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Autore: Tactolien    14/04/2012    1 recensioni
La mia prima EFP del Mondo Emerso. Spero che vi piaccia.
Il posto era già ghermito di gente di tutte le razze: uomini, gnomi e qualche ninfa non troppo a suo agio.
La donna sorrise: con tutta quell'etnia riunita lì, nessuno avrebbe fatto caso a lei o ai suoi occhi viola
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivò nella Terra della Notte nel giro di poco ore di volo.

Lasciò Fafnir in una pianura al di fuori di un piccolo villaggio, e da sola s'incamminò verso il luogo stabilito dell'incontro.

Era un palazzo di cristallo nero non tanto più grande del suo. Completamente ridotto in macerie.

La Maga sapeva benissimo cos'era quello, l'aveva visto più volte nei dipinti dell'Accademia: l'oscuro Tempio di Thenaar, la vecchia sede della Gilda degli Assassini.

"Certo che Ryuk sa come essere teatrale"

pensò.

Ma bando alle ciance.

- Ryuk!!- gridò, spalancando di botto l'entrata pericolante, ritrovandosi comunque in uno spazio parzialmente aperto e senza soffitto, pieno di colonne incrinate o cadute.

L'Elfo era là. Seduto sulla testa di una vecchia statua di Thenaar, a fissarla seriamente. Le fece un cenno con la mano per dirle di fermarsi e restare dov'era.

- Dove sono i bambini?!-

- Il Talismano, prego- rispose quello senza troppe cerimonie. Era chiaro che non aveva alcuna paura che lei potesse usare la sua magia contro di lui.

Senza esitare, Raftela si sfilò il medaglione dal collo e lo tese in avanti.

Uno schiocco di dita... e un orripilante corvo nero glielo strappò di mano, lasciandole alcuni segni di artigli sulla pelle.

Prese la catenella dell'amuleto tra le zampe e lo portò dal suo padrone.

Dopo averlo esaminato attentamente per essere certo di non esser stato imbrogliato... ghignò compiaciuto.

Finalmente. Il potere che lui, e solo lui meritava, era nelle sue mani.

Tutti i suoi fratellastri sarebbero stati spazzati via come polvere.

- Ora ridammi i bambini- lo riportò alla realtà Raftela.

Quello allargò il sorriso e strinse il Talismano in pugno. Un fascio scuro si materializzò sotto i suoi piedi, sollevandolo in aria fino ad arrivare al punto più alto della struttura.

- A dir la verità... credo che li terrò ancora un pò con me-

- No!!- gridò l'Elfa, sentendo la rabbia montare nel suo cuore. Ormai aveva quel che voleva. Perchè mai accanirsi in quel modo su di lei e i bambini?!.

Digrignò i denti. Bè, in fin dei conti stava parlando di Ryuk, avrebbe dovuto aspettarselo.

- Sìì! Sono imprevedibile!-.

Rivide la morte di Taniro.

No. Stavolta non gliel'avrebbe permesso.

Strinse i pugni.

- Ascoltami bene, orribile individuo, adesso vengo lì e ti schiaccio come un moscerino!!- ringhiò, cominciando già a muover qualche passo in avanti.

L'Elfo non si fece intimorire. E perchè avrebbe dovuto? Dopotutto aveva il Talismano dalla sua parte.

Lo tese immediatamente, e gridò... - Tareph!-.

Subito... alcuni macigni sbucarono dal sottosuolo, cominciando a levitare a ben cinque braccia da terra.

Raftela si fermò, osservando ogni loro mossa.

Quelli si frantumarono riducendosi a spuntoni affilati come lance, e si scagliarono contro di lei.

Quella continuò ad avanzare come nulla fosse, semplicemente alzò uno scudo magico intorno a sè, che polverizzò la pietra al momento dell'impatto.

"Non è il modo corretto di usare il Talismano"

pensò "Le pietre hanno pieno effetto solo se si trovano nella loro Terra d'origine. Ora lui potrebbe usare perfettamente solo Goriar, perchè siamo nella Terra della Notte. L'altra volta sono riuscita a usare pienamente le altre pietre solo perchè ero nella Grande Terra, che le accoglie tutte".

Al mancato effetto del suo attacco, Ryuk scosse la testa, perplesso e vagamente preoccupato: quella pazza era più vicina di quanto avesse voluto.

Tentò di nuovo, amplificando l'effetto con la Lacrima del Padre della Foresta.

- Flar!-.

Un vasto fascio di fuoco le si avvolse intorno, ma senza mai toccarla veramente.

Si dissolse nell'aria nel giro di pochi secondi.

- Ho un'Intimità con il fuoco, ricordi?- sorrise Raftela al suo sgomento.

- Neanche con dieci Lacrime potresti mai avere la meglio su di me-

- Maledetta- sibilò l'Elfo, saltando giù dalla torre, andando a insinuarsi in una larga fessura dove il soffitto reggeva ancora, sparendo dalla vista della Maga.

Quella storse gli occhi. Un uomo normale sarebbe morto nel cadere da un'altezza così vertiginosa, ma pochi secondo dopo... un'enorme viverna d'ombra, molto più grande dell'ultima volta, spiegò le ali uscendo allo scoperto, distruggendo tutto ciò che rimaneva della struttura della Gilda. Raftela dovette ripararsi la testa per non essere colpita dalle migliaia di schegge di cristallo nero sollevate in aria.

Ma quando tornò a guardare...

- Lady Raftela!!- strillavano Ally, Eron e Morgan, legati sulla groppa della creatura.

Ryuk alle briglie, si dava alla fuga.

- No...- aiutata da un incantesimo di levitazione, l'Elfa saltò e si aggrappò saldamente a mani nude ad una delle zampe della viverna.

Era un essere completamente privo di anima e natura, neanche si accorse della sua presenza, ma il principe rinnegato fece di tutto per farla cadere.

Dal principio si limitò a scendere di quota affinchè la donna si schiantasse contro gli alberi, poi provò con brusche virate, ma quella non cedette.

Così cambiò tattica.

- Se vuoi una cosa fatta bene...- si disse sguainando la spada.

Fece per calarla sulla donna quando Eron, con uno sgambetto, riuscì a farlo cadere all'indietro mentre gli altri due si allungarono per trattenerlo a suon di morsi.

- No!-

- Lasciata stare la mamma!-

- Maledetto Elfo-.

Quello gridò frustrato - Maledetti mocciosi!!-.

Riuscì a scollarseli di dosso a gran calci, Morgan si ritrovò addirittura col naso sanguinante, mentre Eron e Ally se la cavarono con pochi lividi.

Il principe recuperò la spada e tornò a occuparsi della nemica.

Fu proprio in quel momento che Raftela non riuscì più a tenere la presa sulla zampa della viverna.

Cadde nel vuoto per parecchie braccia, ma non ebbe neppure il tempo di realizzare che una sagoma nera e rossa apparve sotto di lei, prendendola al volo.

- Ma che...?-

- Tutto bene?- chiese Amina, in sella a Jamila.

La Maga non perse tempo in convenevoli.

- Ryuk ha i bambini- e aumentarono a velocità di volo.

Non passò molto tempo quando vennero affiancate anche da Fafnir.

Il fedele drago nero e blu, aveva seguito l'odore della sua padrona da che l'aveva lasciato.

Un salto... e Raftela gli fu subito in groppa.

Guardò Amina, che annuì convinta.

- Insieme!- disse lei.



 

 
  
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