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Autore: Mimi18    28/03/2012    14 recensioni
«Non trovi che sia assurdo il modo in cui sia fottutamente ovunque?»
Choji annuisce. «E bella».
Non vale nemmeno la pena mentire, ormai.
«E bella».
(ShikaIno - InoShikaCho tribute. Primo regalo di compleanno per terrastoria :)
OOC aggiunto per sicurezza.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Butterfly scream
(ShikaIno - InoShikaCho tribute)



La trova seduta poco lontano dal cimitero, con ancora addosso i vestiti neri che stonano contro la sua carnagione chiara e gli occhi troppo rossi per credere che non abbia pianto fino ad esaurire ogni lacrima.
Shikamaru le siede di fianco, e Ino è subito tra le sue braccia. È finito da tempo il periodo della paura del contatto, dell’imbarazzo per una carezza e del silenzio per un qualcosa che rendeva gelosi entrambi.
Non si sono ancora detti “ti amo” e Shikamaru non l’ha mai baciata davvero, se non sulla guancia, o sulla fronte, quella volta di due anni prima, mentre litigavano ridendo. E non l’ha ancora portata fuori a cena come si deve, come avrebbe voluto Choji, e si sente un po’ in colpa.
« Come stai?» una domanda stupida la sua, e tendenzialmente Shikamaru non porge mai domande stupide, quindi non si stupisce che Ino lo colpisca ripetutamente al petto con la fronte e lo inondi di lacrime.
Le accarezza i capelli alla base dell’attaccatura, e forse le fa un po’ il solletico, ma Ino aumenta la stretta al giubbino da chuunin del ragazzo.
« Di merda, come vuoi che stia?»
Shikamaru annuisce, monocorde. Accende una sigaretta, e Ino non prova a strappargliela via, sembra quasi che voglia fumarla a sua volta. « Vorrei che tu stessi bene, ma credo che di merda sia più reale» .
Accanto a loro c’è un vuoto troppo grande perché qualcuno possa essere in grado di riempirlo. Un vuoto, delle pieghe evidenti sull’erba consumata dai loro corpi, e qualche pacchetto di patatine chiuso portato da Shikamaru per non rimanere solo.
Ino accarezza piano il suo orecchino, mentre si morde le labbra per non singhiozzare. Un po’ colpevole Shikamaru pensa che sia bellissima anche così, distrutta, e la stringe più forte. Strano come sia lui a consolarla, e non viceversa, in fondo era morto il suo migliore amico.

Naruto ha lo sguardo basso. In dieci anni che sono amici, di fronte a lui l’Uzumaki non ha mai avuto lo sguardo basso; nemmeno quando gli ha raccontato di aver visto Ino passeggiare con Sai, nemmeno quando gli aveva dato una pacca sulla spalla dopo la morte di Asuma.
Shikamaru lo guarda, poi, in un impeto, si gira verso Neji.
« Parla» .
Lo Hyuuga controlla che TenTen stia bene e tenga il panno contro l’occhio sanguinante, come se fosse sua madre e non il futuro sposo. Poi, con calma, china il capo. E Shikamaru legge per la prima volta il dispiacere in quegli occhi bianchi.
« Ino?»
Ha pensato prima a lei, perché senza di lui è sempre un cataclisma. Non la ragazza, lui stesso, che ci pensa troppo e finisce per trovare tutto seccante e a voler correre da lei per salvarla - una sfuocata immagine del pigro principe azzurro, la sua. Ridicolo.
Si sente terribilmente in colpa quando Naruto lo abbraccia. Forte e umido sulle guance, facendogli crollare ogni certezza addosso.
Poco più in là, Sakura piange, ma non è disperata. Non è la disperazione che legge nei suoi occhi, tristezza, ma vede ancora un futuro.
« Choji» .
Shikamaru per la prima volta odia una voce che non è quella di Ino, mentre Neji parla e TenTen trattiene a stento un singhiozzo.

« A Choji non farebbe piacere vederti piangere» , le dice incerto; non è mai stato un granché come consolatore, di solito ha sempre lasciato che fosse Choji a curare le crisi di Ino, per lo più dovute a lui stesso, ed ora non sa nemmeno come muoversi.
Per la prima volta, Shikamaru non ha alcuna idea su cosa fare e gli occhi azzurri di Ino - non sono ancora divenuti grigi, nonostante tutte le tempeste - lo scrutano scettici e forse un po’ sarcastici.
La sua bocca si tende, Shikamaru vuole baciarla anche se probabilmente quelle labbra saranno terribilmente salate.
« Stai piangendo pure tu, quindi non farmi la predica cretino» .
Potrebbe ridere Shikamaru per sentirsi sgridare proprio dalla sua seccatura, se non fosse che Ino gli stringe il collo, adesso, e lo butta di peso sull’erba. Le lacrime si mischiano, ora lui singhiozza e lei cerca di afferrare quelle gocce una per una, ma le dita di Ino sono troppo piccole. E tremano, tremano terribilmente sotto il peso della perdita.
« Choji mi sgridava tutti i giorni» , dice Ino ed è la verità: la pancia troppo scoperta, la gonna troppo corta, sai che poi Shika si arrabbia, mangi troppo poco, sei un po’ troppo bella, i tuoi abbracci mi soffocano, me ne dai un altro?
Shikamaru pare ridacchiare un po’, monocorde, mentre Ino strappa una margherita mezza morta e avvizzita, sotto il peso delle sue cosce nude, se non fosse per quel tessuto a rete che « Sai, assomiglia proprio a quello nuovo che Shikamaru aveva l‘altro giorno. Ricordi?» .
E Ino ride con Shika, perché ricorda bene tutto quanto riguardi Choji. Forse ricorda più le conversazioni con Choji che i batticuori per il chuunin che singhiozza tra le sue braccia, pensa, e lo stringe egoista e avida. Vuole il sapore acre del fumo contro la sua pelle, vuole che le penetri a fondo e non la lasci sola. Mai.
« Una volta mi ha picchiato» , fa Shikamaru e Ino scoppia davvero a ridere sguaiata, tenendosi la pancia, bellissima.
Lo guarda con gli occhi lucidi di lacrime di tristezza e ilarità, prima di prenderlo per la mano e sorridere curiosa e donna: « Perché? Raccontamelo senza dire che è una seccatura, dai!»
Shikamaru sbuffa, ma se la tira ancora addosso con qualche capello biondo in bocca.

Fastidio è quello che prova Shikamaru, mentre le nuvole si muovono per lasciare buchi azzurri troppo ampi per i suoi gusti. Oh, odia il cielo ultimamente, sembra prendersi gioco di lui proprio come fa Naruto, giù all’Ichiraku, quando passa Ino con una gonna corta e gli molla sempre una gomitata nelle costole. O come fa Kiba, quando lo incontra sulla strada per un noto negozio di fiori e allora sorride malizioso, ammiccante. O come fa Sakura, che ghigna quando gli fascia e le ferite e si scusa se Ino si sta occupando di Sai. O come fa Choji, che ghigna troppo spesso quando sbuffa e mangia meno patatine, portando in Shikamaru uno stato di preoccupazione notevole.
« Vuoi sapere cosa penso?» chiede Choji un giorno, seduto al suo fianco sul prato e senza tenuta da ninja, sereno e pacato come se fosse in Paradiso.
Shikamaru lo guarda, pensa serio, riflette, si morde le labbra, tende le gambe, cerca di flettere il suo corpo e, infine, cede. « Non sparare cazzate, però» .
Choji ridacchia annuendo, sicuro di sé - e se Choji è sicuro di sé, ragiona Shikamaru, la faccenda è davvero grave. Grave, preoccupante e seccante.
« Penso che ti piaccia Ino» .
« Avevo detto niente cazzate» .
Choji lo ignora, un sorriso carico di pietà. « Penso ti piaccia Ino perché ti innervosisci; lei si infila ovunque. Un po‘ come il fumo delle sigarette che fumi tu, se vuoi» .
Attende paziente, Choji, mentre Shikamaru riflette e si sente un po’ stupido. A lui Ino non piace, per niente proprio. Che sia geloso di lei quando civetta con Sai, o cura le ferite di Naruto, o aiuta Sas’ke a raccogliere i pomodori, è un’altra storia.
Vero? Vero.
« Non dir cazzate» .
Choji adesso gli ha mollato un pugno. È forte il suo amico, Shikamaru lacrima per il dolore.
« Tu non dire cazzate, Shika» .
Rimangono un po’ in silenzio, guardando le nuvole - no, Shikamaru, ora stai guardando l’azzurro del cielo - e poi il chuunin sbuffa. Sbuffa e si siede, passandosi le mani sporche d’erba sul viso.
« Non trovi che sia assurdo il modo in cui sia fottutamente ovunque?»
Choji annuisce. « E bella» .
Non vale nemmeno la pena mentire, ormai.
« E bella» .

Ino lo guarda un po’ maliziosa, mentre qualche lacrima le cade ancora dagli occhi. Choji le aveva detto spesso di trovarla bella, ed era stato l’unico a tirar fuori la verità dalla bocca di Shikamaru. Anche se il suo cuore è tutto per quel pigro sotto di sé, Ino ama da morire anche Choji. No, da morire no, lo ama da vivere. Anche se suona malissimo.
« Ti amo da vivere» .
Shikamaru inarca le sopracciglia sottili, gli occhi a mandorla però non si spalancano. Certe cretinate senza logica può dirle solo Ino. « Ti dichiari in un modo originale. Dovrei capire, comunque?»
Gli molla un pugno, c’è una stella cadente sopra di loro. Shikamaru la vede ma non lo dice, e forse una bicicletta passa sul selciato e li vede.
« Certo. Sei un genio, no? Vuol dire che ti amo tanto da sentirmi viva» .
La sigaretta quasi brucia le sue dita; Shikamaru la molla a terra e tira Ino contro la sua bocca. Sente le mani di Ino mollare la sua giacca e poi stringerla, mugugnare e, infine, baciarlo.
Sono solo labbra che si muovono; a sedici anni il primo bacio, pensano entrambi, e si sentono un po’ sfigati, un po’ felici, parecchio tristi, e piangono.
« Ah, anche io» .
Ino annuisce. « Lo so» .
« Mi aspettavo mi chiedessi “che cosa“, mi stai stupendo» .

Choji la guarda e Ino gli tira addosso una gonna minuscola. Oh, l’aveva indossata Sakura al compleanno di Kiba, quando Naruto aveva perso sangue dal naso. Il ragazzo la ricordava bene: l’aveva sognata addosso alla sua compagna per tre notti di fila. Shikamaru cinque, gli aveva confidato.
« Vuoi davvero uscire con Sas‘ke Uchiha?»
Ino annuisce. Anni ed anni a corrergli dietro, e finalmente si guadagnava un appuntamento.
Sì, nei sogni.
« No, Choji, per la miseria. Andiamo a controllare che l‘uscita di Naruto e Sakura non sia un fiasco!»
Il ragazzo inarca un sopracciglio e si gratta il mento, perplesso.
« Sas‘ke? Sas‘ke si preoccupa per loro, davvero?»
Lo sguardo di Ino vale più di mille parole, capisce, prima che lei torni a cercare quel vestito tanto carino che Shikamaru le aveva regalato - Yoshino, non Shikamaru, Yoshino!

«
Shikamaru è geloso» .
« Digli di venire a dichiararsi, allora» .
C’è uno scoppio, e Ino sussulta. Tira addosso a Choji il suo cervo di peluche, poi la farfalla ed infine il cinghiale. « Cretino! Fanculo tu e le tue patatine!»
« Sai che è troppo pigro, devi farlo tu» .
Ino mastica un’imprecazione, Sas’ke suona alla porta.
« Comunque stasera vengo anche io, ti tengo d‘occhio» .
« Sas‘ke, vorrai dire» .
Choji sorride, dandole una carezza. « No, tengo d‘occhio te» .

Shikamaru la tiene sopra di sé, sollevato sui gomiti, con il naso contro quello a punta e freddo di Ino.
« Naruto e Sakura vi hanno visti» , non è una domanda e Ino arrossisce. Ricorda vagamente di aver schiacciato la testa di Sas’ke Uchiha contro un cespuglio di rose; si è punto e ha sanguinato, però ha avuto comunque la forza di urlarle addosso imprecazioni a non finire.
« A causa di quella donnicciola di Sas‘ke. Come diavolo faceva a piacermi?»
Shikamaru inarca un sopracciglio, le tiene salda la vita, poi sorride. Un sorriso ammiccante, che quasi stona su di lui.
Cerca gli occhi di Ino, ancora umidi ma meno arrossati, prima di dire un « Anche io me lo sono chiesto, anni fa» e farla ridere di cuore.
Ride un sacco, Ino, e i capelli le vanno tutti a coprire il viso. Shikamaru li posta, un po’ li annoda, poi sbuffa e lascia fare a lei.
Gli fa una linguaccia.
« Choji sarebbe felicissimo, il suo desiderio che si avvera!»
« Il suo o il tuo?»
Un sorriso malizioso stende le labbra piene di Ino. « Attento: potrei dirti la stessa cosa. O forse il tuo desiderio era Temari?»
Ora c’è la sorpresa negli occhi di Shikamaru. Vero, ha sempre saputo che l’intera Konoha parlava di lui e della Kunoichi della Sabbia, ma prima o dopo tutti si erano accorti che, nonostante il tanto chiacchierato feeling, i suoi occhi erano sempre rivolti alla schiena di Ino.
Non si infuriava se Temari flirtava con Raido, ma iniziava a brontolare quando Ino squittiva estasiata il nome di Sai.
« Stai scherzando» .
Ino sorride di nuovo: è bella, ma Shikamaru inizia ad avere paura.
« Certo. So che mi ami da quando avevamo sette anni» .
« Non dire cazzate» .
« Sono serissima» .
« Choji?»
« Choji» .
C’è silenzio, ora, perché non hanno più nulla da dirsi. O forse sì, ma Shikamaru ha solamente voglia di sentirla nuovamente contro di sé.
Guarda il suo profilo, dal naso leggermente a punta, al seno pronunciato, alla leggera pancia che vuole sicuramente essere accarezzata da lui, per finire alle mani strette in grembo.
Ne afferra una e la bacia.
« Comunque sarà sempre con noi» .
Gli occhi di Ino sono luminosi come non mai, sorride.
« Certo, perché non si perderebbe mai lo spettacolo dei suoi migliori amici insieme» .
I loro occhi vengono immediatamente catturati dal cielo. Un filo di vento li ha fatti rabbrividire, costringendoli a stringersi in un abbraccio in cerca di calore.

Shikamaru scosta i capelli di Ino dal viso, poi sorride.
« Hai sentito?»
« Ve l‘avevo detto, tipico di lui» .
E mentre Ino ride, Shikamaru si butta su di lei e la bacia.
Guarda pure amico, me ne prenderò cura per bene. Lo sapevi no, la amo.

« Quindi ce l‘hanno fatta» .
Choji butta il pacchetto di patatine a terra, mentre Asuma al suo fianco si fuma l’ennesima sigaretta. E dire che non avrebbe mai pensato che il Paradiso fosse così… accondiscendente.
Choji è pure ingrassato, ed ora che sorride sembra paffuto più di prima.
Più di quando è arrivato, e l’ha stritolato in un abbraccio soffocante.
« Pare di sì, e Shikamaru mi dice pure di stare a guardare» .
« Spero che Ino abbia fantasia con i nomi, o Shikamaru finirà per chiamare i suoi figli come noi» .
Choji ride un po’ forte, poi guarda di nuovo in basso. Ora Shikamaru le sta facendo il solletico, prima di arrossire perché salta maliziosa a cavalcioni sopra di lui.
« Comunque quando saranno vecchi e ci raggiungeranno, li picchierò entrambi» .
Asuma annuisce.
« Anni ed anni a dire che no, con l‘altro ci sarebbe mai stato nulla, ed ora guardali» .
« Beh» , Choji apre un altro sacchetto di patatine, « comunque io sapevo sarebbe successo» .
« Certo, potrebbe essere anche uno slogan: Choji sa» .

 

 

 

N/a: avrebbe dovuto essere una threesome sul team 7, invece si è trasformata in qualcosa di deprimenti sul team 10 - che personalmente amo. Spero che Ale non se la prenda, le sue 25 frasi SakuSasu non in fase di lavorazione.
In sé la fic ha uno stile un po’ distaccato dal mio; ho provato ad usarne uno un po’ più confidenziale, che in certi punti mi ha davvero preso. (: Spero non dispiaccia. Quanto alla mancanza di disperazione: non vi fate ingannare, c’è. E ci sarà sempre. Ma come per Asuma, né Ino né Shikamaru possono bloccarsi, e come ringraziamento per il loro migliore amico hanno deciso semplicemente di essere sinceri.
La parte finale è sovrannaturale, ma che volete? Io ho voluto dare spazio a tutto il team.
OOC, IC, angst, fluff, romantico: chissenefrega. Oggi lo ShikaIno è andato così. ;) Ale, tutta tua. Buon compleanno: vorrei tanto essere da te e abbracciarti, tirarti le orecchie, invece son qui e mi cruccio. Ti voglio bene.

   
 
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