Salve a tutti. Ho scritto questa fan fiction ormai la bellezza di due anni fa. E' terminata e sto già scrivendo quello che è il terzo seguito di quella che considero una sorta di saga di famiglia. Ho deciso di postare anche in questo sito, perciò sappiate che andrò molto in fretta con l'aggiornamento. Essendo una fic tanto "datata" noterete che ci saranno molte incongruenze: a quel tempo ero arrivata a leggere solo il quarto o quinto libro della Rowling, non ricordo bene, e ho sopperito alle informazioni mancanti con la fantasia perciò non stupitevi se troverete imperfezioni o particolari palesemente inventati. Spero che la storia piaccia anche qui e ringrazio la Webmistress per gli aiuti che mi ha dato.
La Scommessa
Harry James Potter quella mattina di settembre piuttosto nuvolosa non
prestava attenzione a nessuno. Non degnava di un'occhiata i professori, tanto
meno i compagni delle altre case.
Con una certa fatica voltò l'angolo e si
trovò di fronte all'aula di Trasfigurazione. Fissò la porta con aria alquanto
bellicosa e si chiese per quale motivo non potesse fingersi malato.
Quel
giorno, come al solito, ci sarebbe stata lezione del settimo anno con Serpeverde
e Grifondoro e lui ormai ne aveva davvero piene le tasche di quella faccenda. Da
quando ero tornato a Hogwarts, poche settimane, ne erano già successe di tutti i
colori. Insulti continui, incantesimi pietrificatori lanciati "per sbaglio",
frecciate velenose, unghiate fra le ragazze e botte fra i ragazzi. E i
professori erano arrivati al limite.
Quando lui e ...il maledetto biondastro,
come lo chiamava Ron, erano finiti in infermeria con un polso slogato a testa e
un occhio nero, Piton aveva cominciato a inveire e naturalmente la colpa era
solo dei Grifondoro che erano TROPPO VIOLENTI mentre il suo adorato pupillo, Re
di tutte le serpi, di certo aveva solo scherzato quando una mattina aveva appeso
Neville per le caviglie dalla torre di astronomia per passare il tempo.
E
quel giorno lo aspettava un'altra noiosa tirata della Mcgranitt sul comportarsi
decorosamente.
Dopo il discorso solitamente c'erano cori in sottofondo dei
Serpeverde e pernacchie dei suoi compagni. In effetti doveva ammettere che dal
quinto anno erano arrivati davvero ai ferri corti con l'altra casa e anche che
la colpa era soprattutto sua e di Malfoy. Non poteva negare che ora erano
cresciuti e avrebbero anche potuto riempirsi di pugni fra loro due, senza
mettere in mezzo gli altri, ma quando vedeva Malferret entrare in un'aula
attorniato dalla sua scorta, con un codazzo di cretine gli sbavavano dietro e si
permetteva d'insultare chiunque passasse con la sua aria da puro sangue...gli
veniva il prurito alle mani. E l'ultima volta, quando si erano gonfiati di
cazzotti, era successo tutto perché aveva insultato nuovamente Hermione.
Era
strano come la Grifoncina, ormai quasi donna, bellissima, studiosissima e
dolcissima, in quegli anni fosse diventata così saggia e lui e Malfoy due
teppisti. Comunque tre giorni prima, all'ultima lezione, Draco l'aveva fissata
mentre parlava con Zabini e di punto in bianco aveva sparato le sue sui
mezzosangue, facendo ridere tutto il suo codazzo. Ma mentre la Granger l'aveva
ignorato palesemente, Harry si era sentito in dovere di difenderla. Lui e Ron
non riuscivano a concepire che venisse continuamente insultata in quel modo e
anche le risate sguaiate della Parkinson di certo non erano servite ad appianare
gli animi. Da lì alla rissa era stato facile.
Così, con spirito pesante,
entrò in aula e vide subito la spaccatura del Mar Rosso. Serpi da una parte e
grifoni dall'altra.
Intercettò Seamus e lo raggiunse, spiegandogli che Ron si
era attardato a fare colazione.
- Che aria tira?- chiese Potter fissando il
nemico con la coda dell'occhio.
- Come sempre.- rise Finnigan con aria
beffarda - Se oggi cercano rogne comunque siamo pronti.-
- Lo sai che la
Mcgranitt ci ucciderebbe.-
- Ma non lo sai?- disse Neville - Oggi non c'è. Il
Ministero l'ha chiamata ieri sera a Londra. Calì dice che ha sentito in giro
delle voci su degli esami di metà semestre.-
- Esami di metà semestre?-
allibì Harry - Ma è un suicidio! E perché?-
- Per punizione no?-
I
grifoni si girarono verso i Serpeverde e Nott stava davanti a loro, con la sua
aria dura.
- Con il vostro ultimo giochetto a Gazza avete fatto incazzare
tutti i professori!- sibilò rabbioso.
- Noi?- replicò Ron entrando con una
ciambella in bocca - E Neville ci si è appeso da solo al cornicione delle torre,
vero?-
- Ehi, ehi...gente è arrivato testa rossa!- sghignazzò Draco Malfoy
dalla sua postazione privilegiata, seduto di tre quarti su un banco - Ehi
Weasley che fai? Le scorte per quanto alla tua famiglia arriveranno i tempi
duri?-
- Con te in giro invece nella tua famiglia i tempi sono sempre duri.-
replicò il Grifondoro e scatenò come voleva un'accesa discussione. Malfoy gli si
parò davanti con i suoi occhi argentati ridotti a specchi e prima ancora che
potesse rispondere si era già creata un'arena. Ben presto però il leader dei
Serpeverde si ritrovò, felicissimo anche, davanti al suo vero nemico. - Vuoi
fare ancora a botte Sfregiato?- sibilò a un dito dalla faccia di Harry ma quello
di rimando schioccò la lingua, fissandolo con sprezzo - Evapora.-
- Dov'è
finito il tuo coraggio Potter? L'hai seppellito nel letto della Granger per
caso?-
- E con questo cosa vorresti dire?-
Calò un secondo di silenzio e
Ron capì che stavolta sul serio Harry l'avrebbe ammazzato.
- Allora?-
continuò il moro incalzando il nemico - Che intendevi dire di Hermione?-
-
Harry...dai, lascia perdere...- si mise in mezzo il rossino ma l'amico non
l'ascoltò anzi...stava già per caricare un pugno, per stendere lungo per terra
quell'idiota di Malfoy ma finalmente qualcuno mise fine alla lite, piazzandosi
in mezzo ai due. Hermione apparve davanti a Draco e fermò Harry appena in
tempo.
- Non mi sembra il caso di continuare.- disse, mollando i libri su un
banco vicino - Lo sai bene che la Mcgranitt potrebbe farti saltare tutte le
partire del campionato. Harry non essere stupido, battetevi sul campo e falla
finita!-
- Oh, lo sapevo che mi adoravi!- Draco rise perfidamente e
le passò le braccia al collo, stringendosela addosso - Vedi Potter? Mi difende
anche. Sei rimasto senza ragazza!- ma in risposta stavolta la Grifoncina gli
pestò un piede, mollandogli poi una gomitata. E fu la fine. In un nano secondo
la Parkinson le puntò addosso la bacchetta e le scagliò contro un Expelliarmus,
peccato che la Granger si abbassò e venne investito Neville. Da lì una reazione
a catena portò al massacro. Si fermarono solo quando arrivò Silente e....la punizione questa volta fu
inevitabile.
Nell'ufficio del preside stava per essere deciso il loro
destino.
Harry Potter, Hermione Granger, Draco Malfoy e Blaise Zabini stavano
seduti in poltrona, davanti alla scrivania di Albus Silente. Col preside c'erano
anche Piton e Gazza che aveva scoperto la rissa e poi avvisato i
professori.
- Ho scelto voi, per fare da portavoci ai vostri compagni.-
iniziò Silente andando su e giù per la particolare stanza - Dopo attenta
riflessione e dopo gli avvenimenti accaduti a solo un mese dall'inizio di
quest'ultimo anno, io e il consiglio siamo giunti a una soluzione.-
- Per me
era meglio appenderli per i pollici nelle segrete.- sibilò Gazza a bassa
voce.
- Una soluzione drastica...- continuò Silente.
- E spiacevole...-
grugnì Piton.
- Ma necessaria. Non m'interessa per quale motivo questa volta
siate arrivati a usare mani e magia ma se volete alla fine dell'anno accedere al
M.A.G.O allora dovrete fare ciò che vi diremo oggi. E non saranno più tollerate
altre interferenze.-
- Arrivi al sodo.- sbuffò Draco svaccandosi sulla
poltrona - Niente quidditch fino alla fine dell'anno?-
- No.- rise Silente
risedendosi - Esami a metà semestre.-
I tre ragazzi sbiancarono mentre
Hermione non parve scomporsi. Credeva di peggio.
- Ma signore!- Harry balzò
in piedi esasperato - In questo modo ci ritroveremo con un carico doppio!-
-
Dovevi pensarci prima di fare il bullo Potter!- ringhiò Piton zittendolo -
Seduto!-
E il moro si risedette, non prima però di avere un travaso di bile
alla stoccata finale.
- Esami di metà semestre a coppie miste fra Serpeverde
e Grifondoro.-
- COOOOSSSSAAA???- tutti e quattro i ragazzi balzarono in
piedi come molle, fissando il preside con gli occhi fuori dalle orbite - E IO
DOVREI FARE UN ESAME CON UNO DI QUESTI?- sbraitarono in sincrono additando gli
altri - E' FUORI DISCUSSIONE!-
- Spiacente ma è già stato deciso.- concluse
il preside appoggiandosi allo schienale della poltrona con aria beata - Adesso
potete andare. Tornate alle vostre lezioni e riferite agli altri della nostra
nuova didattica. Domani mattina, in via del tutto informale, dovrete riunirvi
nella sala grande e formare delle coppie. Noi terremo alla larga Corvonero e
Tassorosso e non c'importa come sceglierete le coppie, basta che per domani sera
io abbia la lista. Adesso potete andare...e buona fortuna.-
Inutile dire
come presero entrambe le case la faccenda. Pare che la notte precedente alla
scelta delle coppie fosse stato tentato un suicidio di massa. Alcuni più
diplomaticamente provarono a fare le valigie per poi usarle per accoppare i
nemici dell'altra casa... Harry e Draco invece cercarono di ammazzarsi a
vicenda, sfidandosi sotto il platano picchiatore ma alla fine la mattina dopo
tutti quanti si ritrovarono nella sala grande, dopo colazione, per quella
farsa.
Le loro espressioni feroci la dicevano lunga, ma alla fine dopo
essersi minacciati di morte per due orette buone, Hermione tirò fuori la
proposta più sensata.
- Scriviamo i nomi su un pezzetto di carta, li mettiamo
in un cappello ed estraiamo.- disse, sfibrata da quella storia.
- Almeno non
potrete barare.- sibilò Nott accanto a Tiger e Goyle.
- Infatti facciamo
tutti la fila per stare con te.- lo assicurò Ron acidamente.
- Avanti,
scriviamo questi nomi.- disse Pansy Parkinson con vocetta affettata,
attaccandosi al braccio di Malfoy - Se non altro le probabilità di stare con la
mezzosangue sono basse.-
Harry scosse il capo e si sedette accanto
all'amica.
- Sono tutti dei deficienti.- sentenziò, scribacchiando il suo
nome - Ma ce la siamo voluta stavolta.-
- Già...- disse lei ridendo - Pensa a
finire con Goyle...un idiota. Non passeresti mai nessun esame.-
- Con Malfoy
invece avrei assicurato pozioni.- bofonchiò Ron dall'altro fianco della
Grifoncina.
- Si e anche un mal di testa giornaliero.- frecciò Potter che
tornò a parlare con la sua migliore amica - Comunque tu sta attenta. Se quello
con cui finisci ti rompe le scatole non esitare a metterlo a posto.-
- Perché
parti dal presupposto che potrebbe non piacerle?- ghignò Draco, finendo di
piegare il suo biglietto - Che c'è Potter? Geloso delle ex per caso?-
- Pensa
ai fatti tuoi.- sibilò il moro senza filarselo di striscio.
- O è la Granger
che è ancora persa per te?-
- Io sono qua presente,- chiarì Hermione rabbiosa
- se hai delle domande falle direttamente a me, Malferret.-
- Ah, dovrei
proprio addomesticarti mezzosangue.- disse, fissandola ironico con i suoi occhi
argentei.
- Addomesticarmi?- ribatté sdegnata - Sai cosa sei? Uno schifoso
scarafaggio sessista. Ma non sperare troppo, non riusciresti mai a farmi
diventare come quella scimmia che ti porti appesa al braccio!- e la Parkinson
prese fuoco ma il biondo, stranamente, si parò in mezzo, fissando la Grifondoro
con aria di sfida.
- Ah no? Sono convinto che se passassi sotto le mie
grinfie...- e ammiccò malizioso al suo fisico - non riusciresti più a staccarti,
cara la mia mezzosangue.-
Hermione rise di rimando. Dio, che
presuntuoso!
E tutto quel ghignare fece infuriare ancora maggiormente Malfoy.
Erano secoli che voleva toglierle dalla faccia quella sua aria di superiorità e
se solo avesse avuto un'occasione l'avrebbe sfruttata!
- Allora?- si mise in
mezzo Nott - E' una sfida o no?-
- No, calma...- continuò a ridere Hermione -
Tu mi stai dicendo che sapresti farmi cadere ai tuoi piedi e trasformarmi in una
delle oche che ti porti dietro? Questa è davvero bella...- e tacque un attimo,
posando le mani sui fianchi.
- Non mi aspettavo accettassi.- Lui alzò le
spalle, tornando a sedersi ma sgranò appena gli occhi quando la sentì
pronunciare le ultime parole.
- Ok, ci sto.- scandì lapidaria, zittendo i
compagni di entrambe le case. Poi si volse a Calì, che teneva il cappello -
Togli pure il nome mio e di Malfoy. Io e lui staremo insieme per tutta la durata
della punizione.-
- Cosa?!- Harry ora la credeva pazza sul serio. Si voltò
verso Ron per cercare aiuto ma Weasley era talmente sconvolto che credeva di
essere finito in una dimensione parallela.
- E così accetti...- Draco scese
dalla sedia e le si fece a un passo - Se vinco che mi dai?-
Hermione fece una
smorfia, osservando la sua aria libidinosa - Se vinci ammetterò davanti a tutti,
pubblicamente al ballo di fine anno, che Draco Malfoy è il mago purosangue
migliore di Hogwarts ma se vinco io...-
- Se vinci tu?- la incalzò.
- Se
vinco io dovrai chiedere scusa per la tua imperdonabile testa di cazzo, per la
tua arroganza e la tua supponenza. E dovrai smetterla di chiamarmi
mezzosangue.-
- Affare fatto mezzosangue.- disse e le allungò la mano destra.
La Granger attese un secondo, poi la strinse.
- Colossale stronzata...-
ridacchiò Blaise Zabini seduto sulla tavola, lontano dalla mandria.
- E
perché?- Draco tornò accanto a lui, fissandolo interrogativo.
- Quella ti
frega.-
- Quella? Ma va!- sbottò divertito - Non nego che abbia delle armi
per farmi cedere...- e le guardò le gambe, passandosi la lingua sulle labbra
morbidamente - ma non sarò io a crollare. Sarà lei a cadermi nel letto.-
- Ma
bene...finalmente l'ammetti.-
- Che cosa Blaise?- chiese irritato.
- Che
ti piace Hermione.-
- E tu da quando la chiami per nome?-
- E' gentile. E
intelligente. E poi sa ascoltare.- Zabini gli sorrise, illuminando gli occhi blu
- Sta attento, è pericolosa.-
- Io anche.- finì il biondo con un ghigno
diabolico e poi iniziò il pescaggio, quindi non ebbero più tempo di
parlare.
Bisogna dire che andò anche peggio di quanto avevano immaginato,
tranne che per Harry che solitamente era il più sfigato di tutti. Ron finì
addirittura con la Parkinson, la Brown con Nott, Seamus con Tiger e Neville con
Goyle.
Invece quando toccò a Harry parve che la fortuna per una volta gli
arridesse.
Capitò con Blaise Zabini e il Serpeverde non parve particolarmente
nemico. Anzi, gli sorrise e gli disse che sarebbe venuto agli allenamenti di
quidditch del pomeriggio dopo per parlare della questione: Grifondoro e
Serpeverde facevano le selezioni per dei nuovi membri, quindi avrebbero avuto
tempo per decidere sul da farsi.
Finito il massacro del cappello, le due case
di separarono.
- Tu devi essere davvero matta!- sbottò Ron una volta nei
dormitori del Grifondoro.
- Andare a metterti con Malfoy è un'idea pessima.-
le disse Lavanda Brown seduta accanto al fuoco acceso - Ti rendi conto che
adesso la Parkinson e le sue amiche non ti daranno tregua?-
- Non parlarmi di
quella!- frignò Weasley - Se ci penso vomito.-
- Meglio lei che Goyle.- disse
Neville sconsolato.
- Avveleniamoli.- propose Harry sdraiato sul divano.
-
No, ci metterei troppo a fare un veleno.- disse Hermione con un mezzo sorriso,
invece di sgridarlo - Ma Blaise è un bravo ragazzo ed è espertissimo in
trasfigurazione e in erbologia. Ti troverai bene.-
- E allora che bisogno
c'era di fare questa scommessa del cavolo col biondastro?- replicò Potter - Se
volevi sistemarlo una volta per tutte bastava chiuderlo nella casa di Hagrid e
aspettare che calasse il sole.-
- Si ma così non la smetterà mai con la sua
boria!- s'impuntò lei - Se invece gli dimostro che sono brava, anche meglio di
lui, la finirà di fare lo stronzo e la smetterà di chiamarmi mezzosangue!-
-
Non è importante Herm...- la consolò Ron ma lei scosse il capo - Per me si,
invece.-
- Ma che t'importa di quello che pensa lui?- sbuffò la Brown - Sarà
carino ma è odioso. Oh...non dirmi che ti sei innamorata di lui! Io credevo che
ti piacesse ancora Harry!-
- Ti piace Malfoy?- saltò su anche Calì e allora
la povera Granger scoppiò. Mandò al diavolo le solite amiche pettegole dopo aver
salutato Ron ed Harry con un bacio della buona notte, si chiuse in camera sua, a
pensare.
Carezzò Grattastinchi prima di buttarsi a letto e si chiese se aveva
fatto bene a sfidare così apertamente Malfoy.
Stava rischiando molto in
effetti. Troppo...
La luna fece capolino dalla finestra e sospirò. Doveva
dimostrare a quel maledetto di essere brava quando una purosangue. E non lo
faceva solo per far tacere il furetto. No...lo faceva per se stessa.
Chissà
come sarebbero stati quei mesi. Stare tanto tempo con Malfoy...un incubo, pensò
scuotendo il capo.
Nei sotterranei di Hogwarts invece c'era qualcuno che non
riusciva davvero a dormire, per il chiasso ma anche per l'eccitazione. I suoi
compagni stavano ancora sbraitando contro la sorte, tranne Blaise ovviamente che
era superiore a quelle cose, ma Draco se ne stava a letto, con le mani dietro
alla testa...e fissava il soffitto, sogghignando.
Ormai era fatta. Ce l'aveva
fra le grinfie la mezzosangue. L'avrebbe fatta diventare una bella bambolina
tutta per lui.
E finalmente l'avrebbe smessa di guardarlo come se neanche
esistesse.
Chissà se anche lei stava pensando a come agire?
Magari stava
già rimpiangendo di aver accettato la sfida...doveva ammetterlo comunque. Era
rimasto davvero spiazzato quando la Granger aveva accettato la sua sfida ma lui
non aveva piani in mente, per il momento. Innanzi tutto avrebbe dovuto studiare
un po' le sue abitudini, poi come un grande predatore avrebbe dato la
zampata.
Non sarebbe stato così male portarsela a letto...pensò ridacchiando.
Magari si sarebbero anche divertiti.
- Perché sghignazzi?-
Draco si girò
per vedere la figura di Blaise sulla sua porta, illuminato dal fuoco del camino
della sala comune ai Serpeverde. Continuò a ghignare, chiudendo gli occhi.
-
So cos'è che ti eccita tanto.- borbottò Zabini incrociando le braccia.
-
Portarmi a letto una Grifondoro?-
- No...cercare di portarti a letto una
degna avversaria.- rispose Blaise sorridendo dolcemente - Ma sta attento
Dracuccio...- e fece il verso di Pansy, mandando il biondo in bestia - Hermione
non è come quelle che ti girano attorno. Può darsi che sarai tu alla fine
dell'anno a dover ammettere pubblicamente al ballo di essere lo stronzo che
sei.-
- Grazie amico, sei davvero incoraggiante.- Malfoy si appoggiò sul
gomito e lo guardò con un sopracciglio alzato - Elencami quattro buone ragioni
per cui non potrei vincere.-
- Ah semplice. La prima è che Hermione ha un
cervello.-
- E allora?-
- Qualsiasi donna con un minimo di cervello ci
penserebbe su due volte prima di andare a letto con uno che si è sbattuto tutta
la fauna femminile di Hogwarts.-
- Ok...- Draco gliela passò senza replicare
- Due?-
- Sa della scommessa, quindi alla fine dell'anno potrebbero venire
fuori casini. Se per caso s'innamorasse sul serio di te, cosa improbabile,
comincerebbe a fingere. Se t'innamorassi tu...- e Blaise ignorò la sua ghignata
acida - lei non ci crederebbe mai. Terzo c'è la questione molto complicata che
si chiama "Harry".-
- Che c'entra San Potter?-
- Tu non reggi il suo
confronto.- scandì lapidario il suo amico.
E Draco stavolta s'incazzò sul
serio. - Io sarei da meno di quello?-
- Quello almeno ha avuto le palle per
dirle che l'amava. Sono stati insieme per due anni e a quanto ne so c'è ancora
qualcosa fra loro. Lui è il suo migliore amico mentre tu non fai altro che
trattarla male e insultarla perché i suoi genitori sono babbani anche se sai
benissimo che ha più forza nel suo mignolo che quei cretini dei nostri compagni
là fuori.-
- Calma Blaise...chiariamoci...innamorarsi? Ma sei scemo adesso?
Quella è una Grifondoro! E poi io voglio solo portarmela a letto e scaricarla,
così finalmente la pianterà di guardarmi dall'alto in basso. Non me ne frega
niente della Granger, dai! Sai che figura ci farei ad andare in giro a dire che
è la mia ragazza?-
- Migliore di quella che fai facendoti sbaciucchiare da
Pansy.- frecciò Zabini tornando alla porta - Comunque ripeto: stacci attento con
Hermione. Alla fine dell'anno potresti avere brutte sorprese. Questa scommessa
l'hai voluta tu. Potresti desiderare di non averla mai sfidata.-
- E con
questo che vorresti dire?-
- Niente, niente. Ora me ne vado a letto. Notte
Draco.-
- Aspetta! E la quarta ragione?-
Blaise si fermò e sogghignò con
aria sibillina.
- Falle del male e ti spacco la faccia. E' una mia amica.
Notte di nuovo!- e se andò in allegria, lasciando Malfoy a chiedersi da quando
il suo migliore amico aveva perso il cervello. Ok, aveva notato negli anni
passati che Blaise e la mezzosangue si fermavano spesso a chiacchierare e a
ridere come deficienti. Non aveva mai voluti indagare, tanto meno aveva mai
pensato che fossero stati a letto insieme, ma ora davvero si esagerava!
La
mania di Blaise di essere sempre al di sopra delle righe stava cominciando a
fargli venire i nervi. E infatti dormì poco e male, sognando continuamente le
ultime parole della Granger, che avevano sancito la sfida.
C'era di nuovo
un tempo infame quel giorno, nuvoloso da fare schifo. A quanto pareva numerose
tempeste si sarebbero scatenate fino ad Halloween e ora che erano appena
all'inizio di ottobre tutta quell'umidità era deleteria alle serpi.
Comunque
come primo giorno di accoppiaggio non sarebbe potuto iniziare peggio.
La
lezione di Piton sarebbe iniziata presto e quando il trio inossidabile del
Grifondoro fece ingresso nella sala emise quasi un gemito in sincrono. A quanto
pareva le coppie avrebbero dovuto dividere anche i banchi...
- Che sbuffi
tu?- ringhiò Ron verso Potter con aria disgustata - Zabini è sopportabile!-
-
Dovresti considerarti fortunato a stare con me,- sibilò Pansy Parkinson
passandogli a fianco con la sua roba - almeno non avrai più problemi in pozioni
Weasley.-
- L'unica mia fortuna è quella di non dover dividere il dormitorio
con te.- concluse sedendosi accanto a lei.
- Avete fatto scorte di
analgesici?- chiese Potter ai compagni della sua casa.
- Qua ci starebbe
meglio un goccetto!- rise Zabini apparendogli alle spalle.
- Ciao Blaise!-
gli sorrise Hermione - Com'è che sei così allegro?-
- Ho dormito
benissimo...- insinuò lui con un ghigno angelico - A differenza di qualcun
altro.-
- Chiudi il becco che è meglio!- disse Draco Malfoy, entrando in quel
momento nell'aula con la sua falcata sprezzante - Avanti mezzosangue, seduta e
poche storie.-
- Seduta e poche storie?- allibì lei sdegnata - Ma con chi
credi di parlare idiota!?-
- Oh, hai ragione scusa...- sibilò frettoloso - Tu
stai in piedi, mi siedo solo io.-
- Buone maniere, buone maniere...-
canticchiò Zabini sedendosi nel banco alla loro sinistra con Harry che si
chiedeva ancora se fosse un incubo spaventoso. Il biondo però non fece in tempo
a ringhiargli di pensare ai fatti suoi che entrò Piton, sbattendo le porte coi
suoi soliti modi bruschi. Chiuse finestre e fece buio, poi si portò davanti alla
cattedra.
- Sappiate che questa storia mi disgusta...- iniziò, cogliendo
assensi nei visi di chiunque in quella stanza - E trovo inaccettabile questo
mescolio fra le vostre case. Ma il preside è stato irremovibile...quindi sono
qui avvisarvi che d'ora in avanti i punti che conquisterete verranno divisi a
metà col vostro compagno.- e fissò ferocemente i Grifondoro pensando che non
avrebbe più potuto levare loro punti senza infierire anche su quelli della sua
casa - Inoltre d'ora in avanti dovrete sedervi sempre col compagno che avete
scelto. Se le regole verranno infrante e provocherete nuovi scompigli voi del
settimo non solo mancherete al M.A.G.O ma d'ora in avanti le lezioni le
seguirete da dietro le sbarre delle celle dei sotterranei...sono stato
abbastanza chiaro?-
Un leggero assenso gli giunse poco dopo, così dette una
rapida occhiata alle coppie.
Ci sarebbe stato da ridere, pensò
acidamente.
Comunque non perse tempo e iniziò subito una lunga tirata di due
ore sulle proprietà della Spina Bianca, erba mistica che aveva in sè oltre che
un miracoloso potere curativo anche un potentissimo veleno, dato dalle sue spine
arcuate.
Fu soprattutto una lezione teorica e in pochi parevano dell'umore di
seguirla, specialmente Draco Malfoy che cominciò di soppiatto a guardarsi
attorno, verso la mezzosangue. In effetti non pareva neanche vederlo, prendeva
solo i suoi appunti con attenzione. Cominciò a notare un po' di cose di lei:
intanto la sua scrittura tondeggiante...e i suoi scarabocchi a fondo pagina
quando si annoiava.
Verso la fine delle due ore scoccò una rapida occhiata
direttamente a lei e per una volta dovette dare ragione a Blaise.
Ok, era
bella, molto bella...aveva un bel profilo e due occhi dorati che erano la fine
del mondo. Anche un fisico da mordere e quel pensiero di certo non lo fece stare
più fermo. Rovesciò penna e pergamena, facendo borbottare Piton per il chiasso
ma lo ignorò. Rimase solo sorpreso quando la Granger gli consegnò la piuma d'oca
che era scivolata dalla sua parte. La prese senza di nulla e da quel momento
cominciò a gufare nel suo posto, mentre Hermione cominciò a sua volta a
chiedersi che accidenti gli fosse successo. Non le era sfuggito quel fissarla
continuo, quell'osservarla e studiarla ma non riusciva a capire perché si
comportasse così. Almeno non l'aveva insultata, per una volta.
Si risvegliò
di colpo quando sentì i compiti di Piton.
- Fra due settimane voglio
un'accurata ricerca di dieci fogli di pergamena sulla Spina Bianca sul mio
tavolo con particolare attenzione sulle sue potenzialità velenose. E dieci fogli
a testa...non in due. Per quel giorno pretendo anche una pozione, quella in
coppia...pozione signor Paciock,- sibilò amaro verso Neville - non zuppa.
Intesi?-
Altro leggero bestemmiare in sottofondo, poi ebbero il permesso di
andarsene.
- Come va il mal di testa?- chiese Harry, vedendo Ron allungarsi
sulla panca di pietra in giardino.
- Non me ne parlare. Quella mi farà
diventare matto!-
- Almeno Pansy ti solleverà il voto in pozioni.- lo consolò
il bel moretto - Con Blaise invece credo che me la caverò bene. È simpatico. Ci
vediamo oggi al campo per le selezioni. Vuoi venire a farti un giro sulla
Fireblot?-
- Lo fai per compassione?- si lagnò Weasley.
- Anche...-
ridacchiò Harry - Viene anche Herm. Deve ammorbidirmi Dalton come ogni
anno.-
- Corvonero della malora.- rise Finnigan raggiungendoli - Com'è che
Hermione non ha fatto storie questa volta?-
- A forza di uscire con Dalton
ogni anno si sarà adattata. Ma dov'è a proposito?-
- L'ho vista uscire con
Malfoy...- borbottò Ron mettendosi a sedere stranito - Non è che...-
- Che
cosa?- chiese Neville.
- Ah, aspetta...è là!- lo bloccò Dean Thomas indicando
la loro compagnia con Calì e Lavanda.
- Non è così idiota da farle qualcosa,
tranquilli.- sibilò Harry prendendo i suoi libri - Potrebbe avere una punizione
ancora peggiore e ormai Silente sta per perdere la pazienza. Io vado a
cambiarmi, ci vediamo al campo Ron.-
- Ok...ci vediamo lì...-
Quel
pomeriggio il vento si sollevò parecchio ma le selezioni per le nuove reclute
andarono avanti coraggiosamente.
Harry stava seduto in panchina con Elettra
Baley, quarto anno, ragazza alquanto particolare con qualche problemino al
cervello, cacciatrice che prendeva appunti sugli incredibili esseri che si erano
presentati nel giro di sola mezz'ora. Fu divertente per Ron, Seamus e Dean
vedere le facce di quei due.
Erano agghiacciate. Oppure viaggiavano verso
l'autocommiserazione.
Quando Harry chiese una pausa, Weasley sorridendo dette
una pacca sulla spalla dell'amico.
- Oh, andiamo...non può essere così
grave!-
- Non troverò mai due battitori per sostituire i tuoi George e Fred!-
disse il bambino sopravvissuto poggiandosi contro la parete col capo - Qua si va
di male in peggio! Sono troppo piccoli...e ...-
- E non hanno lo stesso
spirito di sopravvivenza dei tuoi fratelli, Ronald.- spiegò la bella Elettra,
sorridendo al rossino con aria un po' più ottimista - Fred e George mi facevano
sentire sicura mentre attaccavo! Con questi finirei stesa da un bolide in pochi
minuti.-
- E parlando di finire stesi...- sibilò Dean sarcastico, vedendo la
cricca dei Serpeverde dirigersi verso di loro.
- Salve perdenti.- sibilò
Malfoy con il suo manico di scopa in spalla - Ehi Sfregiato, perché quella
faccia? Solo mezze tacche dai Grifondoro?-
- La mia faccia prende
automaticamente questa espressione ogni volta che ti avvicini tu.- spiegò Harry
serafico.
- Divertente Potter. Allora? Niente di nuovo? E tu bambolina come
stai?- chiese, rivolto alla Baley.
Elettra alzò le spalle, sorridendo appena
- Trovato qualcuno d'interessante Malfoy?-
- Un portiere decente magari?-
frecciò Finnigan scatenando l'ilarità fra i grifoni.
- Ridete.- ghignò la
Parkinson sempre appiccicata alla vita di Draco - Se non altro noi abbiamo dei
battitori.-
- A questo si può sempre rimediare. Metterò delle mazze in mano a
delle scimmie e otterrò la stessa cosa.-
- Carino Potter, sai...direi quasi
che sai cose che noi non sappiamo.- continuò la moretta.
- Appunto...dove sta
Hermione?- celiò Dean cercandola in giro.
- Ancora con Dalton.- borbottò
Harry girandosi i pollici - Stavolta mi costerà ben più di qualche libro.-
-
Che ci fa la Granger con Dalton?- chiese Draco levando un sopracciglio
sospettoso.
- Diciamo che il capo dei Corvonero ha una specie di cotta per
lei...- ridacchiò Ron - Ed Harry ogni anno la manda da lui per farlo parlare.
Non credereste mai cosa non dice quello quando ha Hermione davanti.-
- Bel
ruffiano.- sibilò Draco con aria dura verso Harry - E dire che fai tanto il
santo, sfregiato.-
Potter scosse il capo, pulendosi gli occhiali con la
casacca del quidditch. - Capisci solo quello che pare a te, eh?-
- Capisco
che hai mandato la tua sacra ex ad allisciare quel bavoso.-
- E a te che
importa? Da quando ti piacciono i mezzosangue?- replicò Ron sul piede di
guerra.
Fregato da solo. Draco serrò le mascelle ma prima che potesse andare
a impegolarsi in una rissa sempre a causa della Granger, arrivò Blaise a salvare
la situazione. In un attimo distrasse Harry con la pozione per Piton e gli
appunti di Babbanologia ma anche lì ci fu da ridire naturalmente.
- Che
materie inutile,- pigolò la Parkinson - non capisco perché ci sia tutto questo
interesse per i babbani.-
- Forse perché non devi farti riconoscere da loro.-
le ingiunse Ron schifato.
- O forse per tenere buoni i mezzosangue della
scuola.- frecciò Malfoy con sprezzo.
- Senti ma perché non te ne vai
affanculo una buona volta?- cinguettò Harry con un sorriso dolce tutto per Draco
e un tono velenoso come pochi - Mi hai rotto le palle, lo sai?-
Detto fatto
erano davvero pronti a sfidarsi con la magia quando la felicità della Baley
smontò l'aggressività dei due nemici. Osservando il suo scoppio di gioia Draco
quasi non capì che accidenti stava succedendo ma tutto fu chiaro poco dopo.
Infatti la bionda cacciatrice del quarto anno corse a precipitarsi verso la
scaletta degli spalti, dove stava scendendo Hermione imbacuccata in una lunga
sciarpa color rubino. Prima che la Grifoncina potesse dire qualcosa Elettra gli
era già saltata addosso, facendo gelare mezzo gruppo.
- Non lo sapevo che
fosse lesbica...- mormorò Blaise allibito.
- Ma va, le piace solo la
Granger!- gli disse Pansy - Non le vedi mai in sala comune? Quella le salta
sempre addosso.-
- E dire che sembrava così normale...- mugugnò Harry andando
a salvare la sua migliore amica.
Una volta sotto le grinfie di Hermione però
non fu più così contento. Lo trascinò di nuovo allo spogliatoio del Grifondoro
con Elettra attaccata alla gamba, quando finalmente dette sfogo alla sua
rabbia.
- Ottimo portiere, è una montagna del secondo anno, appena
trasferito. Dalton era fuori di sé dalla gioia.- disse acidamente - E ha
sostituito un cacciatore. E' l'ex della Meredit, quella coi capelli a spazzola
di un metro e novanta quasi! E qua gli appunti di attacco che ho preso dal loro
spogliatoio.- li lasciò alla Baley, poi continuò a fare fuoco e fiamme verso
Harry.
- Che ti ha chiesto stavolta?- la incoraggiò Ron ridendo.
-
Un'intera giornata a Hogsmade!- sibilò furente, terrorizzando giusto un pochino
alcuni del Serpeverde - Harry Potter questa volta ne ho davvero basta! Prega di
passare il M.A.G.O perché l'anno prossimo io non ci sarò più e per allora spero
che tu e quell'imbecille di Dalton siate passati a miglior vita!-
- Ha
tentato ancora di baciarti?- chiese Elettra angelicamente, abbracciandola
stretta - Gliel'avevo detto che eri solo mia, sai? Ma non mi ascolta. Non riesce
a capire quanto ti voglio Herm!-
Hermione si massaggiò la testa. E dire che
sembrava così intelligente...e invece quella maledetta viveva nel mondo della
favole! Altro che bacio!
- Grazie comunque,- sorrise Potter quando riprese
fiato - riceverai una sorpresa a giorni!-
- La morte di Malfoy?- frecciò
sarcastica.
- Ehi!- borbottò il biondo incazzoso.
- Meglio...ma è una
sorpresa. Grazie mille...e divertiti con Dalton sabato!- ridacchiò Harry
correndo via con Elettra per tornare alle selezioni. Lasciò così la Grifoncina a
imprecare con Ron e i suoi compagni.
- Come stai a contraccezioni?- chiese
Ron tanto per informarsi.
- Al diavolo che tu, Ronald!- abbaiò furibonda - E
come se non bastasse quello vuole anche i biscotti!-
- Biscotti?- riecheggiò
Ron allibito.
- Si, biscotti!- tuonò l'amica con il viso congestionato dal
nervoso - E adesso torno ai dormitori, devo cercare di sistemare questa faccenda
e trovare un cuscino abbastanza grosso per soffocare Harry questa notte. Ciao a
tutti!- e se ne andò con passo imbufalito, lasciando più di una persona con
qualche dubbio sulla sua sanità mentale.
Ma il bello per lei doveva ancora
venire.
Si era chiusa in biblioteca per cercare qualche informazione su
quella maledetta Spina Bianca di Piton quando qualcuno in vena di darle fastidio
più del solito si sedette al suo tavolo, proprio davanti a lei e quel qualcuno
portava un anello d'argento con serpe annodata su se stessa al medio della mano
destra.
Non sollevò neanche il viso dal libro - Che vuoi Malfoy?-
- Sai
che piuttosto che parlare con Dalton preferirei farmi San Potter?-
- E' un
tuo modo carino per dirmi che Dalton ti sta antipatico?- frecciò lei continuando
a leggere.
- Ci vai a letto?-
A quella domanda stavolta sollevò gli occhi
sul biondo. Tacque solo un secondo però.
- Passami il tuo libro.- gli disse.
Draco lo fece senza fare domande ma quando se lo ritrovò sul cranio e si fece
anche male scattò a molla, furibondo - Come ti permetti dannata mezzosangue?!-
sibilò massaggiandosi il capo ma Hermione lo fissò altrettanto furibonda - Vai a
quel paese, stupido zotico! Io non vado a letto con nessuno, sia ben chiaro!
Tanto meno per delle stupide informazioni sui vostri giochetti con le palline
colorate! Intesi?-
- E c'era bisogno di spaccarmi Divinazione sulla testa per
dirmelo?- replicò di rimando, con tono brusco - Fatti curare!-
- Fatti curare
tu! Arrivi qui e fai domande assurde da maschio oltraggiato e pretendi anche di
aver ragione!-
- Io non sono oltraggiato per niente mezzosangue!- borbottò
riprendendo i suoi tomi con aria seccata - Comunque se vuoi vincere la scommessa
ti conviene cominciare a comportarti da donna e...-
- E saltarti addosso con
occhioni da cerbiatta?- l'anticipò freddamente - Scordatelo!-
- Oh, hai
ragione...mi ero scordato che tu sei irresistibile! Ti basta schioccare le dita
per farmi cadere ai tuoi piedi!-
- No, ma mi basta usare la mia bacchetta per
pietrificarti la lingua se non chiudi il becco.-
- E sa anche fare del
sarcasmo la mezzosangue...-
- VATTENE SUBITO MALFOY O GIURO CHE...-
Non
finì purtroppo perché Draco decise di passare all'azione in quel momento. Mollò
i libri sulla tavola con un tonfo e l'afferrò per i fianchi, stringendosela
contro. Non mosse un dito per fare altro, ma la guardò dall'alto in basso con
gli occhi argentati contratti, come se aspettasse qualcosa. Uno schiaffo forse,
una spinta.
Ma lei non si mosse. Rimase contro di lui, sentendo le sue mani
sulla sua vita.
Era come un abbraccio, pensò lui continuando a restare in
quella posizione. Solo che...non era come quelli a cui era abituato. E lei era
incredibilmente calda. E diversa...da tutte le altre.
L'improvviso borbottio
fra gli scaffali spezzò di colpo ciò che era accaduto e Draco la lasciò andare,
sempre però con gli occhi fissi in quella della Grifoncina. Prese la sua roba e
senza salutare se ne andò, lasciando Hermione a guardarlo mentre si allontanava.
Ma sul viso della ragazza non apparvero espressioni di sorta.
Solo quando si risedette sul suo viso apparve una profonda preoccupazione...che non mancò di
torturarla per tutta la notte.