla Rowling in persona per vedere cosa ne pensa.
Mi sono piaciuti molto i caratteri che hai dato ai vari personaggi, anche Piton mi è piaciuto molto, ho trovato anche azzeccatissimi i titoli dei vari capitoli.
Non vedo l'ora di leggere il seguito e di farti sapere cosa ne penso.
Nel frattempo mi raccomando continua a scrivere alte storie così fantastiche e perchè no prova a scrivere un libro per davvero, il talento certo non manca l'inventiva nemmeno e hai anche una grande padronanza dell'italiano (cosa che a mio parere a molti scrittori manca).
Che dire ancora complimenti
Baci Sibilla87

sarò anche una ragazzina o qualcosa del genere però quando leggo queste storie mi aspetto uno stile più leggero che mi faccia rilassare e divertire.. trovo che la trama sia fantastica e che tu sia bravissima a scrivere ma purtroppo la forma del racconto non agevola la lettura, è davvero troppo pesante e arrivata al capitolo 6 ho deciso di abbandonare una storia che secondo me mi sarebbe entrata nel cuore ma che non ha la leggerezza necessaria per farmi apprezzare i 10 minuti che spendo a leggere un capitolo... ho letto che non scriveresti più cosi e hai ragione e sono davver davvero troppo triste che non mi piaccia il modo in cui è scritta la storia perchè la trama è davvero bellissima! non ti voglio criticare come scrittrice volevo solo ricordarti di non scrivere più cosi per non smorzare la tua evidente e brillante vena artistica. detto questo mi dileguo ( non sono mai ben accetti i commenti negativi vero? xD)

Recensore Veterano
30/01/14, ore 22:18

Doverosa premessa è l’elogio alla costruzione psicologica e “storica” dei personaggi, resa incredibilmente reale e concreta grazie alla delineazione di background accurati e al tratteggio di salienti caratteristiche che li rendono del tutto coerenti con i personaggi della serie originale. A mio avviso, già con questa ricerca e accuratezza dei dettagli l’autrice è riuscita a superare uno dei limiti della Rowling, quello che la addita come una “non-concludente” intesa come un’abbozzatrice di personaggi e pensieri. In particolare ho adorato la parte dedicata alla famiglia di Pansy, che mi ha strappato ripetuti sorrisi con i siparietti con nonno Gert. Lo stesso dicasi per Blaise Zabini, di cui hai recuperato l’ambizione resa accentuato dal Luma-club. La caratterizzazione dei personaggi è incredibilmente vera, dal rapporto di amore assoluto tra Narcissa e Draco, al puro smarrimento dello stesso Serpeverde, per passare all’orgoglio di Hermione, all’immaturità di Ron e all’affetto più maturo, che lega Ginny a Harry. Sara è riuscita a renderli molto più umani di quanto non lo siano nei romanzi della Rowling stessa, molto più adolescenti e meno propensi alla salvezza del mondo. O quanto meno, proiettati anche verso il proprio futuro che - essendo in balia di Voldemort - li vede costretti a fare i conti con qualcosa di più grande di loro. Ho apprezzato tantissimo la lentezza e la minuzia con cui i sentimenti di Draco ed Hermione si trasformano, nonché la scelta narrativa del tutto coerente e verosimile. Perché Hermione è matura, responsabile e ligia al dovere e dunque la ragazza che per eccellenza non ama gli abusi di poteri né tantomeno le crudeltà gratuite. Hermione ha coraggio da vendere e un grandissimo onore, proprio per questo è l’unica in una scuola che trema per l’onta di un tradimento a non fare differenze, a mettere sullo stesso piano un Harry Potter Santo e un Draco Malfoy Demonio o quanto meno, dipinto così dalla fantasia adolescenziale hogwartiana. Allo stesso modo Malfoy, isolato da tutti e tutto, capisce che la mezzosangue è un appiglio sicuro, un soggetto che effettivamente vale quello che mostra, una che non ha mai avuto paura di lui e che tutt’al più, prova compassione e si sente toccata in quella caratteristica tutta femminile nel non tollerare l’ingiustizia gratuita. Questi due presupposti, che si trasformano poi nelle due facce della stessa medaglia, gettano inevitabilmente le basi - nonché il filo conduttore della storia - per una storia convincente tra Hermione e Draco. Il punto di partenza della vicenda - che coincide con la cruda verità che anche un Malfoy si può innamorare e può piangere appresa da Hermione - è particolarmente suggestivo e romantico, con la Pansy devota ed innamorata che mi sono sempre figurata e che inevitabilmente il fandom tende a distruggere ed esorcizzare come una malefica stria al pari di Bellatrix quasi. Non posso poi non prendere in considerazione il corollario di personaggi che ruotano attorno alla vicenda e che diventano a turno, protagonisti di piccole storie quotidiane di amore adolescenziale che vanno da Luna che è un concentrato di tenerezza e malinconia all’intrepida Ginny che ama Harry senza fronzoli o troppi sogni proiettati verso il futuro. Ho amato particolarmente il passo in cui Hermione classifica le donne, suddividendole in tre categorie, un’altra di quelle parti della fanfictions che denota una prosa intrisa di poesia e pensieri introspettivi. Dopo questa lunga disquisizione sulla caratterizzazione, passo ad elogiare diversi tocch di classe - e conseguentemente di genio - che fanno di quest’opera un “Settimo libro” della saga a tutti gli effetti, certamente riuscito in ogni sua parte. Bellissimo e perfettamente coerente il rapporto che lega Severus e Lupin, ora decisi a lottare contro Voldemort e certi entrambi dell’innocenza di Piton, che li vede cresciuti nel dolore - l’uno il fantoccio degli scherzi dei malandrini e l’altro nella maledizione della luna piena - ed uniti sotto un altrettanto triste bandiera, maturati e decisi a dimenticare la crudeltà di cui solo un ragazzino può macchiarsi con noncuranza. Non ultima, trovo splendida l’idea di titoli lunghissimi e complessi che vengono poi ripresi in periodi particolarmenti suggestivi dello stesso. Sara è riuscita sino alle battute finali a dare una credibilità notevole ad ogni singola azione e ad ogni personaggio come se fossero esseri umani vivi e palpitanti, dietro le confessioni alle pagine di un diario. Sono toccanti le parole di Hermione, crude e tuttavia intrise della consapevolezza che dona l’età adulta. Erano le riflessioni di una donna sulla sua giovinezza, di una persona che la testa non l’ha mai chinata se non davanti al proprio ego. Ho letteralmente adorato la caratterizzazione di Piton circondato dalla propria aura dorata con cui si erge fiero sull’ultima torre di Hogwarts ad aspettare il suo prediletto allievo - quel Draco timoroso e terribilmente umano ed infantile - ed squadra di Quiddich improvvisata che li porta alla vittoria e in cui sembra persino che si debba concludere ciò che i Malandrini non sono mai riusciti a fare: riunire Hogwarts. Piton da peccatore diventa Santo Sara è riuscita a dargli quella dignità che si cela spesso sotto l’apparenza. Hai scavato e scavato sino a rispolverare tesori dall’indubbia bellezza. Una scena davvero dolce ed intrisa di poesia è l’abbraccio spontaneo che Hermione dona a Draco la mattina di Natale ed altrettanto encomiabile è stato indicare le festività secondo la cultura celtica e non seguendo il calendario cristiano, decisamente più adatta sia per l’ambientazione anglosassone che per il contesto stregonesco. Sara è riuscita a strapparmi più di una lacrima con le battute finali della storia, in due situazioni: la sopra citata “salvezza” di Piton - l’ultimo baluardo di speranza per il mondo magico - e la conclusione, con le profonde parole che Neville rivolge ad Hermione e le lacrime di un Draco ridotto ad una bambola aristocratica. La parte relativa all’assedio di Hogwarts da parte dei Mangiamorte è stato entusiasmante da leggere, cercando di arrivare alla conclusione per sapere cosa sarebbe successo, chi sarebbe morto e chi sarebbe ancora una volta, sopravvissuto. La follia di Bella e la sua bellezza spietata sono state rese egregiamente, come pure la crudeltà di Rodo e la follia di sangue che li assorbe sino a condurli alla tortura di un ragazzino che ormai non serve a nulla, privato dell’horcrux. Crudeltà spietata con cui sangue dello stesso sangue distrugge ciò che dovrebbe essere un vanto - un erede purosangue - e che invece divieno capro espiatorio di una furia inarrestabile. Draco mi ha fatto terribilmente pena e tuttavia l’ho visto così umano, così terribilmente semplice e sincero nei propri sentimenti da suscitare compassione e tenerezza. E proprio come dice Hermione, la compassione e la pietà sono il primo passo verso l’amore. Incredibile è poi la devozione di Hermione che nonostante il dolore e la disperazione vuole vivere e la trasmette a sua volta a Draco, senza perdere la speranza che gli adolescenti possiedono come dote innata. Nonostante la morte, nonostante le perdite loro continuano ad andare avanti. Ancora una volta a sperare. Ed è la determinazione di Hermione che smuove qualcosa in Draco. Quel qualcosa che già era nato ma non si era mai concretizzato. Ed il sospiro ultimo, in cui i nostri protagonisti sono tutti - o quasi - sistemati, fa sorridere e tirare un sospiro di sollievo: perché tutti hanno avuto qualcosa che se non lo è quanto meno si avvicina tantissimo al concetto di felicità, per poi lasciare di nuovo posto all’amara frase finale, che racchiude di nuovo quel dolore perfetto che serpeggia per tutta la fanfiction. Quelle notti in cui Draco non parla ed Hermione lo abbraccia senza dirgli nulla, certa che passerà di nuovo. Quella cicatrice che non se ne va e resta. Come tutte le cicatrici del resto. I ricordi dell’adolescenza, le esperienze importanti, si incidono sul cuore come cicatrici a memento di ciò che siamo diventati. Così, allo stesso modo, le esperienze dei nostri protagonisti sono diventate quelle cicatrici che sbiadiranno ma che comunque ci saranno…perché sono pur sempre cicatrici, qualcosa che segna e che non se ne va più. Qualcosa che resta e di cui alcuni vanno fieri e che altri, tentano di dimenticare. Hermione e Draco raccolgono le proprie, si spogliano di ogni maschera e curano l’uno le ferite dell’altra. Sino a quando, non resterà realmente solo una cicatrice. Un’ultimo apprezzamento - non meno importante - va sulla scelta del sacrificio di Silente e sul recupero dell’Horcrux. Ottima l’idea di utilizzare Regulus e di indicare Silente come “contaminato” da Voldemort (d’altra parte la mano inerme poteva far presupporre qualcosa di simile) e qui non posso che elogiare di nuovo le scelte narrative di Sara. Nel complesso voto piena a quest’autrice. E’ il settimo romanzo che avrei sempre sognato di leggere! Dopo “Il dolore perfetto” ho il vago sentore che questo settimo romanzo - tanto atteso - non mi soddisferà a pieno, proprio perché Sara si è insidiata dove la Rowling non si è mai spinta e mai si spingerà. A questo punto non mi resta che ringraziare Sara dal più profondo del cuore per avermi fatto provare così tante emozioni e per avermi indicato una visione del nostro pozionista e di Draco differente da quella che ho io. Personalmente, ritengo - o meglio ritenevo sino al 5° romanzo - Furetto Malfoy un bambino viziato disposto a tutto pur di emulare il padre. Per contro, Piton il prototipo perfetto del voltagabbana di turno. In realtà, su Severus ci si può lavorare infinitamente considerando l’ambiguità psicologica in cui lo getta la Rowling e tuttavia - la convinzione assoluta sulla sua fedeltà di Silente - non da adito a dubbi. Insomma Sara si è cimentata con un’opera che sicuramente le ha dato il suo bel da fare ma che per contro ha esaltato nuovamente la sua incredibile ecletticità nonché la sua fantastica vena creativa. Sara non si ferma mai al banale ma cerca sempre di scavare sino in fondo, cercare il nocciolo di ogni personaggio e sviscerarlo per poi reinterpretarlo con coerenza e coglizione di causa. E Sara ha vinto la sua sfida, dimostrando ad uno stuolo di lettori elettrizzati che Hermione e Draco possono stare insieme senza scadere nell’OOC, confermando così che il contesto può fare miracoli.

Nuovo recensore
17/07/13, ore 06:45

Questa è veramente una storia di crescita e merita di essere letta. Io sono tendenzialmente una persona prolissa che ha imparato a esserlo un po' meno negli anni: qualche limatura effettivamente non guasterebbe, cara Callie, ma ritengo vada bene così, soprattutto per la sincerità e il desiderio di umanità che emerge nel modo in cui hai dipinto i tuoi personaggi. In diversi momenti ho pensato che fossero per alcuni aspetti più grandi degli originali.
Memorabile il discorso di Neville a Ermione nell'ultimo capitolo, assolutamente geniale.
Grazie
Cristina

Recensore Junior

Diciamo la verità: ho letto prima "L'ossimoro del Biancospino" di questa storia, perciò ho riconosciuto subito il tuo stile iniziando questa. La tua capacità di descrivere emozioni, stati d'animo, sentimenti nascosti e umorismo è leggenda! La quasi nulla presenza di dialoghi non inganna e sembra che i protagonisti non abbiano fatto altro che parlare per tutto il capitolo. Inizia a piacermi questa storia, come mi era piaciuta l'altra, ma forse mi piacerà di più perché forse -e dico forse- Hermione e Draco si metteranno realmente insieme! Adoro il tuo modo di scrivere e sono verde d'invidia in questo momento, ma ti auguro di continuare così. Sappi che il capitolo 20 della precedente storia ha un intro che mi sta molto a cuore e che vorrei sentire un po' mio con il tuo permesso... essendo una breve sintesi del mio carattere! Ora andrò avanti con la lettura, e forse mi sentirai ancora, più in là... saluti e complimenti. P.S. anche io adoro Loki, mi sembra solo un uomo incompreso capace di grandi cose (ma il mio cuore è di Tony Stark)....

a mio parere troppo lungo e pesante da leggere, i soliloqui forse troppo lunghi ma è scritto bene sia grammaticalmente che nella morfologia e scrivi benissimo :D

Nuovo recensore
18/11/12, ore 19:40

Questa storia è semplicemente bellissima: commovente, straziante ma dolce e romantica.
La amo, davvero, come amo il tuo modo di scrivere.
La trovo bellissima perchè lascia l'amaro in bocca e mentre la leggi non puoi non sentire il "magone" che si deposita sul tuo stomaco.
Però lo trovo giusto, è esattamente come l'amore fra Draco ed Hermione dovrebbe essere: difficile, conflittuale, struggente e la tua storia riesce ad essere tutto questo.
Sinceramente, è la miglior storia che abbia letto fin ora, è decisamente la mia preferita.
E' un commento troppo sdolcinato mi sa :)
Grazie, non posso dirti nient'altro.
Continuo a leggere le tue storie, hai davvero molto talento, complimenti!

Nuovo recensore
03/07/12, ore 17:47

Ok, lo ammetto: ho pianto. Sì sì, mi sono scesi i lacrimoni! E non è stato per Hermion e Draco, quanto per Neville. Certo, la coppia protagonista è stata sfortunata e mi si è spezzato il cuore a leggere prima della morte (apparente) e poi della follia in cui era precipitato Draco, però quello che mi ha toccato davvero è stato il racconto di Neville: tanto impacciato ma al contempo incredibilmente coraggioso. Tanto coraggioso da affrontare ogni giorno, per tutta la vita, quel dolore straziante.

Detto ciò, ecco la recensione più "seria": complimenti, come sempre scrivi splendidamente!
Ammetto che all'inizio faticavo a seguirti: le tue descrizioni e riflessioni sono sublimi, ma a volte troppo lunghe, forse, affinchè uno riesca a non perdere il filo degli eventi.
Anche se, d'altro canto, sono la prima ad apprezzare le descrizioni introspettive dei personaggi, fondamentali secondo me a caratterizzarli. Molti, infatti, commettono l'errore di elencarne i tratti principali senza soffermarsi sulle sfumature che, a conti fatti, determinano le loro azioni. Ne è un esempio Lucius Malfoy: freddo e spietato all'apparenza, è in realtà un politico, non un assassino. Calcolatore ma protettivo con suo figlio e sua moglie, di cui è profondamente innamorato.
Ecco, questa è una delle cose che ho apprezzato di più in te: hai smascherato tutti i personaggi principali, facendone vedere le personalità nascoste e quindi più vere.
Quindi, nonostante quella mia piccola (credimi, piccolissima) critica, il voto a questa storia non puà che essere: OTTIMO!
Continua così!

Recensore Junior
16/03/12, ore 22:41

Ho iniziato a leggere questa fanfic un po' di tempo fa e finalmente sono giunta al termine!
Ammetto che lo stile piuttosto artificioso ha contribuito a una lettura lenta e faticosa, ma non ho intenzione di criticarti, perché ho già letto le motivazioni di questa tua scelta e la accetto.
La cosa che mi è piaciuta di più è che le voci narranti siano proprio i protagonisti, che raccontano dopo dieci anni. Un'idea molto originale e efficace: in questo modo si possono approfondire le motivazioni e le riflessioni dei personaggi, rendendo i fatti più chiari.
Questa è una delle poche Dramione in cui Draco è descritto come un ragazzino viziato e borioso, che di fronte a una realtà più grande di lui, di cui non è mai stato messo al corrente, si trova inadeguato ad affrontare un mondo che non comprende e da cui è estraneo. Ti faccio i complimenti soprattutto per la credibilità con cui hai raccontato la sua solitudine, l'amore e la devozione nei confronti dei genitori.
Invece, su Hermione all'inizio ho avuto qualche dubbio: non mi convincevano tutte le sue fantasie riguardo Ron e l'amore in generale. Mi sembrava che il tuo personaggio non rispecchiasse l'Hermione dei libri: la ragazza che usa sempre il raziocinio di fronte la realtà, che non si perde in capricci.
Tuttavia, proseguendo nella lettura, a fronte dei pensieri dell'Hermione adulta, ho capito che forse hai cercato di rappresentare i sogni tipici di una ragazzina di diciassette anni, che si sente donna, nonostante sia ancora una bambina.
Per ora credo sia tutto, anche perché mi immergerò presto in Scivolando nella nebbia: non potrei mai abbandonare questa serie!
Ancora complimenti. Grazie.

Recensore Junior
04/03/12, ore 18:42

bene bene bene, siamo dunque arrivati all'inizio vero e proprio! bellissima la scena di Draco che si aggrappa a Hermione per nascondersi dal dissennatore, molto...in canon, direi!!
lascio solo questo breve commento perchè non posso aspettare per leggere il prossimo capitolo...un bacio!

Recensore Junior

Cavoli, che capitolo. Devo dire che Harry, come lo descrivi tu, fa proprio paura. Forse è il personaggio più fuori canon di tutta la storia, con questa fredda determinazione a uccidere. Ha delle uscite davvero inquietanti, ammetterai. E faccio un po' fatica a immaginare l'Harry della Rowling, così pieno di rimorso per avere usato il sectumsempra la prima volta, senza neanche conoscerne gli effetti, usarlo di nuovo, e con tanta consapevolezza.
ciò detto, ottimo capitolo, e l'intreccio si infittisce...

Recensore Junior
24/02/12, ore 14:18

Eccomi di nuovo qua, inutile dire che sto passando tutto il tempo libero a leggere questa storia (è una gioia immensa averla scoperta quando è già completa l'intera trilogia!!)
Che dire, a dispetto della tua autocritica sulla lentezza, trovo che proprio il dipanarsi pian piano della trama sia il suo punto forte. lasci spazio a mille storie di contorno, e sei bravissima a portarle tutte avanti. Leggendoti in storie più recenti, è vero, si nota un grosso cambiamento nello stile, ma devo dire che sei comunque bravissima, tutto è sempre molto scorrevole e, soprattutto, riesci a delineare meravigliosamente le atmosfere del racconto.
Complimenti, dunque, mi farò risentire presto!

Recensore Junior

Innanzitutto, ti chiedo perdono, perchè è da un po' che ti leggo ma è la prima volta che lascio un commento. Non sono brava a recensire, e soprattutto non amo giudicare ciò che non conosco...comunque, dopo aver letto in pochi giorni tutti i capitoli finora pubblicati dell'Ossimoro del Biancospino, sono venuta a cercare qualcos'altro...che dire, adoro come scrivi. Benchè io non sia una fan del pairing draco/hermione, amo come riesci a farli innamorare senza stravolgere i personaggi originali, nemmeno un pochino. Hermione è la mia prediletta, nell'intera saga, da quando avevo 9 anni e ho cominciato a leggere HP, ed è bellissimo vederla in questo lato romantico e insicuro che tu sai regalarle, senza togliere nulla al suo grandioso personaggio.
Insomma, questa fanfiction promette molto bene, e per mia fortuna è piuttosto lunga, dunque mi farà compagnia per un po'...
Cercherò di essere un po' meno avara di commenti e di farti sapere cosa penso delle tue meravigliose storie, promesso.
a presto!

Bè, ho appena finito di leggere questo primo capitolo e non so proprio cosa dire, temo che ripeterei solamente quello che già hanno detto. Ho trovato la tua storia per caso, vagando sul sito, e devo ammettere che sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla tua capacità di scrittura: hai uno stile a dir poco impeccabile, coinvolgente e suggestivo. Non cadi nel banale, e anzi riesci anche a rendere scorrevole la storia pur mancando i fatti. Come è già stato detto, i personaggi mi sembrano assolutamente in linea con quelli creati dalla nostra zia Jo: i loro pensieri, i loro modi di fare, e il tuo modo di descriverli, sono perfettamente calzanti. Devo davvero farti i miei complimenti. Spero che la trama sia degna delle aspettative che ho ;) 
Non so se commenterò ogni capitolo, ma puoi stare certa che seguirò questa storia.
Un unico commento "negativo" ho da farti (se così si può dire): il carattere con cui hai scritto il capitolo è un po' troppo piccolo per i miei gusti, e ho dovuto sforzare non poco gli occhi per leggerlo, già provati peraltro dal fatto che leggere dal pc (con la luce e tutto il resto) stanca già molto sguardo e mente. Quindi ti consiglierei di modifcarlo e ingrandirlo un po'. Per il resto, sono più che soddisfatta, e sinceramente la lunghezza del capitolo non la trovo una cosa negativa, anche perchè è tutto molto scorrevole, quindi è facile divorare le parole senza rendersi conto di quante siano :)
A risentirci, un bacio ^_*

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