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Autore: Bab1974    15/04/2012    3 recensioni
Drarry.
Si inizia con Harry che decide di fare outing con parenti e amici. Riuscirà il nostro eroe, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, a sopravvivere all'ira funesta di Ron, che vuole vendicare l'onore della sorella?
Spero che come inizio sia intrigante. E' la mia prima ff. Più avanti, nel caso modificherò questa intro.
Segue: Draco vuole vendicarsi i un affronto subito da Harry e quando lui si dichiara, decide di aprofittarsene.
Cosa avrà in mente il perfido Serpeverde? Ma... se poi se ne dovesse pentire?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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I percorsi dell'amore

Ciao, il mio nick è bab1974 e questo è il primo capitolo della mia prima (e speriamo non ultima) storia, che pubblico su EFP. Sarà una Drarry, da quando bazzico il sito, cica 5/6 mesi, ho letto quasi unicamente slash, a parte piccoli episodi. Perciò AVVERTENZA a chi leggerà, se non amate le storie con personaggi che abbiano certe inclinazioni, nessuno vi obbliga a leggere. Avvertitemi solo se mi devo trovare una beta, poiché per il momento faccio tutto me. Ringrazio Fairycleo per la risposta alla recensione, speriamo che arrivi a leggere fino in fondo senza che le venga il mal di pancia o si addormenti. Per ora il pov è Harry, poi cambierà e diventerà Draco, capirete poi il perché. Alla fine, per un po' di NDA.



Disclaimer: La seguente storia è di proprietà di J.K.Rrowling. Io non ci guadagno nulla, se non soddisfazione personale.





I percorsi dell'amore -Prologo-





La cicatrice non gli doleva più, gli incubi erano finiti e non temeva più che qualcuno a distanza frugasse i suoi pensieri più intimi per fare male a lui e alle persone cui teneva. Erano passati circa due mesi da quando aveva eliminato Voldemort e, per quanto la sua vita non potesse definirsi esattamente perfetta, Harry Potter non si era mai sentito più -tranquillo- in vita sua. Certe volte aveva cercato di definirsi -felice-, purtroppo la morte del Signore Oscuro non aveva solo portato gioia, ma lasciato un velo di pesante amarezza, che adombrava tutto e tutti.
Harry per primo si rendeva conto che era stato solo grazie al sacrificio di chi era morto per difendere lui e il sogno di un futuro migliore, se era riuscito nel suo compito. E se non aveva più incubi in compenso loro li sognava spesso ma, nonostante la tristezza che provava, era rincuorato nel vederli felici per l'impresa compiuta e, quando era sveglio, chiacchierava spesso con le loro immagini. Tanto spesso che perfino nel Mondo Magico, dove la cosa era piuttosto naturale, lo avrebbero preso per matto, se non si fosse saputa la causa di tutto. Era Sirius Black, l'unico vero padre che avesse mai conosciuto, il suo preferito. Non avevano chiacchierato così nemmeno quando era vivo, occupati com'erano con la guerra. A lui raccontava tutto, e chiedeva consigli su ogni cosa. Certe volte si chiedeva se l'immagine parlasse per puro riflesso o vi fosse realmente una parte di lui che gli rispondeva, ma alla fine non poteva non concedere che le reazioni a quello che diceva apparivano piuttosto veritiere. Così succedeva che lo vedeva allegro e divertito quando gli raccontava aneddotti sulla sua vita con la famiglia Weasley, con i quali era andato a vivere dopo la guerra, la vita caotica di una numerosa ma affettuosa famiglia. Lo sentiva attento e orgoglioso, quando gli raccontava della ricerca degli Horcrux, della fine della battaglia, della fine di Voldemort. Vedeva la rabbia montargli dentro e uscire dardeggiante dagli occhi quando gli sfuggiva di raccontargli i soprusi cui lo sottoponevano i Dursley: per fortuna loro era solo un ritratto. Raramente lo vedeva anche triste, e succedeva soprattutto quando gli parlavano di coloro che se ne erano andati prima e dopo di lui. Per fortuna questa poteva essere una scusa per una rimpatriata e spesso si finiva con un piccolo ritratto che conteneva tutti coloro che erano stati vicini in tempi diversi a Harry. James e Lily, Silente, Remus e Tonks, Fred, Moody, Edwige... persino Piton si vedeva, ma era solo, in un angolo, e sembrava che i suoi occhi fossero costantemente fissati su Lily. Sirius ogni tanto cercava di stuzzicarlo, lo chiamava Mocciosus, ma l'unica reazione dell'uomo era di andarsene. Non vedeva mai Dobby, ma solo perché da vivo nessuno aveva fatto al povero elfo foto o ritratti.
Comunque alla fine Sirius era l'unico che conosceva tutto di Harry, e fu il primo al quale il ragazzo raccontò di aver lasciato Ginny. L'uomo non ne fu particolarmente stupito. In quei mesi la ragazza era stato un argomento tabù, e tentava in ogni modo di evitare di parlarne.
"Ti piace un'altra?" chiese Sirius.
"Non proprio. Il fatto è che ho scoperto che non piace il genere di Ginny."
"Non è un problema se non ti piacciono le rosse lentigginose, esistono un sacco di tipi di ragazze nel mondo."
"Non è proprio così. Il genere che intendo è quello femminile."
Era stato piuttosto divertente vedere il ritratto sbiancare. Sirius sparì per un attimo dall'inquadratura.
"Ehm, Sirius, sei svenuto?" Se non fosse che l'uomo era già morto, si sarebbe preoccupato.
Quando lo vide tornare con il padre James e un'espressione ghignante tipo, -così impari a farmi venire dei colpi-, fu il turno di Harry di cambiar colore, ma alla fine le cose si risolsero per il meglio. In fondo il padre e il padrino e tutti coloro che lo avevano amato da vivo, desideravano per lui una vita serena e piena di soddisfazioni, non importava al fianco di chi.
Harry aveva fatto il primo passo, il più facile. In fondo anche se ti potevano rispondere erano pur sempre dei ritratti, al massimo potevano prenderti a male parole. Poi dopo superato l'imbarazzo e aver parlato col padre, anche se appeso a una parete, o chiuso dentro ad un album che problema poteva esserci a parlare con gli altri?
Doveva parlare a Ginny, che aveva lasciato senza troppe spiegazioni, poi dire tutto al resto della famiglia Weasley, che lo aveva sempre trattato come un figlio. Soprattutto era la reazione di Ron quella che temeva maggiormente. Lui era suo amico e di sicuro si sarebbe sentito tradito e si sarebbe erto come difensore dell'onore della sorella, che come unica femmina in mezzo a tanti maschi, era la più coccolata, contro la serpe in seno. Sperava che le cose si sarebbero sistemate il più velocemente possibile. L'amicizia di Ron era una delle cose cui teneva di più al mondo.
Il giorno seguente sarebbe arrivata anche Hermione, reduce da due mesi passati con la famiglia, a farsi  perdonare per averli oblivati, anche se per il loro bene. Era sicuro che lei come amica lo avrebbe aiutato a fare capire a Ron che era meglio soffrire un po' adesso, che tutta la vita. Poi avrebbe potuto prendere da parte le ragazze a chiedere loro consigli su come chiedere a un ragazzo molto carino che abitava non lontano da loro nella Londra Babbana, se potesse essere interessato a lui.
Il pensiero lo fece sorridere. E si addormentò, in mezzo ai maschi Weasley, con la certezza che qualsiasi cosa fosse successa l'indomani, sarebbe stata una giornata che non avrebbe mai dimenticato.

Fine 1° capitolo.



Angolo di bab
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, altrimenti amen, se no poi somatizzo.
Battute copiate a parte volevo solo parlarvi un attimo di me. Per chi non l'avesse capito dal mio nick sono una vecchietta in confronto alla maggior parte delle autrici di EFP.
Ho quasi, ma non manca molto, 38 anni. E' da quando ho 15 anni che penso slash e credo di aver slasshato cose che non avete neppure mai sentito nominare, a parte che non abbiate sky, fox o similari e non vi piaccia fare archeologia. Io sono ancora indietro, ancora non ce l'ho, ma tanto se mi sono fatta il computer a questa veneranda età, c'è tempo per tutto.
Aggiungasi che non so usare, e a fatica lo leggo, il linguaggio SMS, quindi se qualcuno mi vuole mandare un vademecum per interpretarli ben venga. Pensate che non sono nemmeno riuscita a imparare ad usare il T9 *bab si fa piccola piccola per la vergogna*.Non che mi ci sia mai impegnata veramente. Scherzi a parte soffro di una grave forma di pigrizia, che unita agli altri impegni (compagno, figlio, lavoro fuori, lavori domestici), mi rendono difficoltoso dare una data precisa agli aggiornamenti. Comunque spero di riuscirci almeno una volta alla settimana. Il problema maggiore è il mio compagno. Non sa della mia passione per le storie gaie, anche se ha  avuto qualche sospetto, ma non sa di quali proporzioni sia.
Ho chiuso in una valigia con la combinazione tutte le storie originali o meno che la mia mente malata ha partorito. Sono già pronta a dirgli di essermi dimenticata il numero nel caso la volesse aprire.
 Non so neppure di quanti capitoli sarà composta, ma comunque non sarà lunghissima, meno di 10 quasi di sicuro, sempre che non mi faccia prendere la mano. Vorrebbe essere una specie di esperimento per imparare ad usare l'HTLM, prima di mettere le mani ad una storia a cui tengo moltissimo e che farà rivoltare  parecchie di voi contro la sottoscritta, (mi sto preparando in una trincea fatta di mobili IKEA) spero che nel farlo non abbia involontariamente scopiazzato qualcuno, cosa piuttosto facile con quasi 40.000 storie. Vi chiedo perdono in anticipo, è solo un mese che ho internet, poco tempo fisico per stare collegata, e col mio cellulare a fatica riuscivo a seguire gli aggiornamenti.
Sono una giovane (non ridete) donna, molto timida, in maniera quasi da studio psichiatrico, e giuro che se vinco al Superenalotto mi faccio curare, con pochi amici e un sacco di gente che mi ritiene antipatica perchè se ne sta sulle sue, e non abbastanza coraggio per dimostrare il contrario (ve l'ho detto, sarei da curare, ma ammetterlo è già qualcosa, no?). Soffro di senso di inferiorità  persino nei confronti del gatto della mia suocera, ma almeno al contrario suo (della suocera non del gatto), non mi sono fatta venire la depressione perchè non accontento a sufficienza gli altri (mi dovrei suicidare, io!). E' una specie di wonder woman (scusa Cleo se ti copio) verso cui anche le persone normali si sentirebbero inferiori, e prende antidepressivi per andare avanti. La vita è proprio ingiusta.
E dopo questo sfogo ammetto che il mio amore, anzi la mia ossessione per lo slash, non mi ha reso le cose più facili. Fino a ottobre 2011, quando ho scoperto questo sito pensavo di essere una pazza che non riusciva a togliersi certe cose dalla testa. Uff, lo penso ancora, ma almeno ho scoperto che non sono l'unica nell'universo. Ok, se siete arrivate integre alla fine di queste note vuole dire che avete veramente del coraggio e siete pronte a tutto.
Altra informazione su moi.  Io aborro nella maniera più assoluta le storie che parlano di pedofilia e incesto fine a se stessi. Se ne può parlare senza esaltarli, senza renderli rapporti normali perchè non lo sono, e senza stare a descrivere particolari che si possono evitare.
 Al prossimo capitolo, dove risponderò alle vostre recensione, se  ce ne saranno. Spero di aver scritto in un italiese decente, non credo di essere una scrittrice, spero che apprezzerete comunque lo sforzo.
Ciao a tutti

bab
  
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