Recensioni per
Lo Smistamento
di TwinStar

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/12/06, ore 21:36

non ho staccato un attimo gli occhi dal pc mentre leggevo. mi sento riduttiva a dire che è una fic meravigliosa. amo Sirius alla follia, e amo il modo in cui l'hai reso, in cui l'hai impersonato, amo il fatto che tu abbia usato la prima persona, uno stile preciso e profondo ma mai prolisso, quel modo di esprimersi e di pensare da cinico bastardo, che esprime alla perfezione tutte le immani contraddizioni interiori e i conflitti di un personaggio così complesso. si percepisce tutta la sua rabbia contro il mondo. mi ha colpito in particolare il fatto che lui pensi a un certo punto di essere già vecchio, seppure a undici anni, perchè questo mi è sempre sembrato un tratto caratteristico di Sirius: l'essere totalmente privo di ingenuità, di illusioni, di ottimismo, sempre ad osservare tutto con un disincanto che vorrebbe essere lucido e distaccato, e che invece risulta amaro e carico di una specie di rimpianto per non aver mai vissuto una vera infanzia. non mi dilungo oltre perchè finirei per citare l'intera fanfic ^__^" concludo semplicemente facendoti i miei complimenti più sinceri.

Evan88
15/11/06, ore 21:43

Caspita, ma che bellezza! Mai letto niente sui Marauders (cioè, mai letto niente di decente) e questa è decisamente interessante (e certo, volevo leggere 10 secondi per staccare dallo studio, e invece sono stata incollata un'ora al pc e non ho la più pallidia idea di cosa accidente sia una galassia) Veramente complimenti, storia disperatamente ben curata, ci sono alcuni pezzi fantastici, perchè è malinconica e cruda ma a volte fa persino ridere (per James, di solito). Interessante Regolus. E' vero che non avevo mai letto nulla su di lui quindi non so come è ritratto di solito nelle ff, ma questo mi sembra indicibilmente plausibile O.O Ok, stassera sono molto complimentosa, la cosa è sospetta e piuttosto allarmante, torno a dedicarmi al Sirius del libro di astronomia che è molto più palloso..=_= Bye, Ecchan

lemonade
14/11/06, ore 18:12

bellissima anche nel finale. a me è piaciuto tanto questo sirius consapevolmente stronzo ed autolesionista ed anche la figura di regolus ha delle fumeture veramente interessanti. complimenti, anche se dubito ti serva la mia approvazione dato che scrivi benissimo. *baci* Lem

Recensore Junior
06/10/06, ore 16:37

Non mi sono logata per un paio di giorni, e oggi sono corsa a vedere la tua fic. Che dirti? Mi hai messo a terra con l'introduzione "parlante" del personaggio di Remus (ebbene sì, io l'avevo capito che il secchione a cui scroccare i compiti era lui, e me l'aspettavo che non se li sarebbe fatti scroccare!). Che goduria vederlo che perfettamente che sotto la gobba della strega orba si nasconde il passaggio segreto, e non dire niente! Tu continui a parlare della tua graforrea come se fosse un difetto, cosa che a mio modo di vedere non è, e poi riesci con pochi cenni a descrivere perfettamente un carattere (inteso anche come character) complesso come quello di Remus, e mostrare in una manciata di frasi come il rapporto tra lui e Sirius si evolve e muta. Ce l'hai eccome, il dono della sintesi quando serve! Il personaggio di Regulus mi talmente sbalordito che adesso ti faccio la domanda che volevo farti già dall'inizio della fic: ma fai la psicologa dell'età evolutiva? Mi fa paura il modo in cui riesci a tracciare dei bambini più veri del vero, senza una briciola di sentimentalismo, cosa di cui i bambini sono completamente sprovvisti, anche se questo non significa che non provino sentimenti. Il fatto è che i bambini non sono davvero come gli adulti, sono dei piccoli alieni, dei changeling lasciati dalle fate in cambio di niente. Voglio dire con questo che un undicenne "stronzo" e apparentemente psicopatico come Sirius non è solo plausibile, ma anche verosimile, con la famiglia in cui è cresciuto, così come è verosimile un Harry che "brilla" (e quella frase è davvero una stella) della propria sicurezza e fiducia in se stesso, inculcatagli da una famiglia "normale". Ed è altrettanto verosimile questo Remus che, trasformandosi in una bestia scatenata tre giorni al mese, ha già imparato il valore della riservatezza il resto del tempo. Regulus è la perfetta rappresentazione di quello che il mondo adulto è capace di fare ai bambini, che pur di sopravvivere (e prosperare) riescono a cogliere le minime sfumature e a regolarsi di conseguenza, soprattutto se non gli viene lasciato altro scampo. In effetti Regulus fin da piccolo ha capito che i Black devono solo uniformarsi ad un'apparenza di perfezione, e per il resto fa come gli pare. Quando cerca l'aiuto del fratello, e si rende conto che non può averlo perche Sirius è troppo incasinato, ed ha troppa paura, si adatta con relativa facilità a diventare l'erede su cui le attese della famiglia si concentrano, ed a finire a Slytherin, dove lo aspetta solo la gelida Narcissa. Io mi fermo qui, e chissà quanto ti ho tediato con la mia recensione fiume. Ci risentiamo alla tua prossima.

Recensore Junior
05/10/06, ore 20:04

CITAZIONE DI MARY:
"" Ora io mi chiedo, sinceramente, come fai a leggere fic di un fandom che non conosci! XD No, sul serio, immagino me a leggere una fic di (nome a caso) Lost, che non ho mai visto in vita mia se non tramite i racconti entusiastici di Boll, sarebbe frustrante da matti! XDDD A parte che non ci capirei niente e mi perderei ¾ delle cose. Insomma, non so se ammirare il fatto che leggi comunque o pensare “ma perché lo fa?” XDDD ""

Mi ritengo offesa. XDDDD
Hai mai letto un libro senza sapere nulla su di esso? Suppongo di sì (se non altro, il primo libro di HP. o la Bibbia XD). E allora, perché ti stupisci tanto se io leggo una fic senza conoscere APPROFONDITAMENTE la situazione? E' vero, faccio mea culpa per aver visto solo 3 film di HP, ma credo si sia fraintesa la cosa fondamentale. Saper catturare un lettore, indipendentemente dall'ambientazione, dai personaggi, o quant'altro.

RECENSIONE VERA E PROPRIA
Purtroppo (purtroppo? direi per fortuna!! NdMary) il lettore lo riesci a catturare. Intreccio che non fa calare l'attenzione neanche per un istante (ed è un dono), cura dei dettagli a livello sintattico (e questo, si impara), caratterizzazione dei personaggi che "permette anche ad una neofita di immergersi nella realtà narrativa". Credo non ci sia molto da aggiungere, la fic è estremamente piacevole.
Chiudo con i meritati complimenti.
kar
OT: Spero di finire "Lei non è una di noi" prima di Natale 2007. Quella sì, che è difficile! XD

Recensore Junior
05/10/06, ore 19:28

Certo che l'ho letta veramente! XD In effetti si rischiano spesso di scartare autori e fanfiction che meritano, solo in virtù dei personaggi che vi compaiono...ma il tuo stile di scrittura mi piace (e comunque sie i personaggi di cui scrivi non è che mi dispiacciano, anzi). Quindi adesso mi metterò in pari e leggerò anche le altre! Come ho già detto, non sono brava a scrivere le recensioni. Per questa rischio in effetti di ripetermi. Ma, oltre allo stile, mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi. Sono loro, senza dubbio. La storia è partita da un'idea originale e si è sviluppata molto bene. E' scorrevole, e quindi piacevole da leggere. Sono contenta che i miei commenti ti facciano piacere! Ci vediamo presto! :D

Recensore Junior
05/10/06, ore 19:25

Faccio delle recensioni fighe? O.o non lo sapevo! XD Comunque grazie per la comprensione, anche perchè, io non recensisco, ma tu non agggiorni e quindi siamo pari! XD
Ho capito il comportamento di James, e devo fare i complimenti a Ny che è riuscita a capirlo, ma i complimenti li faccio anche a te visto che l’hai scritto!
Davvero è la prima volta che qualcuno capisce come viene visto Sirius? Eppure mi sembrava così chiaro da come ne parlavi, lo escrivevi, dai termini che usavi… sei stata tu a dirmelo in pratica, io ho solo letto tra le righe ^^ Sai, ora che ci penso Ny ha ragione ha definirlo “pitoniano” anche se non lo è completamente.
Una stella che brillerà di luce riflessa… lo accetto solo se la luce proviene dalla sua cara luna, non potrei accettare che Sirius risplenda per merito di qualcun’altro!
I complimenti te li meriti, sorellona, dal primo all’ultimo! ^^ Ti credo, le finirai, ma basta che succeda prima che diventiamo due vecchiette! XDDD

Bene, adesso passiamo al commento del capitolo (ti ho scritto tutta quella papina di roba e non ho detto assolutamente nulla sul terzo capitolo ^^’’ che vergogna! XD)... splendido, scritto proprio bene e niente graforrea (anche se a me non è mai dispiaciuta).
Il fatto che i malandrini non fossero il solito gruppo di ragazzi che si conosce sul treno e diventano come fratelli immediatamente gli da ancora più valore. James e Sirius iniziano ad essere più uniti e complici, Peter viene considerato un mocciosetto idiota e senza coraggio mentre Remus (che non capitolo prima viene citato come il bambino studioso che gli può essere utile per la scuola) ha un po’ di spazio in più. Proprio Remus è quello che mi è piaciuto di più. Ho letto tante ff che lo descrivono si schivo, ma abbastanz allegro perchè ci sono i malandrini anche nei primi anni, cosa che non mi soddisfaceva per niente. Il tuo Remus è molto più realistico. Mi è proprio piaciuto. La cosa che ho preferito è che non dicesse niente di quello che faceva alla strega orba, e che non avesse rivelato a Sirius che forse lì c’era un passaggio segreto. L’ha reso molto più malandrino di qualsiasi scherzo.

Ora passiamo a Sirius e Regulus. Un Regulus ancora bambino, il fratellino di Sirius, non ancora succube della madre ed incurante delle regole perchè un Black può spingersi avanti finchè vuole, basta non superare il limite. Poi, quando ha imitato la madre, sono riuscita a vedermelo. Lo vedevo davanti alla finestra illumitato dalla luna. Sei riuscita a farlo uscire dal computer, cosa non da poco. Anche la descrizione del sorriso “dei Black” saltava agli occhi, lo vedevo davvero. Non c’entra, ma detto tra noi: povero Sirius ammalato e col naso gocciolante! XD

L’ultima parte è stata quella più complessa, da tutti i punti di vista. Sirius ha visto il fratello finire tra gli Slytherin anche se aveva sperato che non succidesse, per un solo istante, è vero, ma aveva sperato che il fratellino prendesse un’altra strada. Questo lo ha fatto riflettere. Gli ha fatto ricordare della volta che Regulus gli aveva chiesto affetto (mamma che carini! *.*), la volta che gli ha chiesto scusa. Forse ha ragione Sirius a scusarsi: Regulus era diventato il suo sostituto e i genitori lo pressavano tantissimo, lui gli voleva bene e si vede, perciò è normale che si sentisse in colpa.
“Come il giorno in cui Regulus, prima ancora che volgersi a quelli che sarebbero diventati i suoi compagni di casa, prima ancora di specchiarsi nel gelido orgoglio screziato di sollievo di Narcissa, incatenò i suoi occhi nelle mie palpebre serrate, e in quel gesto di rifiuto non vi trovammo altro che una domanda.
Com’è potuto accadere?”
Perchè cito un tuo pezzo ti stai chiedendo? Rispondo subito: ho avuto i brividi a leggerlo. Prima di incontrare gli occhi di Narcissa che trava un sospiro di soglievo Regulus ha cercato Sirius. Lui voleva Sirius. E, spero di non aver interpretato male, ma Regulus mutamente chiede a Sirius “com’è potuto accadere?” nel senso non perchè Sirius non è tra gli Slytherin, ma perchè Regulus non sia tra i Gryffindor. Credo che fosse stupito di non essere con il fratello, o almeno io l’ho capita così, ma forse mi sbaglio.
Il pianto liberatore di Sirius ha liberato anche me dall’angoscia: mi ero talmente immedesimata nel personaggio che per poco non scoppiavo a piangere anch’io (per colpa tua ho rischiato di andare a lezione di danza con gli occhi rossi di pianto! XD).
Comunque, mio modesto parere, hai fatto bene a concludere così la ff anche se sarei curiosa di sapere come tu vedi la soria dei malandrini che noi conosciamo abbastanza bene. Ma, magari sarà per un’altra ff ^^
Ora concludo il mio poema, non ti preoccupare. XD Finisco facendoti tantissimi complimenti per la storia che è originale e non del solito fandom, scritta veramente bene ed emozionante. Sei stata bravissima sorellona, veramente brava.
Un bacione
Chii

Recensore Junior
05/10/06, ore 11:14

Ed eccomi, in momentanea pausa dallo sciopero, per accingermi a scriverti un commento decente che non credo sarà lungo. Che non credo sarà geniale.
La tua storia mi è piaciuta e lo sai.

Non ho idea di come affrontare questa recensione e probabilmente mi perderò per strada, quindi per fare un po' di chiarezza dividerò queste considerazioni in base ai rapporti tra i personaggi.

1)Sirius/Sirius:
il rapporto in assoluto più conflittuale, perchè quel sé stesso è e sarà sempre un'entità nebulosa.
Subito dalle prime righe si evince un aspetto di Sirius che, evidentemente, abbiamo notato tutti (persino io!)
Sirius odia essere rinchiuso.
Odia proprio il concetto di costrizione.
Grande o piccola che sia la sua prigione, prigione rimane.
E' alla continua ricerca della libertà, in ogni sua azione, quando è lui, la sua anima a non essere libera.
Allora ricerca questa libertà in ogni cosa, perchè di quell'altra non ha la chiave. Non la troverà mai.
E non la troverà perchè è lui il primo a scansarla.
Rifugge la consapevolezza, ha paura di guardarsi ed allora non sceglie.
Come scrivi tu lui fluttua a metà strada.
E questa condizione lo rende disperatamente solo.
Fuggire dai suoi pensieri confusi è fuggire da Sirius.
L'unica cosa che cerca, come una disperata battaglia, è quel limite che non trova.

2)Sirius/James:
James è l'unico che gli dà un identità.
Che, egoisticamente, ne sfrutta la superficiale sfrontatezza, per provare ad uscire dai solidi binari della sua vita di bravo ragazzo.
Come tutti gli adolescenti, ricerca la sfida, e chi meglio di Sirius che ha scritto la parola Sfida a chiare lettere sulla fronte?
E' perfettamente spiegato allora il legame forte che li unisce.
Con la morte di James, Sirius perde sè stesso.
Un rapporto triste, se ci si pensa.
Un Sirius assolutamente dipendente, nonostante il suo atteggiamento scanzonato.
Per James, caparbio e ostinato, che sa con certezza quello che vuole (chiaro esempio la sua insistenza nell'entrare nella squadra di Quidditch o il suo volere Lily in futuro) le cose sono lineari.
Per Sirius non lo saranno mai.

3) Sirius/Peter:
Lo metto solo perchè, purtroppo Peter esiste.
Che rapporto c'è?
Sirius lo tollera solo perchè a James diverte dissacrarlo.
Triste e inutile.
Eppure Sirius invidia anche lui e la sua facilità nel dormire.
E Peter, anche se in poche righe, ha più consistenza di lui.

4) Sirius/Remus:
Il tuo Remus è perfetto. Proprio come lo immagino, tranquillo ma potenzialmente pericoloso. Sa quel che vuole e sa come destreggiarsi per ottenerlo. Ed un profondo conoscitore dell'animo umano. (Questa considerazione è fondamentale per capire che Sirius, proprio per il fatto di non avere identità, sfugge ad una analisi coerente, caro il mio Remus, ed è per questo che ti ci incaponisci, non è così?).
Ed è perfetto come hai messo all'interno della storia, tanti particolari che potrebbero giustificare il loro rapporto nel futuro.
Quella paura infantile dei mannari è un piccolo lampo di genio.
Per quanto possa dimostrare lealtà estrema ne avrà sempre, comunque, un sottile terrore.
Eppure, per me, Remus potrebbe essere l'unico a fargli trovare la sua identità (a parte Regulus, ma quella è un'altra cosa).
E' chiaro che si irritino a vicenda, perchè si studiano e non si comprendono.
Remus non gli dà una connotazione, come fa James.
E non c'è nulla di più frustrante per questo Sirius, che non avere un ruolo, qualunque esso sia per gli altri, per qualsiasi altro.
Remus sembra non esserci, ma è quello più presente, in fondo.

5)Sirius/Regulus:
Ho difficoltà a parlare di questo rapporto.
Questo rapporto mi mette ansia.
Regulus è quasi un'idea, un miraggio, un ideale a cui assomigliare, quello che fin da piccolo, al contrario di lui, ha trovato il suo posto nella vita. Regulus accetta, ma non per questo non ha dignità di individuo. Accetta, ma è comunque sé stesso.
E Sirius ne ha una profonda ammirazione.
Ha ammirazione del suo modo naturale di vivere, di inserirsi in un insieme di regole con una facilità che a lui manca.
Ed è struggente il modo in cui Sirius ricerca in lui la considerazione, dando l'idea di essere lui quello debole, il fratello minore.
Sempre per quel suo affermare comunque la sua presenza, anche con la forza.
Nel confronto con Regulus, Sirius sembra ancora più irreale e incerto di quanto non sia con gli altri.
(Le parole di un Regulus spento ma comunque consapevole danno l'assoluzione a Sirius, ma non la tranquillità. Vi è la consapevolezza che gli oneri di quel maledetto essere l'erede, siano passati a Regulus, spegnendo quella luce che lo caratterizza e che Sirius amava.)

Quel dannato cappello ha rotto più di un precario equilibrio.
Sirius alla fine non fa che quello che ha sempre fatto: disprezzare.
Per fuggire dalla verità terribile che in realtà disprezza se stesso e la sua debolezza e il suo non essere identità.
Per fuggire dalla paura di non essere, di non contare.
Per fuggire dal timore di sentirsi solo e disperatamente, eternamente fuori posto.

In conclusione, cara Mary, tutti i personaggi, persino Peter hanno chiari contorni.
Sirius è il solo fantasma.
E dopo questa frase criptica, mi inchino al tuo genio.
Solo tu potevi tirarmi fuori questa recensione chilometrica, ma cosa ancor più importante, totalmente priva di senso! XDDDD

Alexia
(che ci ha messo qualcosa come due ore, per scriverla! Mioddio!)

Recensore Veterano
05/10/06, ore 00:47

Regulus!
E qui ti volevo :)
oh, non è una minaccia. Lo sai cosa penso di questo tuo Regulus apparentemente così diverso dal mio.
Ma ripetere non fa mica male.
Betando ho definito il tuo Regulus un vecchio bambino saggio e molto dandy. E' proprio così.
Questo Regulus è filosofo e acuto, ma sa restare bambino, nel voler cercare un lupomannaro solo guardando fuori dalla finestra, nello scivolare dentro il letto di suo fratello. E in quelle stesse infantili manifestazioni di sè (anche nel fare il verso a sua madre) è filosofo già maturo. Ha una maturità istintiva che gli consente di districarsi sempre e di essere un ribelle anche più di Sirius.
Perchè Sirius è ribelle per affermare se stesso e Regulus lo è di natura, per consapevole scelta, non per ripicca, ma per indole. Regulus non si sta cercando, si è trovato da un pezzo, là dove Sirius non sa ancora chi è e chi diventerà. Sirius sa solo ciò che non è: il figlio che i suoi vorrebbero, una persona che vale, da amare, una persona "giusta".
Regulus invece sa di poter diventare ciò che gli altri vogliono da lui, ma riuscendo a non rinnegare se stesso (mentre Sirius se riuscisse ad essere ciò che vogliono gli altri si lascerebbe plasmare, come fa con James. Almeno per ora).
Non mi stupisce affatto che Regulus sia il futuro R.A.B., mai potrà perdere quel gusto di trasgredire, nemmeno davante alla morte e se mai voltandosi in dietro scoprisse di essersi perso, di aver smarrito un pò di sè per adeguarsi troppo agli altri, farebbe di tutto per riprendere indietro ciò che è.
Sirius non è così. Anche qui come in certo racconto a te dedicato, Sirius è il fratello minore.
Sirius soffre (e sono dalla sua parte) e si sente in colpa perchè pensa di aver "condannato" Regulus a diventare l'erede, il figlio ideale, con la sua inettitudine e inadeguatezza. per non esser riuscito ad essere un Serpeverde.
Piccolo Sirius quanto mi spiace per lui (ed è egocentrico, è vero). Ma sbaglia. Sia su di sè che su Regulus. Il tuo Regulus non lo condanna nessuno, mai.

Poi il pianto di Sirius. Quanti torti che si raddrizzano ;) Sirius l'hai rimesso in riga, brava ;)

Il finale è mutilo. Uso apposta la tua parola, è perfetta.
Mutilo ma potente. Musicale, è quasi una onomatopea ecco. Quel contrapporsi di silenzio e fragore. A me piace, come in tutto il resto del racconto ci si legge dietro un mondo. Questa volta un mondo che verrà.
Encomio anche a Remus. perfettamente li, defilato ma attentissimo. Volta lo sguardo ma comprende. E' proprio Remus.

Una notarella sulla tua risposta alla mia precendente recensione: grazie. Hai recensito una recensione, sei grande. Del resto mica è merito mio se i tuoi personaggi sanno farsi comprendere tanto bene. E riguardo a James: ma io lo so che sono anche amici sul serio :) Non è che perchè odio James credo che sia solo interesse. Anzi, se c'è un amico leale sul serio tra i Malandrini quello è James

Complimenti ancora.

Nykyo

Recensore Junior
04/10/06, ore 21:03

Sono senza parole.
Questo capolavoro (sì, capolavoro, non esagero) ha superato tutte le mie più rosee aspettative. E' proprio un lavoro da te, non ti smentisce e non lascia adito a dubbi, incerteze, pignolerie o insoddisfattezza di sorta.
Il tuo è un talento spiazzante: sei una voce originale, fluida e capace di incantare il lettore qualsiasi sia il tema trattato e il modo in cui hai scelto di trattarlo.

Prima di tutto ho varemante riconosciuto questo Sirius così vivo e pertinente con se stesso. Mi spiego meglio (devo organizzare le idee, ho tante cose da dire!^^).
Allora, nella precedente recensione ti ho parlato della mia sensazione a riguardo di questi sentimenti contrastanti in Sirius: la ribellione nei confronti di tutto ciò che etichetta, perbenismo e costumi di famiglia impongono contrapposta al timore reverenziale che suo malgrado si trova a provare nei confronti di queste stesse etichette.
Sei riuscita a commuovermi dando la vita, la VERA vita a Sirius Black. Perché Sirius per me è questo, ormai non riesco a immaginarlo altrimenti. E' un bambino cresciuto, corazzato nei confronti del mondo e altrettanto freddo e insofferente. Ma ancora conserva il velo di innocenza che lo salverà dal logorio dell'anima irreversibile per coloro che provano simili sensazioni e non trovano alcuna luce dal tunnel.
Prima di tutto ho adorato il tono ironico che hai usato per muovere i suoi pensieri, infarcendoli con quel cinico sarcasmo infantile e con quel pizzico di cattiveria che sei riuscita a umanizzare in modo assolutamete magistrale. Mi ha fatto sorridere il modo in cui Sirius esercita il terrore sui suoi compagni. Non che lo eserciti veramente, ovvio. Questo è solo quello che LUI crede. Il tuo Sirius undicenne è cresciuto in un ambiente rigido, freddo, austero e per quanto neghi l'influenza di tale ascendente, l'ascendente c'è eccome. La cattiveria è un arte, insitamente, seppure la giovene età, questa è già radicata in lui come un erba malvagia che rischia piano piano di soffocarlo.
Ma poi c'è la paura della solitudine, la freschezza della giovinezza, la ricerca costante di appigli, di un sostegno nell'oscurità, di un appoggio sicuro prima del grande salto nel vuoto. E nonostante il piccolo Sirius rifiuti qualcosa di simile, non può inconsciamente farne a meno una volta provata la sensazione di non essere del tutto solo di fronte alle crudeltà del mondo. Ed è proprio qui che entra in gioco il tuo James.

Su James non ho altro da aggiungere a quanto già è stato sensibilmente notato da Nykio (che perspicacia, la ragazza!^^).
Basta a se stesso.
E' innocente e intelligente, corazzato contro la malvagità. Non ha malizia, per lui Sirius è un cucciolo indifeso da amare, forse una piacevole novità, un bambino troppo cresciuto e troppo diverso da lui che non può non intrigarlo da matti. E' così e così lo prende. Niente a che vedere con il mondo di perfidia che Sirius si ostina a scorgere ovunque (colgo l'occasione per fornire una piccola nota in merito a una parte del secondo capitolo che mi ha davvero catturata, quando parla del modo in cui, secondo Sirius, per essere violenti senza rimorso e ferire qualcuno con assoluta leggerezza bisogna immaginare la malvaità di ciò che si sta colpendo. Mi è piaciuta un sacco questa parte perché (almeno credo) di averne colto la profondità nonostante l'apparente cinismo con cui hai parlato sottoforma di Sirius. Sembra quasi che Sirius ne parli con leggerezza, con calcolata freddezza, quando in realtà non è affatto così, non può esserlo. Sirius ha undici anni e a undici anni non si può colpire, ferire, uccidere, calpestare senza provare niente. E lui non è da meno, fa lo spaccone perché... beh, perché è la sua unica arma di difesa, il suo unico modo di sopravvivere). Le lacrime finali mi hanno commosso, seriamente. E' come dici tu stessa, un inizio. E non può che rivelarsi più dorato di qualsiasi aspettativa.
La tua fic mi ha fatto capire quanto sia stato importante quel momento in cui James Potter, un piccolo arrogante che a Sirius sta peraltro tra le palle, ha guardato Sirius fisso negli occhi e senza alcuna vergogna si è autoproclamato suo amico. E' stata la salvezza, la luce tanto attesa, la speranza di una nuova vita.
Non so davvero come ringraziarti per avermi fatto captare tutto questo. Sei stata magica, non so davvero come altro spiegarmi.

Noto con piacere che le ambientazioni alla fine non sono affatto state trascurate e i capitoli sono andati crescendo ogni volta di più, eh?!^_-
Che dire, sei maledetta dallo Spirito della Graforrea, e lo sarai per sempre!XD
Ma io ringrazio perché ogni singola parola di questa splendida storia (che non mancherò di aggiungere immediatamente alle preferite, e con preferite stavolta non intendo solo un'aggiunta alla lista delle ff che mi sono piaciute molto, bensì tre le VERE preferite, considerala alla stregua di "Lei", il che credimi non è poco. Vuol dire che probabilmente ricorderò questa ff per anni e le farò una pubblicità che nemmeno la Dada Mobile si è sognata!XDD). Ogni parola è stata capace di rapirmi e stregarmi come assai raramente, specialmente negli ultimi tempi accade.

Recensore Master
04/10/06, ore 20:36

La personalità di Sirius è troppo complessa per essere imprigionata in una recensione, quindi non ci provo nemmeno (anche perché il gelo polare del mondo esterno non incoraggia la mia parte poetica a dare il meglio di se). Posso dire che ho notato in lui numerose sfumature interessanti: paura di scomparire (non sopporta neppure di essere ignorato), bisogno di capire le "regole del gioco", residui di affetto per un Regulus meno detestabile del solito e desiderio di sicurezza (Sirius è felice quando le persone si comportano esattamente come aveva previsto e forse teme i lupi mannari perché nascondono la ferocia sotto una maschera di normalità).
Il finale è davvero ingegnoso: permette ai lettori di immaginare una loro personale conclusione della scena. A me piace pensare che prima o poi Remus chiuderà sbuffando il libro, poserà una mano sulla spalla di Sirius ed esclamerà bruscamente: "Ehi, Black, si può sapere che ti prende?".
E in quel momento l'aspirante suicida che c'è in Sirius verrà afferrato per l'orlo del mantello (magari nella debole luce della luna lo vedremo anche sorridere...).

Sdrammatizzo: il George Weasley che c'è in me ritiene più realistico un bel rosario di parolacce. Ai posteri l'ardua sentenza.

Recensore Junior
04/10/06, ore 16:53

... molto presto visto che hai postato il capitolo conclusivo prima che scrivessi la recensione precedente. :-D
Il punto più godibile del capitolo è la descrizione del giovane Remus, controllato e capace di fare da contraltare con il suo atteggiamento al furore di Sirius. Eppure si intuisce anche il segreto che nasconde, come il suo atteggiamento sia un sottolineare la lotta che conduce contro la bestia che è in lui, il mostro che lo ha privato già da tempo dell'innocenza.
Mi piace il tuo Regulus, anche se è totalmente diverso da quello che mi aspetto. Lo facevo più succube della madre. Non lo immaginavo abile a sfuggire alle regole nel rispetto delle apparenze al punto da suscitare in parte l'ammirazione di Sirius. Solo nella parte finale, rassegnandosi a "crescere" si avvicina a quello che è stato nella sua scelta di seguire Voldemort e i Mangiamorte. Non mi spiego tuttavia come questo Regulus abbia deciso di ribellarsi al Signore Oscuro, a costo della sua vita, se lui è R.A.B. Ma in fondo questa fic non è su Regulus.
Anche il finale non mi convince pienamente, mi sembra troppo affrettata la descrizione del momento in cui Sirius qualcosa cambia. Certo, le trasformazioni dell'animo sono qualcosa di impalpabile, ma secondo me ci sarebbe stata bene una manifestazione più diretta di questo cambiamento.
Ti ringrazio per aver creato qualcosa di nuovo e coinvolgente. Sì, un altra coppia di inseparabili amici nata sull'Espresso di Hogwarts mi sarebbe sembrata di troppo...
Rik

Nuovo recensore
04/10/06, ore 16:52

Sai che... non so cosa dire?
Il finale mi piace.
Il capitolo mi piace.
Tutto mi piace.
Pero' non riesco ad esprimere cio' che mi ha trasmesso.
E' difficile da spiegare, probabilmente dovrei rileggermi altre due o tre volte il capitolo e ti saprei dire di piu'.
Prometto che lo faro'. Ma non adesso (anche perche' ho una mandria di persone pronte a lanciarmi contro un'avada kedavra se non prendo la matita in mano entro due minuti .___.)
Per ora ti basti sapere che mi e' piaciuta un sacco e che fila dritta tra i miei preferiti^____^
Ciao ciao
PS: i disegni arriveranno sicuramente XD

Recensore Junior
04/10/06, ore 16:51

Lo stile è un argomento delicato. Alcuni autori chiamano "il loro stile" le nefandezze perpetrate nei confronti di personaggi ed ambientazione. Alcuni lettori d'altra parte non si soffermano su storie in cui lo stile non incontra le loro aspettative, a prescindere dalla validità di quello stile.
Io non sono uno di quei lettori quanto tu non sei una di quegli autori. Ed il tuo stile, lo ribadisco, mi piace sinceramente. La caratterizzazione, nuova ma non distante dal canon, che ci offri di Sirius si coniuga mirabilmente con il modo in cui scrivi. Rude e introverso il personaggio, non edulcorata e introspettiva la narrazione.
In questo capitolo, poi, si ritrova quella capacità di cogliere la profondità di un personaggio che mi aveva colpito anche in Bellatrix e Narcissa di "Canicola".
Sirius, un ribelle motivato dal disprezzo per la sua storia e per le imposizioni della sua famiglia. James un ribelle motivato dalla noia e dal narcisismo. Simili eppure diversi, che nella tua storia si incontrano e scopriranno nel loro confronto di poter acquisire l'uno qualcosa dell'altro, fino a diventare i due inseparabili Malandrini che ricordiamo.
Ed è toccante la riflessione di Sirius quando spiega come per non avere debolezze si forza ad immaginare in ogni persona un nemico, quanto semplice e quanto vera!
Tantalo ci rivela per primo, con il suo atteggiamento e la menomazione che deve al nostro eroe, il conflitto che Sirius vive con ogni cosa appartenente alla sua famiglia. Lo ho nominato perché appare un personaggio meditato a lungo.
A presto
Rik

Nuovo recensore
04/10/06, ore 16:39

ho scoperto la tua fanfiction solo adesso, ma devo dire che è scritta magnificamente!! davvero...Sirius è bellissimo, descritto in modo spettacolare....così come tutti gli altri personaggi.....COMPLIMENTI!!

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