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Autore: dramy96123    22/05/2012    17 recensioni
- Con chi ti sposi? - chiese. Remus si risvegliò dallo stato comatoso.
- CON CHI SI SPOSA? HA QUATTORDICI ANNI, LUI NON SI SPOSA! -
[...]
- E' ovvio che sarò IO a fare da testimone a James, Paciock – disse altezzoso Sirius, passando un braccio sulle spalle di James. Remus tossì leggermente.
- Io ci so fare di più con le parole, potrei fare io il testimone...-
- Voglio fare io il testimone di Ramoso! - squittì Coda, alzandosi di scatto dal letto.
- IO gli do una mano coi compiti! -
- E questo cosa centrerebbe? - chiese con sfida Frank.
James scosse la testa e sorrise a Lunastorta
- No, no, è un valido argomento! -
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Siamo finalmente arrivati all’ultimo capitolo della storia, non siete contenti?!

Finalmente assisteremo al discorso di Sirius, non siete contenti? E questo sarà anche un capitolo abbastanza lunghetto, se devo proprio dirla tutta…

Ok, vi lascio al capitolo! Baci!

Dram

 

 

Discorso di Sirius

 

Il fatidico giorno era finalmente arrivato. Nubi temporalesche si addensavano fuori dalle vetratedi Hogwarts, e non si poteva entrare in Sala Grande senza uscirne completamente ed irrimediabilmente fradici (la magia del cielo nella Sala doveva ancora venir…ehm…perfezionata).

Così i Malandrini si erano attrezzati di conseguenza: valanghe di cibo erano ammucchiate sotto alla finestra o levitavano pigre. La camera tuttavia, anche senza l’aiuto delle scorte, era tornata all’antico splendore. Dei boxer chiari facevano bella mostra di sé sul lampadario da ormai un paio di giorni, ma Sirius si limitava ad ignorare il fatto, ostentando indifferenza. Un calzino viola di dubbia provenienza giaceva artisticamente sul tappeto, e un paio di pantaloni erano riusciti ad arrivare sull’armadio. Segno inconfutabile che il periodo di pulizie di primavera (ad Ottobre.) dei Malandrini era ufficialmente finito era però dato da un solo indizio: La scrivania.

Se prima almeno quella era sopravvissuta alla furia distruttrice dei ragazzi (James si ostinava a definirla personalità creativa), dopo pochi giorni dall’inizio della gara anche quella si era arresa alla supremazia del caos. Il tavolo era scheggiato e intagliato (scritte recitanti “Potter Puzza” e “Felpato ha le pulci”) , e macchie d’inchiostro riempivano tutto lo scrittoio. Al centro poi c’erano quattro colonne, intitolate “Coda”, “Remmy”, “Frankuccio” e “Sacco di pulci”. Al momento Remus era in testa, con diversi +1 sotto il suo nome. Oramai la piuma di James era un coltello.

Mancava una gamba al tavolo, così ora traballava e faceva un rumore tremendo. Neanche la sedia alta c’era più. E James continuava a negare di essere stato lui a farla volare fuori dalla finestra per vedere se riusciva a farla arrivare sugli spalti del Campo di Quidditch, nonostante ci stessero sei testimoni oculari.

Negare. Negare sempre.

Così si erano dovuti accontentare. Remus aveva premurosamente impilato i materassi dietro la scrivania, per far star comodo James. Frank a quel gesto aveva protestato vivacemente a proposito di “corruzione del giudice”, di “imbroglio” e di “Fare qualcosa, per Merlino!”, ma il giudice si era limitato a sistemarsi più comodamente.

- Non vedo corruzione d’alcun tipo, Paciock – aveva detto, agitando una mano con sussiego. Così Frank si era mangiato le mani per il dispetto, e un Remus schifosamente sorridente si era seduto su di un baule vicino alla scrivania.

No, le sedie non c’erano più.

Erano andate a fuoco dopo una rapida nonché inspiegabile successione di eventi che implicava un mazzo di Carte Esplosive e del Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia.  L’unica cosa rimasta invariata era il carrella, con sopra un piattino di biscotti e una bottiglia di Burrob

- Whisky Incendiario? Black! – esclamò Remus sbigottito. Si stava scavando la fossa da solo, per caso? Era impazzito, in un matrimonio non si servivano superalcolici! In nessun matrimonio normale si metteva Whisky in bicchieri di Champagne!

- Che c’è? Devo prepararmi spiritualmente…ne vuoi, fratello? – Sirius si versò un generoso bicchiere, con un sorriso. Il giudice ghignò, malandrino, e Remus si diede dell’idiota per probabilmente la prima volta nella vita: James? Matrimonio normale? Cosa?

- E questa non è corruzione? – bofonchiò Frank, e Peter alzò le spalle.

- Non so di che parli – ribatté James con serietà. Poi scribacchiò un +1 sotto la colonna “Sacco di pulci”.

Poi ci si chiedeva del perché fosse suo fratello. Lui sì che aveva capito tutto.

Burrobirra? Tsk.

Sirius si schiarì la voce e bevve d’un sorso tutto il bicchiere. Poi sorrise cominciò, con voce chiara e squillante – Attenzione, tutti quanti! E per tutti quanti intendo anche quelli che stanno attualmente procreando dietro al cespuglio di rose selvatiche…per una strana e sfortunata causa degli eventi credo di averci piantato tempo fa dell’edera velenosa…già. Sì, bene. Ora che state tutti con occhi aperti e bocca e gambe chius-

- SIRIUS! – esclamarono Remus e Peter. Il Giudice appuntò un +5 con uno svolazzo, vicino al disegnino di Sirius che portava agli sposi un osso come regalo di nozze.

- Ehm…bene! Allora, qui parla Sirius Black, fratello ufficiale dello sposo! Già, siamo ad un matrimonio, e lo sposo è proprio lui, James Potter! No, non è una sagoma di cartone, signori, è James Potter quello vicino alla rossa isteric…ehm…Lily Evans! Evans in Potter, se vogliamo proprio dirla tutta, non sei felice, cara? James, reggila, mi pare un po’ pallida…Ma nessuno ha notato quanto sta in tiro il nostro OcchidaCerbiatto? E’ molto grazioso, non trovate? Peccato che ci sia io che lo metto in ombra…eh, gli svantaggi di avermi. E dire che l’isterica si sarebbe anche potuta innamorare di me, com’è ovvio e prevedibile…e invece…l’amore è cieco, e lei non ha il minimo buon gusto. Non c’è dubbio, è amore.

Ma passiamo ad argomenti più interessanti! Del tipo…come si sono conosciuti?

Beh, erano due mocciosi Grifondoro. E si odiavano. Lei era particolarmente bisbetica, anche da piccola, sapete? Dolce Lily Evans…pardon, Potter! –

Erano tutti rapiti dal discorso.

- Poi è arrivata la parte adolescenziale, riassumibile in due frasi concise: “Evans, esci con me?” chiedeva puntualmente lui “Neanche sepolta, Potter” rispondeva la ragazza, con coerenza invidiabile. Poi Lily ha imparato un paio di incantesimi utili per far star zitto Ramoso. Impossibile a dirsi, ma uno Stupeficium ben piazzato può fare miracoli. E infine…Infine Lily accettò l’invito, finalmente. Ci sono varie scommesse ancora in corso, e il 90% di queste gioca sull’esaurimento nervoso…Io, che credo nell’amore, ho ancora il dubbio che James abbia fatto un corso accelerato di Pozioni…anche l’Amortentia fa miracoli! Ma non sono carini? Merlino, lui sembra addirittura volermi sbranare, non è adorabile? Peccato che tu non abbia i denti per farlo, mio piccolo Bambie…No, scherzi a parte, James non si pettinerebbe mai, mai i capelli! E lui stamattina ci ha addirittura provato! E’ un eroe. –

+10, scribacchiò James,nonostante i vaneggiamenti a proposito del suo indiscusso sex appeal.

- Che altro posso dire? Dopo aver anche organizzato la festa d’addio al celibato di Potter…perché l’ho organizzata io. –  Sirius scoccò un’occhiata agli altri. Remus alzò le mani  e scosse le testa “E’ tutta tua, quella” diceva il suo sguardo.

+100 per la festa del celibato. James guardò Sirius inquisitorio, che sbuffò.

- Sì, James, ci staranno anche gli alcolici. –

+1

- E il tuo giocatore di Quidditch preferito. –

+5

- E Lily vestita da…beh, da nulla –

+1000000

- TI HO SENTITO, BLACK – urlò una voce femminile.

- lo vedi che sei un cretino? Questa è la dimostrazione che sei un cretino*! – sussurrò isterico Remus chiudendo la porta, lasciata palesemente aperta da Sirius.

- Finisco il mio discorso con un appunto. Non è che Lily e James si sono sposati. Io le ho permesso un prestito. Perché James è mio, mio e basta. E Lily me l’hai portato via solo perché…per dispetto, perché lei in realtà è invidiosa della mia avvenenza. Ecco. –

Il discorso di Sirius finì tra lo sbigottimento generale e la sincera commozione di James.

- Quindi…vuol dire che mi vuoi bene, SirSir? –

- Non ho detto questo, Potter, non montarti. –

- Beh, guardiamo la classifica – disse Peter, avvicinandosi alla scrivania.

- Mm…poiché ho scritto solo i punti di Remus e Sirius, credo che la sfida in realtà sia tra di loro – disse James ridacchiando, Franck e Peter si risedettero, indispettiti.

- Hey…ma io ho solo un più tre! –  s’indignò Remus.

- Un discorso commovente, Moony

- Ho…vinto? HO VINTO! –  urlò Sirius, e per la contentezza si buttò sul letto di Remus, che ringhiò.

- Black. Ti ricordi il discorso sul atto dello spazio vitale e delle zanne infilate nel tuo braccio se non lo rispetti? -  Sirius sorrise, beato.

- Vagamente. –

 

 

 

Passarono cinque minuti d’immensa pace.

Poi James alzò lo sguardo dalla Mappa del Malandrino con un sorriso beato stampato in faccia.

- Ok, chi farà il padrino? –

 

 

 

 

FINITO!

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, messo tra i preferiti, seguite o ricordate, vi adoro!!

Un bacio!

dram

   
 
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