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Autore: Mary_chan    27/12/2006    11 recensioni
« Tu sai cosa dovrebbero fare le persone sotto il vischio, Ranma? » One-shot. Ideale seguito dell'OAV "Natale in casa Tendo" (consigliata la visione)
ATTENZIONE: Questa fanfic non è mia, ma appartiene a Sousouchan, da cui ho avuto il permesso scritto di tradurre.
WARNING: This story is not mine. It belongs to Sousouchan, who gave me her permission to translate it.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note della traduttrice: La traduzione di una nuova one-shot come piccolo dono di Natale da parte mia. Nata dalla penna di Sousouchan, una scrittrice francese dalla fervida fantasia, “Christmas with you” si propone come probabile seguito dell’OAV di Ranma ½ “Natale in casa Tendo”.
Fatemi sapere cosa ne pensate! -__^
E Buone Feste a tutti!



Natale con te

(Christmas with you)
a fanfic by Sousouchan

tradotta in italiano da Marichan con permesso scritto dell’autrice




Osservava il cielo mentre l’ultima stella cadente scompariva. Era stato bellissimo, quasi magico; lo spettacolo era andato avanti per ore. Si guardò intorno e vide che gli altri erano andati via. Sospirò.

Il suo vecchio e il signor Tendo probabilmente stavano ancora giocando a shogi e bevendo saké; era certo che Nabiki stesse facendo i conti dei guadagni fatti quella sera e che Kasumi stesse ripulendo la casa. Sapeva che Happosai era in giro a rubare biancheria; sperava solo che fosse lontano da lì. E Akane… Rivolse lo sguardo alla finestra della sua camera e vide che le luci erano spente. Sta già dormendo. Guardò con occhio furioso la povera finestra. Spero solo che P-Chan non sia con lei.

Avevano trascorso un momento così dolce insieme… Arrossì. Aveva esitato un secondo appena prima di metterle un braccio intorno alle spalle, ma lei sembrò non preoccuparsene. Si era aspettato che protestasse, che lo picchiasse, che gli desse del maniaco; invece, aveva timidamente poggiato il capo sulla spalla di lui. Una posizione tanto intima… E gli era parso così giusto stringerla in quel modo. Era grato che gli invitati fossero andati via prima.

Rabbrividì. Cominciava a far freddo. La sciarpa di Akane gli tornava utile. Era ancora presto e non aveva nemmeno sonno. Be', avrebbe potuto allenarsi nel doujo per riscaldarsi un po’.

Nel doujo…

Ranma fu sorpreso di vedere che le luci della palestra erano ancora accese. Forse gli invitati non erano ancora andati via tutti? Pensò che Kasumi stesse pulendo, ma quando entrò, vi trovò la minore delle sorelle Tendo. Era ovvio che aveva cominciato a pulire ma aveva finito con l’eseguire dei kata.

La osservò e dovette ammettere che aveva talento davvero. Si poteva facilmente dedurre la sua forza dai suoi movimenti. Se un giorno lui l’avesse allenata, sarebbe quasi certamente diventata un’allieva eccellente. Ma chi voleva prendere in giro? Non sarebbe mai stato in grado di colpirla. Inoltre, era come se gli piacesse essere quello che la salvava sempre. E fintantoché lei era capace di tenere a bada Happosai, non aveva bisogno d’altro. Lui sarebbe sempre stato lì per lei.

La ragazza si fermò, e la voce di Ranma ruppe il silenzio.

« Ehi, Akane! Che ci fai qui? »

« Ranma… »

Per qualche motivo (e lui sapeva benissimo perché) Akane stava arrossendo; ed immaginò che fosse una reazione contagiosa, perché anch’egli sentì uno strano calore invadergli le guance.

« Ecco, Kasumi aveva davvero molto da fare, così le ho chiesto se potevo darle una mano. Mi ha detto che potevo ripulire il doujo, dato che era un po’ sporco ».

« Un po’ sporco si fa per dire; questo posto è un vero macello ».

« Già, è vero… » Emise un sospiro. « E tu? Che fai qui? »

Ranma le lanciò un’occhiata: la sua fidanzata non stava guardando lui, ma sembrava che trovasse interessanti i propri piedi. Beh, doveva ammettere che erano carini.

« Ero venuto ad allenarmi, ma vedendo in che stato è il doujo, non penso potrò farlo ».

« Oh! Aspetta, finisco di pulire, così avrai la palestra tutta per te ».

« Mi sembra una buona idea, grazie, Akane. Vuoi che ti aiuti? Faremo prima insieme ».

« Perché no? »

Gli sorrise e tra loro cadde un confortevole silenzio, fino a quando…

« Akane, riguardo a prima… »

« Non hai un sacco della spazzatura, Ranma? Vado a prendertene uno allora! »

Akane attraversò rapidamente il doujo, sperando di raggiungere l’uscita, ma scivolò su alcuni fogli di carta-regalo. Per fortuna, Ranma l’afferrò in tempo.

« Accidenti, Akane! Che scema che sei! Dovresti guardare dove metti i piedi! »

Ma lei non lo stava affatto ascoltando, piuttosto sembrava attratta da qualcosa sopra le loro teste.

« Che cosa stai guardando? Ehi, Akane, ci sei ancora? »

Sollevò lo sguardo e… Oh cavoli! E adesso cosa faccio?

« Che ci fa quella cosa qui? » domandò Ranma in preda al panico.

« Non lo so. Credo l’abbiano appesa Shampoo, Ukyo o Kodachi, forse sperando che tu… Eppure sanno che veniamo spesso qui ad allenarci. Avrebbero dovuto portarla via con loro. Non pensi sia strano? »

La voce di lei era così pacata… Come faceva ad essere calma quando il cuore di Ranma batteva tanto forte?

« Huh? » fu la sua intelligente risposta.

« Tu sai cosa dovrebbero fare le persone sotto il vischio, Ranma? »

La guardò. Il suo nome (1) le si addiceva perfettamente in quel momento.

« S-sì… Ne ho sentito parlare… » Si schiarì la gola; lui era un uomo, per l’amor del cielo! « Immagino che sarebbe un’offesa se noi non… rispettassimo la tradizione »

« Credo di sì ».

« A te dispiace? Cioè, ti ho appena detto che a me non dispiace, ma se tu… »

« No, non mi dispiace affatto ».

« Allora va bene. Ehm, puoi chiudere gli occhi? »

Ranma chiuse gli occhi dopo di lei, e fu felice che lei non potesse vederlo, perché sapeva che il proprio viso avrebbe reso onore ai pomodori. I loro volti si avvicinavano sempre di più, e lui capì di non avere più freddo. Sentiva il suo fiato caldo sulla propria pelle, e infine le loro labbra si incontrarono…

Sopra di loro, il vischio lentamente scomparve. A quanto pareva, Kasumi non era stata l’unica, quella notte, ad avere ricevuto un regalo da Babbo Natale…



FINE



(1) Il nome “Akane” significa “rosso scuro”.


Attendo i vostri commenti da girare all’autrice! A presto!

Marichan
   
 
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