Recensioni per
Il torneo Trecolonie
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 83 recensioni.
Positive : 83
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 5 6 [Prossimo]
Recensore Master
30/01/12, ore 09:04
Cap. 23:

Ebbene eccomi alla fine di questa storia! Avevo scritto una recensione lunghissima, ma un tasto premuto per sbaglio ha cancellato tutto. Ricominciamo.
Questa storia mi ha talmente appassionato che, come vedi, sono arrivato alla fine in pochissimo tempo. Mi dispiace un po' non averla commentata di volta in volta, perchè ci sono stati centomila colpi di scena, tutti degni di essere commentati, comunque tant'è. Ti8 faccio un commento generale con tutto quello degno di nota.
Tanto per cominciare la storia del torneo: l'idea di fare un torneo alternativo e parallelo a quello di Hogwarts è stata bella, e sei anche riuscita ad essere originale, sia nelle prove che nelle scuole (India e Sud Africa-il paese del padre di Hac!) e rispettivi campioni. La prima con solo la paura da dover affrontare (e mi è piaciuta la spiegazione di Captatio e del suo voto), la seconda con il Volo (sai, avevo intuito che avrebbe potuto usare quei calzari, mi avevano incuriosito quando ho letto del covo degli Extraiures) e la terza con gli animali o esseri magici dei vari paesi. Ho subito pensato che Wedge in fondo assomigliasse ad Ed. Sono entrambi così.... beh un filo pieni di sè, certi dei propri mezzi, desiderosi di mettersi alla prova.
E poi la "sottotrama amorosa" con i primi amori di Laugh, Mairead (ho avuto piacere per lei) e il povero Ed (che è stato un po' odioso a volta, anche se lo capisco).
Infine il pericolo EIF. Con il conte Deamundi che ordina la morte di una povera ragazza che non ha fatto nulla di male. Insomma sono davvero terribili. E mi è dispiaciuto per la O'Gara (che tra l'altro aveva un nome splendido) anche se certo la sua proposta non era delle migliori... Naturalmente anche il povero operaio usato per compiere l'omicidio. Mentre Ed.... beh ha contrastato la Imperius, tremo all'idea di come si sarebbe sentito se avesse fatto del male a Mairead!
Quasi dimenticavo la McPride-Frage! Quando Deamundi parla di "tu sai chi" pensavo fosse lui, ma poi l'ipotesi è caduta quando hai parlato di una spia. Però è riuscito finalmente a mettere le mani su Edmund. Mah sai che sono stato quasi felice? Un po' per "punire" la terribile spocchia di Ed in questo libro un po' perchè... beh sarà interessante.
Le ultime righe però mi fanno pensare: Ed cambierà molto, diventando un McPride, ma spero non perderà il suo senso critico prendendo dal Presidente solo lo stretto necessario. E spero che non finisca per litigare con Laugh e Mairead.
Beh vedremo.
In fondo manca solo un mesetto e sono curioso. Intanto potrò leggere gli spin-off.
Alla prossima allora.
Ciao.

Recensore Junior
19/01/12, ore 21:53
Cap. 23:

Ciao. Finalmente sono riuscita a finire di leggere il quarto racconto. il finale è davvero bellissimo sopratutto quando la fenice ritorna da Ed. Spero che quando pubblicherai il continuo della storia riesca a leggerla più frequentemente:) A presto

Recensore Junior
11/01/12, ore 22:07

Bellissima anche la seconda prova. Il campione del Trinity non può essere

Recensore Junior
11/01/12, ore 21:47

Ciao. Finalmente rieco a leggere un altro capitolo della storia. Mi dispiace molto per Ed... Comunque bellissimo capitolo.. A presto:)

Recensore Master
28/12/11, ore 11:36
Cap. 23:

E ora come farò per due mesi senza Edmund, Mairead e Laughlin?
E come farò, soprattutto dopo aver letto le ultime righe di questo epilogo?
Ovviamente leggerò le altre storie che pubblicherai nel frattempo, ma se mi lasci con un finale del genere divento matta! xD
Grrrrrr, McPride... >.< Quell'uomo avrà un'influenza nefasta sul povero Edmund, e spero che i suoi amici gli diano una mano a tornare come prima. Già sento che litigheranno tra di loro per colpa sua... ç__ç
Ma per ora non voglio pensare né a questo né alle vere origini di Edmund, altrimenti non la finisco più!
Il nome scelto per la Fenice è azzeccatissimo, la scelta d Edmund mi è piaciuta veramente tanto! Come anche la Fenice sia tonata da lui. *-*
Peccato che Laughlin e Chaitaly si siano lasciati, ma vista la lontananza era inevitabile. Comunque non mi sembra troppo scosso, almeno apparentemente. Ma Laughlin mi sembra comunque un tipo che si riprende in fretta. Sono proprio curiosa di sapere con chi si sposerà alla fine... inizierò a fare congetture anche su questo, mi diverto troppo!
Eoin e Reammon che hanno traffici illeciti mi hanno fatta rotolare dalle risate! Chissà cosa arriveranno a combinare, prima o poi... non oso immaginarlo!
Evviva, al prossimo anno ci sarà anche Bearach!
Eh sì, ci avviciniamo alla fine... però dai, devi ancora scrivere tre racconti, manca ancora un bel po'... anche perché promettono di essere i più corposi (credo che sia fisiologico, più si scrive e più cose si vogliono inserire). Quindi, per la mia salute mentale, mi convincerò che non ci stiamo affatto avvicinando alla fine della saga! xD
Sono sempre felice di seguire le tue storie, e posso assicurarti che quel poco che mi hai accennato su quella che pubblicherai a gennaio mi ha incuriosita tantissimo, quindi non vedo l'ora di leggerla.
Grazie per la citazione, ma ti assicuro che è un piacere! Grazie a te per aver creato questa saga parallela!
Un bacione,
Julia

Recensore Master
27/12/11, ore 23:22
Cap. 23:

Mi è parsa estremamente saggia la scelta di porre una scena iniziale meno ilare del solito, con gli anni si arriva a perdere confidenza con la spensieratezza, fenomeno che avviene anche quando non si è al centro di eventi incresciosi come spesso è avvenuto ai tre giovani in questione.
Un po’ dispiace per il povero Nagard costretto a fare i conti con la prima delusione amorosa, anche se per fortuna è già passato alla fase del disincanto (dimostrando una sicumera che non so quanto effettivamente possa avere, evidentemente deve essere convinto che non serve piangersi addosso).
Ho trovato molto bella nel suo insieme la scelta dell’incontro con la fenice, come saggia la scelta di far dire al protagonista il perché della scelta di quel nome abbastanza esotico per le orecchie irlandesi, per qualche bizzarra congiuntura delle sinapsi avrei pensato ad una forma di omaggio alla Spagna (da dove secondo le antiche cronache veniva Mil Espaine, il leggendario capostipite dei goidelici), invece secondo me così pensata è davvero molto originale.
Mi ha fatto pensare molto la frase di Edmund sul preferire i babbani al suo capo dello stato, perché è di una ambivalenza magnifica, ad una prima lettura sembra che il protagonista, nell’estremo disgusto per la sua incipiente vacanza estiva in luogo sì molesto, preso dalla disperazione arrivi perfino a rivalutare quelli che ha sempre visto piuttosto male fin da prima del suo scoprire la sua vera natura (non che questi ultimi abbiano poi fatto granché per farsi da lui apprezzare), ma da un altro punto di vista emerge invece una drammatica dichiarazione d’impotenza, se si trattasse di babbani la faccenda potrebbe essere regolata con uno schiantesimo, invece è costretto ad accettare un fato per lui abominevole dai suoi doveri di buon cittadino, dal dispositivo di una sentenza e dalla coscienza di non poter competere (ancora) ad armi pari con un avversario così importante.
Davvero apprezzabile il momento dedicato ai dialoghi nella stazione, come il consolidarsi dell’amicizia tra i genitori, i quali all’epoca della loro esperienza scolastica erano già in rapporti non disprezzabili, ma adesso stanno rivelando qualcosa di simile ad un’affinità elettiva mossa dal loro essere, sia pure in diversi ambiti, uomini di cultura (quanto alla reazione di Laughlin alla mala nuova ricevuta, c’è da supporre che difficilmente un ricongiungimento familiare sia stato salutato con sì poca dimostrazione di affetto, ma è comprensibile, anche in ambito babbano i fratelli/sorelle maggiori non sono per nulla contenti/e di ritrovarsi questi soggetti nella stessa scuola).
Molto bello (dal punto di vista scenografico, s’intende) l’arrivo del politicante, come anche il riferimento al nuovo cognome del protagonista, in un certo senso, s’è chiuso il quadrivio di Edmund Burke per iniziare il trivio (se sarà davvero tale) di Edmund McPride.
Parlando del quarto capitolo in generale, la sua idea di fondo di un torneo alternativo era decisamente interessante, ed è stata sviluppata molto bene (per non parlare dei capitoli ambientati in trasferta), mi pare sia servita soprattutto nel far capire al protagonista che l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino dei maghi più promettenti, e di avergli fatto trovare pane per i suoi denti, con il quale perdipiù è stato financo costretto a dividere la posta in palio, si può sperare che questo rappresenti una lezione per il futuro (ma Edmund è di dura cervice...).
In sintesi, degna conclusione di un capitolo molto interessante, grazie mille per il riferimento contenuto nelle note d’autore (è un piacere commentare storie come le tue), e ricambio in toto l’augurio di un felice anno che possa esserti tanto privo di amarezze quanto onusto di cose piacevoli quali che il tuo spirito desidera.
A presto,
Gianfranco
PS. Avrei una curiosità sulle scuole ospiti, hai mai pensato a dotare anche loro di una divisione in case o strutture equipollenti?

Recensore Master
24/12/11, ore 15:03

Ad una prima lettura, m'è capitato di pensare che le organizzazioni terroristiche magiche sono più fortunate rispetto alle omologhe babbane, le prime possono risolvere con una pozione quello che le seconde ottengono con indottrinamento, plagio e lavaggio del cervello, ma per fortuna nemmeno queste sono invincibili (devo ammettere che un po' m'è dispiaciuto per la figura dell'attentatore, costretto a fare quello che probabilmente mai avrebbe voluto, ma per gente decisa, estremista e assolutamente priva di scrupoli come quelli dell'EIF è stato solo un incidente di percorso in più).
Ho trovato ben descritta sia la fase malinconica ma serena che pervade la scuola alla notizia che ormai il torneo è terminato e che le delegazioni in visita torneranno nei luoghi di origine, dovendo così interrompere eventuali rapporti di amicizia sorti nel frattempo (ma per fortuna i mezzi di comunicazione magici non mancano), ma con il ricordo di un'esperienza formativa decisamente interessante, come la conoscenza di altri usi, costumi e culture (ad es. il serafico modo di porsi del preside indiano, cosciente probabilmente che il vero valore del saggio e nella sua imperturbabilità nei confronti del fato avverso) nonché personalità con cui confrontarsi (e non solo per le prove) e quella decisamente cupa dovuta alla diffusione delle notizie tragiche provenienti dall'Inghilterra, che porta in chi riesce a guardare oltre il proprio naso il timore che la pace diventerà solo un ricordo e che non servirà fingere che non sia successo nulla per sperare di non essere coinvolti in quello che si preannuncia essere un periodo di torbidi e disordini.
Molto bello e profondo il discorso finale che chiude il capitolo, questa figura di preside è decisamente amabile per il suo continuo sforzarsi di convincere i suoi discenti su quale possa essere la strada da seguire senza imporre, limitandosi al consiglio ed alla persiasione, c'è da chiedersi ttutavia quanti avranno la forza (o la volontà) di seguirlo
A presto,
Gianfranco
PS. Scusami ancora per l'ennesimo ritardo nei commenti.
PPS. Buon Natale ;-)

Recensore Master
24/12/11, ore 14:43

Capitolo che definirei alquanto composito, ma nel cui insieme non è affatto male, da una parte mostra che le preoccupazioni per il protagonista non vengono solo dalle prove ma da uno che sembra proprio divertirsi ad essere presente nei momenti meno indicati (ma magri lui è davvero convinto di essere per il ragazzo una specie di benefattore, magari pensa che il tempo gli darà ragione, beh, tutti hanno le proprie illusioni...) dall'altra invece le complesse vicende (non tutte volute dall'organizzazione...) che hanno portato all'esito finale della competizione.
Molto bella ed avvincente la descrizione della prova, m'è parsa molto oculata la scelta delle creature magiche da affrontare, per non dire dell'abilità dei partecipanti nell'avere mente (e bacchetta) pronte ad ogni evenienza.
Inquietante la part del dialogo, mostra una lotta non meno dura di quella contro gli aversari e le prove, soprattutto nella "varietà dell'offertà", dato che si passa dalle moine alle maledizioni, credo che sia stata una buona idea quella di far salvare il protagonista proprio dalla persona che era stata bollata da lui come irrimediabilmente antipatica (con sua buona pace, essere ex aequo con lui è però decisamente il risultato più giusto) .
Quanto alla parte finale, è vero che le circostanze erano drammatiche, ma leggere dei due campioni impegnati nel tentativo di correre costretti a dividersi la coppa è stato molto divertente, non fosse altro perché ha dato loro un tocco di ridicolaggine alla quale per ovvi motivi nessuno ambiva, per fortuna dei due tapini gli astanti avevano altro cui pensare, anzi, va a loro onore l'essere riusciti in qualche modo a rallentare la furia dell'attentatore, dimostrando anzi una passabile coordinazione, riuscendo così a far fallire la sua missione e portarlo all'unica soluzione che pteva definirsi meno dannosa per lui (ed i suoi mandanti).
A presto,
Gianfranco

Recensore Master
20/12/11, ore 19:43

Eccomi!
Il capitolo triste c'era da aspettarselo, visto come è finito il Torneo Trecolonie e come si è concluso anche il Tremaghi... una strage!
Ecco, lo sapevo che l'operaio era un poveretto che non c'entrava nulla con tutto quel casino dell'EIF! Aveva anche moglie e figli... ç___ç
E' terribile, sono più dispiaciuta per lui che per la sua vittima, ma in fondo la sya vicenda è tremendamente triste e ingiusta, mentre la O'Gaara non era poi una persona da rimpiangere troppo. =(
Anche a me ha fatto un effetto stranissimo il tono cupo e lugubre con ui Captatio ha parlato al banchetto. Sarà che ero ancora proiettata nell'atmosfera della premiazione del torneo... non era molto allegra neanche quella, ma diciamo che anche se lo sapevo non mi sentivo ancora preparata a tutte le conseguenze. Ora sì che iniziano i tempi oscuri. E non avevo pensato ancora alle conseguenze per l'Irlanda. E' verissimo, con Voldemort tra i piedi l'EIF avrà molti più consensi, e i ragazzi di origine inglese al Trinity e non solo inizierebbero ad avere molti più problemi di come li hanno avuti finora. Povera Mairead!
E chissà cosa farà il governo irlandese al riguardo... Farà finta di nulla come quello britannico di Caramell oppure no? Certo, se lo facesse sarebbe più giustificato perché eviterebbe che l'EIF tornasse alla ribalta, ma è sempre questione di mesi e prima o poi la verità tornerà a galla...
Il discorso finale di Captatio è simile a quello di Silente ma questo non significa che mi sia piaciuto di meno, anzi! L'ho trovato molto emozionante e veritiero, e spero che tutti (o almeno tutti quelli a cui tengo xD) gli diano retta!
Non avevo indovinato a chi somigliasse Wedge, hai ragione! Lui e Edmund sono così simile che difficilmente potrebbero fare amicizia.
Un po' di umorismo comunque ha spezzato la tensione: Bellimbusto-Campione-di-Quidditch-Conery mi ha fatta rotolare! XD
E ora c'è l'epilogo... Ancora non ci credo, è finita anche questa!
Buon Natale anche a te
Julia

Recensore Master
13/12/11, ore 16:10

Wow!
Sono così rimbambita che mi ero dimenticata che oggi è martedì, quindi non mi aspettavo di leggere il capitolo nuovo!
Che capitolo emozionante! Verso la seconda metà avevo il cuore in gola perché avevo appena finito di preoccuparmi per le creature che i ragazzi dovevano affrontare
quando è arrivato l'operaio sospetto del capitolo scorso! Ora capisco l'effetto della Polvere dell'Ossessione insieme al sangue di drago. Mi chiedo se quell'operaio fosse una persona che non c'entrava nulla e che invece è stata usata dall'EIF per giungere ai loro scopi senza compromettersi.
La scena splatter ci stava, è stata inattesa, ma credo che abbia inserito ancora più tragicità nel capitolo... oltre al fatto che così non si riuscirà a capire bene di chi è la colpa, per lo meno non subito.
Però ci lasci così, in sospeso? Insomma, devo assolutamente sapere chi è morto! Uno dei due obiettivi era Mairead, ma suppongo sia la destinataria del secondo Avada Kedavra, quello che non è andato a segno (e meno male!), quindi presumo che la vittima sia stata Aletheia O'Gara. Non che mi fosse molto simpatica ma non è mai bello veder morire qualcuno. Sempre se è stata davvero lei a morire... e se l'operaio ha sbagliato mira? (magari *coff coff* ha colpito *coff coff* McPride... xD)
Ok, volevo smetterla di prendermela con lui, ma tu hai detto che questa mia avversione ti fa ridere, e inoltre in questo capitolo è pure comparso! Non potevo trattenermi!
"Ora io sono tuo padre"... No, no, NO! >.<
Accettarlo sarà quasi più complicato per me che per Edmund, di questo passo. Comunque ammetto che McPride è il classico personaggio che amo odiare, quindi se non ci fosse mi divertirei di meno!
Le creature che i campioni hanno dovuto affrontare sono state fighissime, ma la più affascinante è stata proprio il Dullahan! Mi ha rievocato le atmosfere del Mistero di Sleepy Hollow, film che mi piace tantissimo, quindi la sua apparizione è stata molto suggestiva!
Poveri canarini, comunque, mi hanno fatto pena quando sono stati incornati dall'Erumpent! xD
Ah, mi ha fatto molto piacere vedere Wedge aiutare Edmund. Quello che hai detto su di lui nelle note mi ricorda un po' Hermione,che dà del suo meglio per dimostrare che anche una Nata Babbana può essere brava... ci ho azzecato?
Sì, a me capita di vedere con la mente, anzi, mi succede spesso... diciamo che ho un'immaginazione fervida, ecco perché sono facilmente impressionabile! Quando vedo un horror non mi basta coprirmi gli occhi, anzi, è anche peggio!
Cavolo, anche questa storia sta per finire, è incredibile! Pubblicherai subito il quinto racconto oppure ti prenderai una pausa? Io naturalmente spero che lo pubblicherai al più presto, perché so che mi darà parecchie risposte a domande che mi faccio da sempre!
Alla prossima e bravissima anche stavolta!
Julia

Recensore Junior
08/12/11, ore 15:06

Questo capitolo è semplicemente bellissimo. Mi piace molto il pezzo quando Mairead invita Saiminiu a bellare. Povero Ed. In questo momento mi fa molta tenerezza...

Recensore Junior
08/12/11, ore 14:48
Cap. 16:

Wow che bello c'è Silente!!! La prima prova mi è molto puaciuta e la descizione che hai fatto fare a captatio su di essa è ancora più bella. Vado a leggere il ballo. Ciao:)

Recensore Junior
08/12/11, ore 14:31

Ciao. bellisimo questo capitolo anche se avevo già capito che sarebbe successa una situazione del genere. A presto:)

Recensore Master
08/12/11, ore 12:34

Molto bella la parte dedicata al conciliabolo tra i membri dell'organizzazione terroristica (il capofamiglia ha educato davvero molto bene la prole, dal suo punto di vista, s'intende, dato che in essi si rispecchia in toto l'arroganza paterna), anche se si tratta di persone alquanto malintenzionate, è molto interessante vedere come cercan di architettare misure e contromisure per espugnare quella fortezza che resiste loro e che è stato teatro di cocenti sconfitte, ma evidentemente non manca loro la tenacia).
Una vecchia battuta dice che ad un certo punto ci si incontra solo per i funerali (a porpsotio, molto interessante la descrizione della vita ecclesiastica magico-irlandese), in questo caso forse era meglio di no, dato che nemmeno di fronte all'istintiva solidarietà che la morte dovebbe portare in chi resta ha potuto fare nulla contro il permanere dei vecchi rancori, quanto all'anziana dama, credo che davvero non avrebbe potuto mai aver la forza di riconciliarsi con la sorella, troppo attaccata ai valori aviti, di cui contestava semmai il metodo ma non il merito, chissà se non sia stato meglio per lei passare a miglior vita ora, risparmiando così di vedere l'incancrenirsi della lotta tra gli opposti schieramenti che agitano la Poblacht magica, un pensiero del genere va anche all'altro insigne defunto, una persona certo meno bellicosa, ma anche lui piuttosto attaccato ai valori tradizionali, e che poteva dolersene di una loro fine.
Molto bella la pate dl dialogo con il boero (tra l'altro è un po' triste pensare che la comunità magica boera e anglosassone del Sud Africa non abbiano accettato la fine dell'apartheid e si siano rinchiuse in una specie di autoesclusione dalla vita dell'istituzione scolastica locale, anche se era prevedibile che non sarebbe stato facile affrontare il nuovo corso, come la ferita del ragazzo mostra abbastanza bene) e con la su difesa dell'altero amico, ma il rotagonista credo gli risponda molto bene (con la massima urbanità possibile, data la poca simpatia che riscupote il soggetto in questione) che tutti hanno i loro obbietivi nella vita, e conta poco sapere se si tratta di questioni personali o del voler farsi portatore delle istanze di rivalsa politico- sociali di una comunità negletta.
Quanto al disegno, mi pare molto ben espresso l'astio completo e reciproco che i due personaggi hanno l'un per l'altro.
A presto, Gianfranco
PS. Scusa per il ritardo nei commmenti, credimi se ti dico che ho validi motivi (non dipendenti dalla mia volontà) per non poter seguire l'evolversi della vicenda con la solerzia necessaria, cercherò di ovviare in seguito.

Recensore Master
08/12/11, ore 11:57

Ritengo che il titolo del capitolo sia estremamente adatto a rappresentare il contenuto del capitolo, e non solo per la ricerca del biondo metallo cui devono dedicarsi i tre campioni, ma soprattutto per le qualità morali di questi ultimi, sopratutto di quello sudafricnao, chenel corso della storia sta dimostrando doti di alterigia e superbia non comuni, che fanno pensare facciano parte della sua indole a prescindere dal ruolo che ricopre.
Quanto al protagonista, credo che per lui sia decisamente meglio affrontare prove del genere che non certi avvenimenti della virta scolastica, seppure sicuramente più gai e meno pericolosi, ma anche in questo caso, contro le scelte profonde el proprio carattere non si può far nulla.
Complimenti per la descrizione della prova in sé, come l'uso di incantesimi afferenti alle proprie tradizioni nazionali per i campioni esteri, o la presenza alquanto coreografica degli uccellacci infuocati (mi ha fatto venire alla mente il celebre balletto), oltre alla forza del protagonista di superare le ferite del corpo e le sue paure (che in questo caso sono alquanto diffuse nella specie, non a tutti piace stare in posti angusti) per raggiungere il vero traguardo (da dire inoltre che non è stata affatto una cattiva idea quella di "riciclare" allo scopo del materiale appartenente alla vecchia generazione).
Quanto al punteggio, mi sembra il frutto di un sottile e costante lavoro di pesi e contrappesi per non rischiare l'incidente diplomatico con gli ospiti.
Due parole infine sul disegno, non male, soprattutto per il senso di propettiva.
In conclusione, capitolo davvero molto interessante, complimenti.
A presto, Gianfranco.

[Precedente] 1 2 3 4 5 6 [Prossimo]