Lacrimuccia :'( ho sempre cercato di immaginare ciò che sentiva Roy mentre bruciava e uccideva a Ishbar.. Però non ci sono mai riuscita perchè mi invadeva solo un ondata di tristezza e cambiavo pensiero. Tu ci sei riuscita e anche bene.. Ho letto moltissime Song-fic e questa è una delle migliori. Bellissima e, come ho deto prima, mi ha fatto scendere una lacrima pensare a quale inferno ci fosse non solo intorno ma anche nella testa del colonnello; come dice Chrona (Soul Eater) : -L'INFERNO è QUI DENTRO , NELLA MIA TESTA!-

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Sarà la tua prima song-fiction ma sei stata davvero brava, molte volte si cade nel banale per rispettare parola per parola della lyrics ( cosa che onestamente non comprendo ed è priva di gusto ), invece tu hai saputo fondere storia e testo, intrecciarli con armonia, lasciando che il più delle volte parlasse la lyrics nei silenzi della narrazione.
E'una storia indubbiamente sentita, con uno stile asciutto, forti parole e frasi breve, non propriamente il *mio* ideale per cullarsi nel dolore dei ricordi, forse essere un po' più prolissa sarebbe stato meglio, non so, ma questo è solo il mio punto di vista, di certo non ti si può rimproverare niente, oltre le parole si vede che ci hai messo il cuore e nelle parole si vede l'impegno, esse riescono a dar vita alle immagini di quella guerra, senza fraintendimenti, è un linguaggio schietto, oserei dire in un certo senso sinergico.
Un'ottima prova di introspezione e song-fiction, continua così.

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Ammetto di essere sempre stata toccata dagli avvenimenti della guerra a Ishbar e dalla storia di Roy, questo descrive tutto.
Tutto il dolore.
Mi è piaciuta moltissimo, continua così e soprattutto non sottovalutarti!

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Una buona fic su Roy, che non ho trovato per nulla scontata sinceramente, ti mette sempre l'animo in fribillazione. Ho letto sentendo la canzone in sottofondo e devo dire che capisco bene come e perché dell'ispirazione che hai sentito: bella, come le sensazioni che ti trasmette. C'è un senso di rivalsa molto forte in entrambe, nella storia e nella canzone, come se la cosa migliore per tutti, la salvezza, fosse celata nella morte di qualcuno. Di un colpevole. Ma c'è l'umano attaccamento alla vita che diciamocela tutta, Roy ha sempre avuto: sconterà per sempre, non si lascerà morire, e chissà che questo non sia il destino peggiore. La mia parte preferita è stata quella in cui afferma di non voler essere un eroe: è in questo che si vede la differenza con molte altre storie con la stessa tematica, soffermarsi su un animo che sta mutando, che perde la sua "verginità" e si sporca una volta e per sempre, per non ritrovare più il suo candore. Ho visto la sua innocenza dietro tante macchie di sangue.

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