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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    13/04/2012    8 recensioni
Non è più sicura di niente, e lui di certo lo sa benissimo: i suoi occhi sono pieni del bacio rosso disegnato sul bicchiere di lei.
{Robert Carlyle/Jennifer Morrison ♥ accenni Josh Dallas/Ginnifer Goodwin}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Morrison, Robert Carlyle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vancouver, 13 aprile 2012 ~

prompt: #090, vin rouge

 

 

 

Non è sicura di come sia successo.

È per questa faccenda del compleanno, si dice. Un paio di mesi fa, mentre aspettavano sul set che la disposizione delle luci diventasse definitiva, Robert si è appoggiato al banco del ‘negozio dei pegni’ e le ha chiesto quando avrebbe compiuto gli anni. Così, di punto in bianco. Lei ha risposto senza pensarci, e hanno scoperto che i loro compleanni cadono a soli due giorni di distanza l’uno dall’altro.

Non è sicura di come sia successo, dopo, che uno dei due – non ricorda bene chi – se ne sia uscito con quell’assurda proposta d’incontrarsi il tredici di aprile per festeggiare insieme.

Non è neanche sicura che sia sensato, o giusto.

Di una cosa sola non ha alcun dubbio: da quando l’ha vista arrivare, Robert non ha mai smesso di sorridere.

«Lo sai che se ci scovasse qualche fotografo avremmo vita breve?»

«Il tuo fidanzato è così geloso?»

Jennifer ride. «Veramente pensavo a tua moglie.»

«Touché

Parlano di tutto e parlano di niente, ed è un bel posto in cui stare, seduti al tavolo di un ristorantino comodo in cui scoppietta il fuoco perché fuori c’è un vento che taglia la pelle, circondati da un odore buono e caldo di intimità, l’uno di fronte all’altra, a mangiare un piatto dall’impronunciabile nome italiano, con una bottiglia di vino rosso a fare da confine tra lo spazio vitale dell’una e il sorriso dell’altro.

Non è sicura di quando sia successo, ma ha scoperto che quel sorriso le piace proprio. Molto.

«Hai saputo di Ginnifer e Josh

«Già.»

«Pensi che sia vero?»

«Non saprei. Non ho avuto modo di sentire il mio dearie dopo le ultime riprese.»

Jennifer ride. «Ancora con questa storia?»

«Forse mi sono immedesimato nel mio personaggio più di quanto mi aspettassi.»

Parlano di niente e parlano di tutto, e il fatto è che riescono a farlo anche in silenzio. E del resto non è una cosa nuova. Capitava anche prima, spesso, quando a volte le riprese s’interrompevano di colpo e qualcuno intimava loro di smetterla di mangiarsi con gli occhi a vicenda, di contenersi o quel fottuto bancone che li divideva sarebbe finito con l’esplodere.

Non è sicura del perché, ma le è sempre andato bene così. Anche oggi le va bene così.

«Non ti sembra un po’ deprimente?»

«A cosa ti riferisci?»

«Insomma, se ci pensi sembra quasi che due persone che recitano insieme debbano necessariamente cominciare a uscire insieme...»

«Capisco... Come se s’innamorassero dei personaggi, piuttosto che delle persone. È questo che intendi?»

«Già, più o meno. Ora, so che Ginnifer ha sempre stravisto per lui...»

«Eppure credi che sia innaturale.»

«Beh, siamo sinceri. Di questo passo la gente comincerà a domandarsi quando tu ed io inizieremo a frequentarci alla luce del sole.»

«E non è quello che stiamo facendo giusto adesso?»

Jennifer ride. «Hai ragione. Hai preso troppo dal signor Gold

«Tu invece, cara, sembri molto più condiscendente della mia Emma.»

Parlano di tutto e parlano di niente e parlano in silenzio, e Jennifer si accorge che Robert sorride davvero spesso e che lei ride davvero tanto. È il vino. Sì, probabilmente è per quello. Ma per un attimo è sicura che sia qualcos’altro – la vicinanza, la mano di lui che la sfiora appena mentre le versa da bere, il suo accento duro, il profumo e quegli occhi scuri e caldi come i tanti caffè che le ha offerto: col tempo ha imparato persino a zuccherarglielo nella giusta dose – a farla avvampare e a scaldarla molto più del fuoco.

La mia Emma. Mia. Mia. Mia. E non è neanche vero poi.

Non è più sicura di niente, e lui di certo lo sa benissimo: i suoi occhi sono pieni del bacio rosso disegnato sul bicchiere di lei.

«Si sta facendo tardi. Devo essere in aeroporto tra meno di un’ora...»

«Ti accompagno. Anch’io parto tra un’ora.»

«Oh, dai. Perché dovresti alimentare le pare mentali di chicchessia?»

«Perché non dovrei farlo?»

Jennifer non ride più mentre lo guarda alzarsi con discrezione per pagare il conto al banco. È quasi sorpresa di non rivedergli addosso uno di quegli elegantissimi completi di scena, ma la solita camicia sformata e i soliti vecchi jeans che ha imparato a conoscere lontano da ‘Storybrooke’. Per qualche istante fantastica su di lui che l’accompagna in aeroporto, si congeda, le sorride ancora – persona? Personaggio? – prima di voltarsi e prendere un aereo diverso che lo riporti a casa da sua moglie e dai suoi figli.

Di un’altra cosa non ha dubbi: una parte di sé spera che gli aerei – entrambi – portino un ritardo di ore, giorni, mesi interi.

O magari che partano senza aspettarli.

È il vino che è troppo forte.

 

 

[ 780 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Il fatto è che, scoperto che il compleanno di Jennifer Morrison era ieri (12 aprile) e quello di Robert Carlyle sarà domani (14 aprile), semplicemente non ho potuto ignorare la cosa. E ci ho provato, badate bene, mi sono detta che non potevo prendere questa innocua coincidenza come presupposto di avvicinamento. Però... Però niente, è stato più forte di me! xD

Mi è venuta quest’idea in cui i due s’incontrano ‘a metà strada’, ossia in data odierna, per festeggiare; tuttavia è stato l’accenno al recente gossip (più o meno attendibile) secondo il quale Ginnifer Goodwin e Josh Dallas si starebbero frequentando fuori dal set di Once Upon a Time a fare in realtà da stimolo principale per questa storia: in effetti, che il nostro pensiero sia fondato o no, tutti noi tendiamo a shippare attori che lavorano insieme e lo facciamo ancor più ardentemente se la loro chimica di fronte alle videocamere ci lascia a bocca aperta. È su questo che ho voluto riflettere... E, beh, lungi da me l’idea di sminuire matrimoni e relazioni realmente esistenti, ma Dio, avete visto come si guardano in scena questi due?!

Il bacio-prompt è volutamente metaforico perché ho voluto riprendere l’atmosfera della mia precedente Gold/Emma, come testimonia la presenza ripetuta del bicchiere. Ci tengo anche a specificare che fino a poco tempo fa Robert Carlyle tweetava con Josh Dallas chiamandolo scherzosamente dearie, dunque quella non è stata una mia malsana idea. Già, quella no.

   
 
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