[Muccaaaaaara,
spero
che tu non ti senta troppo insultata da tutto ciò D: Basta,
scriviamo qualcosa
a quattro mani, dai.]
Sono innamorata perdutamente di questa canzone dei Local H, "Hands on
the
Bible", e stavo piangendo su Locke e Rousseau quando ho deciso di
prendermi una pausa e scrivere una mezza cavolata. In mente avevo
questa cosa
beeeella, però non mi piace molto il risultato finale,
è—incompleto, però se
provo ad aggiungere si sbilancia tutto quanto e mi piace ancora meno.
Buona
lettura ♪
They saw you do it and they know your name.
Quando Castiel cade per
davvero
è una cosa rapida e terribile.
Non è veloce secondi i canoni umani—figurarsi, per
loro è qualcosa di così
lento e difficile da notare finché di "Cas" non si salva
neppure
l'unghia del mignolo sinistro—però lo è
per coloro che Esistevano ancora prima
del tempo.
È una vertigine
improvvisa, come perdere qualcosa di cui non si era mai
del tutto consapevoli ma che c’era, faceva parte
dell'insieme; qualcosa di
meraviglioso. I
Cerchi piangono la
scomparsa del fratello come la morte di molti altri prima di lui, ed
è quasi irritante come
non si interroghino del
perché di tutto questo.
Castiel può percepire
tutto quanto, adesso:
il Cielo, che non vede nulla, non lo farebbe neppure se ne avesse la
possibilità;
e l'Inferno, che crede di conoscere tutto, s'illude di scegliere
consapevolmente il bene e non riconosce le sottilissime stringhe che
muovono le
figure sulla scena;
e la Terra, con le mani sul volto, piegata in due, piange come h fatto
per
secoli e annaspa, non ricorda un tempo in cui i respiri fossero pieni e
soddisfacenti.
Castiel, che non vedeva nulla e
credeva di aver imparato la propria
parte alla perfezione, è rannicchiato nell'angolo e si sente
vivo meno della
metà, sempre così maledettamente lucido,
e sa (ne
è certo) che
non tornerà intero, non più.
Egli è in lutto per gli
amori che gli sono scivolati dalle dita
e cieco al di fuori di se stesso;
non può neppure fingere
di non conoscere la ragione di tutto questo, l'idiota.
Rats
in the attic, Toys in the cellar,
She’s an
addict And he wants to learn.
Hands on the Bible,
Egomaniacal,
As you screw yourself
into oblivion.