-Io non posso aiutare, lo capisci? Ho distrutto tutto, e distruggerò ogni cosa ancora-

A quelle parole Dean sentì un dolore strano risalirgli il petto, un dolore che riaffiorava ogni volta che i suoi occhi si incrociavano con quelli del suo vecchio ex-amico.

-Cass, capisco che ora ti senti in colpa per tutto quello che hai fatto, ma noi abbiamo bisogno del tuo aiuto- Sam sentenziò con voce calma e pacata, mentre Dean sembrava assolto nei suoi pensieri

-vorrei parlare da solo con Castiel- il tono duro della sua voce venne smentito dagli occhi quasi lucidi che rendevano quel verde ancora più irresistibile, e Castiel ne era maledettamente pazzo

-torno subito- disse Castiel  a quella che lui aveva denominato come la sua custode. Tutte quelle attenzioni verso Meg riuscivano a scatenare qualcosa di furioso dentro al cacciatore, ma non sapeva bene cosa fosse, non riusciva a decifrarlo,…forse aveva soltanto paura di farlo..

-Dean..io-  l’angelo cercò di dire qualcosa ma venne subito bloccato dalle iridi verdi del cacciatore che si fecero sempre più vicine

-ti ricordi, un paio di mesi fa mi fecesti una promessa: qualsiasi cosa tu chieda, io verrò ogni volta che tu mi chiamerai…Cass io..noi abbiamo bisogno di te- Dean non riusciva a crederci, quelle parole erano fuoriscite dalla sua bocca in un modo talmente semplice e naturale che quasi si sentì male.

-Ho paura Dean- disse l’angelo abbassando lo sguardo, quella promessa gli aveva ricordato il vecchio Castiel, quello che sarebbe morto pur di difendere i winchester, quello che per proteggere Dean era sceso a patti anche con il male. – ho paura di sbagliare ancora, ho paura che mi abbandonerai di nuovo una volta finito tutto-

Dean si sentì spiazzato da quelle parole, non aveva mai pensato al dopo, più o meno cercava di non farlo, l’unica cosa che voleva in quel momento era uccidere Dick, al dopo c’era tempo. Per questo Dean fece un altro passo verso l’angelo senza dire una parola, perché in quel momento non c’erano parole sufficienti per spiegare quello che il cuore gli stava gridando, e che aveva sempre gridato dal giorno della scoperta del suo tradimento ma che il cervello aveva sempre riuscito a tacere. Portò una mano sotto al mento dell’angelo, quest’ultimo sorpreso spalancò gli occhi e alzò il capo vedendo  così le loro labbra distanti solo pochi centimetri.

Il cacciatore, annebbiato da uno strato di lacrime, posò delicatamente, quasi con timore, le labbra su quelle dell’angelo, il contatto durò per alcuni interminabili secondi per poi separarsi completamente.

-Io non posso sapere cosa succederà dopo, ma ho voluto solo darti una vaga idea di quello che vorrei che succedesse- “Dean Winchester sta diventando un sentimentale” pensò tra se sfoggiando un timido sorriso e aspettando la reazione di Castiel

Castiel per la prima volta sentì il cuore di Jimmy battere all’impazzata, e quasi si dimenticò che quel piccolo organo non fosse il suo, voleva  riprendere quel contatto che si era spezzato con troppo rapidità così in un millesimo di secondo si fiondò sul cacciatore sbattendolo al muro. I due avevano iniziato una danza piena di passione, fatta da lingue che lottavano e da mani che sentivano il bisogno di aggrapparsi l’uno all’altro. Quando si separarono i due ragazzi si guardarono negli occhi come non mai restando per qualche secondo in silenzio

-wow..- era l’unica cosa che risucì a dire il cacciatore ancora preso dall’eccitazione

- questo era solo un assaggio del dopo che verrà- disse Castiel prima di poggiare nuovamente le labbra sulle sue