Ciao!
Oggi sono giunto a quest’ultimo capitolo, che spero tanto non sarà davvero proprio l’ultimo. Non è mai troppo tardi per ripensarci e, magari, un giorno deciderai di riprendere in mano questa storia. In caso, sappi che sarò al varco ad aspettarti pronto a leggerla!

Anche in questo caso, sei riuscita a scrivere un capitolo veramente molto spassoso, con i nostri quattro dittatori costretti a fare i conti con abiti, usi e linguaggi che non riconoscono più. Se ci si pensa bene, dal giorno della loro morte il mondo è veramente mutato profondamente, almeno da quel punto di vista.

Dico da quel punto di vista perché, per il resto, come hai fatto benissimo notare tu, non è cambiato proprio nulla. Siamo ancora nelle stesse condizioni di prima, anzi forse siamo anche peggiorati, perché un tempo la gente finiva coll’interessarsi alla politica, mentre adesso c’è un distacco completo. Forse, osservando la situazione italiana, si può credere che soltanto nell’ultimo anno ci sia stato una sorta di riavvicinamento, ma più che altro perché pendiamo dalle labbra dei politici e poco più. Comunque, non voglio buttarmi in considerazioni politiche sul nostro paese che, il più delle volte, anziché unire e creare discussioni fruttuose portano a scatenare litigi.

Ma se allarghiamo l’orizzonte a oltre l’Italia, vediamo facilmente che, anche all’estero, è solo il denaro, ormai, a fare da padrone. Ormai politica ed economia vanno di pari passo e, in certi casi, paiono quasi dei sinonimi. E se guardiamo al periodo in cui si ambienta questo racconto - il 2010 - viene quasi da piangere: basti pensare a Obama, il presidente che, dalle premesse, avrebbe dovuto cambiare il mondo e che, invece, non ha cambiato proprio nulla, salvo portarsi a casa un Nobel per la pace pur con un esercito sparso in mezzo mondo e pur non avendo fatto proprio nulla per meritarselo, salvo forse qualche sorriso alle telecamere. Per quanto assurdo, viste le premesse, per il momento è stato molto più pacificatore Trump. Ma anche in questo caso, è meglio non scendere troppo nei dettagli e lasciar perdere.

A ben pensarci, però, tra una dittatura e una democrazia non c’è poi tutta questa grande differenza. Come diceva Guzzanti, la dittatura è un modo per opprimere il popolo, la democrazia è un modo per costringere il popolo a opprimersi da sé. E, come diceva sempre Guzzanti, il nostro problema è che non esondiamo mai, neppure quando ce ne sarebbe bisogno.

Va be’, mi fermo perché altrimenti parto anche io con un’invettiva come quella pronunciata da Hitler e non ne usciamo più.

Hai scritto una storia veramente molto bella, comica eppure capace di far riflettere tantissimo e leggerla è stato un grandissimo piacere. Per questo ti faccio i complimenti e, come ti ho detto, casomai decidessi di aggiornarla, un giorno o l’altro, io sono qui!
Un saluto!

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Ciao, anche questo è un capitolo molto divertente, specialmente per la parte di Evil che legge un libro horror e si perde in elucubrazioni filosofiche sulla malvagità degli esseri umani.
Bellissima anche la parte in cui discutono della possibilità di dover collaborare con una squadra paradisiaca, la cosa peggiore che un diavolo possa accettare di dover fare!
In quanto alla bella Nancy, probabilmente è l’unica persona al mondo che possa raccontare di aver vomitato addosso a Vlad l’Impalatore ed essere sopravvissuta!
Un capitolo divertente!

Ciao!
Mi sono ribaltato dal ridere nell'assistere alla reazione dei quattro dittatori di fronte a quella distesa di hippie nudi e dai capelli lunghi; del resto, per uomini compassati come loro, una vista del genere deve essere davvero uno scempio. Anche se Benito, da noto sciupafemmine, non disdegna certo di guizzare lo sguardo verso qualche ragazza parecchio scoperta...
Straordinario anche lo scambio di battute tra Mao e i quattro ragazzi, ormai partiti nel loro mondo fatto di unicorni e chissà quali altre creature fantastiche.
Mi è piaciuta anche la descrizione del sonno di Demon, che pure quando dorme assomiglia ad un cadavere. Insomma, un connubio di idee azzeccatissime per una storia esilarante!
Alla prossima!

Ciao, anche se sono lentissimo con la lettura, ogni tanto torno a farmi vivo!

Mi hai fatto davvero rovesciare dalle risate con il ritorno di Vlad in un mondo che non riconosce più, dove ogni cosa è una novità: ed il suo incontro con Nina poi è davvero divertente. Per non parlare, poi, del modo in cui si approccia all'Inferno, contento di finirci perché in fondo significa non essere davvero morto e dove, fin da subito, tenta di escogitare un modo per farsi amico Satana e continaure a fare quello che ha sempre fatto.

L'ultima parte, invece, è molto più triste e ci dimostra di come anche un uomo terribile come Vlad l'Impalatore possa avere dei sentimenti di umanità. In fondo, è un messaggio di speranza, anche se ci pensa Evil a dirci che no, forse non è così.

Al prossimo capitolo!

La faccenda, ora che siamo di nuovo sulla Terra, sembra farsi interessante: sarà di certo curioso scoprire chi sia davvero Demon e che cosa stia tramando di fare, servendo di quei quattro. Che, ora come ora, non sembrano proprio dei feroci dittatori: anzi, immaginarli mentre sguazzano nell’acqua in mutande è stato davvero spassoso.
Ci sentiamo al prossimo capitolo!

Be’, sentire Dio che dice “oddio” è un vero tocco di classe, lascia che te lo dica! Nel leggere quella telefonata non riuscivo davvero a non ridere. Poi Satana che chiama l’Arcangelo Gabriele “Gabbo” è davvero fantastico!
Belli i nomi dei diavoli, in effetti Satana non pare molto fantasioso, ma d’altra parte lui deve governare l’Inferno, non ha certo il tempo di scegliere nomi ricercati per i suoi seguaci.
Mi pare di capire che adesso entrerà in scena Vlad l’Impalatore per provare a fermare i fuggiaschi… vedremo come andrà!
Mi stai facendo rotolare dalle risate!

Eccomi di ritorno e scusa per l’increscioso ritardo!
Finalmente i nostri “amici” sono ritornati sulla Terra e certo deve essere una bella esperienza, dopo tutti quegli anni trascorsi all’inferno. Vedere i più potenti e spietati dittatori della terra coperti di sterco e fare un balletto in mezzo ad un praticello, in un paesaggio così ameno, mi ha fatto davvero ridere.
Però a questo quadretto si aggiunge Demon e la cosa non diverte più tanto… spero che Satana mandi presto qualcuno a cercare questi personaggi!
Al prossimo capitolo!

Ciao rieccomi qui un po’ più in ritardo del previsto!
Bellissima l’entrata in scena di Vlad III di Valacchia, così crudele che anche all’Inferno è stato fatto segno di privilegi! Mi è piaciuta anche la lentezza di comprendonio di Ben, il tipico che non capisce le battute e ci arriva dopo! Bello anche il finale del capitolo, con il risveglio di Cerbero che, però, non riesce a fare nulla… e così, ormai, i nostri amici sono fuori! Ci vediamo al prossimo capitolo!

Bellissima questa digressione su Cerbero e sulle sue vere origini, nonché sulla vera natura delle pene che attendono i golosi, costretti a continuare a mangiarsi per l’eternità.
Ora volo al prossimo capitolo per vedere come faranno gli evasi ad affrontare il mostruoso cane!

Adesso è entrato in scena anche questo nuovo demone, la storia si fa sempre più interessante. Alle volte non so davvero se, nel leggerla, debba mettermi a ridere per il susseguirsi di tutte queste situazioni al limite dell’assurdo o a piangere nel vedere questi poveretti penare tanto. Ma poi cosa ha fatto quel povero Cavour per meritarsi tanto male…
Alla prossima!

La telefonata tra Dio e Satana mi ha fatto sbellicare: Dio che candidamente ammette di poter sbagliare anche lui e Satana che lo rimprovera di non aver neppure insegnato a suo figlio a chiudere bene le porte… non ho mai letto nulla di più delirante!
Adesso pare che Mao, in mezzo a tutti quei dittatori, sia l’unico che abbia qualche scrupolo, insomma è la voce della ragione: ed è magnifico vedere che, proprio quegli uomini che in vita calpestarono ogni diritto, adesso fanno appello alla democrazia!
Complimenti anche per i precisi riferimenti a quello che narra Dante nella Divina Commedia!

Bellissimo anche questo capitolo! L’incontro tra Hitler e i suoi vecchi accoliti, che ora lo odiano sopra ogni cosa, è davvero geniale: in pratica è come se, non volendo assumersi le proprie responsabilità, cerchino di scaricare addosso al loro antico capo tutto le malefatte che compirono in vita.
Interessante anche l’archivio infernale, dove si trovano catalogati i nomi di parecchi personaggi della storia!
E, per finire, davvero esilarante l’inizio della telefonata tra Satana e Dio, con quello scambio di battute con l’Arcangelo Gabriele che fa da segretario.
Alla prossima!

Questa conversazione tra i dannati di ogni epoca e condizione è qualcosa di eccezionale, perché vediamo questi uomini pieni di boria e di sete di potere alle prese con discorsi quasi pazzeschi, nei quali si lamentano della miglior sorte toccata ai loro avversari. Del resto, stanno scontando la meritatissima pena per ciò che hanno fatto, quindi ne hanno ben donde i diavoli ad intimar loro di stare zitti e lavorare.
Significativo il fatto che, all’inferno, ci siano anche quasi tutti i papi; e che bella famiglia che doveva essere quella dei Borgia, tra Cesare, Lucrezia ed il loro augusto genitore Alessandro VI!
Un saluto e alla prossima!

Ciao! Era da un po’ che avevo notato questa storia, ma non avevo ancora trovato il tempo di cominciare a leggerla come si deve. Adesso, però, l’ho finalmente cominciata e ho intenzione di terminarla, un po’ alla volta.
Trovo davvero fantastica questa rappresentazione dell’Inferno, sembra quasi di leggera una specie di parodia della Commedia di Dante. E non si può fare a meno di sogghignare davanti alle ombre di questi vecchi tiranni che, nonostante tutto, continuano a rimpiangere il loro potere perduto e non paiono per nulla pentiti delle loro malefatte terrene.
Ci sentiamo presto! Ciao!

È davvero una bella storia e soprattuto fa molto ridere e riflettere per favore se non ti è di troppo disturbo potresti aggiornare