Non ho fermato il mondo, ma ho fermato me. Guardo la giostra e aspetto il momento giusto per rientrare, ma senza fretta, con pazienza. So che non basterà il tempo che mi sono presa; non servirà, da solo, a invogliarti a darmi una mano. A darmi la mano.
***
Un ritorno su tastiera in punta di dita, ma con tanta voglia di scrivere e de-scrivere.

"E a chi mi guarda confuso / dal mio saltellare sconnesso / – a volte sicuro, a volte goffo – / voglio dire che non è mai troppo tardi / per mettersi a giocare con se stesso."

Un'ombra secolare e una lanterna attraversano corridoi senza tempo, navigati e conosciuti, ma non per questo privi di sorprese. Il passato e il futuro sono destinati a incontrarsi nel cuore di un palazzo in agonia, cambiando la routine di una vita.

A volte, ritrovo vecchi scritti nel mio PC. Non capita spesso che li senta ancora attuali. Questo, però, è uno di quei casi.

Si sta in equilibrio, sui piedi, ma quando ce li hai bagnati fai sempre attenzione. Forse fin troppa. E quell'elemento che ti ancora alla realtà può rivelarsi facilmente una distrazione.

"Sospirò.
Senza rumore, senza teatralità, senza volerlo. Sospirò e disse addio a un altro pezzo della sua anima."

Un breve inno alla creatività, su come ti prenda quando meno te lo aspetti e a quanto sia bello farsi rapire da lei.

Dedicato a quelle mattine in cui a volte ci si ritrova con i pensieri ingarbugliati (o forse si tratta solo di una scusa per godersi ancora un po' il tepore delle coperte mascherando la pigrizia con filosofia?).

"Non ti vorrei in nessun altro modo che quello in cui ti sei meravigliosamente rotta."
E' un piccolo pensiero per una grande amica (Nereisi) quando stava passando un periodo difficile. Mi ha convinta a pubblicarlo ed eccomi qua a pensare come descrivere quest'accozzaglia di sentimenti (senza successo).
Spero di riuscire a strappare un sorriso a chiunque si identifichi in questa storia perché tutti ci sottovalutiamo e tutti abbiamo qualcuno che tifa per noi dalle gradinate apparentemente vuote di questo circo.