Terzo delle quattro recensioni premio relative al contest "Ogni amore ha la sua pietra preziosa".
Beh, innanzitutto, spero che l'abbia capito ^^
Questa storia è pura passione resa su carta; reggimi il gioco metaforico. Non saprei descrivere appieno, ma... Ha davvero il sapore dell'autunno, e della fresca brezza notturna che soffia su un silenzio che è tutto, mentre le ombre danzano attorno alle fiamme del focolare e l'aria di pioggia s'impregna di nuovi odori. Credo che giri tutto attorno questa frase: "‹‹Non pretendo che la gioia non possa accompagnarsi alla bellezza; ma dico che la gioia è uno degli ornamenti più volgari, mentre la malinconia è della bellezza, per così dire, la nobile compagna, al punto che non so concepire un tipo di bellezza che non abbia in sé il dolore››."
È vero. Mi piace, la malinconia, come sentimento. Lo trovo più profondo della gioia, dell'amore. È un incanto notturno simile a una tiara di zaffiro. L'oro fa sua figura, ma ad occhi più attento e sottile l'oro è volgare, così come la bellezza plastica. Esistono sfumature più complici, per una persona, per un ornamento, per i sentimenti stessi, che sfuggono al campionario dei più.
Lo dico per esperienza: mi piace più intristirmi guardando il cielo notturno che vivere una giornata caotica alla luce del sole.
C'è una sensanzione avvolgente. Tiepida, intima si potrebbe affermare. La stessa rispecchiata nella scena finale che, a mani basse, è pura perfezione artistica. Semplicità e colore, sentimento e silenzio, passione e freschezza, astratto e concreto che si fondono al punto da non capire che è effettivamente il ritratto, l'opera d'arte, o il ricordo di quel momento scolpito a fondo nella memoria.
La principessa non sarà la favorita, non sarà amata dal re, ma indiscutibilmente quella notte è diventata una Dea.
Alla prossima
Spettro94 |