Recensioni per
Chiedi perdono
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 128 recensioni.
Positive : 126
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
14/11/17, ore 00:18

Ciao, non so se tu legga ancora i commenti che ti arrivano dalle tue vecchie storie -anche se ricordo sorridendo una risposta che tu dasti in un commento dove ammettevi di essere una commentatrice compulsiva anche di storie scritte eoni fa...e questo mi fa ben sperare-. Non sono solita scrivere recensioni: sono approdata su EFP in un momento particolare della mia vita in cui avevo bisogno di riscoprire l'amore per la scrittura e la voglia di emozionarmi. Ammetto di aver sempre puntato a lieti fini e a storie forse più dirette. Da buona metodica mi sono letta prima "un dolore perfetto" e poi a seguire sono approdata qui. Sicuramente i primi capitoli mi hanno messa a dura prova, ma poi è successa una cosa: sei passata dall'essere la semplice e immediata lettura serale, al diventare vero e proprio libro che ti emoziona e ti riempe senza limitarsi al mero rapporto Dramione. È qualcosa di bellissimo. Ho imparato a conoscere e amare ogni singolo personaggio che sapientemente approfondivi e ad innamorarmene,a soffrire con loro o amare la loro audacia. I tuoi racconti sono pieni di sottotrame, di significati nascosti e di azioni che sembrano non voler dire niente ma che rivelano tutto. Non ho recensito "un dolore perfetto" perché mi aveva lasciato quel sapore dolce-amaro di qualcosa da concludere, ma leggendo le premesse di questa storia sono stata molto combattuta sull'iniziarla o meno. Ma non mi sono pentita della mia scelta, anzi. Hai saputo creare il giusto equilibrio tra dolcezza, coraggio, dolore e anche sano egoismo. Ho apprezzato la caratterizzazione di Draco e di Hermione che reputo le più rowlingsticamente coerenti che abbia mai letto. Avrei desiderato che fosse concesso loro il tempo di far cadere quelle barriere che si erano create in modo più diretto tra loro, ma riconosco che queste siano velleità del mio animo romantico e che a loro modo questa possibilità sia stata loro concessa  coerentemente coi loro caratteri. Ho pianto, come già sapevo avrei fatto, leggendo il finale. Ma ammetto che forse mi avrebbe deluso di più trovare un Hermione viva alla fine, dopo tutte le premesse fatte: sarebbe stato scontato. Ammetto di aver un po' sofferto della Pansy Lady Malfoy, ma torno a darti ragione: Draco è un Lord e come tale ha dei doveri. Grazie per le emozioni che mi hai regalato. Mi sembra banale ridurre tutte le emozioni complesse che ho provato ad un semplice Grazie, ma non so come altro esprimere la mia gratitudine. 
Ora vado a cercarmi altri tuoi scritti ;)

Recensore Junior
04/04/16, ore 07:31

Sinceramente sono delusa da questa storia. E' il sequel di quell'altra in cui vediamo Hermione e Draco poco indagati a livello sentimentale, visto che dedichi tantissimo tempo ad altri personaggi. Per non parlare dell'insulsa Ron/Hermione, che penso che l'autrice abbia messo insieme più per fretta che per altro, visto che loro insieme sono quanto di più banale esista.
Sinceramente dopo aver soppesato tutte le tragedie che hai fatto vivere ad Hermione nell'altra storia, qui avrei gradito vederla felice. Perché Draco non la sposa? Lui sarà pure un codardo, ma lei gli dava forza, quindi non è passabile nemmeno il fatto che punti sulle sue debolezze, perché lui insieme ad Hermione migliora e non regredisce.
Tra l'altro più è cresciuto, più si è reso conto che un sanguesporco, non è meno potente di un puro sangue, che a ben vedere per portare avanti la stirpe è costretto a sposare anche consanguinei, lo schifo dello schifo, quindi un Draco adulto e innamorato non penso si faccia irretire da queste idiozie. Poi ancora con le ridondanze di questa Pansy, che per Draco era solo una specie di scopa amica, lui non l'amava. Reputo poco credibile questa tua scelta, perché non hai fatto convolare a nozze Draco con Hermione? Sadismo? Il tuo finale è stato arido di contenuti, senza morale della favole e a dir poco agghiacciante. Non so, forse tu proietti delle visioni pessimistiche personali nelle storie che scrivi, ma l'amore vero e puro esiste e quindi, perché sconfortare chi ti legge? Potresti trarne più pubblico, dando anche un po' di speranza a te stessa che narri la storia. Penso che questa sia la pecca più grossa che ho trovato nelle tue storie che parlano di Draco e Hermione. Per come la vedo io sono molto più credibili loro assieme che lei con Ron, ma se tu non se dello stesso avviso, allora cosa le hai scritte a fare le storie su di loro? Così per annientare una coppia che assieme avrebbe avuto molto senso?

Recensore Veterano
26/08/14, ore 14:38

Wow questa è ancora più bella delle altre, l'ultimo capitolo poi mi ha fatto versare fiumi e fiumi di lacrime.
Come sempre è scritta alla perfezione dall'inizio alla fine e i caratteri dei personaggi sono sempre descritti magnificamente, sarò anche ripetitiva ma sta di fatto che è così.
Non vedo l'ora di leggere altri lavori scritti da te (magari anche con finali più allegri), per il momento ti faccio ancora moltissimi complimentiUn bacio Sibilla87

Recensore Veterano
30/01/14, ore 22:19

”[…] Se la vita fosse stata una favola per bambini, probabilmente, ci sarebbe stato un consolante lieto fine: Hermione e Ron sarebbero rimasti insieme, affiancando in uno scontato connubio la coppia altrimenti formata dal Prescelto e da una splendida strega fulva. Voldemort sarebbe scomparso per sempre dal loro orizzonte e nugoli di bambini felici avrebbero preso il posto delle antiche generazioni funestate dall’ombra della morte. Ma la vita non era, appunto, una fiaba della buonanotte: se chiudevi gli occhi, poteva pure essere per sempre.”

E’ con una citazione che apro la presentazione di questa storia che mi ha scosso nel profondo. Naturale seguito dell’altrettanto favolosa “Il dolore perfetto”, “Chiedi perdono" offre uno scorcio dell’inevitabile battaglia finale contro Lord Voldemort con uno stacco temporale di dieci anni dalla precedente. Dieci anni vissuti nell’attesa di un compimento ultimo, dieci anni in cui i bambini di un tempo si sono trasformati in adulti, in cui gli adulti di ieri si sono trasformati in nuove persone. Sara dimostra ancora una volta la sua grandissima abilità di narratrice corale senza risparmiarsi, e lo fa con una consapevolezza disarmante offrendo un futuro, un pezzetto di storia, ad ogni personaggio che il fan ha amato o odiato nella serie originale.
E’ con la stessa delicatezza e padronanza infatti, che riscatta uno a uno i grandi e i piccoli protagonisti della Rowling.
All’interno di “Chiedi perdono" si snodano vicende del quotidiano che scavano nell’animo di ogni personaggio sino a toccarne il nodo più intimo, sfondo su cui si gioca la partita a scacchi di un eterno conflitto politico tra Purosangue e Filobabbani, presentando con una conoscenza sapienziale le sedute del parlamento inglese e ripercorrendo le strade della Londra babbana con un realismo incnatevole.
Con “Il dolore perfetto”, Sara aveva vinto la propria sfida di poter offrire una storia d’amore tra Hermione e Draco realistica, giocata su un piano psicologico eccezionale cogliendo in ogni singolo personaggio - e non solo nella coppia in questione - le effettive particolarità emozionali, un lavoro magistrale che è alla base poi di “Chiedi perdono”.
Sara riprende la narrazione dal punto in cui l’aveva sospesa con “Il dolore perfetto”, ma proiettata in avanti di dieci anni. Hermione e Draco vivono alla luce della luna la loro storia d’amore ancora impari, poichè è Hermione a essere quella che ancora colma il dolore di Draco con il proprio incondizionato amore avvinghiata nei timori di non essere all’altezza che ogni donna possiede e per contro, lo stesso Purosangue le offrirà il momento più bello della propria vita - e la prova più grande del proprio amore - concedendo agli occhi dell’intera società dei Purosangue una nata babbana che fa sfigurare anche la più bella tra i Puri, rendendola la principessa di quelle fiabe che tanto da bambina le avevano strappato sospiri. All’amore dolce e delicato di Hermione e Draco è contrapposto quello rabbioso e violento di Ginny ed Harry, per cui non vi è futuro ma la certezza che sarà solo la Morte a essere la naturale conclusione di quella passione ardente che li divora giorno dopo giorno. Arthur Weasley è il nuovo Ministro della Magia, Severus Piton l’attuale Preside di Hogwarts e Lucius Malfoy, un padre in cerca di vendetta. L’Ordine della Fenice non è morto e attento si muove in vista dell’ultimo atto, quello che un abile pozionista ha studiato con l’intelligenza che l’ha reso la controparte perfetta di un Signore Oscuro che è riuscito a sopraffarre con l’acume e l’ingegno.
Sarà il ricevimento per il fidanzamento di Dafne Greengrass - in cui ancora una volta, sarà la forza dell’unione a poter vincere - lo scenario dell’ultima battaglia tra Voldemort e il baluardo di eroi guidati da Severus Piton, l’unica guida a cui persino Harry Potter china il capo, un monaco nero che ha amato gli stessi occhi verdi che un Prescelto ora porta su di sè, un uomo dal coraggio indomito ancora trasfigurato da quell’aura dorata di cui già era ammantato nella chiusa de “Il dolore perfetto”. Sara riscatta ancora una volta Piton, lo rende l’eroe di generazioni di maghi, solidale e legato indissolubile a un serpente bianco da un rispetto e una devozione senza pari con cui combatte fianco a fianco come accadde tra le schiere dei Mangiamorte, ora uniti sotto la medesima insegna dell’eredità lasciata da Silente.
Talmente greve da essere insopportabile.
La battaglia prende piede con l’avanzata delle schiere Voldemort verso il maniero e ciò che doveva essere una festa di stampo vittoriano in cui si respira tutta la bellezza della società barocca dei Purosangue, si trasforma nell’ultima battaglia per la salvezza del Mondo Magico.
Magistrali i capitoli sulla battaglia, ipnotici nella loro bellezza cruda e violenta, intrisi di un phatos che passa dalla follia venefica di Bellatrix - la controparte femminile di Voldemort, appunto - alla triste consapevolezza che per un Prescelto non vi è libertà nemmeno nello scegliere il momento in cui morire.
Ci sono gli eroi che combattono, i conigli che tentano di salvarsi, i vendicatori che attuano la propria spietata vittoria sui torturatori che un tempo furono amici e poi carnefici.
Ci sono i martiri e i sopravvissuti.
Con tutto il dolore, le lacrime e il rimpianto che la morte e la vita possono riversarti addosso.
Ancora una volta Sara stupisce con una chiusa che è amara e dolce al contempo, come se fosse una tappa obbligatoria.
Ritroviamo così gli opposti modi di reagire alla Morte di Ginny e Draco, l’una decisa a lasciarsi alle spalle tutto quanto esclusivamente proiettata verso il futuro e l’altro - forse egli stesso vittima delle decisioni della donna che ha al fianco - che vive portando accanto a sè il peso della memoria passata, come se il futuro fosse inevitabilmente vincolato a essa.
Un’amarezza profonda che viene sostituita da un ben più spensierato tuffo nella Londra babbana tanto amata da Hermione, in cui la dolcezza e la profondità dell’amore di Draco la segue anche lì, su quella lastra marmorea ricoperta eternamente di magici fiori.
L’intera storia è costruita con un ritmo narrativo incalzante, introspettivo nelle sue parti più pacate e per tutta la storia aleggia la consapevolezza che non vi sarà un lieto fine, la certezza che tutto sarà troppo ingiusto per chi ha avuto dalla vita un riscatto, anche misero che sia.
Una storia più adulta, molto più cruda e violenta, perfetta come il dolore che snoda tra le parole di Draco che è ancora una volta voce narrante e impotente, come se fosse sua la condanna della codardia che lo porta a sopravvivere alla Morte piuttosto che alla Vita stessa. Quello che offre Sara a ognuno di questi personaggi sono un futuro e una storia degna di essere definita tale. Senza fronzoli, con la verità assoluta che la vita a volte non è felice per tutti, che le fiabe non sono mai tali e che occorre un grande coraggio per amare.
Combattere.
Morire.
E vivere.

Nuovo recensore
30/07/13, ore 06:18

Ho concluso ora la lettura della tua trilogia e non posso che confermare il mio giudizio precedente: hai scritto un'opera veramente bella. Hai una capacità di delineare i personaggi che è spettacolare: di ciascuno sai evidenziare un'umanità unica e al contempo semplice e misteriosa, che mi sbalordisce ogni volta che lo scopro. Non sei mai banale nelle scelte narrative e sai trovare soluzioni inattese, anche quandoil lettore è stato avvertito da tempo della piega che prenderà la storia. Questa, tra l'altro, non è prolissa e non ci sarebbe alcun bisogno di un'accetta.
Grazie per questo inaspettato regalo: non pensavo di poter trovare storie che mi stupissero come hanno fatto le tue.

Cristina

Nuovo recensore
23/07/13, ore 14:11

Ciao.
Non posso dire di aver letto assidumente la tua fanfiction, e ammetto di aver fatto " zapping" tra un capitolo e l'altro se  a mio parere lo ritenevo noioso, ma l'ho trovata molto toccante e anche se non è il genere di Dramione che preferisco ho voluto provare nonostante sia una fan del lieto fine (Tuttavia credo che questo sia dovuto solo alla mia giovane eta e al fatto che sono incostante come una banderuola in balia del vento)
Il tuo modo di scrivere è molto scorrevole e rende facile entrare nella storiea e (almeno nel mio caso) il coinvolgimento emotivo. Questo capitolo mi toccato nel profondo e ho iniziato a piangere come una fontana davanti allo schermo e questo ha fatto si che mia madre dicesse "Mia figlia è strana, legge e piange".
La tua storia fa capire che nonostante lo vorremmo tanto le cose non sempre vanno come vorremmo e dovremmo accettare ciò che accade senza disperarsi o ostinarsi a rifiutare la realtà ma accoglierla per ciò che è e pensare che un giorno sarà solo un ricordo da catalogare con gli altri nell'album della nostra vita.
Baci&Abbracci Sailormoon

Nuovo recensore
20/06/12, ore 17:44

Ciao Callie! Ho impiegato quasi una settimana per leggere le tue Dramione e, finalmente, sono giunta alla loro conclusione. Questa storia mi ha appassionata tantissimo; nella malinconia che ispirava, ho imparato a conoscere ogni singolo personaggio e ho vissuto le sue stesse emozioni come se fossero mie. Il finale è stato del tutto inaspettato perché non pensavo che Hermione morisse e Draco e Pansy si sposassero. Io amo i finali felici, nella solita conclusione “e vissero felici e contenti” cui, quasi nessuno che ama come me gli Happy Ending, può rinunciare. Io non vi posso rinunciare, perché li amo incondizionatamente e il mio sognare una vita da favola, a volte, mi impedisce anche solo di immaginare un finale in cui l’Amore non prevale su tutto, perfino sulla Morte. Ed è qui che ho sbagliato; vedi, Callie, leggendo la tua storia, ho imparato che l’Amore non muore mai. Ti sembrerà strano, eppure mi hai trasmesso questo messaggio. È vero, Hermione è morta e Draco si è sposato con Pansy ma lui convive ancora con il dolore e, nonostante la sua morte, continua ad amarla. È per questo che ho amato ciò che hai scritto, perché hai espresso attraverso la carta la realtà dura e cruda, ma immensamente dolce nel tuo scrivere. Mi hai veramente emozionata e, probabilmente, non vi sarà storia che amerò più di questa. Il finale felice c’è: Perché si amano e Hermione lo amerà sempre. Accetto, approvo la tua scelta nell’aver concluso così quest’entusiasmante fanfiction. E mi sorprendo che ad un recensore non sia piaciuto, perché l’importante è il percorso, non la destinazione, no? Draco ha imparato ad amare una Mezzosangue che credeva fosse inferiore a lui e a coloro che gli erano simili riguardo alla purezza di sangue; ha viaggiato sull’espresso di Hogwarts, dove, ogni inizio settembre, sul binario 9 e 3/4, intraprende un nuovo cammino. È giunto a destinazione, certo, ed Hermione non è con lui realmente. Ma nel cuore, sì, che c’è. Pansy non ha vinto, perché l’anima di Draco appartiene ad Hermione.
Ok, questa recensione è molto lunga e penso di averti annoiata un po’, ma che posso farci? Ho amato talmente la tua storia che non posso fare altrimenti. Complimenti, davvero. Per come scrivi, per la passione che imprimi attraverso le parole che usi, per tutto.
E ti ringrazio ancora per averci regalato questa parla di fanfiction che conserverò nel mio cuore.
Un bacio,
Dear Juliet




P.S. Anch’io, ho scritto delle Dramione e mi farebbe piacere ricevere qualche tuo consiglio… se ti va, passa a leggerle ;D

Nuovo recensore
05/06/12, ore 18:21

come ho pianto leggendo la fine de "Il dolore perfetto", così ho pianto leggendo quest'ultimo capitolo.
Sei una scrittrice meravigliosa, mi lasci sempre senza parole.
Non posso definirmi un'esperta, mi ha iniziato a questo mondo un'amica, al momento ho letto alcune delle sue storie e le tue, qui sul sito.
"La moglie del soldato" è un altro capolavoro, ed ovviamente seguo con attenzione e trepidazione "l'Ossimoro del biancospino".
Non ho mai tempo di commentare, per via della vita frenetica e difficile, ma oggi (che non sono al lavoro perchè malata), mi sono presa 5 minuti per dirti doverosamente grazie.
Grazie perchè mi regali un pò di magia, mi porti in un'altra dimensione ricca di emozioni e sentimenti. Scrivi così bene, tratteggi i personaggi che mi sembra di conoscerli, di vivere con loro queste passioni. Ed ho tanto bisogno di emozionarmi in questo periodo...
Io non so se troverò altri scrittori alla tua altezza, anche se lo spero.
Intanto, tu continua a scrivere così, perchè seii davvero bravissima.
Grazie,
Chiara

Recensore Junior
17/04/12, ore 18:09

Ho letto prima il "Dolore perfetto " poi questa, ma devo dire che secondo me non si possono definire delle Dramione. Nella prima si parla 44 capitoli dell'amore di Hermione per Ron, il sentimento che nasce per Draco è appena accennato, e non si capisce neppure bene perchè nasca se non forse perchè Ron non trova Hermione veramente femminile o bella; addiritura qui Hermione muore e Draco sposa Pansy, quindi peggio di così... Insomma c'è poco di Draco Hermione e soprattutto Hermione finisce sempre per avere la paggio.Il finale è veramente amaro. Pansy vince e Hermione non ha avuto nulla , altro che grande storia d'amore con Draco... Mi ha riempito di tristezza e amarezza...

Recensore Veterano
05/10/11, ore 19:09

Ho appena finito di leggere entrambe le storie e devo confessartelo: nonostante ci avessi avertito che questa sarebbe stata una storia triste, non ho potuto fare a meno di sentire una grandissima malinconia dentro leggendo questo Epilogo.
Complimenti per la storia cmq, mi è piaciuta molto.
Anche se ho i miei dubbi sul fatto che il Lucius della Rowling possa mai accettare che il suo unico erede si mescoli con una nata babbana ( Andromeda docet).
Un bacio, vado a leggere qualche altra delle tue storie.

Recensore Veterano
17/04/11, ore 07:10

le tue speranze di aver divertito i tuoi lettori sono mal riposte....ho pianto come una fontana!!!Complimenti per avermi appassionate!!!ora mi manca il primo racconto della tua saga e ho letto tutte le tue storie su harrypotter!!!
complimenti

Recensore Master
12/04/11, ore 11:10

Guarda, questa storia è talmente bella che ti perdono anche il finale !

Nn ho altro da aggiungere, scusa ma devo cercare un fazzoletto

Nuovo recensore
08/04/11, ore 16:53

Io credo che la lettura non porti solo puro divertimento, ma un indescrivibile piacere pseudofisico. Per questo motivo i libri sono ai primi posti della mia personale classifica delle cose belle della vita :). La lettura della tua storia mi ha divertito, mi ha fatto sognare, riflettere, commuovere e piangere (ogni tanto mi sono anche annoiata, eh, ma mi succede anche con Umberto Eco!), quindi...10 e lode all'autrice ;) Quando finisco una storia così rimango sempre un pò spaesata perchè, come ti ho già raccontato in un'altra occasione, mi sembra di aver dovuto dire addio a degli amici. Pertanto complimenti e alla prossima storia!

"Il dolore, quello vero, non può essere perdonato"...non potrei essere più d'accordo. Mi sembra che il personaggio di Lucius ti piaccia e ti sia divertita a tratteggiarlo in maniera completa e mi sembra molto più edificante di quello che in realtà sia. Mi sono fatta l'idea che fosse un uomo gretto e malvagio, legato alla propria famiglia più per amore della discendenza che per quello paterno e coniugale. Pensa a quando ha infilato nel calderone di Ginny il diario di Tom Riddle, sperando che succedesse quello che tutti conosciamo: non si è fatto assolutamente scrupolo di usare una bambina per i propri scopi, sapendo benissimo che avrebbe corso il serio pericolo di morire. Si è unito a Voldemort perchè pensava di saltare sul carro dei vincenti e quando è stato messo da parte e ha assaggiato la disperazione della prigionia ha cercato in qualche modo di "redimersi". Persone così non le posso soffrire: come dici tu, chi infligge deliberatamente dolore non può essere mai perdonato e spero possa portarsi il peso della propria colpa in eterno (si, il contrappasso!).
Non so se la cosa sia pertinente e forse è anche dare troppa importanza ad un libro - che io adoro, intendiamoci :) - nato e pensato per ragazzi, ma non sembra che Voldermort in qualche modo possa essere assimilato ad Hitler? E' venuto in mente solo a me questo parallellismo? (non credo proprio, io in genere scopro l'acqua calda, quindi...!!!). Cosa ne pensi/ate?
P.S: unico neo che ho trovato nelle tue storie - ma piccolo piccolo ;)? Usi molto spesso la parola "eone/oni" che va benissimo, rende bene l'idea e suona bene, ma ritrovarla tanto sovente tende a farle perdere il proprio fascino. Scusa se te l'ho detto, lungi da me criticare, ma mi sembrava doveroso, da lettrice affezionata, segnalartelo. ;)

"dove l’arroganza si chiamava intraprendenza e l’insania coraggio"....semplicemente bellissima! Bello anche il parallellismo molto calzante con i fiori. Secondo me hai reso il Piton ragazzo esattamente come molti di noi credo se lo siano immaginato, anche perchè durante l'adolescenza credo sia capitato un pò a tutti di sentirsi soli e isolati dal resto di una compagnia di ragazzi che all'epoca ti sembravano brillanti e popolari. In questo caso gli "esclusi" intelligenti cercano di mantenere la propria diversità (a costo della solitudine) non cambiando una virgola di sé per piacere agli altri, come ha fatto Severus, quelli un pò più deboli di carattere cercano di integrarsi con risultati spesso disastrosi. Sarà che Piton è fra i miei preferiti, compresa l'interpretazione magistrale di Alan Rickman, ma questo capitolo mi è piaciuto molto.

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