Autore: Legar (_Zukkerina_ sul forum)
Titolo: Nella tua assenza
Fandom: Harry Potter
Prompt: 2. La drabble deve essere costituita esclusivamente da dialoghi.
Rating: Verde
Avvertimenti: Drabble tripla
Genere: Angst, Dark
Introduzione/riassunto: Drabble tripla scandita dall’alternarsi dei momenti di pazzia e di lucidità di Rodolphus Lestrange, imprigionato ad Azkaban dopo la battaglia di Hogwarts del settimo libro.
N.d.A: La frase La tua anima è nera quanto la mia è una citazione di Sinbad - La Leggenda Dei Sette Mari, film d’animazione della DreamWorks.
Niente e nessuno mai ci separerà è tratta dalla sigla della serie televisiva a cartoni animati La principessa Sissi.
Sei la mia luce nell’oscurità è la traduzione di una frase della canzone Angel in the night di Basshunter - nell'originale You are my light in the dark.
Nei libri non è scritto nulla del destino di Rodolphus Lestrange; io ho supposto che, non morto in battaglia come la moglie, fosse portato ad Azkaban. In realtà non vi è neppure nessun accenno all’amore che egli prova per la moglie; io immagino lei follemente innamorata di Voldemort, e Rodolphus di lei!

Nella tua assenza

«Bellatrix… Bella… dove sei? Dov’è la mia regina? Dove, lontana da me? Non riesco a sopportarlo… Io senza di te non vivo.»
«L’ultimo ricordo che ho di te è la tua maestosa figura nella Sala Grande di Hogwarts. Combattevi, e un riso estasiato animava il tuo viso, e di conseguenza il mio, alla tua vista. Eri meravigliosa.»
«Cadesti, uccisa da un incantesimo nemico, e con te cadde il mio cuore, nella disperazione.»

«Eccoti. Sei con me, non avrei mai sperato in una fortuna così grande. Uniti, anche in prigione.»
«Il tempo sembra non passare mai. I minuti sono come ore, e le ore come giorni. Da quanto tempo sono rinchiuso qui? Ma ho te, e mi basta. Mi basteresti per un’eternità. Un’eternità di sofferenza non mi provocherebbe angoscia, se sapessi di condividerla con la mia compagna.»
«Sento il tocco dei tuoi capelli neri scompigliati dalla furia della battaglia sul mio viso, una carezza di una dolcezza malvagia, che mi costringe a ricordare e a corrodermi nella nostalgia del tuo corpo e della tua anima. Oh, la tua anima è nera quanto la mia; sono destinate a stare insieme, a rincontrarsi sempre, anche in questo inferno.»
«Azkaban è una tortura, ma il pensiero di te mi trattiene dall’impazzire. Sei la mia luce nell’oscurità. Continua a illuminarmi, a rischiarare i giorni che mi rimangono da vivere.»

«Non mi abbandonare. Resta sempre con me. Niente e nessuno mai ci separerà, nemmeno la tua scomparsa. Presto ti raggiungerò.»
«Ecco, mia regina, sento che sto venendo a farti compagnia. Aspettami.»

«Ti aspetto…» fu il sussurro che il prigioniero sentì in risposta nella sua mente persa.

«Rodolphus Lestrange continuò per anni a parlare con la sua stessa ombra proiettata sulle mura della sua cella ad Azkaban, fino alla fine dei suoi giorni. Quella non rispose mai, ma l’illusione lo accompagnò per tutto il periodo della sua prigionia.» pronunciò qualcuno al funerale deserto del Mangiamorte. «La moglie Bellatrix era l’unica cosa rimastagli, privato della libertà.»

Con mia grande gioia e soddisfazione, questa storia si è classificata terza al contest 'Drabble di stile' indetto da Marge86 sul forum di efp.
Ringrazio tanto la giudiciA!

E grazie anche a tutti coloro che leggeranno questa fanfiction.

Love you ♥

 

EDIT: Questa storia ha partecipato al contest L'emozione non ha...fandom! classificandosi prima a parimerito con Futeki (♥) *____* So proud!
Ringrazio tanto la giudiciA per il giudizio!