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Autore: ValeDowney    09/06/2012    2 recensioni
Tutti sappiamo cosa succede nel quarto capitolo dei pirati più amati del cinema; ma, che cosa sarebbe veramente successo se una bambina, di nome Perla, fosse entrata nella vita del famoso Capitan Jack Sparrow ? Tocca a voi scoprirlo. Questa é la mia versione di Pirati dei Caraibi Oltre i Confini del Mare ( gli altri tre capitoli della saga arriveranno più tardi)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La Queen Anne’s Revenge aveva già fatto rotta, su ordine di Barbanera, verso una baia sicura e poco distante da White Cap Bay; dopo la nottataccia passata a catturare una sirena, la ciurma si stava concedendo un po’ di riposo, tranne Jack, il quale se ne stava sul ponte a scolarsi una bottiglia di rum, quando sentì dei passi; quindi, girò lo sguardo e stupito disse, vedendo di chi si trattava: “ Ti credevo già a letto”. Questo qualcuno, che era Perla, disse: “Non riuscivo a dormire”. “Vieni qui: ho bisogno di un po’ di compagnia” disse Jack e Perla, allora, andò da Jack il quale, dopo aver messo la bottiglia di rum da una parte, la prese sulle ginocchia; in verità, quel gesto gli era venuto spontaneo: le sue braccia si erano mosse da sole e Perla non aveva neanche esitato di essere messa sulle sue ginocchia; in fin dei conti, Jack sapeva che a quella bambina mancava una figura paterna e, di certo, non poteva permettere a Barbanera di volerle bene “per forza”, per i suoi loschi scopi; poi, venne distolto dai suoi pensieri, quando Perla disse: “Pensavo a quella sirena ed al modo in cui mi ha guardata, quando mi è passata davanti; non riesco a dimenticarmelo”. “Il tuo problema, piccola, è che ti senti in colpa per la brillante, ma pericolosa, idea che hai avuto: se non avessi fatto saltare in aria quel faro, a quest’ora avremmo metà della ciurma” spiegò Jack. “Abbiamo metà della ciurma e, credimi Jack, incendiare quelle sirene, era proprio l’ultima cosa che volevo fare” disse Perla, guardandolo. “Mettiamola così, allora: metà ti senti in colpa, perché quella sirena è stata catturata, ma, metà dovresti essere fiera, perché hai salvato la ciurma, da essere fatta fuori dalle altre sirene” disse Jack. Perla sorrise; poi, mentre guardava il mare, disse: “Inoltre, continuo a pensare al mio nonnino: chissà, ora, dove si trova”. “Sicuramente ti starà cercando; anzi, il mio istinto da pirata, mi dice che, molto probabilmente, può anche essere dietro di noi” disse Jack. Perla lo riguardò e stupita disse: “Veramente ?!”. “Ehi, piccola, io sono il grande Capitan Jack Sparrow” disse sorridendo Jack.

Sentendo il cognome “Sparrow”, a Perla venne in mente che suo nonno e sua mamma, parlavano spesso di un certo Sparrow; quindi, gli disse: “ Lo sai che mia mamma e mio nonno, parlano sempre di uno Sparrow ? Magari, siete parenti”. “Piccola, non ci sono tanti Sparrow in circolazione e, quelli che ci sono, come me, sono speciali” disse Jack. “Non è chiamarti Jack Sparrow, che ti rende speciale” disse Perla. “Ah, no ?! Allora, che cosa è ?” domandò stupito Jack. “Il fatto che sei simpatico e buono e, ciò, ti rende diverso da tutti gli altri pirati” rispose Perla. Jack le sorrise, così come Perla sorrise lui; poi, entrambi, guardarono il mare; ma, i due, non si erano accorti che Angelica li aveva osservati per tutto il tempo della conversazione e, sorridendo, perché per la prima volta vedeva Jack che si prendeva cura di qualcun altro, se ne andò a dormire.

Arrivò un nuovo giorno, dove la Queen Anne’s Revenge attraccò vicino ad una baia, ma, prima che la ciurma scese, Barbanera coprì gli occhi di Jack, con un foulard: “Come mai Barbanera ha voluto coprire gli occhi di Jack ?” chiese Perla. “Perché non vuole fargli vedere dove abbiamo attraccato” rispose Angelica. In quel momento, alcuni uomini, passarono davanti a loro, tenendo una teca di vetro, con dentro la sirena e dell’acqua; la sirena, guardò Perla e, lei, per evitare il suo sguardo, guardò da un’altra parte. Quando furono scesi a terra. Angelica, avendo notato che Perla, quando era passata la sirena, aveva guardato da un’altra parte, le disse: “ Non sentirti in colpa per quello che hai fatto: Barbanera è fiero di te” e seguì gli altri. Perla sospirò; poi, seguì, anche lei, il resto della ciurma.

Mentre camminavano sulle piccole alture poco distanti dal mare, Perla, che si trovava a fianco di Jack, ogni tanto voltava lo sguardo all’indietro, per vedere la sirena dentro alla teca di vetro: “Quando mai ho deciso di imbarcarmi per questa avventura” disse Scrum. “Non hai deciso tu, ma ti hanno obbligato” gli disse Perla, guardandolo. “Deciso o obbligato, non importa: è ugualmente faticoso” disse Scrum. Ad un certo punto, Barbanera si fermò e, di conseguenza, si fermò anche il resto della ciurma; poi, mentre slegava il foulard sopra gli occhi di Jack, disse: “Tocca a te, ora, Sparrow”. “Era proprio necessario coprirmi gli occhi ?” domandò Jack. “Meglio che tu non sappia, la posizione della mia nave: sono un uomo prudente” rispose Barbanera. “Saresti stato ancora più prudente, se avessi coperto gli occhi anche alla piccola: ricordati che, anche lei, non fa proprio parte della tua ciurma” disse Jack. “Perla non mi tradirà mai; e, poi, io mi fido di lei” disse Barbanera, mentre accarezzava Perla su una guancia; poi, riguardò Jack ed aggiunse dicendo: “Sei tu, invece, quello non prudente”. “Ma io lo sono” e, dopo aver preso fuori la bussola, l’aprì ed aggiunse dicendo: “E ciò che più voglio...” e, dopo che l’ago si fu fermato, finì dicendo: “…è la nave di Ponce de Leon” e camminò per la direzione che indicava l’ago; gli altri, allora, lo seguirono.

Camminarono su vaste alture; in mezzo ad una folta foresta ed in mezzo all’acqua; Scrum, che era uno di quelli che, a fatica, portava la teca di vetro con dentro la sirena, chiese: “Perché ce la dobbiamo portare con noi ?”. “Perché ci serve una lacrima e ci serve fresca” rispose Angelica, mentre camminava dietro di Jack, il quale guidava il gruppo; dietro ad Angelica vi era Barbanera e, di fianco a lui, invece, c’era Perla; poi, dietro di loro, vi erano tutti gli altri. “Come era il rituale, hai detto ? Acqua della Fonte ed una lacrima di sirena ?!” domandò Jack. “E due calici d’argento: uno con dentro la lacrima e uno senza” rispose Angelica. “Quindi uno con lacrima ed entrambi con l’acqua; è complicato anzichenò” disse Jack. “Acqua dentro a tutti e due e, in uno, anche la lacrima ! La persona che beve l’acqua con la lacrima, ottiene tutti gli anni di vita dell’altro” spiegò Angelica. “Ed esattamente quanti ?” chiese Jack, ma si fermò disgustato, quando un serpente gli nuotò davanti a lui; senza paura, Angelica lo prese in mano e, mentre se lo faceva strisciare sopra ad un braccio, rispose: “Tutti gli anni che l’altro ha vissuto e che avrebbe vissuto, se il fato lo avesse graziato” e, mentre parlava, avanzava verso Jack, il quale, però, indietreggiava per paura del serpente il quale, per più volte, cercò di attaccarlo; ma, poi, Angelica, voltandosi, lo gettò via e Jack tirò un sospiro di sollievo. “Odio i serpenti” disse Perla. “Ecco qualcosa che abbiamo in comune, piccola” le disse Jack.

Poco dopo, la ciurma si fermò, per far riprendere fiato a chi stava trasportando la teca di vetro e, mentre Philip si rinfrescò la faccia, con dell’acqua che veniva giù da una piccola cascata, Jack si avvicinò a lui e gli disse: “Reverendo, nel remoto caso che non finisca bene per me, o per la piccola, ritengo utile precisare, che sono più che disposto a credere in tutto quello che devo, in modo che io e la piccola, possiamo essere accolti, dove vanno tutti i bravi santarellini, comprendi”. “C’è una parola apposta, Jack, ed è conversione” disse Philip. “Di questo, ne parliamo nel caso servisse” disse Jack. Philip, poi, voltò lo sguardo verso la sirena e vide che faticava a respirare; quindi, gridò, verso lo zombie: “Quartier Mastro, la sirena non respira”. “Ha l’acqua !” replicò lo zombie. “Le serve l’aria” replicò Philip e, mentre cercava di aprire la teca, Perla si avvicinò a Jack ed entrambi lo guardarono. “Apritela” disse Philip. “Ci scapperebbe” gli disse lo zombie. “La ucciderete” replicò Philip. “Sono per la posizione del missionario” disse Jack. “Anche io” aggiunse dicendo Perla. “Due contro di uno; meglio non rischiare” disse Jack, ma lo zombie rise, fregandosene della salute della sirena; quindi Philip, in uno scatto veloce, prese la spada dello zombie ed aprì la teca, facendo entrare l’aria per la sirena, la quale poté finalmente respirare. “Visto” disse Philip, guardando lo zombie, il quale riprese la spada ma, prima che la teca si potesse chiudere del tutto, Perla ci mise un pezzo di legno, lasciandola un po’ aperta. “Si riparte !” ordinò Barbanera e riprese a camminare. Philip guardò la sirena, la quale lo guardò a sua volta; poi, la sirena spostò lo sguardo lateralmente, per incrociare quello di Perla e, questa volta, lo sguardo della sirena era diverso e Perla capì che le era riconoscente, ad entrambi: a lei ed a Philip. “Sembra che tu ti sia fatta una nuova amica” disse Jack. Perla lo guardò e, poi, insieme a lui ed a Philip, seguì Barbanera, Angelica e gli zombie, mentre alcuni uomini ripresero a trasportare la teca di vetro. Il viaggio era lungo e, mentre camminavano, Jack tagliava gli arbusti con la sua spada, finché non arrivarono ad un dirupo e, per ragion di cose, si dovettero fermare: “Come pensavo” disse Jack, mentre osservava l’acqua che scorreva di sotto; poi, voltando lo sguardo verso gli altri, aggiunse dicendo: “Non è di qua” e rimise via la spada. “E’ di qua, invece, vero ?” replicò Angelica, andando di fianco a lui. “Sì…certo…ma…dobbiamo fare il giro da est” spiegò Jack, mentre teneva aperto la bussola. “Ci porterebbe lontano dalla strada per i calici” disse Angelica. “Ma, poi, torniamo indietro” disse Jack. “Non c’è tempo !” replicò Angelica. “Sei tu che hai insistito a portarci la sirena !” replicò Jack. “Ammutinarsi, ci ha rallentati !” replicò Angelica. “Cammini da femminuccia” replicò Jack. “Tu, invece, no ?” disse sorridendo Angelica. “Deve andare qualcuno !” replicò Barbanera. “Voi dire separarci ?!” disse stupita Angelica. “Vuoi dire saltare ?!” disse stupito Jack; poi, aggiunse dicendo: “Andrà la piccola; fino adesso, non ha detto nulla”. “Non ho detto nulla, perché non avevo niente da dire” replicò Perla, guardandolo. “Bé, qualcosa da dire ce lo avrai, è sarà il tuo grido, quando salterai giù” disse Jack. “Perla non andrà !” replicò Barbanera. “Sì, che andrà; è piccola e non le accadrà nulla; e, poi, c’è un bel po’ d’acqua, la giù, dove può nuotare” disse Jack. “Perla non andrà ! Non voglio che le accada qualcosa di brutto !” replicò arrabbiato Barbanera. “Allora, sono proprio curioso di sapere chi andrà” disse Jack. “Sparrow, andrai tu; trova la nave e recupera i calici” disse Barbanera. “Sparrow ?! Come fai a sapere, che non scapperà ?!” disse stupita Angelica. “Già; come fai a sapere che non scapperà ?” disse Jack. “Non possiamo fidarci, padre: andrò io” disse Angelica. “Andrà lei” disse Jack ed Angelica stava per saltare, quando Barbanera la fermò; poi, rivolto a Jack, domandò: “ Quanto è distante la Fonte ? Non ho più molto tempo !”. “Circa un giorno di marcia a nord, seguendo quel fiume; incontri una serie di pozze e ci sei quasi” rispose Jack, mentre guardava la bussola. Barbanera cercò di prendergliela, ma Jack la teneva ben stretta; ma, poi, quando riuscì a prenderla, replicò dicendo: “Andrai tu !”. Lo zombie gli puntò la spada contro; quindi Jack disse: “Ero sicuro che finiva così”; poi, guardò in basso e, mentre lo faceva, aggiunse dicendo: “Sai quella voce che ti parla nei posti molto alti, hai presente e che ti dice salta ? Io non la sento”; ma, spostò lo sguardo, quando Barbanera gli puntò la pistola contro la testa, dicendogli: “Voglio quei calici !”. “Sparate, così non serve che mi butto” disse Jack. “Tu, ora, vai e, poi, ritorni, oppure, uccido loro due” disse Barbanera e puntò la pistola sia contro Angelica, che contro Perla. “Non ucciderete vostra figlia e nemmeno la piccola Perla” disse Jack. “Quartier Mastro, dammi altre sei pistole, tutte scariche, meno due, ma non dirmi quali sono quelle due” ordinò Barbanera e lo zombie, quindi, preparò sei pistole scariche, delle quali due cariche e le mise sopra una roccia; poi, Barbanera disse: “A voi la scelta, Signor Sparrow”. Jack guardò prima Angelica e, poi, Perla; poi, guardò le sei pistole e presa la penultima da sinistra: quindi, la consegnò a Barbanera, il quale gli chiese: “Sicuro ?”. “Certamente” rispose Jack. “Angelica, tu sarai la prima” disse Barbanera e, quindi, Angelica si mise davanti a lui. “Ti è andata bene, piccola: tu verrai dopo” disse Jack e Perla lo guardò stranamente. Barbanera puntò la pistola contro Angelica ma, quando sparò, essa era scarica; quindi, Barbanera disse: “Un’altra”. Jack prese la seconda da sinistra e disse: “Ma sì, non ce n’è una carica” ma, quando la puntò verso l’alto, essa sparò veramente; quindi, Barbanera disse: “Un’altra”. “Se ci tenete tanto ad uccidere la piccola, perché non la lasciate saltare ?”. “Se tu salti e muori, Perla avrà la sua occasione” disse Barbanera. “Vuoi veramente farla saltare ?!” disse stupita Angelica, stringendo Perla a se. “Se è coraggiosa, come io penso, allora non avrà problemi a saltare” disse Barbanera; poi, guardando Perla, aggiunse domandandole: “Non è vero, bambina ?”. “Sì, Capitano” rispose Perla. “Coraggiosa come suo nonno ed anche come il padre” disse Barbanera. “Il padre ?! Tu conosci il padre della piccola ?!” disse stupito Jack. “Un’altra pistola, Jack” replicò Barbanera, guardandolo. Jack, però, andò dallo zombie e disse: “Ohi; se io, ora, salto, dici che mi salvo ?”. Lo zombie allungò la mano verso Angelica, la quale gli consegnò la bambola con le sembianze di Jack e lo zombie la lanciò giù dal dirupo e, mentre la bambola cadeva, Jack gridava; poi, quando ebbe finito, lo zombie gli disse, guardandolo: “Sì, ora ti salverai”. “Tutte sciocchezze ! Vado io !” replicò Angelica e, stava per saltare, quando al suo posto, saltò Jack: “Jack !” gridò Perla e, stava per seguirlo, quando Barbanera la fermò. Fortunatamente, Jack riemerse dall’acqua e disse: “Bagnato; di nuovo bagnato ! E, stavolta, la piccola non centra” e nuotò dall’altra parte. “Continuiamo; verso nord, alla Fonte” ordinò uno degli zombie e, mentre ricominciarono il cammino, Barbanera, Angelica e Perla, guardarono Jack che nuotava; poi, Angelica disse: “Bella mossa, padre; sapevi quali erano cariche, vero ?”. “Certo, mia adorata; d’altronde, non potevo permettere che, qualcosa di brutto, accadesse a te ed alla piccola Perla” disse Barbanera e, dopo aver consegnato la bussola di Jack a Perla, seguì gli altri. “Jack starà bene, non è vero Angelica ?” chiese Perla, guardando Angelica, la quale rispose dicendo: “ Sì, starà benissimo” e seguì Barbanera. Perla stette, un po’, ad osservare l’acqua che scorreva sotto il dirupo; poi, seguì gli altri e, mentre camminava dietro di loro, aprì la bussola e, la cosa che la sorprese, è che l’ago si fermò in una direzione; lei, in quel momento, non stava pensando a Jack, ma a suo nonno: che l’ago indicasse proprio lui ? Se era così, allora suo nonno era molto vicino a lei e, cosa più importante, era vivo.

  
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