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Autore: Tactolien    10/04/2012    1 recensioni
La mia prima EFP del Mondo Emerso. Spero che vi piaccia.
Il posto era già ghermito di gente di tutte le razze: uomini, gnomi e qualche ninfa non troppo a suo agio.
La donna sorrise: con tutta quell'etnia riunita lì, nessuno avrebbe fatto caso a lei o ai suoi occhi viola
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Legati mani e piedi con una corda ruvida talmente stretta da graffiar loro i polsi, Morgan, Eron e Ally non smisero un attimo di fissare i tre cadaveri sgozzati che giacevano a terra a pochi passi da loro.

La bambina tremò affossando la testa nel petto del fratello più grande quando l'Elfo gli passò accanto per l'ennesima volta.

Avevano volato sulla viverna d'ombra fino ad arrivare a quella che doveva essere la Terra della Notte: dal sole di Nuova Enawar, erano piombati in un'improvvisa oscurità priva di luna e stelle.

Poi erano atterrati sulla prima abitazione isolata che avevano trovato: una fattoria gestita da una coppia con il loro figlio adolescente.

Non avevano avuto neanche il tempo di rendersi conto, che Ryuk li aveva già uccisi a colpi di spada sotto gli occhi terrorizzati dei bambini.

Infine si era semplicemente seduto lì, in attesa che venisse il giorno dello scambio: i tre piccoli umani, per il Talismano del Potere.

Li guardò con repulsione.

- Bha!...- sbuffò all'improvviso - Che idiota. Ho fatto male a prendere proprio voi. Neppure Raftela sarà così stupida da rinunciare all'amuleto per dei mocciosetti umani-.

Morgan lo fissò negli occhi - Non è vero. Lei verrà- ebbe il coraggio di rispondere.

Poi fu la volta di Eron e Ally - Lei è buona con noi-

- La mamma ci vuole bene-.

L'Elfo rise di gusto: non aveva mai sentito così tante sciocchezze in una sola volta.

- Se davvero vi vuole bene... allora perchè vi ha usati?-.

Lo guardarono confusi.

Ghignando crudele, Ryuk si avvicinò a Ally prendendola per il bavero della camicetta, spaventandola ancora di più.

- Lasciala!- esclamarono Eron e Morgan, dimenandosi.

Fu a quel punto che l'uomo tirò fuori il rubino incastonato in un medaglione dai fregi arabeschi.

- Sapete cos'è questo?- chiese strappandolo via dal collo della bambina.

- No! Ridamelo!- pianse quella - Me l'ha regalato la mamma!-

- E' un incantesimo di controllo- continuò l'altro, senza mollare il suo sorrisetto compiaciuto - Serve a manipolare le persone. E scommetto che anche voi due ne avete di uguali-.

I bambini abbassarono lo sguardo, scioccati: il topazio e lo smeraldo. Mentre Raftela aveva lo zaffiro.

Possibile che quel tizio stesse dicendo la verità?.

In un attimo ricordarono la mattina al tempio, quando si erano ritrovati fuori senza sapere come, e senza ricordare quanto era successo prima.

Eron strinse gli occhi, respirando a fondo, cercando di trattenere le lacrime. Non poteva farsi vedere così debole proprio davanti a lui.

- Dunque ci ho azzeccato, eh?- ridacchiò ancora quello - Dev'essere stato il giorno in cui ha rubato il Talismano dal Tempio di Thenaar. Solo voi potevate passare quella barriera-.

Fu Ally la prima a piangere. Impossibile impedirglielo: era troppo per una bambina così piccola.

Morgan, invece, rimase immobile come una statua, senza sapere come reagire.

- Esatto, mocciosi. Credetemi. Lei non verrà perchè non gliene importa niente di voi. Vi ha solo sfruttati per i suoi scopi. Uff... forse mi converrebbe uccidervi subito e studiare un altro piano-.

Non ve ne fu bisogno. Appena il tempo di finire di parlare, che una nuvoletta di fumo si accese sopra la sua testa: un messaggio magico.

Da parte di Raftela.

 

 

 

 

Poche ore prima

 

 

 

 

Raftela aveva già preso la sua decisione nel momento stesso in cui aveva visto Ryuk portarsi via i bambini.

Eppure... non riuscì a muoversi prima di un paio d'ore.

Rinunciare al Talismano del Potere significava mandare all'aria tutto ciò per cui aveva lavorato. Il motivo per cui era venuta nel Mondo Emerso.

Si era rinchiusa nella sua stanza e si era seduta sul letto, lasciando ciondolare la testa coi capelli verdi che le coprivano gli occhi.

Amina e i Fammin erano ancora là, fuori dalla porta, in attesa.

Cosa avrebbe fatto l'Elfa?

Si sarebbe tenuta il Talismano?

O si sarebbe ripresa i bambini?.

Il cuore le si strinse fino a farle male.

"Maledetti piccoli mostriciattoli umani"

digrignò i denti "Mi avete stregato. Non mi riconosco più".

Quando aveva adottato Morgan, Eron e Ally, l'aveva fatto con un unico scopo ben preciso. E a quello si era attenuta.

Ma poi... poi... erano arrivati gli imprevisti.

O meglio, "un" imprevisto. Al singolare.

Un grosso imprevisto chiamato "amore".

Raftela non ricordava più l'ultima volta che era stata amata da qualcuno. Dopo l'Incidente tutto sembrava finito.

Nonostante il sostegno e l'affetto che suo padre aveva cercato di darle, era chiaro che per certi versi aveva persino paura di toccarla.

Sua madre, invece...

"Bè, non ne parliamo".

 

L'idea era sempre stata quella di guadagnare più potere e prestigio per riuscire a farsi accettare almeno da lei, ma da quando aveva preso con sè quei bambini aveva subito smesso di pensarci.

Quasi non ricordava più il volto di quella donna, anche se era passato appena un anno dall'ultima volta che l'aveva vista.

E con la gente di Orva era ancora peggio.

Uno scricchiolio sotto le coperte attirò la sua attenzione.

Le scostò.

I suoi occhi si riempirono di lacrime.

Uno dei ritratti che Ally le aveva fatto durante la loro scampagnata nella Terra del Mare.

Lo strinse tra le mani fin quasi a strapparlo.

In un attimo... il casato... sua madre... il Talismano... e persino Koji... Tutto sprofondava nella nullità al confronto di Morgan, Eron e Ally.

No.

Non poteva rinunciare a loro.

Erano loro la sua famiglia. Già da tempo li considerava come suoi veri figli, e mai avrebbe permesso a quel Ryuk di far loro del male.

"Sia lui che gli altri mi hanno sempre considerata come una maledetta strega. Bè, gli farò vedere io di cos'è capace una strega!".

Sì. Era pronta.


 

 
  
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