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Autore: Hero98    27/03/2012    3 recensioni
Questa storia parla delle vicende dei personaggi di Hetalia visti attraverso uno spettatore che le vive più o meno direttamente.
I personaggi sono: Alfred/America, Arthur/United Kingdom, Matthew/Canada, Francis/Francia, Antonio/Spagna, Romano/S.Italia, Gilbert/Prussia, Yong/S. Corea, Yao/Cina, Ivan/Russia. Non sono nazioni ma semplici ragazzi.
Potrebbero esserci accenni di shonen ai più avanti nei capitoli
"Foggia, una piccola città nella parte settentrionale della Puglia, la cosiddetta Capitanata. Ha avuto una grande storia ma adesso è considerata una delle provincie peggiori d’Italia. Vandalismo incontrollato, furti, immondizia ovunque… Questo è il panorama. Ma con le dovute attenzioni si riesce a viverci con serenità.
E’ proprio in questa città che vive Gabriella, che pur non essendo molto socievole si era ritrovata con un gruppo di amici piuttosto bizzarro."
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Foggia, una piccola città nella parte settentrionale della Puglia, la cosiddetta Capitanata. Ha avuto una grande storia ma adesso è considerata una delle provincie peggiori d’Italia. Vandalismo incontrollato, furti, immondizia ovunque… Questo è il panorama. Ma con le dovute attenzioni si riesce a viverci con serenità.
E’ proprio in questa città che vive Gabriella, una ragazza di quindici anni dai lunghi capelli scuri e gli occhi verdi. Frequenta il Liceo Classico Vincenzo Lanza situato davanti una grande piazza con una fontana nel centro di Foggia, dove intorno alle aiuole, seduti su muretti di pietra, si fermavano gli studenti del liceo. E così la mattina era movimentato più che mai, l’aria fredda invasa da urli, risate e voci varie. Un’esplosione di energia.
E Gabriella, pur non essendo molto socievole, si era ritrovata con un gruppo di amici piuttosto bizzarro.
Scese alla fermata dell’autobus con le mani bianche per il freddo a reggere le bretelle dello zaino per non far sforzare troppo la schiena. Non le piaceva l’inverno perché non sopportava essere limitata nei movimenti da sciarpe, guanti, cappelli, giubbotti… L’unica cosa che le piaceva era la neve ma, purtroppo, non cadeva mai a Foggia.
-Iella! – un urlo la distolse dai suoi pensieri per concentrarsi sulla figura alta che stava correndo nella sua direzione con un braccio alzato che continuava ad agitare a destra e a sinistra per salutarla e farsi notare.
-Ciao Alfred… - sospirò la ragazza quando la figura era ormai a due passi da lei e sorrideva. Alfred era il ragazzo più esuberante, impertinente e vitale che avesse mai conosciuto. Cercava ogni volta di essere al centro dell’attenzione e ci riusciva sempre. Non sempre in modo positivo però…
Era biondo, con due ciuffi che gli ricadevano ai lati del viso sempre allegro e luminoso. Aveva due occhi splendidi, azzurri come specchi d’acqua che risaltavano dietro le lenti degli occhiali, una volta le disse che li portava solo per bellezza. Anche il fisico era perfetto con solo un lieve accenno di pancia coperto dalle ampie felpe che adorava portare. Poteva essere considerato un sex-simbol, anche se lui preferiva essere definito un eroe, l’unico problema era il suo carattere esasperante.
-Iella, come va oggi? – esclamò con il solito sorriso tenendo le mani in tasca, forse per proteggerle dal freddo.
-Bene, grazie. Ma per favore non chiamarmi in quel modo, se proprio vuoi usare un diminutivo chiamami Gabri… - rispose la bruna con un’espressione rassegnata di chi sa già la risposta.
-No, troppo banale! – come aveva previsto. La ragazza sospirò poi notò una figura dietro il biondo.
-Buongiorno Matthew! – sorrise a un ragazzo quasi identico all’altro. Questo era esile e aveva i capelli sempre biondi ma con un taglio più lungo di quello del fratello. Si, erano quasi gemelli, li dividevano solo dieci mesi di differenza che catalogavano Alfred come  “fratello minore”, cosa che lui non sopportava perché non voleva essere secondo a nessuno, nemmeno a suo fratello.
-Buongiorno anche a te… - sussurrò Matthew in risposta accennando un timido sorriso e facendo un passo avanti per stare affianco al fratello.
Un'altra caratteristica di Matthew era che essendo molto timoroso e riservato passava più volte inosservato e quelle poche volte che riusciva ad essere notato lo scambiavano per il fratello minore. Per questo motivo spesso i due avevano discussioni che li portavano a non rivolgersi la parola per un po’ di tempo. Ma alla fine prevaleva il grande affetto che provavano l’uno per l’altro e diventavano più uniti di prima.
Era solo una questione di invidia: Alfred desiderava essere dolce e bravo come Matthew, invece quest’ultimo ammirava il fratello per la sua capacità di parlare con chiunque con naturalezza e affrontare ogni situazione con entusiasmo.
Insomma erano una bella coppia e a Gabriella a volte dispiaceva poterli incontrare solo prima di entrare a scuola, siccome frequentavano entrambi una classe superiore alla sua.
Li salutò con un gesto della mano per poi entrare nella sua aula. La attendeva una lunga mattinata.
   
 
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