Abbandono il mutismo da cui ero affetta in questo periodo per te, perchè non si può non recensire questa storia.
Non entro nel merito del Canon, perchè Alphard è un nome e un paio di frasi sul libro della Rowling, e non posso certo dire che il tuo personaggio rispecchi quello che aveva in mente l'autrice; ma posso dirti questo: è un personaggio intenso, un antieroe tratteggiato con infinita cura, un essere umano fatto di luci (il coraggio che dimostra nel prendersi cura di Sirius e mettendosi contro il precettore e Orion) e di ombre (la viltà, l'incapacità di allontanarsi dalla sorella pur sapendo di dar vita ad un incesto), con un carattere sfaccettato.
Ho già letto buona parte delle tue storie, quindi sapevo già di potermi aspettare una storia seria e godibile, e le aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Un plauso particolare per Walburga, assolutamente folle e fascinosa, dedita all'esaltazione del sangue puro fin da giovanissima.
Magnifica, insomma.
Non so descriverti la tenerezza che hai saputo imprimere nelle parole di Alphard quando parla dei nipoti, in particolare di Sirius, lasciando sempre nell'incertezza questa paternità che lui sente e che alternativamente desidera e non desidera.
Per lo stile, dovrò ripetere quanto detto in mie vecchie recensioni: pulito, lessico preciso, vario, mai banale.
In sostanza una storia da gustarsi piano piano, assaporando questo mondo dei Black che hai saputo dipingere per noi, con incredibile maestria.
Un ultimo complimento per il tema che hai scelto, delicato, spinoso. Hai descritto un desiderio morboso, un attaccamento insano con l'ottima visione di chi non giudica, non giustifica, descrive e basta.
Anche questa volta mi hai colpita, e il tuo nome ormai è per me una garanzia.
Complimenti! |