Recensioni per
Quando viene dicembre
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/20, ore 00:06

Ciao tesoro!
Avevo adocchiato questa storia ormai da tempo, quindi ho colto al volo l'occasione per sfoltire effettivamente la lista.
Tra l'altro ho dovuto scrivere di recente proprio di Ted e Andromeda (non tanto bene temo), quindi la mia curiosità verso questa coppia è molto aumentata!
E che dire, non sono certo rimasta delusa. Anzi.
(Piccola parentesi: dato che la storia risale a non pochi anni fa, non commenterò la forma, che non solo immagino ma so essersi evoluta nel mentre. Non che fosse male già nel 2012 comunque, eh, complimenti!)

Allora, allora, allora: voglio iniziare questa recensione dall'elemento che forse mi ha colpita di più, ovvero le caratterizzazioni dei personaggi.
Mi hanno sorpresa e incuriosita: soprattutto Andromeda, che trovo incredibilmente realistica nel suo non essere propriamente ribelle (o meglio insofferente) agli insegnamenti impartiti dalla sua famiglia. Andromeda è una Black e come tale cresce, con i principi della purezza del sangue ben piantati nella mente. (Lo trovo molto più realistico, per dire, di un Sirius Black ribelle apparentemente dal nulla già a undici anni.) Inizialmente non può fare a meno di pre-giudicare Ted Tonks, Nato Babbano e dunque inferiore a lei, nobile Purosangue per nascita.
Le interessa più il valzer, tuttavia, come spiega in un confronto che ho trovato geniale con Bellatrix. Ma il suo amato valzer viennese le nega la passione, passione che lei finisce per trovare comunque dove meno se lo sarebbe aspettato e che la travolge inesorabilmente, nonostante il suo tentativo di fuga. Alla passione, e in questo caso a Ted, non si sfugge.
Al destino sì.
Anche Ted mi è molto piaciuto: è sarcastico e ardito, provoca la piccola Black che lo giudica in base alla nascita ma, forse proprio per questo o forse per tutt'altro motivo, non può fare a meno di fissarlo. Stupenda la frase Sappiamo entrambi che io non sono alla tua altezza, né tu sei abbastanza per me., con cui Ted dimostra di sapere benissimo come lei non lo consideri alla sua altezza ma, al contempo, affermi quasi casualmente di non considerarla abbastanza. Non è remissivo Ted, per nulla. Com'è giusto che sia.
Ma vogliamo parlare di tutto ciò che hai costruito sul valzer, o meglio, sui due diversi tipi di valzer?
Io e la danza siamo due mondi a parte, nella pratica, ma è un mondo che mi ha comunque sempre molto affascinata. Da bambina ho divorato i libri "Scuola di danza" 🙈, più di recente ho guardato un anime sulle competizioni di ballo. Insomma, è un argomento che in un certo senso sento vicino, ed è stato bello trovarlo qui riproposto in questa prospettiva. (Nell'anime veniva affrontata la questione dei due valzer).
Tu hai unito Andromeda e il Valzer in un modo davvero affascinante, facendo partire proprio da questo tipo di danza tutto il flusso di ricordi che costituisce il racconto: la cornice con Tonks mi è davvero piaciuta, l'ho trovata molto tenera.
Era freddo, il valzer, come il mese di dicembre.
È bello anche come hai unito il valzer (e Andromeda) al mese di dicembre, vista la canzone (stupenda) da cui è partito tutto.
A questo proposito, sforando leggermente nella forma, ho molto apprezzato come dopo la cornice ogni paragrafo (ognuno corrispondente a un diverso periodo, o meglio, un diverso ricordo) sia introdotto da una frase della canzone.
Insomma, hai fatto un lavoro davvero magnifico!
Tutti i personaggi sono credibili (Bellatrix tremendamente sadica), il rapporto tra Narcissa e Ted è dipinto benissimo.
Hai creato una piccola perla che sono molto contenta di aver letto ❤︎

Un bacio cara, alla prossima!
Mari

Recensore Master
02/09/20, ore 11:13

Ciao mia cara, ho scelto di passare su questa storia perché era la primissima che avevo puntato la prima volta che sono capitata sul tuo profilo, eppure ogni volta una storia diversa ha catturato la mia immediata attenzione e quindi ho finito per non leggerla mai. Sentivo di dover rimediare e menomale che l'ho fatto! tra l'altro, hai appena letto una mia storia su Andromeda quindi ammetto che mi era tornata forte la curiosità di legegre della tua versione di lei. Come sempre - te lo dico a ogni storia, ma credimi è davvero così - io sono rimasta catturata ed estasiata dalla lettura e ti anticipo che vola tra le preferite, per forza.
Ho adorato tantissime cose di questa storia e cercherò di evidenziarle tutte. La prima è nell'impostazione: amo la struttura a ritagli, una oneshot che si articola in tante piccole scene che sono drabble/flash minori, ed è quello che tu hai fatto qui, lasciando che ogni scena si adattase a un verso della canzone di Anastasia. Proprio la scelta della canzone riesce a dare piena organicità alle parti e lo fanno anche i due temi che, intersecati tra loro, rappresentano il filo conduttore dell'evoluzione di Andromeda: il valzer e dicembre. Ho trovato molto suggestiva e originale la divisione di due tipi di valzer e il loro connotato simbolico: il valzer viennese è simbolo del rigido schema della vita dei Black, delle regole, delle convenzioni; il valzer inglese rappresenta invece la libertà, la possibilità di scelta e l'amore vero. Dicembre ricorre spesso e curiosamente passa dal diventare il mese dei sogni della giovanissima Andromeda (il mese in cui sogna di sposarsi e in cui nascerà suo figlio) a trasformarsi nel mese più cupo che odia (il mese in cui dice addio a Ted, il mese in cui si fidanza con Rabastan). 
-Andromeda, non sei leggermente noiosa? Pensi sempre e solo al valzer e alle feste di dicembre!- Questa frase di Narcissa mi è piaciuta tantissimo perché a legare in modo casuale - perchè detto con l'ingenuità di una bambina - i due sogni di Andromeda e i due temi ricorrenti.
Mi è piaciuta tantissimo anche la cornice con Ninfadora che chiede del valzer e che diventa un input per ripercorrere tutta la cronologia della vita di sua madre. Allo stesso modo, ho apprezzato che nel finale ci sia stato un tocco di malinconia e che in un certo senso lei rimpianga la sua vita di prima: Andromeda non è infatti solo una ribelle, è qualcuno che avrebbe voluto avere entrambe le cose - ballare sia il valzer viennese sia quello inglese.
Propio da qui inizio per dirti che la tua verisone di Andromeda mi è piaciuta molto, così come del resto il modo in cui hai caratterizzato tutte e tre le sorelle rendendone le differenze. Hai saputo dare spazio a tutti i personaggi dell'infanzia/adolescenza di Andromeda, connotando ognuno in uno specifico ruolo - dal padre che le vuole ben e che la preferisce alla sorelle, al piccolo Sirius che non vuole ballare il valzer ma giocare ai mostri. Ho trovato poi molto suggestive anche le scene che riguardano l'evolversi del rapporto tra Ted e Andromeda, il modo in cui si attraggono anche se Lui non aveva nulla a che vedere col valzer.
Storia davvero bellissima, scritta come sempre magnificamente. Un altro lavoro eccezionale.
Alla prossima, un bacio!
 

Recensore Veterano
30/08/20, ore 10:43

Buongiorno tesoro, eccomi finalmente a recensire questa song-fic dal sapore agrodolce.
Prima di tutto un appunto tecnico, se così vogliamo dire. Io non ci capisco un picchio di differenze tra i balli, per me il valzer è valzer, non sapevo che ne esistessero diversi tipi, per cui ti faccio i complimenti per le tue conoscenze, che fossero pregresse o apprese direttamente per la stesure di quest'opera, e per come hai legato proprio questi due tipi di valzer alla storia di Andromeda e dei Black, nonché a quella del mondo magico e dei Nati Babbani. Voglio dire, ci vuole una bella fantasia e una grande capacità per sviluppare tutto questo al meglio, e tu come al solito ti riveli ancora una volta una garanzia.
Detto ciò, veniamo proprio all'opera, che incomincia con quello che appare come un gesto consueto di ogni mattina, uno di quei gesti che poi divengono ricordi tra madre e figlia che non le abbandoneranno mai. Una semplice domanda da parte della piccola Dora diviene l'espediente narrativo per portare a galla i ricordi di Andromeda legati al ballo, al valzer più precisamente. Anche se c'è da dire che già nella spiegazione che Andromeda dà alla figlia si nota proprio il parallelismo tra il valzer viennese e le imposizioni che caratterizzano le famiglie purosangue; e fa malissimo già leggere quelle poche righe perché si percepisce un dolore e una malinconia latente, che quasi esplode (in senso buono) quando Andromeda fa notare che Cenerentola era una "fortunata Babbana".
E poi, veniamo catapultati indietro nel tempo, a un'infanzia fatta di doveri già imposti e di sogni più o meno nascosti, di legami tra sorelle e coi genitori e di nuove conoscenze, che siano destinate a durare il tempo di un valzer o che siano destinate a durare per sempre.
Mi ha molto colpita il modo in cui tu descrivi Andromeda, in qualche modo legata sì alle tradizioni di famiglia (il valzer viennese lo dimostra) eppure già incline fin da piccola, più o meno consapevolmente, a ribellarsi proprio a quelle tradizioni così soffocanti, così opprimenti. Se è vero infatti che lei non può fare a meno di cercare di imparare il valzer e giunta all'età giusta di ballarlo, cercando quello sguardo che la faccia innamorare, e anche vero che, come le ricorda Bellatrix, lei non picchia gli elfi domestici né partecipa alle discussioni sulla purezza del sangue; ma soprattutto rimane incastrata in uno sguardo che la porta a seguire un altro ritmo, un altro valzer, quello che le permette di essere libera, di essere se stessa, di amare chi davvero desidera e non chi gli viene imposto dalla sua famiglia, non senza tutta una serie di punizioni e umiliazioni per aver disonorato i Black.
Io ti devo davvero fare di nuovo i complimenti perché sono rimasta affascinata sino alla fine dalla tua capacità di raccontarci la loro storia e di legarla alle varie parole della canzone tratta da Anastasia. E quella considerazione finale di Dora sul fatto che la madre non fosse stata in grado di ballare il valzer viennese perché troppo difficile e sul fatto che Ted le avesse ingnato quello inglese, più semplice e con meno doveri, ti lascia un magone nel cuore carico di malinconia, perché sappiamo che comunque per Andromeda non deve essere stato facile dover scegliere tra la sua famiglia e l'uomo che amava; ma abbiamo anche la consapevolezza di come lei non farà la stessa cosa con la figlia, non la costringerà a seguire delle rigide imposizioni, le lascerà la libertà di vivere la vita come meglio crederà, di ballare il valzer inglese, quello che il padre le insegnerà.

Brava, davvero brava, lo so che sono ripetitiva, ma sei davvero straordinaria, e io non mi stancherò mai di dirtelo! <3
Alla prossima!
Lina Lee

Recensore Master
16/07/20, ore 16:40

Cara, ho finalmente trovato il tempo di leggere questa meravigliosa storia e mi rendo conto che avrei dovuto farlo prima, perchè mi hai emozionata in maniera davvero indescrivibile.
Premetto che non ho mai visto "Anastasia", anche se credo di essere tra le poche a non averlo fatto, ma ciò non mi ha impedito di apprezzare la meravigliosa canzone che ha fatto da sfondo alla storia.
Tra l'altro credo che l'idea di paragonare i Purosangue ai Nati Babbani tramite la differenziazione tra i due tipi di valzer sia estremamente originale e si adatti benissimo a una società come quella magica così rigida nelle sue divisioni. Anch'io immagino Andromeda come la preferita del padre, per questo motivo la delusione è stata così grande nei suoi confronti quando ha abbandonato la famiglia scegliendo di sposare Ted e di cercare la felicità ogni giorno accanto a un uomo così diverso da quello che i suoi genitori avrebbero voluto per lei.
Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di Ted, il suo essere scostante con lei: il suo essere dicembre con Andromeda e l'estate per il resto del mondo; hai saputo rendere multidimensionali dei personaggi che conosciamo davvero poco, caratterizzandoli in maniera davvero convincente.
Ho apprezzato tantissimo il tuo stile che ho trovato molto musicale, quasi come se si adattasse al valzer tanto amato da Andromeda, riuscendo a mostrare il distacco dalla sua vecchia vita per abbracciare la nuova.
Ho inoltre adorato la presenza di Dora: il suo entusiasmo, la sua impazienza, il suo amore per entrambi i genitori e la sua somiglianza con Ted.
In ultimo, non posso che farti i complimenti per come sei riuscita a dare risalto al mese di dicembre, collegandolo magistralmente a tutti i dettagli inseriti nella storia, che finisce subito tra le preferite perchè è davvero splendida.
Conto di ripassare presto dal tuo profilo, tempo tiranno permettendo...
Francy

Recensore Junior
16/07/20, ore 15:07

Ho visto questa storia su Caffè e Calderotti e mi ero ripromessa di passare, perciò, eccomi finalmente!
Ho adorato questa storia, ogni singola parola, dall'inizio alla fine! Mai avrei pensato di potermi innamorare di un ballo che non conosco ma tu, con le tue meravigliose parole, sei riuscita a trasmettermi un'emozione tanto forte da farmici appassionare!
Ho amato il modo in cui tu sia riuscita ad associare al valzer viennese quelle connotazioni tipiche dei Purosangue. Tutta l'associazione tra i valzer e i due stili di vita - i due "tipi di sangue" - mi ha letteralmente conquistata!
Mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione che hai dato ad Andromeda: questo suo continuo estraniarsi dalla realtà circostante, questo suo "pensare al valzer" - caricandolo di un significato ben più importante! -, la sua voglia di innamorarsi ma la consapevolezza - cosciente o meno - che, tra i tanti spasimanti che le si avvicinavano, non avrebbe trovato qualcuno capace di farla innamorare di sé.
Ho amato tutto l'evolversi della storia con Ted, l'iniziale diffidenza fino alla realizzazione di esserne innamorata. Il tutto, poi, accompagnato da questa metafora dei valzer e da queste parole che, credimi, mi sono sembrate melodiose per quanto sono belle!
Andromeda subisce un destino terribile, viene tradita da quella dolce melodia che aveva scelto di amare sin da bambina, ma proprio in questo risalta la sua forza: l'essere capace di andarsene, di voltare le spalle al suo passato e di intraprendere una vita di nuova, d'imparare un valzer d'amore - quello che la ha insegnato Ted.
Sono ammaliata da questa storia e ti faccio i miei più sinceri complimenti! Va dritta nelle preferite perché, davvero, mi ha emozionata in una maniera unica! Non sorprenderti se mi ritroverai a bazzicare tra le tue altre storie!
Un abbraccio,
Traumerin

Recensore Master
22/06/20, ore 23:12

Carissima, eccomi finalmente a recensire questa tua shot.
Inizio con il dirti che questi pezzi, adattati alle note di Quando viene Dicembre, sono stati un crescendo di emozioni che hanno trovato l'apice alla fine, lasciando in me una sensazione di malinconia e dolcezza allo stesso tempo.
Ho amato il modo di introdurre Andromeda, alle prese con la figlia ignara del suo passato che, ingenuamente, vuole conoscere il ballo della principessa Cenerentola.
Ed è stato veramente incantevole il modo col quale hai trasmesso i sentimenti di un passato che cerca di lasciarsi alle spalle ma che poi inevitabilmente riaffiora anche solo citando il valzer viennese o nel periodo di dicembre.
La bambina è bellissima perché esteticamente riflette l'unione tra lei e il suo grande amore, per il quale ha tradito la propria famiglia e i propri sogni di bambina innamorata dell'idea del valzer come colonna sonora della propria storia d'amore.
Ho voluto riportare questa frase che mi ha colpito molto, fonte di spunti di riflessione sempre attuale:

"Credeva nella passione a prima vista, ma trascurava il fatto che l’amore spesso nasce sotto forma primaria di confidenza e cresce sulle vibrazioni di un attimo che non si cerca."

Andromeda rappresenta un po' la classica ragazza che, sebbene sappia che certi amori sono proibiti, preferisce vivere di emozioni piuttosto che di convenienze sociali.
Credo che molte lettrici possano rivedersi in lei, così come la stessa madre di lei fa notare affermando che in ogni famiglia che si rispetti c'è sempre la mela marcia.
Per una figlia, al di là di tutto, non è per nulla bello sentirsi dire parole di disprezzo o vedersi ignorata o considerata come una estranea e non più un membro della famiglia.
Questo pezzo, poi, è di una dolcezza infinita, scritta con una maestria indiscussa:

"Istintivamente labbra cercarono labbra e cuore cercò cuore.
Avrebbero dovuto dirsi addio sulle note di un silenzio crudele, invece si scoprirono nella stretta di tenebre amiche e nel vento di una notte priva di musica. Pelle contro pelle, danzarono insieme in unico corpo per la prima volta."

Anche se è difficile mettersi contro il proprio sangue e rischiare, sono contenta che lei abbia deciso di lasciare tutto, compreso il disprezzo da parte dei suoi familiari, per il suo comportamento, e scappare via con Ted.
Si nota e si percepisce che conosci molto bene tecnicamente il valzer; questo dettaglio è ciò che, come sempre, fa la differenza, soprattutto dato che questa meravigliosa shot si incentra molto sul binomio valzer-vita.
Una vita vissuta come un valzer viennese, di certo, crea un ideale romantico ma, tuttavia, come avviene nella vita stessa, spesso delude le aspettative lasciando comprendere quanto invece il valzer inglese sia in realtà la scelta non programmata ma che ci conduce sui passi della vera felicità.

Complimenti di cuore, seguirti è sempre un immenso piacere.
A presto,

Demy

Recensore Master
01/06/20, ore 23:13

TESORO MIO buonasera ♥
Eccomi qui con una particolare trepidazione, forse perché sono a conoscenza dell’affetto che provi per questa storia. Una storia che non si può non amare già dal titolo che le hai dato (“Quando viene Dicembre”), poiché lo associo inevitabilmente ad una delle canzoni presenti all’interno di uno dei miei cartoni preferiti, ovvero Anastasia. Mi rendo conto che il collegamento che ho fatto in automatico non è stato errato, poiché ti sei servita proprio del testo di questa canzone per spiegare, attraverso la storia di Andromeda, la differenza tra il valzer viennese ed il valzer inglese. Prima di tutto mi preme dirti che ho avuto la sensazione di toccare con mano un pezzo della tua anima. All’interno di questa bella storia, non solo ci hai offerto le tue conoscenze in merito alla differenza tra i due tipi di valzer; ma ci hai anche fatto dono di una parte di te e non posso non ringraziarti. Penso che non sia facile mettere nero su bianco qualcosa di profondo e che, soprattutto, ci coinvolge personalmente. Ho davvero apprezzato tutto questo e lo considero come un regalo che ci hai fatto. Come sempre, la tua scrittura elegante, delicata, emozionante, vera e sensibile riesce a toccarmi profondamente. È come se avessi visto un po' di te all’interno di questa storia d’amore. Inutile dire che la storia l’ho già inserita tra le preferite.

È stato bellissimo leggere della piccola Ninfadora che, tutta sognante per aver da poco scoperto la favola di Cenerentola, chiede alla madre la natura del valzer e se lo abbia mai ballato. Una domanda che, nel suo essere innocua, nasconde in sé un passato molto turbolento. Il valzer viennese rappresenta per Andromeda i sogni e i desideri della bambina che è stata. Allora i suoi occhi innocenti non le avevano permesso di vedere ciò che realmente rappresentasse quel valzer: è un tipo di ballo che non lascia altra scelta, che impone determinati comportamenti, obblighi e doveri da osservare. Il valzer viennese appartiene ai Purosangue e alle loro leggi contorte; è un ballo complesso, maestoso, elegante e difficile da eseguire, come lo sono per Andromeda le leggi dei nobili Purosangue. Sembra una gabbia d’oro, i passi e la musica maestosa che invece mascherano le paure e le angosce. Come dice Andromeda “ Sei costretta a eseguirlo col sorriso sulle labbra, anche se tenti con tutte le tue forze di trattenere le lacrime e cerchi negli occhi del tuo cavaliere un altro uomo.”

Fortunatamente lei riesce a sganciarsi da questi giri di valzer pericolosi che la allontanano dalla sua felicità. Conosce Ted, uno con il Sanguesporco di cui inevitabilmente si innamora. Eppure per uno strano scherzo del destino lui non ama ballare il valzer viennese, bensì il valzer inglese che dà l’impressione di essere un ballo sentimentale e molto più semplice da eseguire. Dopo varie vicissitudini Andromeda comprende che deve fare un compromesso per andare d’accordo con l’uomo che ama, ossia abbandonare per sempre il valzer dei nobili (con esso la sua famiglia ed il suo nome), per abbracciare quello che la condurrà verso la felicità. Il personaggio di Andromeda è molto bello. È una donna che ha avuto il coraggio di andare contro la sua famiglia per abbracciare l’amore vero. Sono particolarmente contenta di questa one shot. Ma ero sicurissima che mi sarebbe piaciuta. Complimenti tesoro ♥

Recensore Master
22/05/20, ore 19:34

Ciao!
 
Avevo pensato di proseguire sulla raccolta di flash che avevo iniziato, poi però scorrendo sul tuo profilo ho trovato questa storia, con questo titolo e non sono riuscita a resistere dal leggerla: spero tanto che non ti dispiaccia se ho scelto una storia un po’ datata (ehm, sì, otto anni sono più che un po’), ma Ted e Andromeda sono una delle mie coppie preferite, Anastasia il mio cartone preferito in assoluto e la canzone è semplicemente stupenda, quindi mi hai attratta subito!
 
E, insomma, da dove parto se non dal dirti che questa storia, per quanto mi riguarda, si merita davvero tanto di trovarsi tra le scelte del sito? È una meraviglia, davvero, mi sono un po’ commossa immaginando Andromeda che cerca di imporsi di essere una buona Black ma non ci riesce, finisce tra le braccia di Ted a ballare il valzer inglese.
Ho adorato tantissimo come hai sfruttato le differenze tra le due danze per sottolineare la distanza tra il mondo dei Black Purosangue, fatto di antichissime tradizioni rigide e solenni, e quello di Ted, libero, dolce e fatto di sentimenti nuovi che scombussolano la vita di Andromeda (ehm, sì, quello inglese lo trovo anche io molto più facile da ballare, per tutti i comuni mortali per citarti nelle note). Credo che sia stato davvero una scelta geniale e intrigante, che ha costruito tutta una metafora bellissima che hai portato avanti dall’inizio alla fine conquistandomi. Richiama poi subito alla mente le feste da ballo dell’alta società che si accostano tanto bene al mondo dell’élite Purosangue (o almeno all’idea che ne ho io, un po’ da nobiltà ottocentesca, con balli di debuttanti – e il valzer torna a dominare la scena –, sfarzose dimore, tutta la questione dell’onore di una fanciulla che non deve concedersi prima del matrimonio per non disonorare la famiglia…). Davvero, l’atmosfera che sei riuscita a creare è travolgente e perfettamente in linea con quello che volevi descrivere. Anche perché restituisce proprio l’immagine di una Andromeda eroina romantica, spezzata a metà tra l’amore per la famiglia – che è marcia, sbagliata, ma nonostante tutto la sua famiglia che l’ha amata a modo proprio, da bambina, e quindi lei ama ancora la melodia del valzer di dicembre – e l’amore per Ted e poi la vita che hanno costruito assieme.
Complimenti per le caratterizzazioni, perché tutti i personaggi – dalla piccola Tonks fino a Bellatrix – sono ben approfonditi e prendono vita: in una parola, sono proprio loro. forse di Ted e Andromeda non si può parlare di vero e proprio IC, ne sappiamo davvero poco, ma la tua visione dei due mi è piaciuta moltissimo e ho adorato soprattutto lui: come si relaziona a lei al loro primo incontro, tutto il discorso sui baci, come davanti al suo addio la stringa a sé e non la lasci più andare via. Insomma, ho amato come hai raccontato la loro storia e come hai costruito loro due: erano credibili, erano innamorati, e mi hanno fatta innamorare ancora di più di loro.
In particolare mi è piaciuto come hai reso Andromeda, la sua graduale presa di coscienza sulla propria famiglia: non è subito paladina dei Babbani, è figlia della sua educazione anche se non mostra lo stesso accanimento di Bella, non picchia gli elfi ma sa quale sia il proprio posto nel mondo e quale sia quello di Ted. Mi è piaciuto come hai mostrato la sua crescita e conseguente maturazione anche su questo fronte, portandola a prendere la decisione di abbandonare la famiglia e ripudiare tutti i loro ideali. È una crescita davvero ben costruita e in modo assolutamente credibile.
Nota di merito per l’apparizione di Sirius – davvero carinissimo mentre cerca di svicolarsi dalla stretta di Andromeda per giocare al mostro, quasi a dire che nelle sue corde non c’è il valzer viennese, e quindi il mondo dei Black –, e per quella di Tonks – quanto è tenera nella sua innocenza mentre dice alla madre che non le piace il valzer viennese perché troppo difficile per lei?
Ho poi particolarmente apprezzato la struttura circolare della storia, che si apre con Tonks e Andromeda e con loro si richiude, proprio come un giro di valzer.
 
Davvero, è una storia meravigliosa, e il tuo stile così delicato l’ha saputa raccontare nel modo migliore. L’ho amata, davvero, grazie di avermi concesso questo ballo con i tuoi personaggi (e finisce subito tra le preferite)!
Bravissima, è proprio una storia che merita il riconoscimento che le è stato dato.
 
Alla prossima,
Maqry
 

Recensore Master
18/05/20, ore 09:46

Tesoro, eccomi! Quando mi hai suggerito questa storia è bastato il titolo a rapirmi: io ADORO quella canzone di Anastasia e adoro quel cartone!
Poi aprendola scopro che si tratta di una fic su Andromeda e Ted e niente, mi hai comprata del tutto :P
La famiglia Black è meravigliosamente affascinante e lo sto scoprendo grazie a tutte le vostre bellissime storie <3
Ecco che inizialmente fa capolino la piccola Ninfadora, con i suoi capelli cangianti: me la sarei mangiata di baci ^^. E grazie a lei veniamo a conoscenza della grandissima importanza che la danza ha per sua madre, oltre alla differenza fra i due valzer. 
Ripercorriamo così da dove sia nata quella passione: partendo dall'infanzia di Dromeda (mi si è stretto il cuore nel vedere quanto comunque volesse bene a suo padre, l'affetto che la legava a Narcissa e a Lucius) per poi arrivare a una storia d'amore proibita e sbocciata poco a poco. Ted mi sembra un personaggio veramente interessantissimo e mi fa super piacere vedere come tu lo abbia approfondito così.
L'incontro con lui è l'occasione tramite la quale Andromeda si accorge di quanto i suoi sogni di bambina fossero mere illusioni e sia giunto il momento di abbandonarli. Ted non riesce ad accettare quel valzer che a lei piace tanto, metafora del mondo a cui Andromeda appartiene e che rischia di dividerli per sempre. Per amor suo lei decide di accantonarlo, ma non riuscirà mai a sradicarlo del tutto dal suo cuore, così come nessuno di noi riuscirà mai a recidere del tutto il legame con la propria infanzia e le proprie origini, ed è giusto così. Così com'è giusto che Andromeda trasmetta anche questo a sua figlia, lasciando invece a Ted il compito di spiegarle il valzer inglese.
E' una storia struggente, che parla di legami recisi, di rinuncie, accettazioni, perdono: una lettura piacevolissima e commovente <3
grazie di cuore per avermela consigliata, tesoro, mi sento un po' più ricca dopo averla letta :-*

Mille baci, buona settimana e a presto <3

​Bennina

Recensore Master
10/05/20, ore 15:53

Partiamo dal fatto che hai citato Anastasia e già per questo guadagni diecimilamila punti! Cioè, quella canzone mi fa venire i brividi tutte le volte che la sento... per non parlare del film!
Ma ritornando alla storia, credo tu abbia fatto un lavoro magistrale. E' dolce, triste, tenera e struggente insieme. Hai descritto Andromeda nel modo che preferisco, con la consapevolezza delle sue scelte e nonostante tutto con una punta di amarezza per quelle passate.
Ho trovato geniale la scelta di impostare la storia sulle differenze dei due balli, molto originale senza dubbio. E l'amore tra Ted e Andromeda cresce ad ogni riga, lo vedi sbocciare, crescere e trasformarsi ad ogni nuovo paragrafo. Come i bucaneve, che nonostante tutto riescono a fiorire anche sotto la neve, col freddo e l'incostanza del tempo.
Bellissimo.
Poi, quando ho letto questa "Ho bisogno dei baci per sopravvivere, non per innamorarmi. I baci non possono sostituire una persona che non puoi avere, quindi ne cerco pochi per non accontentarmi del niente." mi sono letteralmente SCIOLTA!
Ho apprezzato anche come sei riuscita a sottolineare il rapporto tra sorelle. Seppur marginale nella storia, c'è. E' presente, palpabile, con il disprezzo e la gelosia di Bellatrix e il silenzio di Narcissa, che soffre ma tiene alto lo sguardo e conserva il dolore nel cuore. Non avevo mai pensato che i genitori Balck potessere avere una figlia preferita, ma è un'interpretazione che mi piace e aiuta la storia.
Hai fatto bene a consigliarmela, ma non avevo dubbi sul fatto che avrei letto un altro capolavoro dei tuoi.
Lo stile è scorrevole e della giusta raffinatezza per farti apprezzare tutta la storia, facendoti luccicare gli occhi alla fine, con la piccola Dora che corre tra le braccia del padre.
Davvero complimenti carissima e alla prossima storia
Morgana

Recensore Master
18/03/20, ore 15:46

Ed eccomi, mi avevi consigliato questa storia qualche giorno fa e quindi eccomi qui a leggerla... É bellissima ma d’altronde come tutte le tue storie, al momento non ce n’è nessuna che non mi piaccia, ma credo proprio che le amerò tutte. Sono bravissima a scrivere e trascini il lettore nella tua storia in modo incredibile. Non sto esagerando, hai uno stile impeccabile che mi piace moltissimo e mi cattura fino all’ultima riga. Usi similitudini molto belle e profonde e a ogni storia noto sempre di più questa tua bravura. Complimenti solo per questo, davvero. E poi ovviamente per questa storia bellissima, che mi sono gustava fino all’ultima riga.
Ma veniamo proprio ad essa. Ho amato davvero tanto come hai sottolineato la differenza tra i due valzer (tra l’altro non intendendomi di ciò, é stato pure bello sapere qualcosa a riguardo) come quello viennese fosse più perfetto, rigido, da purosangue. Invece quello inglese più da mezzosangue, da gente normale. Mi è piaciuto come attraverso il valzer tu abbia affrontato le differenze tra i purosangue e i mezzosangue. Ho amato tanto Andromeda da piccola, sognatrice e amante del valzer. Sogna di incontrare il suo principe ballando proprio questo danza che tanto ama, ma ciò non accade... Al contrario si innamora di Ted, l’ultima persona di cui si doveva innamorare, l’unica persona che i suoi non avrebbero mai accettato. Lei é una Black, è una purosangue, deve portare avanti la stirpe di puro sangue e non può di certo sporcare il buon nome della famiglia con un mezzosangue... Ma al cuore non si comanda e lei essendo sempre stata una ribelle, s innamora di Ted e decide di sposarlo andando contro i suoi genitori. E ha fatto bene, benissimo.
Mi è piaciuto tantissimo anche la parte in cui Andromeda chiede al padre di punire lei e non Ted, a dimostrazione di quanto sia innamorata di lui. Mi ha colpito profondamente come hai descritto Bellatrix, direi che è proprio lei, l’hai resa davvero bene e mi sono immaginata la parte in cui racconta tutto al padre con la sua voce squillante e petulante a cui siamo abituate nei film. É stata una scena profonda e veramente molto toccante.
Ma ciò che senza dubbio mi è piaciuta di questa storia come ruota tutto intorno a dicembre, la bellezza di questo mese per Andromeda, ma anche la sofferenza che ha provato. Dicembre é il mese della neve, dell’amore in un certo senso, ma sa essere anche un mese freddo, doloroso... Soprattutto se si è persa una famiglia e si guarda ad essa sempre con un po’ di nostalgia, soprattutto a dicembre, cosa più che normale fare in un mese così importante.
Ora é felice accanto a Ted e ha la sua piccola Ninfadora, ma nonostante ciò non riesce a non pensare a ciò che ha affrontato, al suo passato con un po’ di nostalgia.
E raccontando la sua storia sei riuscita davvero a trasmettere il suo dolore, le torture, la sofferenza che ha provato e che ancora prova, nonostante sia felice ormai e nonostante abbia fatto la scelta giusta.
Storia bellissima, davvero. Ancora complimenti.

Recensore Master
15/03/20, ore 21:32

Che bella questa storia!
L'ho letta con estremo piacere, mi sono anche commossa per la storia di Andromeda e Ted, per la sua nostalgia verso la famiglia Black e il rapporto con le sorelle.
Mi piace anche Ted, così diretto, così sincero e al tempo stesso coraggioso, come Cedric, come Newt e come Dora dopo di lui. <3
Grazie per averla pubblicata su Facebook in questo periodo, perché altrimenti chissà se l'avrei mai incrociata.
Sev

Recensore Master
10/01/14, ore 01:46

Music *-*

Wow!
Hai riscosso un successone con questa ff!
Ottimo!
Tra poco, pure io provvederò ad elogiarti come si deve! Ho tanto da dire! XD

Ah! Che meraviglia i valzer viennesi! Mentre leggevo ne ho ascoltati un po', per fare da atmosfera alla storia.
Conosco anche la canzoncina "Quando viene Dicembre" e mi piace un sacco.

Allora, per me, il testo della canzone si adatta perfettamente alla storia realizzata. Un po' meno la melodia.
Ma fatto sta che per ogni singola frase citata, c'è il giusto sviluppo.

Il particolare del Valzer in sé è costante. Sempre presente. Diretto o indiretto, e viene utilizzato in maniera deliziosamente poetica. Elevi il valzer ad un altro livello, che riesce a trasmettere gli stati d'animo di Andromeda, in ogni istante. Lei si affida al valzer, perché nel valzer ha riversato il suo essere più profondo. Desideri, sogni, fantasie, amore. Ecco perché ci tiene in modo particolare. Fa parte di sé. Sbaglio forse? Se così fosse é meraviglioso. Io ci ho visto ciò.

Questa storia contiene un mare di elementi che messi tutti insieme rendono la storia, unica. Hai rappresentato la maledetta differenza tra Purosangue e Mezzosangue. L'austerità dei Black, sempre legati alla tradizione. Una famiglia che vive nella falsità. Rapporti tra sorelle. La solita Bellatrix perfida sin dal principio. Poi hai rappresentato la rivalità storica tra le Case. Ciò che è proibito, ma soprattutto... un amore nato per gradi che poi è sbocciato come una rosa nera (ooooh che similitudini!). Per poi essere schiacciato e ostacolato. Ma! Come tutti noi sappiamo: l'amore non ha età, né razza, né differenze. Quando ti colpisce c'è poco da fare. Ed è ciò che è accaduto ad Andromeda e Ted. Sono bellissimi insieme. Mi è piaciuto tanto come hai descritto l'evolversi del loro rapporto. Così inconsapevoli. E anche l'evolversi del loro amore, con le dovute conseguenze. Tragiche, ma tutto sommato a lieto fine. Stupendo.
Anche questa storia d'amore tra i due personaggi è molto intensa. Viscerale, quasi. Alla Romeo e Giulietta, per intenderci! *-*

E poi, a parte il fulcro centrale, mi è piaciuta sia la parte iniziale, sia la parte finale. Con la piccola Ninfadora! Che dolce! Se solo lei sapesse! *-*

Brava brava. Continuo ad apprezzare parecchio queste fanfic su Harry Potter. Quante volte devo ripetertelo? Mi sto affidando a te :3
Che poi davvero, tu tratti i personaggi secondari con un certo rispetto (e classe), rendendoli sempre credibili e VERI! Fantastico!

E le song fic sono il tuo forte (ripeto per la 394esima volta). Penso tu sia la regina del fandom per questo! Ahahah! Quante storie hanno messo tra le scelte? Insomma, son traguardi, no? Complimenti.

Il testo scritto è ben fatto. Si legge alla grande. Solo che, devo dirti, l'ho trovato meno impeccabile delle altre ultime che ho letto (vedi Skyfall). Secondo me, nel frattempo, sei migliorata sempre di più. Stai tranquilla, anche qui hai stoffa da vendere. Come sempre, ci sono certe frasi portano via. Cariche di sentimento, proprio tuo. Molto bello. Altri dettagli che caratterizzano al meglio l'idea. Davvero, è scritto bene, senza errori, ecc. Ottimo lavoro.
Dunque? Io ti rifaccio i complimenti perché te li meriti TUTTI anche stavolta!

Credo di aver terminato, mia cara. Quindi me ne vado, che è tardi!

Un saluto e alla prossima!

Ps. Se ho dimenticato qualcosa, so io come fartelo sapere!

Bye!

Recensore Junior
27/06/13, ore 15:07

recensione premio per il contest fammi sorridere in 42 ore

Ciao, la storia è fantastica come al solito lo stile impeccabile e le similitudini quasi geniali . Il ritmo della colonna sonora si Anastasia è bellissimo e le note della canzone accompagnano la narrazione in un' armonia bellissima, l'intera storia trasuda amore, amore per Nifandora, per Ted e addirittura per tutte quelle regole del valzer che in qualche modo le ricordano la sua infanzia.
complimenti
demebi

Recensore Veterano
14/05/13, ore 22:18

Ciao :)
Eccomi qui per la recensione premio!
Anzitutto inizio con il dirti che Andromeda è sempre stato un personaggio di HP che mi ha incuriosito, sopratutto per l'accenno della sua storia che sappiamo tramite i libri, quindi sono motlo contenta di aver avuto modo di leggere la tua storia.
Ma veniamo al racconto: la storia è, sicuramnere, molto interessante e ricca di significato.
Il paragone tra la storia di Andormeda e il valzer è calzante e davvero un colpo di genio. Così come la differenziazione tra valzer inglese e viennese.
Adoro come hai descritto lei ed il rapporto con la piccola, la dolcezza e l'amore che prova per la figlia sono in ogni frase descritta.
I ricordi, invece, rispecchiano in pieno la mentalità della casata dei Black, che siamo stati abituati a conoscere dai libri: le loro regole rigide, formali, l'odio per i babbani, il loro sentirsi superiore. descrivi tutto questo benissimo, così come descrivi bene i dubbi di Andromeda che si trova in mezzo, cresciuta con principi e idee che ad un certo punto si ritrova a mettere in discussione.
Bella storia, interessante e ben sviluppata.
Non ho trovato nessun errore a livello ortografico o grammaticale, nessuna svista e anche a livello stilisco hai fatto un ottimo lavoro perchè la storia scorre che è un piacere.
Davvero brava!

Layla

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