Recensioni per
Grammi
di Walpurgisnacht

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/07/12, ore 10:56
Cap. 1:

Per questa one-shot bisognerebbe scrivere due recensioni a sé stanti, una per la prima parte e una per il finale. Perché sono entrambe pienissime eppure talmente agli antipodi che non riuscirei a riassumere tutto in un unico commento coerente. (Ok, questo preambolo era solo un bieco tentativo per mettere le mani avanti e chiedere clemenza per i livelli di sconclusionata sconclusionatezza che raggiungerò in questo mio commento!)
Lo spunto del formarsi di questo rapporto simbiotico tra Mami e Sayaka lo trovo di una fighezza clamorosa, questo diventare l’una la Soul Gem dell’altra. E qui, nella prima parte, il concetto viene ripreso e allargato, anzi, espanso: entrambe provano la sensazione che i loro pensieri e i loro sentimenti siano quasi espansi, confluiti gli uni in quelli dell’altra e viceversa.
Bello questo mischiarsi di frasi parlate e frasi pensate. Fa proprio capire il livello di compenetrazione raggiunto dalle menti delle due ragazze.
E devo ringraziare tutto il complessivo Walpurgisnacht per questo focus su Mami perché, dalla visione dell’anime, ammetto che il suo personaggio mi aveva lasciato piuttosto indifferente, nonostante l’impatto notevole che avrebbero dovuto lasciarmi la sua solitudine e la sua fine.
Qui mi sono piaciuti in particolare due passaggi.
Il fatto che le risultasse più facile limitarsi a pensare, anziché formulare le parole con la voce.
Il fatto che a casa sua ci fossero sempre dei mochi fatti in casa, mochi che, per sua stessa ammissione, preparava quando si sentiva nervosa o agitata.
Denotano entrambi quanto si sentisse sola, e quanto questa solitudine le pesasse. Sì, nell’anime Mami lo diceva proprio papale papale quanto fosse contenta di non essere più sola, ma il fatto che qui, anziché dirlo, lo dimostri con queste sue abitudini aumenta l’effetto a dismisura. E mi riesce molto più facile empatizzare e affezionarmi a lei.
Con Sayaka invece ero già riuscita ad empatizzare e affezionarmi a lei con l’anime, sono una dei pochi a non essere entrata tra le fila dei suoi detrattori!
Poi arriva la fine. Arriva Hitomi.
Basta poco a lasciarsi andare: adesso sono in due, è come se il dolore e la rabbia venissero decuplicati.
Così come basta poco ad uccidere la fonte di quel dolore: in fondo, adesso sono in due.
Il finale è bellissimo. Non saprei cos’altro dire.
Triste, spietato, addirittura cannibale!, ma bellissimo.
E complimenti anche per il titolo eh!