La tua storia è molto bella, l'ho letta tutta d'un fiato.
Ho apprezzato particolarmente il personaggio di Lauriel, i suoi modi di fare raffinati, le sue affermazioni serafiche, l'amore che prova per sua madre e per i suoi fratelli non ancora nati, tanto da essere disposto ad uccidere e a morire per salvarli lo rendono un personaggio complesso, coerente e soprattutto vero, mentre leggevo mi sembrava di vederlo davanti a me.
E' affascinante anche sua madre, che fa un apparizione breve, ma che è sufficiente a caratterizzarla alla perfezione.
Anche Raphael mi è piaciuto, anche se l'hai caratterizzato meno bene rispetto a Lauriel e a sua madre. Ha molte caratteristiche interessanti che spargi qua e là nella storia, ma sembrano i pezzi di un puzzle non ancora completato. Manca quel qualcosa che lo renda vivo e leghi assieme tutti i pezzi, che invece Laurel e sua madre hai fornito
Ti sconsiglio inoltre di usare la tecnica dello specchio per descrivere il personaggio principale. So che è una scorciatoia a cui si è tentati di ricorrere, ma risulta più scorrevole e interessante per il lettore se dissemini particolari dell'aspetto fisico del personaggio per la storia, come hai fatto per la cicatrice.
Lo stesso vale per le informazioni sui draghi della nebbia: non ha senso che Raphael spieghi cosa sono a Lauriel, che è il figlio di uno di loro. Sarebbe meglio disseminare informazioni nel corso del testo, oppure eliminare del tutto quella parte del dialogo. Le loro abitudini e caratteristiche risultano comunque facilmente comprensibili.
Un altro appunto che devo farti è che tendi a raccontare invece che a mostrare alcuni passaggi. Hai mostrato alla perfezione la scena nella locanda e l'inseguimento, e anche la sepoltura del piccolo di drago, che infatti sono risultati molto avvincenti e, nel secondo caso, anche struggenti, ma hai solamente raccontato la passione di Raphael per i draghi, senza mostrarla, (ad esempio avresti potuto ampliare il flashback di lui da ragazzino inserendo altri elementi al ricordo, il libro, la consistenza delle pagine, la luce del posto in cui leggeva, l'odore...) e, soprattutto, hai glissato sulle sue conversazioni con Lauriel, che hai liquidato in poche parole. Avresti invece potuto descriverne almeno un paio, usandole anche per mostrare una crescente tensione sessuale tra i due, che si è percepita appena, e che ha reso improvvisa la scena di sesso. Il lettore capisce che le cose tra loro sono lentamente cambiate, ma non ha avuto la possibilità di vederlo accadere.
Dovresti provare a descrivere di più le ambientazioni (e qui c'è il bue che dice cornuto all'asino, perché tendo a fare il tuo stesso errore). Il lettore ha solo una vaga idea degli spazi in cui si muovono i personaggi, e fa fatica a immaginarli.
Un'ultima cosa: non abusare dei puntini sospensivi, usali solo quando serve.
Spero che tu non prenda male le mie critiche, le muovo solamente perché penso che tu abbia stoffa e sia in grado di migliorare.
Ho trovato la storia avvincente, piena di idee e di spunti affascinanti. Lauriel è un personaggio meraviglioso, l'ho detto in precedenza e lo ribadisco, e l'idea del drago della nebbia è molto interessante. Mi è piaciuto anche il fatto che i draghi non siano esseri inusuali nel mondo che hai creato, e anche l'idea dei cacciatori è molto bella, migliore di quella di molti autori fantasy pubblicati, che rappresentano i draghi o come esseri ammirati che nessuno ha il coraggio di cacciare per mestiere, oppure a cacciarli sono soltanto cavalieri valorosi e privi di cuore. Di bracconieri senza scrupoli se ne vedono pochi, e ho apprezzato l'originalità.
Ribadisco che la tua storia mi è piaciuta molto, e che spero accetterai le mie critiche. Penso che tu abbia talento, il che è l'importante. Le cose che sbagli sono fatti tecnici, a cui puoi rimediare facilmente leggendo un manuale di scrittura creativa, oppure anche visitando siti di scrittura creativa (ti consiglio gamberetti fantasy, che cura dei manuali di scrittura creativa che ho trovato particolarmente ben fatti).
Ti faccio i miei migliori auguri e spero di leggere altre tue storie in futuro. |