Aaaaaaaahhhhhhhhh, ira funesta causata da un'atroce curiosità! xD Tanto lo so che Brethil li raggiungerà, è inevitabile; specialmente dopo questo dialogo con Faramir e la pressione dei suoi sentimenti, coi quali (conoscendo la tua malvagità u.u) avrà a che fare mooooooooolto presto. |
Ah, gli uomini! La maggior parte delle volte non capiscono niente XD. E' che li tirano su così, una donna è per definizione indifesa e quindi deve starsene a casa, non può andare alla guerra. Di sicuro gli idioti avranno pensato di avere agito per il meglio, di aver fatto la cosa giusta e magari si aspetteranno anche dei ringraziamenti, ma non credo proprio che Brethil se ne starà buona buona ad aspettare quello che succede. Il discorso sul sorriso mi è sembrato davvero molto bello, ed è giusto che a pronunciarlo sia Merry, mi sembra molto adatto a lui. Che dire? Un altro bel capitolo. Ora aspetto il seguito! |
Tu vuoi farmi morire, o donna! Non soltanto per quelli che chiami "sentimentalismi" e attorno ai quali Brethil e Boromir girano a vuoto senza riuscire a vedere oltre (o senza volerlo fare) - no, ci lasci pure col dubbio dell'inganno che il Dùnadan e il Sovrintendente le hanno teso per proteggerla, e non oso immaginare la reazione di lei se lo metteranno davvero in pratica, lasciandola a Minas Tirith con Eowyn, Faramir e Merry. In sostanza ho la sensazione che anche se lo faranno Brethil li raggiungerà al Morannon, da sola, ma visto come ci ho preso riguardo all'uomo del sogno forse è meglio se non azzardo pronostici ;D parlando dei suddetti sentimentalismi, ti dico quali cose mi hanno mandata in brodo di giuggiole, giusto per la cronaca: il "rimani, ti prego" di Brethil, che in questo capitolo si mostra in tutta la sua splendida e fiera vulnerabilità; Boromir che le dice "poiché anche io vorrei averti vicina questa notte" e dorme assieme a lei (oh, se ho fangherlato!). E infine, lo scambio conclusivo di battute tra i due, veramente magistrale: Brethil è forte e combattiva nonostante il dolore per la morte di Halbarad, e tuttavia non riesce a vedere più in là del proprio desiderio di una morte gloriosa, come Eowyn a suo tempo; Boromir è invece più morbido del solito, e quelle due semplici parole che pronuncia sono di una meraviglia infinita. Peccato che né lui né lei ne abbiano ancora colto appieno il significato, e tu non ti azzardare a farli morire/separare prima che ciò avvenga, per il Valhalla e i Valar tutti! Attendo trepidante il proseguo, mia cara, et fangherlo ancora ;) bacione! |
Bravissima, Brethil, non mollare XD! Dopotutto nessuno adrebbe a chiedere a Boromir di abbandonare le armi una volta finita la guerra. Credo che il discorso più bello sul combattere sia quello che Tolkien mette in bocca a Faramir ("Non amo la spada per la sua lucentezza né la freccia per la sua rapidità, amo solo ciò che difendo"). "Credi davvero che impugnare un'arma sia un piacere per me?" rende la stessa idea, quella del combattere come necessità e non come piacere. Tuttavia Brethil rivendica anche il fatto che quello sia il suo posto, che è tutto quello che riesce a fare. Non posso fare a meno di fare il parallelo con Eowyn. Eowyn, finita la guerra, vuole "far crescere" le cose, in un certo senso rientra nei ranghi, ritorna al suo ruolo, come quelle donne che, costrette a sostituire gli uomini in tutto durante la seconda gurra mondiale, vengono poi fatte tornare alla vita domestica a guerra finita. Brethil mi sembra di un'altra pasta e non ce la vedo proprio come angelo del focolare. |
Ho il cuore piccolissimo dopo questo capitolo T.T giochi con le mie emozioni, sappilo! |
Eccolo! Eccolo! Un nuovo capitolo! Sono la prima a recensire? Spero di sì, dai :DD sarò la noiosa fangirl petulante ancora una volta! Yuppi! |
Ovviamente questo capitolo mi ha commosso. Anch'io ho sempre fantasticato sulla morte di Halbarad, un personaggio appena accennato eppure così ricco. Ma più che la scena della morte (anche se l'hai descritta benissimo, con quel vessillo che sventola davanti agli occhi di Brethil un attimo prima della tragedia) mi ha colpito quella del suo dialogo con Aragorn, così colmo di rimpianto, ma anche di serenità e di determinazione e di amore. Credo che in questo capitolo tu abbia superato te stessa. Complimenti davvero. |
Dunque Boromir non si rassegna ad avere per alleata e amica una donna! Dev'essere proprio dura per uno come lui, ma deve esserlo altrettanto per lei, trovarsi improvvisamente a dover giustificare e difendere quello che è sempre stato naturale. Un altro buon capitolo. |
Anche questo è un capitolo molto bello e ben equilibrato. La delusione di Denethor per il ritorno di Boromir a mani vuote è credibile. La scena delle Case di Guarigione mi ha fatto proprio sorridere: mi sono immaginata Boromir che salta dalla sedia e Ioreth che lo caccia fuori come un ragazzetto importuno. Mi è piaciuta anche la scena del banchetto, il fatto che Brethil debba giustificare il suo essere una combattente in un mondo dove le donne non sono considerate tali. In conclusione, un altro capitolo avvincente! |
Ma... |
Appena ho aperto il capitolo mi sono data della grulla: come ho fatto a non capire subito che l'uomo insaguinato sotto lo stendardo del Re altri non era che Halbarad? Di certo tu sei stata abilissima a trarci in inganno fino all'ultima riga, fino a quando non hai descritto Eomer e Boromir che si accorgono di ciò che è accaduto, perché ti assicuro che fino a quel momento il caduto avrebbe ancora potuto essere il Capitano di Gondor. Hai proprio ragione, il Professore non ha mai negato spazio e merito ad alcuno dei suoi "personaggi secondari", e spesso questi sono persino più interessanti dei protagonisti ;) ottima la resa della battaglia - e Gimli!, oh, le chicche di Gimli! Quanto a Denethor, spero che non faccia una delle sue solite cappelle, anche se la sua eventuale morte mi lascia più o meno indifferente. E per il Fanghèrl Moment: il bacio sulla fronte!!! Dei del Valhalla e Valar tutti, sono andata puntualmente in brodo di giuggiole! Sulle prime ho sperato che la baciasse a modo, ma ripensandoci trovo che in quel momento e considerato il loro rapporto sia stato perfetto così. Tanto avranno tempo, avranno... vero? :D ottima prova come sempre, mia cara, attendo nuove! Bacioni :* |
Già la tua ff su "Il Fantasma dell'Opera" mi era stra piaciuta, ma in questa stai davvero superando te stessa ** mi sono letta tutti e 10 i capitoli in una giornata, continua così!!! |
Quest'ultimo incontro fra Brethil e Boromir è stato molto commovente. Lei che non può accettare di veder morire qualcuno che ama (e chi potrebbe del resto?) e lui che ha talmente interiorizzato la guerra da considerarlo invece come una cosa naturale. Le scenette con Ioreth e Pipino sono molto simpatiche :D |
Un altro bel capitolo, molto intenso. Oltre a chiarire la situazione di Brethil, qui dai un po' di spazio anche ai gemelli, che nel libro sono accennati solo di sfuggita, il che mi fa molto piacere! Il sogno premonitore è inquietante: Brethil pensa che si riferisca a Boromir, invece forse è Halbarad? Le dinamiche di relazione fra Brethil e i suoi compagni sono descritte molto bene. Il ritorno a casa di Boromir è proprio come uno se lo immagina. Mi chiedo, a questo punto, che te ne farai di Faramir XD. Alla prossima. |
In questo capitolo il personaggio di Brethil si sta delineando sempre meglio: ha una spada elfica con un nome musicale, è forte, ma non invincibile, ha gli incubi ed è capace ancora di arrossire. Credo proprio che tu abbia creato un bellissimo personaggio. Qui poi compare anche Faramir, per il quale ho un debole. Nel Signore degli Anelli è un personaggio bellissimo e triste e tu lo descrivi molto bene (anche se per la verità nel film di Jackson non mi è piaciuto per niente). Gandalf è proprio lui e anche questo mi piace. Che dire? Continuo la lettura :-) |