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Autore: Kysa    17/11/2006    66 recensioni
All'ultimo anno, Draco Malfoy dichiara guerra alla mezzosangue che ha sempre disprezzato, invischiando entrambi in una scommessa che li metterà di fronte alla verità...
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Salve a tutti. Ho scritto questa fan fiction ormai la bellezza di due anni fa. E' terminata e sto già scrivendo quello che è il terzo seguito di quella che considero una sorta di saga di famiglia. Ho deciso di postare anche in questo sito, perciò sappiate che andrò molto in fretta con l'aggiornamento. Essendo una fic tanto "datata" noterete che ci saranno molte incongruenze: a quel tempo ero arrivata a leggere solo il quarto o quinto libro della Rowling, non ricordo bene, e ho sopperito alle informazioni mancanti con la fantasia perciò non stupitevi se troverete imperfezioni o particolari palesemente inventati. Spero che la storia piaccia anche qui e ringrazio la Webmistress per gli aiuti che mi ha dato.

 

La Scommessa

 

 

Harry James Potter quella mattina di settembre piuttosto nuvolosa non prestava attenzione a nessuno. Non degnava di un'occhiata i professori, tanto meno i compagni delle altre case.
Con una certa fatica voltò l'angolo e si trovò di fronte all'aula di Trasfigurazione. Fissò la porta con aria alquanto bellicosa e si chiese per quale motivo non potesse fingersi malato.
Quel giorno, come al solito, ci sarebbe stata lezione del settimo anno con Serpeverde e Grifondoro e lui ormai ne aveva davvero piene le tasche di quella faccenda. Da quando ero tornato a Hogwarts, poche settimane, ne erano già successe di tutti i colori. Insulti continui, incantesimi pietrificatori lanciati "per sbaglio", frecciate velenose, unghiate fra le ragazze e botte fra i ragazzi. E i professori erano arrivati al limite.
Quando lui e ...il maledetto biondastro, come lo chiamava Ron, erano finiti in infermeria con un polso slogato a testa e un occhio nero, Piton aveva cominciato a inveire e naturalmente la colpa era solo dei Grifondoro che erano TROPPO VIOLENTI mentre il suo adorato pupillo, Re di tutte le serpi, di certo aveva solo scherzato quando una mattina aveva appeso Neville per le caviglie dalla torre di astronomia per passare il tempo.
E quel giorno lo aspettava un'altra noiosa tirata della Mcgranitt sul comportarsi decorosamente.
Dopo il discorso solitamente c'erano cori in sottofondo dei Serpeverde e pernacchie dei suoi compagni. In effetti doveva ammettere che dal quinto anno erano arrivati davvero ai ferri corti con l'altra casa e anche che la colpa era soprattutto sua e di Malfoy. Non poteva negare che ora erano cresciuti e avrebbero anche potuto riempirsi di pugni fra loro due, senza mettere in mezzo gli altri, ma quando vedeva Malferret entrare in un'aula attorniato dalla sua scorta, con un codazzo di cretine gli sbavavano dietro e si permetteva d'insultare chiunque passasse con la sua aria da puro sangue...gli veniva il prurito alle mani. E l'ultima volta, quando si erano gonfiati di cazzotti, era successo tutto perché aveva insultato nuovamente Hermione.
Era strano come la Grifoncina, ormai quasi donna, bellissima, studiosissima e dolcissima, in quegli anni fosse diventata così saggia e lui e Malfoy due teppisti. Comunque tre giorni prima, all'ultima lezione, Draco l'aveva fissata mentre parlava con Zabini e di punto in bianco aveva sparato le sue sui mezzosangue, facendo ridere tutto il suo codazzo. Ma mentre la Granger l'aveva ignorato palesemente, Harry si era sentito in dovere di difenderla. Lui e Ron non riuscivano a concepire che venisse continuamente insultata in quel modo e anche le risate sguaiate della Parkinson di certo non erano servite ad appianare gli animi. Da lì alla rissa era stato facile.
Così, con spirito pesante, entrò in aula e vide subito la spaccatura del Mar Rosso. Serpi da una parte e grifoni dall'altra.
Intercettò Seamus e lo raggiunse, spiegandogli che Ron si era attardato a fare colazione.
- Che aria tira?- chiese Potter fissando il nemico con la coda dell'occhio.
- Come sempre.- rise Finnigan con aria beffarda - Se oggi cercano rogne comunque siamo pronti.-
- Lo sai che la Mcgranitt ci ucciderebbe.-
- Ma non lo sai?- disse Neville - Oggi non c'è. Il Ministero l'ha chiamata ieri sera a Londra. Calì dice che ha sentito in giro delle voci su degli esami di metà semestre.-
- Esami di metà semestre?- allibì Harry - Ma è un suicidio! E perché?-
- Per punizione no?-
I grifoni si girarono verso i Serpeverde e Nott stava davanti a loro, con la sua aria dura.
- Con il vostro ultimo giochetto a Gazza avete fatto incazzare tutti i professori!- sibilò rabbioso.
- Noi?- replicò Ron entrando con una ciambella in bocca - E Neville ci si è appeso da solo al cornicione delle torre, vero?-
- Ehi, ehi...gente è arrivato testa rossa!- sghignazzò Draco Malfoy dalla sua postazione privilegiata, seduto di tre quarti su un banco - Ehi Weasley che fai? Le scorte per quanto alla tua famiglia arriveranno i tempi duri?-
- Con te in giro invece nella tua famiglia i tempi sono sempre duri.- replicò il Grifondoro e scatenò come voleva un'accesa discussione. Malfoy gli si parò davanti con i suoi occhi argentati ridotti a specchi e prima ancora che potesse rispondere si era già creata un'arena. Ben presto però il leader dei Serpeverde si ritrovò, felicissimo anche, davanti al suo vero nemico. - Vuoi fare ancora a botte Sfregiato?- sibilò a un dito dalla faccia di Harry ma quello di rimando schioccò la lingua, fissandolo con sprezzo - Evapora.-
- Dov'è finito il tuo coraggio Potter? L'hai seppellito nel letto della Granger per caso?-
- E con questo cosa vorresti dire?-
Calò un secondo di silenzio e Ron capì che stavolta sul serio Harry l'avrebbe ammazzato.
- Allora?- continuò il moro incalzando il nemico - Che intendevi dire di Hermione?-
- Harry...dai, lascia perdere...- si mise in mezzo il rossino ma l'amico non l'ascoltò anzi...stava già per caricare un pugno, per stendere lungo per terra quell'idiota di Malfoy ma finalmente qualcuno mise fine alla lite, piazzandosi in mezzo ai due. Hermione apparve davanti a Draco e fermò Harry appena in tempo.
- Non mi sembra il caso di continuare.- disse, mollando i libri su un banco vicino - Lo sai bene che la Mcgranitt potrebbe farti saltare tutte le partire del campionato. Harry non essere stupido, battetevi sul campo e falla finita!-
- Oh, lo sapevo che mi adoravi!- Draco rise perfidamente e le passò le braccia al collo, stringendosela addosso - Vedi Potter? Mi difende anche. Sei rimasto senza ragazza!- ma in risposta stavolta la Grifoncina gli pestò un piede, mollandogli poi una gomitata. E fu la fine. In un nano secondo la Parkinson le puntò addosso la bacchetta e le scagliò contro un Expelliarmus, peccato che la Granger si abbassò e venne investito Neville. Da lì una reazione a catena portò al massacro. Si fermarono solo quando arrivò Silente e....la punizione questa volta fu inevitabile.

Nell'ufficio del preside stava per essere deciso il loro destino.
Harry Potter, Hermione Granger, Draco Malfoy e Blaise Zabini stavano seduti in poltrona, davanti alla scrivania di Albus Silente. Col preside c'erano anche Piton e Gazza che aveva scoperto la rissa e poi avvisato i professori.
- Ho scelto voi, per fare da portavoci ai vostri compagni.- iniziò Silente andando su e giù per la particolare stanza - Dopo attenta riflessione e dopo gli avvenimenti accaduti a solo un mese dall'inizio di quest'ultimo anno, io e il consiglio siamo giunti a una soluzione.-
- Per me era meglio appenderli per i pollici nelle segrete.- sibilò Gazza a bassa voce.
- Una soluzione drastica...- continuò Silente.
- E spiacevole...- grugnì Piton.
- Ma necessaria. Non m'interessa per quale motivo questa volta siate arrivati a usare mani e magia ma se volete alla fine dell'anno accedere al M.A.G.O allora dovrete fare ciò che vi diremo oggi. E non saranno più tollerate altre interferenze.-
- Arrivi al sodo.- sbuffò Draco svaccandosi sulla poltrona - Niente quidditch fino alla fine dell'anno?-
- No.- rise Silente risedendosi - Esami a metà semestre.-
I tre ragazzi sbiancarono mentre Hermione non parve scomporsi. Credeva di peggio.
- Ma signore!- Harry balzò in piedi esasperato - In questo modo ci ritroveremo con un carico doppio!-
- Dovevi pensarci prima di fare il bullo Potter!- ringhiò Piton zittendolo - Seduto!-
E il moro si risedette, non prima però di avere un travaso di bile alla stoccata finale.
- Esami di metà semestre a coppie miste fra Serpeverde e Grifondoro.-
- COOOOSSSSAAA???- tutti e quattro i ragazzi balzarono in piedi come molle, fissando il preside con gli occhi fuori dalle orbite - E IO DOVREI FARE UN ESAME CON UNO DI QUESTI?- sbraitarono in sincrono additando gli altri - E' FUORI DISCUSSIONE!-
- Spiacente ma è già stato deciso.- concluse il preside appoggiandosi allo schienale della poltrona con aria beata - Adesso potete andare. Tornate alle vostre lezioni e riferite agli altri della nostra nuova didattica. Domani mattina, in via del tutto informale, dovrete riunirvi nella sala grande e formare delle coppie. Noi terremo alla larga Corvonero e Tassorosso e non c'importa come sceglierete le coppie, basta che per domani sera io abbia la lista. Adesso potete andare...e buona fortuna.-

Inutile dire come presero entrambe le case la faccenda. Pare che la notte precedente alla scelta delle coppie fosse stato tentato un suicidio di massa. Alcuni più diplomaticamente provarono a fare le valigie per poi usarle per accoppare i nemici dell'altra casa... Harry e Draco invece cercarono di ammazzarsi a vicenda, sfidandosi sotto il platano picchiatore ma alla fine la mattina dopo tutti quanti si ritrovarono nella sala grande, dopo colazione, per quella farsa.
Le loro espressioni feroci la dicevano lunga, ma alla fine dopo essersi minacciati di morte per due orette buone, Hermione tirò fuori la proposta più sensata.
- Scriviamo i nomi su un pezzetto di carta, li mettiamo in un cappello ed estraiamo.- disse, sfibrata da quella storia.
- Almeno non potrete barare.- sibilò Nott accanto a Tiger e Goyle.
- Infatti facciamo tutti la fila per stare con te.- lo assicurò Ron acidamente.
- Avanti, scriviamo questi nomi.- disse Pansy Parkinson con vocetta affettata, attaccandosi al braccio di Malfoy - Se non altro le probabilità di stare con la mezzosangue sono basse.-
Harry scosse il capo e si sedette accanto all'amica.
- Sono tutti dei deficienti.- sentenziò, scribacchiando il suo nome - Ma ce la siamo voluta stavolta.-
- Già...- disse lei ridendo - Pensa a finire con Goyle...un idiota. Non passeresti mai nessun esame.-
- Con Malfoy invece avrei assicurato pozioni.- bofonchiò Ron dall'altro fianco della Grifoncina.
- Si e anche un mal di testa giornaliero.- frecciò Potter che tornò a parlare con la sua migliore amica - Comunque tu sta attenta. Se quello con cui finisci ti rompe le scatole non esitare a metterlo a posto.-
- Perché parti dal presupposto che potrebbe non piacerle?- ghignò Draco, finendo di piegare il suo biglietto - Che c'è Potter? Geloso delle ex per caso?-
- Pensa ai fatti tuoi.- sibilò il moro senza filarselo di striscio.
- O è la Granger che è ancora persa per te?-
- Io sono qua presente,- chiarì Hermione rabbiosa - se hai delle domande falle direttamente a me, Malferret.-
- Ah, dovrei proprio addomesticarti mezzosangue.- disse, fissandola ironico con i suoi occhi argentei.
- Addomesticarmi?- ribatté sdegnata - Sai cosa sei? Uno schifoso scarafaggio sessista. Ma non sperare troppo, non riusciresti mai a farmi diventare come quella scimmia che ti porti appesa al braccio!- e la Parkinson prese fuoco ma il biondo, stranamente, si parò in mezzo, fissando la Grifondoro con aria di sfida.
- Ah no? Sono convinto che se passassi sotto le mie grinfie...- e ammiccò malizioso al suo fisico - non riusciresti più a staccarti, cara la mia mezzosangue.-
Hermione rise di rimando. Dio, che presuntuoso!
E tutto quel ghignare fece infuriare ancora maggiormente Malfoy. Erano secoli che voleva toglierle dalla faccia quella sua aria di superiorità e se solo avesse avuto un'occasione l'avrebbe sfruttata!
- Allora?- si mise in mezzo Nott - E' una sfida o no?-
- No, calma...- continuò a ridere Hermione - Tu mi stai dicendo che sapresti farmi cadere ai tuoi piedi e trasformarmi in una delle oche che ti porti dietro? Questa è davvero bella...- e tacque un attimo, posando le mani sui fianchi.
- Non mi aspettavo accettassi.- Lui alzò le spalle, tornando a sedersi ma sgranò appena gli occhi quando la sentì pronunciare le ultime parole.
- Ok, ci sto.- scandì lapidaria, zittendo i compagni di entrambe le case. Poi si volse a Calì, che teneva il cappello - Togli pure il nome mio e di Malfoy. Io e lui staremo insieme per tutta la durata della punizione.-
- Cosa?!- Harry ora la credeva pazza sul serio. Si voltò verso Ron per cercare aiuto ma Weasley era talmente sconvolto che credeva di essere finito in una dimensione parallela.
- E così accetti...- Draco scese dalla sedia e le si fece a un passo - Se vinco che mi dai?-
Hermione fece una smorfia, osservando la sua aria libidinosa - Se vinci ammetterò davanti a tutti, pubblicamente al ballo di fine anno, che Draco Malfoy è il mago purosangue migliore di Hogwarts ma se vinco io...-
- Se vinci tu?- la incalzò.
- Se vinco io dovrai chiedere scusa per la tua imperdonabile testa di cazzo, per la tua arroganza e la tua supponenza. E dovrai smetterla di chiamarmi mezzosangue.-
- Affare fatto mezzosangue.- disse e le allungò la mano destra. La Granger attese un secondo, poi la strinse.
- Colossale stronzata...- ridacchiò Blaise Zabini seduto sulla tavola, lontano dalla mandria.
- E perché?- Draco tornò accanto a lui, fissandolo interrogativo.
- Quella ti frega.-
- Quella? Ma va!- sbottò divertito - Non nego che abbia delle armi per farmi cedere...- e le guardò le gambe, passandosi la lingua sulle labbra morbidamente - ma non sarò io a crollare. Sarà lei a cadermi nel letto.-
- Ma bene...finalmente l'ammetti.-
- Che cosa Blaise?- chiese irritato.
- Che ti piace Hermione.-
- E tu da quando la chiami per nome?-
- E' gentile. E intelligente. E poi sa ascoltare.- Zabini gli sorrise, illuminando gli occhi blu - Sta attento, è pericolosa.-
- Io anche.- finì il biondo con un ghigno diabolico e poi iniziò il pescaggio, quindi non ebbero più tempo di parlare.
Bisogna dire che andò anche peggio di quanto avevano immaginato, tranne che per Harry che solitamente era il più sfigato di tutti. Ron finì addirittura con la Parkinson, la Brown con Nott, Seamus con Tiger e Neville con Goyle.
Invece quando toccò a Harry parve che la fortuna per una volta gli arridesse.
Capitò con Blaise Zabini e il Serpeverde non parve particolarmente nemico. Anzi, gli sorrise e gli disse che sarebbe venuto agli allenamenti di quidditch del pomeriggio dopo per parlare della questione: Grifondoro e Serpeverde facevano le selezioni per dei nuovi membri, quindi avrebbero avuto tempo per decidere sul da farsi.
Finito il massacro del cappello, le due case di separarono.
- Tu devi essere davvero matta!- sbottò Ron una volta nei dormitori del Grifondoro.
- Andare a metterti con Malfoy è un'idea pessima.- le disse Lavanda Brown seduta accanto al fuoco acceso - Ti rendi conto che adesso la Parkinson e le sue amiche non ti daranno tregua?-
- Non parlarmi di quella!- frignò Weasley - Se ci penso vomito.-
- Meglio lei che Goyle.- disse Neville sconsolato.
- Avveleniamoli.- propose Harry sdraiato sul divano.
- No, ci metterei troppo a fare un veleno.- disse Hermione con un mezzo sorriso, invece di sgridarlo - Ma Blaise è un bravo ragazzo ed è espertissimo in trasfigurazione e in erbologia. Ti troverai bene.-
- E allora che bisogno c'era di fare questa scommessa del cavolo col biondastro?- replicò Potter - Se volevi sistemarlo una volta per tutte bastava chiuderlo nella casa di Hagrid e aspettare che calasse il sole.-
- Si ma così non la smetterà mai con la sua boria!- s'impuntò lei - Se invece gli dimostro che sono brava, anche meglio di lui, la finirà di fare lo stronzo e la smetterà di chiamarmi mezzosangue!-
- Non è importante Herm...- la consolò Ron ma lei scosse il capo - Per me si, invece.-
- Ma che t'importa di quello che pensa lui?- sbuffò la Brown - Sarà carino ma è odioso. Oh...non dirmi che ti sei innamorata di lui! Io credevo che ti piacesse ancora Harry!-
- Ti piace Malfoy?- saltò su anche Calì e allora la povera Granger scoppiò. Mandò al diavolo le solite amiche pettegole dopo aver salutato Ron ed Harry con un bacio della buona notte, si chiuse in camera sua, a pensare.
Carezzò Grattastinchi prima di buttarsi a letto e si chiese se aveva fatto bene a sfidare così apertamente Malfoy.
Stava rischiando molto in effetti. Troppo...
La luna fece capolino dalla finestra e sospirò. Doveva dimostrare a quel maledetto di essere brava quando una purosangue. E non lo faceva solo per far tacere il furetto. No...lo faceva per se stessa.
Chissà come sarebbero stati quei mesi. Stare tanto tempo con Malfoy...un incubo, pensò scuotendo il capo.
Nei sotterranei di Hogwarts invece c'era qualcuno che non riusciva davvero a dormire, per il chiasso ma anche per l'eccitazione. I suoi compagni stavano ancora sbraitando contro la sorte, tranne Blaise ovviamente che era superiore a quelle cose, ma Draco se ne stava a letto, con le mani dietro alla testa...e fissava il soffitto, sogghignando.
Ormai era fatta. Ce l'aveva fra le grinfie la mezzosangue. L'avrebbe fatta diventare una bella bambolina tutta per lui.
E finalmente l'avrebbe smessa di guardarlo come se neanche esistesse.
Chissà se anche lei stava pensando a come agire?
Magari stava già rimpiangendo di aver accettato la sfida...doveva ammetterlo comunque. Era rimasto davvero spiazzato quando la Granger aveva accettato la sua sfida ma lui non aveva piani in mente, per il momento. Innanzi tutto avrebbe dovuto studiare un po' le sue abitudini, poi come un grande predatore avrebbe dato la zampata.
Non sarebbe stato così male portarsela a letto...pensò ridacchiando. Magari si sarebbero anche divertiti.
- Perché sghignazzi?-
Draco si girò per vedere la figura di Blaise sulla sua porta, illuminato dal fuoco del camino della sala comune ai Serpeverde. Continuò a ghignare, chiudendo gli occhi.
- So cos'è che ti eccita tanto.- borbottò Zabini incrociando le braccia.
- Portarmi a letto una Grifondoro?-
- No...cercare di portarti a letto una degna avversaria.- rispose Blaise sorridendo dolcemente - Ma sta attento Dracuccio...- e fece il verso di Pansy, mandando il biondo in bestia - Hermione non è come quelle che ti girano attorno. Può darsi che sarai tu alla fine dell'anno a dover ammettere pubblicamente al ballo di essere lo stronzo che sei.-
- Grazie amico, sei davvero incoraggiante.- Malfoy si appoggiò sul gomito e lo guardò con un sopracciglio alzato - Elencami quattro buone ragioni per cui non potrei vincere.-
- Ah semplice. La prima è che Hermione ha un cervello.-
- E allora?-
- Qualsiasi donna con un minimo di cervello ci penserebbe su due volte prima di andare a letto con uno che si è sbattuto tutta la fauna femminile di Hogwarts.-
- Ok...- Draco gliela passò senza replicare - Due?-
- Sa della scommessa, quindi alla fine dell'anno potrebbero venire fuori casini. Se per caso s'innamorasse sul serio di te, cosa improbabile, comincerebbe a fingere. Se t'innamorassi tu...- e Blaise ignorò la sua ghignata acida - lei non ci crederebbe mai. Terzo c'è la questione molto complicata che si chiama "Harry".-
- Che c'entra San Potter?-
- Tu non reggi il suo confronto.- scandì lapidario il suo amico.
E Draco stavolta s'incazzò sul serio. - Io sarei da meno di quello?-
- Quello almeno ha avuto le palle per dirle che l'amava. Sono stati insieme per due anni e a quanto ne so c'è ancora qualcosa fra loro. Lui è il suo migliore amico mentre tu non fai altro che trattarla male e insultarla perché i suoi genitori sono babbani anche se sai benissimo che ha più forza nel suo mignolo che quei cretini dei nostri compagni là fuori.-
- Calma Blaise...chiariamoci...innamorarsi? Ma sei scemo adesso? Quella è una Grifondoro! E poi io voglio solo portarmela a letto e scaricarla, così finalmente la pianterà di guardarmi dall'alto in basso. Non me ne frega niente della Granger, dai! Sai che figura ci farei ad andare in giro a dire che è la mia ragazza?-
- Migliore di quella che fai facendoti sbaciucchiare da Pansy.- frecciò Zabini tornando alla porta - Comunque ripeto: stacci attento con Hermione. Alla fine dell'anno potresti avere brutte sorprese. Questa scommessa l'hai voluta tu. Potresti desiderare di non averla mai sfidata.-
- E con questo che vorresti dire?-
- Niente, niente. Ora me ne vado a letto. Notte Draco.-
- Aspetta! E la quarta ragione?-
Blaise si fermò e sogghignò con aria sibillina.
- Falle del male e ti spacco la faccia. E' una mia amica. Notte di nuovo!- e se andò in allegria, lasciando Malfoy a chiedersi da quando il suo migliore amico aveva perso il cervello. Ok, aveva notato negli anni passati che Blaise e la mezzosangue si fermavano spesso a chiacchierare e a ridere come deficienti. Non aveva mai voluti indagare, tanto meno aveva mai pensato che fossero stati a letto insieme, ma ora davvero si esagerava!
La mania di Blaise di essere sempre al di sopra delle righe stava cominciando a fargli venire i nervi. E infatti dormì poco e male, sognando continuamente le ultime parole della Granger, che avevano sancito la sfida.

C'era di nuovo un tempo infame quel giorno, nuvoloso da fare schifo. A quanto pareva numerose tempeste si sarebbero scatenate fino ad Halloween e ora che erano appena all'inizio di ottobre tutta quell'umidità era deleteria alle serpi.
Comunque come primo giorno di accoppiaggio non sarebbe potuto iniziare peggio.
La lezione di Piton sarebbe iniziata presto e quando il trio inossidabile del Grifondoro fece ingresso nella sala emise quasi un gemito in sincrono. A quanto pareva le coppie avrebbero dovuto dividere anche i banchi...
- Che sbuffi tu?- ringhiò Ron verso Potter con aria disgustata - Zabini è sopportabile!-
- Dovresti considerarti fortunato a stare con me,- sibilò Pansy Parkinson passandogli a fianco con la sua roba - almeno non avrai più problemi in pozioni Weasley.-
- L'unica mia fortuna è quella di non dover dividere il dormitorio con te.- concluse sedendosi accanto a lei.
- Avete fatto scorte di analgesici?- chiese Potter ai compagni della sua casa.
- Qua ci starebbe meglio un goccetto!- rise Zabini apparendogli alle spalle.
- Ciao Blaise!- gli sorrise Hermione - Com'è che sei così allegro?-
- Ho dormito benissimo...- insinuò lui con un ghigno angelico - A differenza di qualcun altro.-
- Chiudi il becco che è meglio!- disse Draco Malfoy, entrando in quel momento nell'aula con la sua falcata sprezzante - Avanti mezzosangue, seduta e poche storie.-
- Seduta e poche storie?- allibì lei sdegnata - Ma con chi credi di parlare idiota!?-
- Oh, hai ragione scusa...- sibilò frettoloso - Tu stai in piedi, mi siedo solo io.-
- Buone maniere, buone maniere...- canticchiò Zabini sedendosi nel banco alla loro sinistra con Harry che si chiedeva ancora se fosse un incubo spaventoso. Il biondo però non fece in tempo a ringhiargli di pensare ai fatti suoi che entrò Piton, sbattendo le porte coi suoi soliti modi bruschi. Chiuse finestre e fece buio, poi si portò davanti alla cattedra.
- Sappiate che questa storia mi disgusta...- iniziò, cogliendo assensi nei visi di chiunque in quella stanza - E trovo inaccettabile questo mescolio fra le vostre case. Ma il preside è stato irremovibile...quindi sono qui avvisarvi che d'ora in avanti i punti che conquisterete verranno divisi a metà col vostro compagno.- e fissò ferocemente i Grifondoro pensando che non avrebbe più potuto levare loro punti senza infierire anche su quelli della sua casa - Inoltre d'ora in avanti dovrete sedervi sempre col compagno che avete scelto. Se le regole verranno infrante e provocherete nuovi scompigli voi del settimo non solo mancherete al M.A.G.O ma d'ora in avanti le lezioni le seguirete da dietro le sbarre delle celle dei sotterranei...sono stato abbastanza chiaro?-
Un leggero assenso gli giunse poco dopo, così dette una rapida occhiata alle coppie.
Ci sarebbe stato da ridere, pensò acidamente.
Comunque non perse tempo e iniziò subito una lunga tirata di due ore sulle proprietà della Spina Bianca, erba mistica che aveva in sè oltre che un miracoloso potere curativo anche un potentissimo veleno, dato dalle sue spine arcuate.
Fu soprattutto una lezione teorica e in pochi parevano dell'umore di seguirla, specialmente Draco Malfoy che cominciò di soppiatto a guardarsi attorno, verso la mezzosangue. In effetti non pareva neanche vederlo, prendeva solo i suoi appunti con attenzione. Cominciò a notare un po' di cose di lei: intanto la sua scrittura tondeggiante...e i suoi scarabocchi a fondo pagina quando si annoiava.
Verso la fine delle due ore scoccò una rapida occhiata direttamente a lei e per una volta dovette dare ragione a Blaise.
Ok, era bella, molto bella...aveva un bel profilo e due occhi dorati che erano la fine del mondo. Anche un fisico da mordere e quel pensiero di certo non lo fece stare più fermo. Rovesciò penna e pergamena, facendo borbottare Piton per il chiasso ma lo ignorò. Rimase solo sorpreso quando la Granger gli consegnò la piuma d'oca che era scivolata dalla sua parte. La prese senza di nulla e da quel momento cominciò a gufare nel suo posto, mentre Hermione cominciò a sua volta a chiedersi che accidenti gli fosse successo. Non le era sfuggito quel fissarla continuo, quell'osservarla e studiarla ma non riusciva a capire perché si comportasse così. Almeno non l'aveva insultata, per una volta.
Si risvegliò di colpo quando sentì i compiti di Piton.
- Fra due settimane voglio un'accurata ricerca di dieci fogli di pergamena sulla Spina Bianca sul mio tavolo con particolare attenzione sulle sue potenzialità velenose. E dieci fogli a testa...non in due. Per quel giorno pretendo anche una pozione, quella in coppia...pozione signor Paciock,- sibilò amaro verso Neville - non zuppa. Intesi?-
Altro leggero bestemmiare in sottofondo, poi ebbero il permesso di andarsene.
- Come va il mal di testa?- chiese Harry, vedendo Ron allungarsi sulla panca di pietra in giardino.
- Non me ne parlare. Quella mi farà diventare matto!-
- Almeno Pansy ti solleverà il voto in pozioni.- lo consolò il bel moretto - Con Blaise invece credo che me la caverò bene. È simpatico. Ci vediamo oggi al campo per le selezioni. Vuoi venire a farti un giro sulla Fireblot?-
- Lo fai per compassione?- si lagnò Weasley.
- Anche...- ridacchiò Harry - Viene anche Herm. Deve ammorbidirmi Dalton come ogni anno.-
- Corvonero della malora.- rise Finnigan raggiungendoli - Com'è che Hermione non ha fatto storie questa volta?-
- A forza di uscire con Dalton ogni anno si sarà adattata. Ma dov'è a proposito?-
- L'ho vista uscire con Malfoy...- borbottò Ron mettendosi a sedere stranito - Non è che...-
- Che cosa?- chiese Neville.
- Ah, aspetta...è là!- lo bloccò Dean Thomas indicando la loro compagnia con Calì e Lavanda.
- Non è così idiota da farle qualcosa, tranquilli.- sibilò Harry prendendo i suoi libri - Potrebbe avere una punizione ancora peggiore e ormai Silente sta per perdere la pazienza. Io vado a cambiarmi, ci vediamo al campo Ron.-
- Ok...ci vediamo lì...-

Quel pomeriggio il vento si sollevò parecchio ma le selezioni per le nuove reclute andarono avanti coraggiosamente.
Harry stava seduto in panchina con Elettra Baley, quarto anno, ragazza alquanto particolare con qualche problemino al cervello, cacciatrice che prendeva appunti sugli incredibili esseri che si erano presentati nel giro di sola mezz'ora. Fu divertente per Ron, Seamus e Dean vedere le facce di quei due.
Erano agghiacciate. Oppure viaggiavano verso l'autocommiserazione.
Quando Harry chiese una pausa, Weasley sorridendo dette una pacca sulla spalla dell'amico.
- Oh, andiamo...non può essere così grave!-
- Non troverò mai due battitori per sostituire i tuoi George e Fred!- disse il bambino sopravvissuto poggiandosi contro la parete col capo - Qua si va di male in peggio! Sono troppo piccoli...e ...-
- E non hanno lo stesso spirito di sopravvivenza dei tuoi fratelli, Ronald.- spiegò la bella Elettra, sorridendo al rossino con aria un po' più ottimista - Fred e George mi facevano sentire sicura mentre attaccavo! Con questi finirei stesa da un bolide in pochi minuti.-
- E parlando di finire stesi...- sibilò Dean sarcastico, vedendo la cricca dei Serpeverde dirigersi verso di loro.
- Salve perdenti.- sibilò Malfoy con il suo manico di scopa in spalla - Ehi Sfregiato, perché quella faccia? Solo mezze tacche dai Grifondoro?-
- La mia faccia prende automaticamente questa espressione ogni volta che ti avvicini tu.- spiegò Harry serafico.
- Divertente Potter. Allora? Niente di nuovo? E tu bambolina come stai?- chiese, rivolto alla Baley.
Elettra alzò le spalle, sorridendo appena - Trovato qualcuno d'interessante Malfoy?-
- Un portiere decente magari?- frecciò Finnigan scatenando l'ilarità fra i grifoni.
- Ridete.- ghignò la Parkinson sempre appiccicata alla vita di Draco - Se non altro noi abbiamo dei battitori.-
- A questo si può sempre rimediare. Metterò delle mazze in mano a delle scimmie e otterrò la stessa cosa.-
- Carino Potter, sai...direi quasi che sai cose che noi non sappiamo.- continuò la moretta.
- Appunto...dove sta Hermione?- celiò Dean cercandola in giro.
- Ancora con Dalton.- borbottò Harry girandosi i pollici - Stavolta mi costerà ben più di qualche libro.-
- Che ci fa la Granger con Dalton?- chiese Draco levando un sopracciglio sospettoso.
- Diciamo che il capo dei Corvonero ha una specie di cotta per lei...- ridacchiò Ron - Ed Harry ogni anno la manda da lui per farlo parlare. Non credereste mai cosa non dice quello quando ha Hermione davanti.-
- Bel ruffiano.- sibilò Draco con aria dura verso Harry - E dire che fai tanto il santo, sfregiato.-
Potter scosse il capo, pulendosi gli occhiali con la casacca del quidditch. - Capisci solo quello che pare a te, eh?-
- Capisco che hai mandato la tua sacra ex ad allisciare quel bavoso.-
- E a te che importa? Da quando ti piacciono i mezzosangue?- replicò Ron sul piede di guerra.
Fregato da solo. Draco serrò le mascelle ma prima che potesse andare a impegolarsi in una rissa sempre a causa della Granger, arrivò Blaise a salvare la situazione. In un attimo distrasse Harry con la pozione per Piton e gli appunti di Babbanologia ma anche lì ci fu da ridire naturalmente.
- Che materie inutile,- pigolò la Parkinson - non capisco perché ci sia tutto questo interesse per i babbani.-
- Forse perché non devi farti riconoscere da loro.- le ingiunse Ron schifato.
- O forse per tenere buoni i mezzosangue della scuola.- frecciò Malfoy con sprezzo.
- Senti ma perché non te ne vai affanculo una buona volta?- cinguettò Harry con un sorriso dolce tutto per Draco e un tono velenoso come pochi - Mi hai rotto le palle, lo sai?-
Detto fatto erano davvero pronti a sfidarsi con la magia quando la felicità della Baley smontò l'aggressività dei due nemici. Osservando il suo scoppio di gioia Draco quasi non capì che accidenti stava succedendo ma tutto fu chiaro poco dopo. Infatti la bionda cacciatrice del quarto anno corse a precipitarsi verso la scaletta degli spalti, dove stava scendendo Hermione imbacuccata in una lunga sciarpa color rubino. Prima che la Grifoncina potesse dire qualcosa Elettra gli era già saltata addosso, facendo gelare mezzo gruppo.
- Non lo sapevo che fosse lesbica...- mormorò Blaise allibito.
- Ma va, le piace solo la Granger!- gli disse Pansy - Non le vedi mai in sala comune? Quella le salta sempre addosso.-
- E dire che sembrava così normale...- mugugnò Harry andando a salvare la sua migliore amica.
Una volta sotto le grinfie di Hermione però non fu più così contento. Lo trascinò di nuovo allo spogliatoio del Grifondoro con Elettra attaccata alla gamba, quando finalmente dette sfogo alla sua rabbia.
- Ottimo portiere, è una montagna del secondo anno, appena trasferito. Dalton era fuori di sé dalla gioia.- disse acidamente - E ha sostituito un cacciatore. E' l'ex della Meredit, quella coi capelli a spazzola di un metro e novanta quasi! E qua gli appunti di attacco che ho preso dal loro spogliatoio.- li lasciò alla Baley, poi continuò a fare fuoco e fiamme verso Harry.
- Che ti ha chiesto stavolta?- la incoraggiò Ron ridendo.
- Un'intera giornata a Hogsmade!- sibilò furente, terrorizzando giusto un pochino alcuni del Serpeverde - Harry Potter questa volta ne ho davvero basta! Prega di passare il M.A.G.O perché l'anno prossimo io non ci sarò più e per allora spero che tu e quell'imbecille di Dalton siate passati a miglior vita!-
- Ha tentato ancora di baciarti?- chiese Elettra angelicamente, abbracciandola stretta - Gliel'avevo detto che eri solo mia, sai? Ma non mi ascolta. Non riesce a capire quanto ti voglio Herm!-
Hermione si massaggiò la testa. E dire che sembrava così intelligente...e invece quella maledetta viveva nel mondo della favole! Altro che bacio!
- Grazie comunque,- sorrise Potter quando riprese fiato - riceverai una sorpresa a giorni!-
- La morte di Malfoy?- frecciò sarcastica.
- Ehi!- borbottò il biondo incazzoso.
- Meglio...ma è una sorpresa. Grazie mille...e divertiti con Dalton sabato!- ridacchiò Harry correndo via con Elettra per tornare alle selezioni. Lasciò così la Grifoncina a imprecare con Ron e i suoi compagni.
- Come stai a contraccezioni?- chiese Ron tanto per informarsi.
- Al diavolo che tu, Ronald!- abbaiò furibonda - E come se non bastasse quello vuole anche i biscotti!-
- Biscotti?- riecheggiò Ron allibito.
- Si, biscotti!- tuonò l'amica con il viso congestionato dal nervoso - E adesso torno ai dormitori, devo cercare di sistemare questa faccenda e trovare un cuscino abbastanza grosso per soffocare Harry questa notte. Ciao a tutti!- e se ne andò con passo imbufalito, lasciando più di una persona con qualche dubbio sulla sua sanità mentale.
Ma il bello per lei doveva ancora venire.
Si era chiusa in biblioteca per cercare qualche informazione su quella maledetta Spina Bianca di Piton quando qualcuno in vena di darle fastidio più del solito si sedette al suo tavolo, proprio davanti a lei e quel qualcuno portava un anello d'argento con serpe annodata su se stessa al medio della mano destra.
Non sollevò neanche il viso dal libro - Che vuoi Malfoy?-
- Sai che piuttosto che parlare con Dalton preferirei farmi San Potter?-
- E' un tuo modo carino per dirmi che Dalton ti sta antipatico?- frecciò lei continuando a leggere.
- Ci vai a letto?-
A quella domanda stavolta sollevò gli occhi sul biondo. Tacque solo un secondo però.
- Passami il tuo libro.- gli disse. Draco lo fece senza fare domande ma quando se lo ritrovò sul cranio e si fece anche male scattò a molla, furibondo - Come ti permetti dannata mezzosangue?!- sibilò massaggiandosi il capo ma Hermione lo fissò altrettanto furibonda - Vai a quel paese, stupido zotico! Io non vado a letto con nessuno, sia ben chiaro! Tanto meno per delle stupide informazioni sui vostri giochetti con le palline colorate! Intesi?-
- E c'era bisogno di spaccarmi Divinazione sulla testa per dirmelo?- replicò di rimando, con tono brusco - Fatti curare!-
- Fatti curare tu! Arrivi qui e fai domande assurde da maschio oltraggiato e pretendi anche di aver ragione!-
- Io non sono oltraggiato per niente mezzosangue!- borbottò riprendendo i suoi tomi con aria seccata - Comunque se vuoi vincere la scommessa ti conviene cominciare a comportarti da donna e...-
- E saltarti addosso con occhioni da cerbiatta?- l'anticipò freddamente - Scordatelo!-
- Oh, hai ragione...mi ero scordato che tu sei irresistibile! Ti basta schioccare le dita per farmi cadere ai tuoi piedi!-
- No, ma mi basta usare la mia bacchetta per pietrificarti la lingua se non chiudi il becco.-
- E sa anche fare del sarcasmo la mezzosangue...-
- VATTENE SUBITO MALFOY O GIURO CHE...-
Non finì purtroppo perché Draco decise di passare all'azione in quel momento. Mollò i libri sulla tavola con un tonfo e l'afferrò per i fianchi, stringendosela contro. Non mosse un dito per fare altro, ma la guardò dall'alto in basso con gli occhi argentati contratti, come se aspettasse qualcosa. Uno schiaffo forse, una spinta.
Ma lei non si mosse. Rimase contro di lui, sentendo le sue mani sulla sua vita.
Era come un abbraccio, pensò lui continuando a restare in quella posizione. Solo che...non era come quelli a cui era abituato. E lei era incredibilmente calda. E diversa...da tutte le altre.
L'improvviso borbottio fra gli scaffali spezzò di colpo ciò che era accaduto e Draco la lasciò andare, sempre però con gli occhi fissi in quella della Grifoncina. Prese la sua roba e senza salutare se ne andò, lasciando Hermione a guardarlo mentre si allontanava. Ma sul viso della ragazza non apparvero espressioni di sorta.
Solo quando si risedette sul suo viso apparve una profonda preoccupazione...che non mancò di torturarla per tutta la notte.

  
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