Ci sarebbe sempre così tanto da dire su quello che scrivi, forse è per questo che sto continuando a seguirti anche in fandom e tipologie di storie che non sono solita leggere. (Questo era un complimento eh, lo specifico visto che spesso mi si da della criptica)
Bello che tu non voglia trascurare nessuno dei personaggi: Kyoko rischiava di far troppo la parte della “cattiva” quindi ecco che ti sei dato il tempo di puntare un po’ di riflettori su di lei.
E lo fai in un modo che riesci a rendere quasi giustificabile il suo tentativo di ammazzare Mami! Forse farei più bella figura a non dire così perché rischio di passare per psicotica, ma credo sarebbe solo ipocrita sostenere che: “No, non potrebbe assolutamente essere piacevole lasciarsi andare al punto da perdere qualsiasi freno inibitore”. Pensare può davvero essere una scomodità. Kyoko non l’ha fatto, ha lasciato che a guidarla non fosse il pensiero razionale ma, in questo caso, il suo istinto di conservazione. Senza pensare, appunto, a conseguenze, rimorsi, rimpianti, fino a “trascendere in uno stato di totale incoscienza”.
Mi piace anche il fatto che non trascuri i dettagli, come il fatto che Kyoko non si fosse accorta che Sayaka stava per colpirla perché ha sempre amato il senso del teatrale e quindi aveva chiuso gli occhi per dare più enfasi al colpo che stava per infliggere a Mami.
Tendenzialmente non avrebbe dovuto piacermi il fatto che Akira abbia ammesso così platealmente il suo essersi affezionato a questa bizzarra situazione ma... uff, sei riuscito a farmi piacere pure questo. In fondo è un ragazzo normalissimo, un bravo ragazzo, una brava persona, e Kyoko era una ragazzina in condizioni estremamente particolari: era ovvio e umano esserne quantomeno incuriositi.
Ed è un ragazzo con cui Kyoko riusciva a condurre una conversazione che non fosse fasulla e superficiale. Non era nemmeno una persona con cui avrebbe voluto porre il maggior numero possibile di metri di distanza. E dopo quello che ha subito, dopo tutta la rabbia e la solitudine che l’hanno trascinata per tutto questo tempo, è bello che riesca a trovare qualcuno con cui abbia voglia di abbassare un po’ la guardia.
Insomma, complimenti pure per questo missing moment, prof Kaos. |