Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    22/05/2012    2 recensioni
Un giorno speciale per la giovane Maya, festeggia il 21° compleanno...
Ma cosa accadrebbe se in quello stesso giorno qualcuno la catapultasse in un mondo parallelo, dicendogli che in realtà è la principessa di quel regno?
Amore, guerre, ingiustizie... La vita di Maya verrà scombussolata dalla ritrovata identità di principessa, mentre strani personaggi entreranno man mano in gioco, cambiandole per sempre la sua vita e motivandola di nuove priorità...
Una rivisitazione in chiave fantasy della storia della giovane Maya...
Altri personaggi:
Eragon- Arya - Saphira dalla saga di Eragon
Chester Bennington, vocalist dei Linkin Park
Ciel Phantomhive - Sebastian Michaelis - Soma - Agnì dal manga Kuroshitsuji/Black Butler (negli ultimi capitoli)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Uff!
Mamma mia... Non so se sentirmi più emozionata, triste o felice...
Ho dedicato un bel pò di tempo a questa ff. Spesso l'ho utilizzata come valvola di sfogo, come un qualcosa che mi allontanasse dalla realtà e devo dire che nonostante le mie scarse capacità da scrittrice (?), in quei momenti mi sono sentita davvero bene...
Ed oggi posso dire di presentarvi con orgoglio questo ultimo capitolo, non tanto per quello che ho scritto e per come l'ho scritto, ma perchè dentro questa ff c'è la parte di me che ama sognare e questo ultimo passaggio è un pò la fine di un percorso iniziato per gioco e giustamente finito per gioco XD
Aggiungerò a fine capitolo altre spiegazioni, ma intanto vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno sopportata ed incoraggiata in questo cammino e ringrazio in anticipo chi leggerà questa ff anche un anno dopo XD
Dedico a chiunque abbia avuto la pazienza di arrivare al capitolo 63 questo capitolo (w i giochi di parole).
Ringrazio in particolare Tetide, che mi ha commentata e seguita, grazie di tutto cuore...
Vi lascio alla lunghiiiiiissiiiiiimaaa lettura (nuovo record, 10 pagine word con corpo 11 Calibi interspazio 1)


Capitolo 63

- E’ finita, la guerra è finita!- gridavano i cavalieri dei vari schieramenti. Le spade toccarono finalmente il suolo, gli elmi furono alzati in cielo ed un unico grido di gioia si cosparse nella valle.
Si abbracciarono gli elfi delle rose, con i compagni delle Orchidee e dei Crisantemi. Infondo, loro non erano che vittime delle scelte sbagliate dei propri Re…

Maya fu accompagnata da Masumi in infermeria, mentre il corpo dei genitori venne coperto da un telo bianco e portato nel capannone adibito a camera ardente. La lasciò nelle mani di Rei, mentre lui tornò a recuperare i corpi feriti dei compagni elfi.
- Mettiti qui…- le disse Rei, facendola accomodare in un lettino – come ti senti?-
- Non lo so…- gli occhi scavati si chiusero debolmente, si sentiva stanca e svuotata da tutto – lasciami sola, per favore…- chiese all’amica che l’accontentò. Aveva bisogno di assorbire tutto il dolore e la frustrazione che aveva accumulato in quei pochi minuti, ma soprattutto, doveva accettare l’idea di aver perso i propri genitori per l’ennesima volta. E stavolta, seppe che non avrebbe avuto l’occasione di rivederli.
Respirò faticosamente tentando di dormire, ma ad un tratto sentì sussurrare qualcosa di dolce, molto simile ad un canto proprio accanto a lei.
-
*
C'è un posto là fuori per noi
più di una preghiera o di qualsiasi cosa abbiamo sognato...
-
Il cuore balzò in gola riconoscendo quella voce.
-
...
perciò quando ti senti come se stessi per arrenderti
perché non trovi il tuo posto qui
la paura sta prendendo il sopravvento, chiudi gli occhi e prendi la mia mano...
-
Si voltò di scatto e notò un Chester dallo sguardo più pallido del suo stringere forte una mano di Ayumi, mentre le lacrime ed il canto, diventavano un tutt’uno.
- Oh, no… Vi prego, non posso sopportare anche questo…-
- Maya…- sussurrò Chester vedendola accanto a se – Maya…- le prese la mano e la strinse forte – mi hai vendicata, grazie…-
- Che è successo?- gli chiese spaventata. E così Chester ripercorse nuovamente quei terribili momenti di panico, in cui Sakurakoji aveva preso alla sprovvista la sua donna e l’aveva ferita mortalmente.
- Avevo voglia di farlo a pezzi, ma non potevo abbandonarla…- spiegò tornando a stringere la mano di Ayumi.
- Si riprenderà?- chiese lei.
- Non lo so… Dipenderà tutto dalle prossime ore… Le sto cantando una canzone per farla svegliare, ma non sembra funzionare… Non le accade nulla…-
- Allora tu continua a cantare…-
In quel momento si avvicinò Masumi e si sedette accanto a loro. Vide il corpo inerme di Ayumi e provò un’infinita tristezza. Provò a chiedere cos’era accaduto, ma Chester lo mise a tacere.
- Ti prego, non ora… Se ti va, possiamo cantare insieme una canzone…-
- Va bene…- rispose. Così Chester scrisse in fretta quel testo appena composto e passò il foglietto a Masumi, che cantò per Maya.
- ...
Immaginare di incontrare il cielo
dove il tuo cuore è libero e la speranza torna a vivere...
- continuò Chester stringendo la dama bionda.
-
...do
ve queste mani spezzate sono ancora intere
troveremo ciò che stavamo aspettando
siamo fatti per molto di più... 
- lo accompagnò Masumi, mentre Maya assorbì quel canto dolce.
Ed il canto dei due, pian piano ruppe le mura di Ayumi, che sentì quel dolce suono come una voce lontana. Ma era così dolce, che aveva voglia di avvicinarsi di più per poter cogliere appieno ogni sfumatura del timbro graffiato.
E quando finalmente uscì dalle acque gelide che la tenevano prigioniera, Chester la strinse forte e pianse come quel giorno di parecchio tempo fa, il giorno dove le aveva confessato dei mostri dentro se.
- Grazie…- sussurrò lei stringendolo – stavolta sei stato tu a schiacciare i mostri dentro me…-
Ed i quattro, poterono finalmente sospirare di sollievo.

A qualche giorno di distanza, quando Maya venne dimessa dal piccolo ospedale di fortuna, andò ad incontrare i rappresentanti degli altri Regni, impegnatissimi nell’organizzare in poco tempo i piani di recupero.
- Maya!!- la accolse Arya abbracciandola forte – avevo voglia di venirti a trovare, ma siamo stati impegnati…-
- Non ti preoccupare, è un momento delicato per tutti…-
Salutò Eragon, che sedeva alla destra di Arya con vestiti eleganti; salutò il Principe Soma ed Agnì, poi Ciel e Sebastian ed alcuni rappresentanti dei membri d’opposizione del Regno dei Crisantemi.
- Ebbene, perdonate l’attesa…- introdusse Maya – ma finalmente dichiaro aperta la sessione straordinaria del consiglio di Flowers…-
Erano anni che tale consiglio non veniva adoperato, precisamente dall’ultima volta che le Rose e le Orchidee vissero in pace.
I temi trattati furono tanti, a partire dai piani di recupero dei regni delle Orchidee e dei Crisantemi, rimasti adesso senza una guida.

E dopo ore ed ore di trattative, arrivarono al dunque: il regno dei Crisantemi venne affidato alla giuda di un Governo Tecnico, capeggiato da Ciel Phantomhive e dal rappresentate dell’ex opposizione al Governo Sakurakoji**. Per 5 anni avrebbero portato l’ordine nel regno, in attesa della nomina del nuovo sovrano.
Il Principe Soma avrebbe preso le redini del Regno delle Orchidee, con la stretta collaborazione delle Principesse Maya ed Ayumi, che l’avrebbero supportato per ogni evenienza.
Arya tornò ad occupare il trono del Regno dei Girasoli, che avrebbe necessitato di un forte supporto degli altri Regni a causa del crollo economico degli ultimi 100 anni.
Ma la vera rivoluzione, fu il Trattato di Rose***, che unificava i regni in un’organizzazione di carattere intergovernativo, nacque l’Unione Flowers****. I punti salienti del trattato, avevano alla base quattro punti di competenze:
- Competenze Esclusive
- Competenze Concorrenti
- Compertenze di Coordinamento
- Competenze di Sostegno*****

A fine seduta, i rappresentanti del consiglio furono soddisfatti delle nuove misure apportate, inoltre l’Unione Flowers avrebbe smontato definitivamente il dissapore secolare tra i vari regni. Da quel momento, tutti i Regni sedevano attorno allo stesso tavolo, ognuno con lo stesso grado d’importanza.
Quando Maya uscì dal tendone, finalmente si sentì svuotata da uno dei mille macigni che portava in petto. Sapeva che come futura Regina delle Rose e come figlia della Principessa delle Orchidee, aveva fatto la cosa giusta.
Camminò tra l’erba fresca e non si accorse nell’immediato di essere affiancata da Ciel, così fece un balzo quando lo sentì tossire.
- Ciel!- disse sorpresa – non avevo percepito la tua presenza…-
- Diciamo che sono stato parecchio silenzioso…-
- Mi fa piacere rivederti al mio fianco, insomma credevo che tu, che lui…- non sapeva come esprimersi, ma ancora una volta lui la sorprese.
- Non sei l’unica a pensare questo… Anch’io credevo di venire divorato da Sebastian subito dopo la morte della regina e del re che hanno causato le guerre degli ultimi 100 anni, ma mi sono dovuto ricredere…-
- Cos’è successo?-
- Non so… Anche dopo la loro morte, il marchio è rimasto impresso nel mio occhio e ciò vuol dire che il contratto è ancora valido. Per anni ho creduto che la sventura della mia famiglia fosse dovuta alla Regina, poi scopro che non era che il Cavallo della scacchiera del Re Sakurakoji… Infine anche la morte di lui non ha portato la mia vendetta e questo fa crollare le mie certezze mattone dopo mattone, perché non sono loro la causa della morte dei miei genitori e della mia agonia. Devo ricominciare tutto da capo, sperando di trovare qualche indizio anche nei crisantemi…-
- Per questo hai insistito per far parte del governo tecnico?-
- Si… Ho bisogno di sapere la verità… Ma non pensiamoci oggi, per adesso godiamoci questo bellissimo sole…- Maya osservò lo sguardo triste e sicuro del ragazzino e pensò che infondo se uno come lui, con dei traumi profondi alle spalle, era stato capace di affrontare la vita con forza, poteva farcela benissimo anche lei.
- Si, per oggi godiamoci il Sole…- concluse alla fine.
E continuarono a camminare nel prato verde, con il vento ad accarezzare i capelli ed il sole a baciare la pelle.


- Uheeee, ungheeeeee!!!!!-
Un urlo improvviso ruppe la quiete di quella splendida serata d’Agosto, con la luna piena a far splendere ogni superficie di un magico argento ed un vento leggero ad accarezzare i rami degli alberi.
- Mmmmm….- sussurrò nel sonno Ayumi, voltandosi dall’altra parte come se nulla fosse.
- Unnngheeeeee!!!- continuò a chiamare.
- Mmmm… Ayumi…- disse Chester disperato, accarezzando piano i fianchi della moglie.
- E va bene, abbiamo capito…- si alzò di malavoglia, sistemando le spalline del vestito da notte ed abbassando leggermente la gonna – cosa c’è?- chiese alla piccola creatura, sollevandola dalla culletta e prendendola in braccio per cullarla un po’ – su, prendi il ciuccio e dormi…- si avvicinò piano al letto e continuò a cullarla finchè non si addormentò.
- Si è calmata finalmente…- disse Chester alzandosi a sedere, osservando incantato i piccoli movimenti della moglie, che poggiò la loro bimba nuovamente nella culla.
Erano passati quattro anni dalla battaglia finale e molte cose erano cambiate in quel lasso di tempo.
Chester ed Ayumi si erano sposati meno di un anno dopo e dal loro amore era nata la loro creatura, la piccola Luna.
- Se a meno di un anno già fa così, non oso immaginare quando imparerà a camminare…- osservò Ayumi, stendendosi sopra al petto del suo uomo ed accarezzandolo dolcemente.
- Be, ci penseremo dopo… - prese a sfiorare sensualmente i fianchi di lei, per poi salire verso i capelli e poi scendere nuovamente giù, seguendo la linea della colonna vertebrale. Ayumi si voltò in un brivido, gli prese il volto tra le mani e lo baciò.
La passione divampò in poco tempo, tolsero in fretta quei pochi vestiti che avevano indosso ed unirono i loro corpi come se fosse la prima volta, poiché le emozioni provate, erano rimaste invariate nel corso del tempo, anzi, il cuore martellava sempre più forte in petto, tanto forte che ebbero paura di svegliare la piccola Luna. E raggiungendo insieme il paradiso, sentirono una forte energia brillare all’interno del corpo, più forte dell’argento della Luna piena di quella sera.
- Ti amo…- sussurrò Chester depositandole un bacio tra i capelli.
Si stesero a letto ed Ayumi poggiò il capo sul cuore di lui, che adesso era tornato ad un ritmo regolare.
Passarono pochi minuti, quando improvvisamente sentirono un suono stridulo.
- Ungheeeeeeeeeeeeee!!!!- tornò a chiamare la dolce Luna.
- no!!!! Abbi pietà…- disse Ayumi con la voce impastata dal sonno. Vide Chester voltarsi dall’altro lato, così prese il cuscino e lo tirò forte contro di lui.
- Ma sei matta?- gridò alzandosi.
- No, ma puoi alzarti anche tu una volta tanto…- gli fece l’occhiolino e lo incitò ad andare dalla figlia.
- E va bene…- si avvicinò alla piccola, la prese in braccio e la fece giocare un po’ – su, vieni da papà!- poi la depositò tra lui ed Ayumi e strinse entrambe a sé.
Dopo pochi minuti finalmente si addormentarono, così, stretti in un unico abbraccio e cullati dal soffio dei rispettivi respiri.

- E’ tardi!!!- disse Maya osservando l’altezza del Sole ormai prossimo al tramonto – sbrigati Rei!-
- Abbi pazienza! Devi essere al meglio delle tue potenzialità femminili…- disse facendole chiudere gli occhi e continuando a dipingerli.
- Puoi sempre usare la magia…- le fece notare al limite della sopportazione.
- Non dire sciocchezze… Non si usa la magia il giorno del proprio matrimonio per sistemarsi il trucco…-
Maya voleva risponderle a tono, ma bussarono alla porta.
- Avanti!- disse brevemente.
- Maya, ti abbiamo portato il bouquet!- disse Ayumi entrando con Luna, Arya e nonna Chigusa.
- Vi ringrazio… Poggiatelo sul letto…-
Quando Rei finì di truccarla, finalmente potè andare ad abbracciare le amiche e la nonna.
- Maya, sei uno splendore…-
- Grazie nonna…- rispose abbracciandola.
In quei quattro anni, il cambiamento radicale delle Rose, fu il passaggio della corona da Chigusa a Maya, divenuta a tutti gli effetti Regina del Regno delle Rose e delle Orchidee (ereditando il titolo della madre, anche se effettivamente operava più nel settore delle Rose), successivamente ribattezzata Regina delle Rose Viola, per via del colore che grazie a lei non divenne più un tabù.
Inizialmente non era d’accordo al nuovo incarico, non voleva sottrarre il titolo alla nonna, ma fu proprio per quest’ultima che alla fine accettò. La salute della nonna era ormai cagionevole ed aveva bisogno di un prolungato riposo.
Maya si sentì a disagio nei primi tempi ed i doveri l’assalirono come non mai, tanto da portarla a rimandare il suo matrimonio con Masumi. Aveva bisogno di ritrovare la propria stabilità emotiva prima di unire la sua vita a quella dell’uomo che amava.
La perdita dei genitori non fu semplice da combattere… Ciò che la metteva più in crisi, era il tempo sprecato con il padre… Se avesse saputo in tempo che Kuronuma fosse suo padre, le cose sarebbero andate diversamente…
Un giorno si presentò al cospetto della Saggia Civetta ed ebbe il coraggio di porgerle la domanda che l’assillava ogni dì.
- Tu sapevi di loro due, non è così?- le chiese tra le lacrime.
- Sì… Sapevo ogni cosa… Ma se ben ricordi, quel giorno, quando mi hai posto la tua domanda a proposito delle reti fognarie, io ti dissi “desideri sapere solo questo?” e tu mi rispondesti “sì, solo questo…” ed a quello ho risposto. Non mi è dato rivelare informazioni non desiderate… Io rispondo a delle domande, se ne conosco la risposta, ma se la domanda è incompleta per le tue esigenze, non vi è nulla che io possa fare per rimediare successivamente…-
- Ho capito… Grazie del chiarimento…-
Si sentì una stupida, quella volta… Ma infondo, non poteva sapere la verità nascosta nella leggenda…

- Maya? Maya?- le disse Arya svolazzandole la mano davanti agli occhi.
- Scusa, ero persa tra i miei pensieri…- disse tornando a ridere. Adesso era diverso, finalmente aveva superato lo stato di crisi ed era pronta al grande passo.
- Bene! Allora sarà meglio scendere, ci aspettano tutti nella riva del fiume…-
- Sì! Voi andate avanti, io devo fare un’ultima cosa…-
- Sei sicura?- insistette nonna Chigusa.
- Non avrai mica dei ripensamenti?!?- disse Rei semi sconvolta.
- Ahahhahah, ma cosa dici Rei? Il periodo di crisi è passato… Ho solo bisogno di fare una cosa prima di raggiungervi…-
- Ok… Allora io scendo, Eragon aspetta me…-
E così le donne scesero una dopo l’altra, ma quando Ayumi stava per uscire con Luna, la bloccò per un braccio.
- Apetta, Ayumi… Ho bisogno di te e Chester…- disse con il cuore palpitante…

Dopo pochi minuti, Maya si trovava in volo con Estele, accompagnata da Chester ed Ayumi (avevano affidato la bimba alle cure dei nonni).
- Ci siamo…- gridò Maya per farsi sentire e quando Estele atterrò nel terriccio, il cuore di Maya ebbe un sussulto. Era tanto che non si recava a quel posto, precisamente dal giorno del seppellimento. Non aveva avuto più il coraggio di tornarci, poiché il ricordo di loro e l’inevitabile dolore per la loro perdita, era troppo grande.
- Maya…- la confortò Ayumi stringendola per le spalle – te la senti?-
- Sì… Avevo bisogno di salutali…- si avvicinò ai due massi di pietra, dove vi erano incisi i loro nomi e la data della morte.
Maya pregò in silenzio, cercando di far attenzione a non sporcarsi il vestito, poi prese una rosa viola dal suo bouquet e la poggiò al mezzo dei due massi, poi si voltò, osservando tristemente la casetta tanto amata da suo padre.
- Sono sicuro che sarebbero orgogliosi di te…- le disse Chester.
- E’ quello che spero…- si voltò verso i due e li abbracciò – Grazie per avermi accompagnata…-
- E’ il dovere dei testimoni, no?- Maya rise leggermente ed asciugò le lacrime. Mai come in quel momento si sentì felice di aver raccontato almeno a loro tutta la verità.
- Si, credo di si…-
- Coraggio, Madame, è ora di andare, non facciamo attendere oltre lo sposo…- disse Chester porgendole un braccio, che lei afferrò volentieri.
L’aiutò a salire su Estele e spiccarono nuovamente il volo. Destinazione Paradiso.

E la notte arrivò dolcemente, portando con se il bagliore della luna ed il canto delle civette pronte alla caccia.
Nella riva del fiume, Masumi aspettava impaziente l’arrivo della sua Regina. Girò il ciottolo che teneva tra le dita per l’ennesima volta e dopo ore ed ore, finalmente la vide.
Estele atterrò leggiadra, anticipata dai cavalli alati di Chester ed Ayumi. Il ragazzo smontò velocemente da cavallo, imitato dalla moglie, poi Ayumi si spostò alla riva del fiume e Chester prese Maya per mano e l’aiutò a scendere. Si sentiva emozionato, significava molto per lui accompagnarla “all’altare” .
- Sei pronta?- disse a Maya una volta che gli afferrò il braccio.
- Si, andiamo…-
Chester iniziò a sussurrare una serie di parole in elfico. Un forte vento increspò la superficie del fiume e come per magia, mille fonti luminose scesero in terra, delineando un sentiero ben preciso tra i ciottoli.
Iniziarono a camminare verso riva, con i petali viola disposti a mo di tappeto.
Non vi erano molti invitati, per lo più erano gli amici ed i rappresentanti dei Regni amici.
Il rumore dell’acqua fu una dolce culla per i due innamorati, che adesso erano sempre più vicini. E quando Maya fu abbastanza vicina, a Masumi mancò il fiato: aveva un vestito bianco molto semplice, con le spalle scoperte ed un profondo spacco nella gonna; i capelli erano raccolti all’indietro e due pendenti argento le arricchivano il volto ed il generoso decolté. A Masumi ricordò l’aspetto di una delle leggendarie sirene…
E poi, quando le fu accanto, Chester le baciò la mano e la consegnò a Masumi.
Il prete li condusse nella loro barchetta e quando Masumi girò il sasso tra le dita per tre volte in senso antiorario, mille lanterne si illuminarono in mezzo al fiume, formando un grande cerchio che si specchiava nella superficie cristallina.
Una volta saliti, il vento magico iniziò a condurli verso il centro del cerchio, seguiti da Chester ed Ayumi alla sinistra (testimoni di Maya) ed Hijiri e Rei alla sinistra (testimoni di Masumi). Seguirono le barchette di Ciel e Sebastian, Arya ed Eragon, Soma e la regina Chigusa e così via… Dall’alto del cielo, Saphira li accompagnava, provocando degli strani riflessi blu a contatto con la luce delle lanterne.
E quando il prete iniziò a parlare, alzandosi in piedi nella loro imbarcazione, il cuore palpitò come non mai, si presero per mano e continuarono il rito religioso.
E le mille immagini della loro tormentata storia d’amore, vennero sfogliate dalle loro menti in quegli attimi di gioia, increduli di fronte al coronamento del loro sogno d’amore.

"...Possiamo essere i re e le regine di tutto se ci crediamo
è scritto nelle stelle che brillano lassù
un mondo a cui io e te apparteniamo..."

Ed allo scambio degli anelli, mille fiori bianchi caddero dal cielo, posandosi sulla superficie dell’acqua. Le stelle, la luna, regalarono la loro luminescenza tramite i fiori, dando così la loro approvazione.
"...dove la fede e l'amore ci renderanno forti
ciò che siamo è già abbastanza
perché c'è un posto per noi, c'è un posto per noi."

E quando il prete li dichiarò finalmente marito e moglie, Saphira accompagnò il loro bacio d’amore con delle bellissime fiamme azzurre.
Tutti applaudirono e qualcuno addirittura pianse. Maya e Masumi sentivano il cuore scoppiare di gioia e le rose Viola nel loro cuore, sbocciarono come non mai…

Il ricevimento nella riva del fiume, fu accompagnato da balli allegri, capeggiati da un elegante Sebastian, che in via eccezionale si era unito alle danze, mentre il suo padroncino se ne stava seduto a guardare. Maya lo invitò più volte a danzare con lei, ma lui rifiutò, causando un forte dolore alla schiena che gli impediva di compiere bruschi movimenti. In realtà, Sebastian la informò della poca compatibilità tra il signorino e la danza, cosa che lo portava a rifiutare qualsiasi tipo di evento mondano.
- Sebastian! Vieni qui!- lo chiamò ad un certo punto interrompendo la conversazione dei due.
- Scusatemi, altezza, credo che il mio padroncino abbia sentito…- e così si dileguò, sorbendosi le ramanzine del ragazzo.
- Maya, mi concedi questo ballo?- si voltò e vide Eragon, ricoperto da eleganti vesti azzurre e bianche porgerle la mano.
- Volentieri!- iniziarono a danzare ed a Maya tornò in mente il loro primo incontro.
- Sai Maya, ho una notizia da darti…-
- Quale notizia?- lo vide illuminarsi di gioia e la bocca si aprì in un grandissimo sorriso.
- Qualche settimana fa io e Saphira abbiamo scoperto un passaggio segreto nei meandri del regno dei Girasoli, guidati da alcune carte che abbiamo trovato nelle biblioteche quando cercavamo dei possibili nascondigli per le uova di drago e…-
- E?...- lo incitò Maya, smettendo di danzare.
- Ed all’interno vi era una grotta che nascondeva centinaia di uova di drago! La razza dei draghi non verrà estinta!-
- Ma è bellissimo!!!-
- I miei maestri avevano nascosto le uova nel periodo che la regina delle orchidee era tornata ad attaccarci, così hanno ben pensato di custodirle in un luogo segreto, un luogo che solo un cavaliere di drago avrebbe potuto trovare…-
- Sono felice, davvero!-
- Si… Ancora devo dirlo agli altri Re, volevo prima confidarlo a te…-
- Ti ringrazio…-
- Ehi, posso rubarti mia moglie?- disse Masumi raggiungendoli.
- Come desidera, mio Re…- disse Eragon inchinandosi.
- Ma guarda che simpatico il ragazzo…-
- Devo vendicarmi, maestro, al mio matrimonio avete riso di me e della mia posizione di nuovo sovrano dei Girasoli…- risero insieme e poi, quando la musica cambiò, Maya e Masumi presero a danzare lentamente.
- Sei bellissima…- le disse sincero stringendole la vita – e… Mi sento l’elfo più fortunato del pianeta ad averti per moglie…-
- Ed io ad avere te per marito…- annullarono le distanze e si baciarono con forza.
- Non abbiamo parlato del viaggio di nozze…- fece notare Masumi una volta separati.
- Possiamo concederci un viaggio di nozze?- chiese Maya colpita.
- Ma certo! Cosa pensavi? Che saremmo tornati ai nostri doveri già il giorno dopo?-
- NO! Questo no, ma non credevo potevamo spostarci…-
- Tua nonna mi ha imposto di sì ed io sono ben lieto di accontentarla… Allora, c’è un posto che desideri vedere?- gli chiese. Maya ci pensò per qualche minuto e poi, come un flash, ebbe la sua risposta.
- Veramente c’è…-

Così, dopo il taglio della torta ed il lancio del bouquet (finito tra le mani di uno scioccato Ciel, che fece a botte con il maggiordomo per soffocarne le risate), Maya e Masumi salutarono tutti e partirono, accompagnati dai rispettivi cavalli alati.
Quando giunsero ai limiti del fiume, dove sorgeva il Mare Nostrum, smontarono da cavallo e li salutarono per un po’. Masumi la prese per mano e la guidò in un punto dove sorgeva un albero.
- Sei pronta?- le chiese.
- Sì!-
Con la mano libera ed evocando la magia, Masumi aprì una porta invisibile ed una volta oltrepassata, videro tutto oro, prima di arrivare alla loro meta.


Giappone, sesto giorno del quinto mese dell’anno 2012.
Maya si stava vestendo, scegliendo accuratamente i vestiti dall’armadio.
- Rei!!!!!!- chiamò infine disperata – cosa devo mettermi?-
La ragazza piombò in un lampo nella sua stanza.
- Ma che discorsi fai, Maya? Stiamo andando al concerto dell’anno, devi avere un abbigliamento appropriato…-
- E qual è?- chiese sconcertata dal suo ragionamento.
- Be, semplice… Basta guardare me…- osservò i jeans scuri, la maglietta chiara ed il gilet con due piccole catene che scendevano dal taschino. Ai lati delle guance, due lettere nere erano state sapientemente decorate: “LP”.
- Non mi vestirò mai in quel modo…-
- Allora metti dei jeans, una maglietta ed una felpa- ed uscì dalla stanza lasciandola sola.
Si sedette in un angolo del letto e chiuse gli occhi, poi, quando li aprì come per magia aveva trovato sul letto i vestiti ideali per quell’occasione.
- Ahahahah, che stupida…- si disse ad alta voce. Non si era nemmeno accorta dell’abbinata perfetta che aveva composto buttando i vestiti alla rinfusa.

- Maya! Non dovevi farlo!- le disse Masumi osservando la Maya terrestre vestirsi felice.
- Be? Volevo solo aiutarla… Aveva gli occhi chiusi ed in fondo siamo invisibili ai suoi occhi…-
- Si, ma vedendo i vestiti muoversi da soli per la stanza come credi che reagirebbe?-
- E va bene, hai ragione, ma è il fine che conta e guarda com’è carina…- disse osservando il suo alter ego della terra, adesso coperta di un semplice paio di jeans, stivaletti comodi, maglietta a collo montato sotto una felpa blu ed una sciarpa chiara.

Suonarono al campanello e Maya si affrettò ad uscire, indossando il cappottino besh in tinta con gli stivaletti. Andò ad aprire la porta e saltò addosso all’uomo.

- Spero solo non stia ancora con quel polpo assassino!- disse Maya-elfa a Masumi-elfo, tremando al ricordo del periodo in cui si frequentavano sulla terra.
- Sakurakoji della terra non è il Sakurakoji di Flowers, non ha ucciso nessuno sulla terra, anche se ammetto avrei voluto ucciderlo io ai tempi in cui vivevamo qui…-
- Eri geloso?- chiese Maya curiosa.
- Credo di sì… Inconsciamente ti amavo già allora…- Maya si voltò e lo baciò appassionatamente, molto appassionatamente, tanto che rischiarono di unire i propri corpi in quel preciso attimo. Se non lo fecero, fu solo per lo stupore nel vedere chi stesse baciando Maya terrestre.
- Lo sapevo!!- disse Maya felice – non poteva essere altrimenti…-

- Masumi!!! Vieni, entra…- disse Maya una volta separati dal profondo bacio. Un imbarazzato Hijiri seguì dietro di loro, ma quando Rei entrò in salotto, non si preoccupò minimamente di dare spettacolo baciando la sua ragazza.
Stettero un po’ tutti insieme a bere qualcosa, poi uscirono, diretti al concerto.

- ma dove vanno?- chiese Maya elfa seguendoli in macchina.
- Non lo so…- poi si fermarono davanti un grosso stabile e sia lei che Masumi ebbero un sussulto notando il cartellone all’ingresso, dove un’Ayumi in un abbigliamento tipicamente rock accolse gli amici terrestri.

- Ben arrivati!- disse Ayumi emozionata – mi tremano le gambe! Non ci posso credere…-
- Dai, Ayumi… Se inizi già così, non oso immaginare a concerto inoltrato…- disse Rei.
- Parla per te, è una vita che volevo assistere ad un concerto dei Linkin Park…-
- Non ti facevo fan dei Linkin Park…- confessò Masumi.
- Be… E’ una cosa che tengo per me…-
Fecero la fila, entrarono e dopo poche ore ebbe inizio il concerto.

Masumi e Maya elfi non credevano ai loro occhi, si erano messi proprio sotto il palco, dato che erano invisibili agli occhi dei terrestri. La musica incalzante li incitava a ballare e saltare ed urlare, loro invece erano inchiodati al pavimento, con la bocca spalancata e lo sguardo imbambolato.
- Non ci posso credere…- ripetè per l’ennesima volta Maya, osservando la perfetta copia di Chester muoversi come un grillo sopra al palco gigantesco.
- L’alter ego di Chester è un cantante rock, metall e tutto ciò che sia?- disse Maumi esterrefatto.
- Per di più sarà ricchissimo … Hai visto quanta gente è venuta al loro concerto?-
Masumi si voltò e gli girarono gli occhi per quanti erano.
- Be… Inizio a credere che debba avere più spazio per questa sua passione nel Regno delle Rose…-
- Anche i testi sono gli stessi…- notò Maya, iniziando a sciogliere il corpo sulle note di “Breaking the Habit” – sono bravi!!!- concluse saltellando sul posto, stando attenta a non inciampare con il vestito e Masumi, capì che per il resto del concerto avrebbe assistito ad uno spettacolo migliore… I capelli di Maya si sciolsero al ritmo dei salti, il sorriso che aveva dipinto in volto, non lo vedeva da molto, troppo tempo… La stessa cosa valeva per gli occhi, così pieni di vita e di gioia… Giurò a se stesso di non farle mancare mai più quelle piccole cose che la rendevano felice. Voleva vederla sempre così, allegra e spensierata… La abbracciò da dietro e prese a saltellare sul posto insieme a lei…

- E’ stato… E’ stato… Bellissimo…- disse Ayumi sognante – la voce di Chester è la cosa più dolce che abbia mai sentito…-
- Dolce? Ha una voce dolce?- commentò Hijiri, che aveva apprezzato il concerto, ma non per la “dolcezza” del timbro di voce del solista.
- Ah! Non capisci! Non sai cosa vogliano dire le sue canzoni… E’ qualcosa che ha dentro e che prendono forma nei loro testi…-
Camminarono per un po’, per poi fermarsi a mangiare qualcosa e tornare ognuno nelle rispettive case.
- Bene, ci vediamo domani…- disse Ayumi, facendo riferimento alla conferenza stampa di Maya, che si sarebbe tenuta il giorno dopo.
- Ah, non me lo ricordare che mi viene l’ansia…- disse Maya, aggrappandosi alla giacca di Maumi.
- Non ti preoccupare, i giornalisti ti diranno quello che ti diciamo noi e cioè che porterai al successo la tua dea Scarlatta…- la incoraggiò Masumi.
- Ah, speriamo… Non voglio deludere nessuno… Va bene, a domani!!!- disse ad Ayumi baciandole una guancia – sicura di non volere un passaggio?-
- No, stanno venendo a prendermi…- disse e si salutarono un’ultima volta.

- Andiamo Maya, stanno andando via…- disse Masumi elfo a Maya elfa. Ma lei lo trattenne per un braccio.
- Aspetta, sembra stupido, ma non mi va di lasciarla sola…-
- E va bene, restiamo…-
Aspettarono ed aspettarono, ma non arrivò nessuno.
- Ma quanto ci mettono?- disse Maya dopo un po’ – aspetta, gli squilla il telefono…-

- Pronto?- rispose Ayumi – ah… ma dove siete finiti? E’ un’ora che vi aspetto!....Che cosa?... E quindi?... Ah, lascia stare, vedo di chiamare un taxi…- chiuse la conversazione infastidita –‘cidenti! Ci mancava il guasto alla macchina…-
Stava cercando il numero del taxi, quando ne vide passare uno proprio davanti a lei.
- Taxi!!!!!!!!!- gridò cercando di fermarlo, ma la vettura era già occupata e l’uomo non si fermò – oh no…- si soffermò troppo sulla strada, poiché un’auto per poco non la investì. Rotolò per terra per evitare la macchina e si ferì leggermente ad una gamba – Ahi!!- sussurrò alzando il jeans per vedere la ferita. Nel mentre l’uomo in macchina scese velocemente e le prestò soccorso.
- O mio dio… Ti sei fatta male?- disse toccandole dolcemente il pezzo di pelle sotto la ferita.
- No, non è nien… te…- concluse spalancando le palpebre dalla sorpresa. Il cuore martellò ed il fiato si mozzò in gola – non ci credo… Investita da Chester Bennington! Se lo racconto non mi crede nessuno…-
- Ah, lascia stare… Parlo sul serio: ti sei fatta male?- Ayumi lo fissò per un attimo, adorava lo sguardo preoccupato dipinto in quel momento.
- No, non mi sono fatta male, è solo un graffio…-
- bene , la prossima volta guarda la strada eh…-
- Sta parlando il tizio che mi ha quasi uccisa!- ribattè lei. Lo vide alzarsi e sollevarla piano per un braccio.
- Aggrappati a me, vediamo di disinfettare la ferita-
- Ma non ce n’è bisogno…-
- Vuoi prenderti un’infezione?- disse serio. A quel punto arrossi per quel contatto ravvicinato. Sentì il fiato di lui sulle sue labbra e gli occhi le sembravano così liquidi in quel momento… Aveva voglia di sprofondare in quel mare.
La fece sedere in una panchina, prese una bottiglietta d’acqua dalla macchina e dei fazzoletti ed iniziò a pulire la ferita.
- Non è molto, ma almeno la laviamo un po’…-
- Ti ringrazio…- passarono dei minuti imbarazzanti. Non capitava tutti i giorni di farsi medicare dal cantante preferito.
- Fatto! ma quando arrivi a casa disinfettalo con acqua ossigenata…-
- Si…- solo allora Chester si accorse della scritta “linkin park” ai lati delle guance.
- Sei venuta al nostro concerto?-
- Si… - disse imbarazzata.
- Che te ne pare?-
- Siete fantastici dal vivo!-
- Beh grazie…-
Parlarono così per una buona orata, poi Ayumi guardò l’ora e le venne un infarto.
- E’ tardissimo!! Saranno tutti in pensiero… Ti ringrazio, Chester, ma devo andare…-
- Va bene, ma… Non mi hai ancora detto il tuo nome…-
- Ayumi, Ayumi Himekawa…-
- La promessa del teatro giapponese! Ma si! Ho sentito parlare di te… Mi dispiace per la Dea Scarlatta, sono sicuro sarai stata bravissima…-
- No, sono contenta che ha vinto Maya… Mi sto dedicando ad altre cose…-
- Bene, mi fa piacere… Allora… Allora io vado…-
- Ciao…- Ayumi lo vide allontanarsi di poco, quando si ricordò di non avere nessuno a prenderla… Non voleva essere tanto scortese da chiedergli il passaggio, avrebbe pensato che ci stesse provando! “e chi non lo farebbe…” si disse tra se.
Ma non vi fu bisogno di parole, poiché fu lui a voltarsi.
- Ma non hai la macchina?- le chiese.
- Ecco, veramente dovevano venirmi a prendere, ma hanno avuto un guasto alla macchina e sono rimasta a piedi… Sto aspettando un taxi…- ok, adesso doveva solo vedere come rispondeva lui.
- Perché non me lo hai detto subito? Sali, ti do un passaggio…- Ayumi fece un bellissimo sorriso, fece una piccola corsetta, aprì lo sportello e fu subito dentro la macchina.

- Quando si dice il destino…- commentò Maya.
- Che dici, li seguiamo?-
- Ma sei pazzo? Non violerò mai la sua intimità, anche se siamo invisibili… Andiamo un attimo a casa di Maya e poi torniamo alle rose… Ho voglia di stare da sola con te…-
- Ma questo è il nostro viaggio di nozze!- fece notare Masumi, stringendola forte per la vita.
- Infatti è stato bellissimo, ma non apparteniamo a questo mondo ed ho voglia di passare la prima notte di nozze nel nostro castello…-
- Come vuoi tu…- e la baciò delicatamente.

Maya e Masumi tornarono a casa della Maya terrestre e si divertirono molto a vederli scherzare tutti insieme. Quando li videro prendere direzione per due camere differenti, Maya e Masumi capirono che era ora di salutare Maya, Masumi, Hijiri e Rei della terra. Fu strano per Maya salutare se stessa, ma era felice di vederla così radiosa, al fianco di Masumi e con il ruolo di Dea Scarlatta finalmente assegnatole.
- Ciao, Maya… Io… Ti ringrazio per avermi prestato il tuo corpo per 7, lunghi anni… Ti auguro di essere felice per il resto dei tuoi giorni e… Sembra stupido da dire a se stessa, ma ti voglio bene, Maya della terra… Sei e sarai nei miei pensieri per sempre…- Si avvicinò e la baciò nella guancia, ma si ritrasse in fretta, vedendo Maya voltarsi di scatto.

- Che c’è Maya?- le chiese Rei vedendola sobbalzare.
- Niente… Mi sono sentita sfiorare la guancia…-
Ma poi tornò a scherzare con gli amici.

Masumi prese Maya per mano e la guidò verso la porta invisibile da cui erano entrati.
- Addio, Maya…-
Entrarono nella luce oro ed uscirono nel prato verde che dava sul Mare Nostrum.
- Fa freddino…- disse Maya strofinandosi le braccia. Masumi si sfilò la giacca e la poggiò tra le spalle della sua Donna.
- Tra poco sentirai molto caldo…- le disse languido.

E fu la verità, poiché la passione assopita nella visita del pianeta terra, tornò ad infuocarli non appena chiusero la porta della loro camera da letto.
Si sfiorarono, si baciarono con passione, sgualcendo le lenzuola candide e perfette della prima notte di nozze.

Possiamo essere i re e le regine di tutto se ci crediamo
è scritto nelle stelle che brillano lassù
un mondo a cui io e te apparteniamo
dove la fede e l'amore ci renderanno forti
ciò che siamo è già abbastanza
ciò che siamo è già abbastanza
c'è un posto per noi.


FINE

*testo tradotto di "There's a Place for Us" dei Sonohra (vi aspettavate i Linkin Park eh?! poi vi spiego il perchè)

**ammetto di aver preso spunto dal Governo Monti XD

*** nome inventato, ma dato che nei trattati si mette il luogo dov'è avvenuto il trattato ho pensato di denominarlo trattato di Rose (rose pronunciato in inglese)

****tipo l'Unione Europea

*****qui ho cercato veramente i punti salienti del trattato per l'Unione Europea, vi posto il link da wikipedia dove ci sono gli approfondimenti dei 4 punti http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_europea

Ok credo non ci siano altri punti...
Inizio a raccontarvi il perchè la scelta di questa canzone (non affatto casuale).
Dovete sapere che mi piacciono i film de "le cronache di narnia" e quando è uscito il DVD del viaggio del veliero, l'hanno regalato a mia sorella e finalmente l'ho potuto vedere. Spulciando gli extra, noto il videoclip della colonna sonora, apro e... SORPRESA! colonna sonora di italiani in un film internazionale come Le Cronache di Narnia!!! L'orgoglio italiano è divampato in me, così ho cercato il significato del testo e l'ho trovato perfetto da inserire per quest'ultimo capitolo... Alla fine ho tratto spunto dal video per alcune cose nel capitolo, eccolo qui!

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1cjQ5K6qYM4

Questo invece è il video di "breaking the habit" live in mosca alla premiere di transformers 3 (è uno dei miei live preferiti dei Linkin Park)

http://www.youtube.com/watch?v=e82y1D2JhLQ


Riprendendo il discorso che avevo iniziato all'introduzione al capitolo, diciamo che scrivendolo l'ho vissuto un pò come la fine di un percorso ed ho sentito il bisogno di riagganciarmi al primo capitolo ed ai momenti iniziali della vita di ognuno...

Mi sento felice di com'è andata questa storia (sperando come sempre di non aver lasciato pezzi di trama per strada), avevo in mente altre 1000 cose, che poi ho dimenticato e mi sono tornate in mente troppo tardi, ma fa lo stesso, sono contenta in egual modo...

Ok, questa è veramente la fine, non so cosa dire se non GRAZIE!!!! Grazie, grazie, grazie... E ricordatevi che sognare fa bene al nostro spirito.
  
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