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Autore: Rumaan    11/05/2012    6 recensioni
Una maledizione viene rivelata, ed affligge tutti gli ex Grifondoro e Serpeverde. Il Ministero della Magia deve agire e varare una legge sul matrimonio. Hermione viene affiancata a Malfoy, ma dovranno passare sul suo cadavere prima che lei sia d'accordo nel sposarlo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Becoming Mrs Malfoy Cap 1

Attenzione : Questa storia non è mia, ma di un'autrice di nome Rumaan, come potete notare dal mio nickname.
La pubblicazione originale è in inglese e la trovate sul sito Fanfiction.net, a questo link:


http://www.fanfiction.net/s/7539428/1/

Questa è solo una traduzione fatta da me, ovviamente con il permesso dell'autrice (il messaggio con cui mi autorizza a farlo è trascritto nelle "note dell'autore" sul profilo).

Storia scritta senza alcun scopo di lucro. I personaggi originari ed il loro mondo appartengono
a J.K. Rowling.


Dettagli importanti
: Harry e Daphne si vedono già in segreto ed Harry, Ron e Draco sono amici.
Inoltre in questa FF Severus Piton è ancora vivo, ed Hermione nella prima parte della storia è molto testarda e molto OOC,
ma comunque migliorerà.

Spero vi piaccia. Buona lettura e se volete commentate.


Capitolo 1



Hermione uscì come una furia dal camino di Harry e Ron, evidentemente arrabbiata.
Harry riuscì addirittura a vedere del vapore uscirle dalle orecchie e Ron giurò che i suoi capelli avessero vita propria, frementi
di rabbia, il che li faceva sembrare quasi come i serpenti che aveva in testa Medusa.
“L’avete visto?” gridò Hermione.
Harry sussultò. Non aveva ancora bevuto il suo caffè, ed una Hermione alterata in quel modo non era mai stata qualcosa da affrontare senza prima aver bevuto il proprio caffè mattutino.
“Buongiorno anche a te, tesoro mio” disse ironicamente Ron.
Hermione si limitò a guardarlo truce, non avendo esattamente l'umore per essere distratta dalle sue irritanti battute.
"Bene, allora lo avete visto!” strillò ancora una volta, sbandierando in giro la lettera come se fosse una demente.
Harry semplicemente allungò la mano, e con un cenno del capo le chiese di dargliela.
Non avrebbe avuto pace e, cosa molto più importante, non sarebbe riuscito ad avere il suo caffè, finché lei non fosse riuscita
a mostrargli cosa l'avesse fatta uscire dai gangheri in quel modo quella mattina.
Harry prese il foglio sgualcito e gettò via la busta.

“Cara signorina Granger,
Siamo dolenti di doverLa informare che una maledizione è stata posta sugli ex studenti di Hogwarts appartenuti alle case
di Grifondoro e Serpeverde. In modo tale da poterla combattere, abbiamo dovuto predisporre misure estreme ma,
per quando spiacevoli, necessarie. Abbiamo quindi associato tutti gli studenti di Grifondoro con un/a partner Serpeverde
disponibile, ed intrapreso una ricerca tramite test caratteriali molto rigorosa, per riuscire, alla fine, ad associarLa ad un compagno
compatibile.
Dobbiamo altresì notificarLe che il suo partner corrispondente è Draco Malfoy.
Cordialmente La invitiamo quindi a presentarsi all'incontro fissato per Giovedì 27 Ottobre, dove saranno rivelati maggiori dettagli
sulla maledizione, e farà la conoscenza del Suo futuro sposo.
Sinceramente Vostra,
Hestia Jones.
Ministro della Magia"

Harry passò la lettera a Ron. “Potrebbero aver sbagliato, Hermione”.
Hermione gli alzò contro la bacchetta, in segno di minaccia. “Come esattamente potrebbero aver sbagliato, Harry James Potter? Per prima cosa, che maledizione è questa? E seconda cosa, Malfoy? Dovranno trascinare il mio cadavere per la navata della chiesa, prima che io sia d'accordo!”.
Harry ignorò Hermione che brandiva la bacchetta, ben conscio che non l'avrebbe realmente affatturato; era solo molto irritata.
“Avresti potuto avere come compagno Gregory Goyle, o quella frana di Marcus Flint.”
Hermione soffiò indignata, “Credo che darei una possibilità ad entrambi, piuttosto che a quel maledetto furetto. Metterci a coppie con i Serpeverde è sbagliato. Come hanno potuto farci questo?”
Ron, che era stato strategicamente tranquillo ed in disparte fino a quel momento, saltò fuori con una delle sue battute, “Pensa a
tutti quei bei piccoli cuccioli di furetto albino che avrai. Ma sono realmente definiti cuccioli, i baby furetti?”, chiese distratto.
Harry non seppe come riuscì a gestirla, ma soppresse con la mano la risata che stava per esplodergli dal petto, lanciando a Ron
uno sguardo, e parlando poi rivolto a lui, “Hai istinti suicidi?”; successivamente si mise ad osservare come Hermione si sforzasse
di parlare, nonostante fosse così arrabbiata.
“Oh no, in realtà credo che i baby furetti non siano chiamati cuccioli, ma volpini. Non vedo l'ora di giocare allo zio con la tua
cucciolata di volpini, Hermione” continuò candidamente a dire Ron, non comprendendo l'avvertimento di Harry nei suoi confronti.
“Sono felice tu ti stia divertendo tanto Ronald, ma alcuni di noi ricordano la vera natura della Casa di Serpeverde, e non trovano per niente eccitante il fatto che dovremo sposarli”, disse Hermione, gesticolando con le mani per aria, prima di uscire dalla stanza come una furia nello stesso modo in cui era entrata, e smaterializzandosi a casa sua.
“Credo che sia solo abbastanza sorpresa e turbata per il con chi l'abbia messa in coppia il Ministero ”, fece notare sarcasticamente Ron.
Harry scosse la testa in direzione del suo amico rosso. “Le daremo un'ora per calmarsi, poi ritorneremo sulla questione e
tenteremo di farla sentire meglio”.


Un'ora dopo Hermione era ancora ugualmente turbata. Aveva praticamente scavato un buco sul tappeto a forza di andare
avanti e indietro, e stava battendo i piedi su e giù,  strappandosi in contemporanea i capelli, quando Ron ed Harry arrivarono
per vedere come stesse.
“Vuoi vedere chi ci siamo beccati noi?” chiese Harry per iniziare la conversazione, sperando che la sua curiosità avrebbe superato
la rabbia estrema.
“Spero, Ronald, che ti sia capitata Millicent Bulstrode,” disse Hermione sgarbatamente.
Ron semplicemente inarcò un sopracciglio, “Tristemente, meglio per te comunque, sono stato estratto per fare coppia con
Tracey Davis. A dire la verità non posso dire di ricordarmela. Qualche ricordo al riguardo che vuoi condividere, Hermione?”
“Ehmm, nessuno, mi spiace”, disse Hermione, facendo sfumare lievemente la rabbia nel rispondere alla domanda. “E tu, Harry?”
“Io sono stato messo in coppia con Daphne Greengrass” disse Harry con noncuranza.
“Oh! Avevo dato per scontato che uno di voi avrebbe avuto Pansy Parkinson. Mi chiedo chi si sia beccato il Carlino”.
“ Non lo so, ma l'incontro è solo fra pochi giorni, credo che avremo qualche pettegolezzo” precisò Ron.
“Oh no, il Ministro non aspetterà fino a quel momento per sentire ciò che io ho da dire. Non posso credere che ci abbiano fatto
questo, e per di più mi hanno affibbiato quel codardo e patetico Mangiamorte dei miei stivali. Dimostrerò ad Hestia quanto sia veramente insostenibile quest'idea.”
Harry sospirò, riconoscendo i segni dell'imminente monologo di Hermione sui Serpeverde.
“É una maledizione, Hermione. Sono sicuro che Hestia la settimana scorsa non fosse così annoiata da decidere che tutto questo sarebbe stato un divertente espediente per dare una scossa alla monotonia del suo lavoro”.
“Sono passati otto anni da quando abbiamo lasciato Hogwarts, come mai sentiamo parlare di questa maledizione solo ora?”
“Non lo so, non ho la possibilità speciale di intromettermi negli affari del Ministro”.
“Tu e Ron siete Auror, perché non ve ne hanno?”
Harry si passò le dita tra i capelli, già scompigliati, per l'esasperazione. Hermione era praticamente impossibile da trattare quando si arrabbiava così. “Non lo so, e no, prima che tu possa anche solo pensarlo, non giocherò la carta del – Io sono Harry Potter e quindi sono speciale – solo perché tu possa scoprire cosa sta succedendo. Inoltre Hestia non ci casca mai, nemmeno quando sono abbastanza stupido da farlo su tua richiesta.”
Hermione capì che Harry non si sarebbe piegato al suo desiderio d’informazione questa volta; si arrese quindi alla sua rabbia con
un grande sospiro e si buttò sul suo divano. “Qualcuno ha parlato con Ginny? Qualche indizio su chi le è capitato?” chiese Hermione.
“É agli allenamenti delle Herpies. La squadra intendeva essere irreperibile fino alla prima partita della stagione, ad Halloween,
ma suppongo che il Ministro con la sua posizione avrà fatto pressione e si sia accertato che partecipi all'incontro” rispose Ron. Ginny era infatti entrata come giocatrice professionista di Quidditch per le Holyhead Harpies, con grande sgomento dei suoi pazzi fratelli giocatori, ai quali nessuno aveva offerto nemmeno un provino per una squadra professionista, figuriamoci un contratto.
Ron ne fu particolarmente offeso, ma venne presto confortato dal fatto che avrebbe avuto i biglietti gratis per le partite di Quidditch
ed avrebbe capeggiato il team di sua sorella, lasciando perdere i suoi amati Cannoni di Chuddley.
“Devo sposare Malfoy! Cosa farò?” chiese Hermione con un lamento.
Harry e Ron si scambiarono uno sguardo prima di sedersi di fianco a lei ed abbracciarla. “Andiamo, Hermione, non potrà
essere così male! La lettera diceva che hanno fatto dei test sulla personalità, quindi forse voi due siete più compatibili di quanto pensi”, disse Harry, ottimista.
“Chi sei tu e cosa ne hai fatto di Harry?”
“Harry ha ragione, Hestia non ti avrebbe imbrogliato di proposito, Hermione”, commentò Ron.
“Forse avresti bisogno di dargli una possibilità. Potrebbe essere cambiato”.
“Cosa è andato storto con voi due? Odiate Malfoy più di me. O almeno, lo facevate”.
“Non siamo più a scuola. Abbiamo dovuto lavorare con persone con le quali non avremmo voluto passare nemmeno un giorno.
Intendo, chi avrebbe pensato che sarei stato assegnato come compagno di squadra ad Ardian Pucey e che siamo
ancora messi così?”, disse Ron. “Tu semplicemente non l'hai fatto perché lavori nel Dipartimento per la Regolazione ed il Controllo delle Creature Magiche”.
“Questo piuttosto dimostra la mia posizione, e non tirare in ballo la storia di Adrian, perché non è nemmeno una grande pubblicità
per evidenziare quando siano cambiati i Serpeverde”.
Ron fece una smorfia, mentre cercava di pensare ad un modo per contrattaccare l'argomentazione di Hermione, ma, come al solito,
venne messo in difficoltà. La ragazza era di gran lunga troppo intelligente, addirittura troppo per il suo stesso bene.
“Provaci e pensa positivo, Hermione. Il Ministro non ci farebbe fare tutto questo senza un buon motivo”, ragionò Harry.
“Aspetta un attimo”, disse Hermione, e tirò fuori la sua lettera sgualcita da sotto il cuscino del divano. “Guarda, la lettera dice che ci hanno associato, ma non dice che dobbiamo sposarli. Semplicemente io rifiuterò. Alla peggio cosa possono farmi? Minacciarmi di espellermi dal mondo magico? Vorrei vedere se osassero tanto”, gridò gioiosamente Hermione, sentendosi trionfante per aver trovato una via di scampo.
“Non lo so, Hermione, loro parlano di una maledizione. Sono sicuro che potremmo avere una piccola possibilità a riguardo”.
“Così, è una maledizione. Sono sicura che con una piccola ricerca, potremmo scoprire di cosa si tratta e, con l'aiuto di Bill, potremmo
spezzarla. Credo veramente che il Ministro abbia esagerato”.
Harry e Ron rimasero a guardare, mentre Hermione volò intorno per il suo soggiorno, tirando fuori libri a caso dalle sue svariate
mensole di libri e scagliandoli sul basso tavolino da salotto. “Sarò avvantaggiata, e farò alcune ricerche generali prima dell'incontro
della prossima settimana”.
Loro scossero la testa, ben sapendo che non sarebbero riusciti ad interrompere quel fiume in piena. “Ehi, Ron, Bill è già tronato
dall'Egitto? Mi piacerebbe vederlo prima dell'incontro, per vedere ciò che posso racimolare in fatto di notizie. Scommetto che lui
ha sentito qualcosa di questa maledizione”, chiese Hermione.
“Ehm, non ne sono sicuro. Veramente è un po' che non sono a casa, ma posso mandare un gufo a mamma e Fleur, e vedere se
è già tornato”.
“Sì, sarebbe fantastico”.
Hermione a quanto pare aveva tirato fuori tutti i libri che aveva riguardanti le maledizioni, ed ora stava sfogliando alcuni volumi
in contemporanea, mormorando da sola.
Harry e Ron quindi non potettero fare altro se non salutarla entrambi e ritornare tramite metropolvere al loro appartamento; si sarebbe solo annoiata se l'avessero interrotta. Per ore non notò nemmeno che se n'erano già andati.

Harry e Ron atterrarono di nuovo nella loro cucina ed Harry preparò per entrambi una tazza di tè, sentendone il bisogno
dopo aver avuto a che fare con una Hermione così maniacale quella mattina.
“Allora, quando pensi che glie lo dirai?”, chiese Ron.
Harry fece una smorfia, “Non lo so. Speravo di esporle delicatamente il problema, ma credo che semplicemente farei meglio a dirglielo chiaro e tondo prima che lo scopra da qualcun altro, all'incontro”.
Ron ridacchiò per il suo addolorato amico, “Non ti invidio compagno, e se fossi in te prediligerei un posto pubblico in caso perdesse completamente la testa”.
“Daphne sta diventando insopportabile. Mi ha assillato per anni per dire ad Hermione di noi. Vuole uscire allo scoperto, ed il fatto che io continui ad essere riluttante nel raccontarglielo la sta facendo diventare matta”.
“Non so perché si è messa con te. È nettamente troppo di classe per uno sciattone come te”.
“Ehi, dovresti dispiacerti per me, non fermi stare peggio”.
“Cosa c'è da dispiacersi? Hai una ragazza formidabile che ti ama, e tu sei troppo codardo da dire alla tua migliore amica di lei.
Sei solo fortunato che Daphne non abbia ancora messo da parte il tuo patetico sederino”.
Harry picchiò la testa sul tavolo, “Lo so. Sono un totale incapace. Ma Hermione fa così paura quando è arrabbiata, ed odia i Serpeverde! Non credevo fosse possibile, ma il suo odio si è ingrandito maggiormente da quando ci siamo diplomati”.
“Crea campagne per la liberazione degli Elfi Domestici, non è una cosa che la farà addolcire nei confronti della Casa delle Serpi”.
“Bene, allora quando le dirai che te la sei squagliata per giocare a Quidditch con i tuoi amici rettili? Lei pensa che tu tolleri
solo Pucey, non sa che sei un buon amico di tutti loro e che ci socializzi nel fine settimana”.
“Come si siamo finiti in questo casino?” gemette Ron.
“Abbiamo abbassato la guardia, e la cosa successiva, come sai, ci ha portato fino ad avere un appuntamento, ed abbiamo iniziato
ad uscire con un gruppo di Serpeverde”
“Mentendone al riguardo con Hermione. Abbiamo veramente istinti suicidi.”
“Già, e senza che lo sapesse abbiamo sotterrato l'ascia di guerra con Draco”.
“Oh, dovremmo andare a trovarlo. Voglio vedere la reazione alla sua lettera.”, disse Ron, saltando immediatamente su dalla
sua sedia, eccitato.

  
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