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Autore: BigEyes    12/06/2012    2 recensioni
(SECONDO CAPITOLO DELLA SERIE: IN THE NAME OF JESUS)
La ragazza si voltò di scatto asciugandosi in fretta la lacrima col dorso della mano. Sentì rumore di passi.
- Lucia sei tu? – domandò, guardando l’interno del soggiorno al buio – Heliu non fare questi scherzi..- continuò, attraversata dall’adrenalina. Deglutì mentre si voltava verso il mare.
Ma di fronte si trovò un ragazzo, appoggiato al balcone con la schiena, con braccia e gambe incrociate
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'In The Name of Jesus.'
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-Sono ormai sette mesi che Joshua se ne’ andato dal Regno…ci avevi pensato?- disse Lucia, rivolgendosi ad Ariel , guardando Heliu sulla tavola da surf che andava incontro alla prossima onda.
- certo che ci penso – sospirò Ariel, abbassando lo sguardo e prendendo un pugno di sabbia.
- Ma ormai devi pensare alla tua anima. – continuò Lucia.- Cosa significava quella parola di padre Max?
-   “ devi credere alla Parola che predico, perché se non mi credi un altro verrà e – Ariel alzò gli occhi al cielo - riempirà il vuoto del tuo cuore e quest’altro ti condurrà  per sentieri non buoni.”Non so a chi si riferisse. – abbassò lo sguardo e  vide Heliu alle prese con un’onda molto più alta di lui.
- Perché – si voltò Lucia - tu non credi alla Parola?
- No è che, non sono attenta…penso e ripenso
- Ma lo sai che Dio ci parla attraverso Max..  – Lucia si bloccò, inspirò, e vedendo lo sguardo torvo di Ariel alla sabbia dorata, rivolse gli occhi ad Heliu che aspettava sulla tavola la prossima onda.
 
Tornate a casa, nella “casa del sole” come amava definirla Ariel fin da piccola, la casa al mare. La villetta era in prossimità della spiaggia, pochi passi e ci si tuffava a mare.
A proteggerli c’erano i tre angeli: Gabriel,Mikael e Rafael. Si, anche Mikael era con  loro, l’arcangelo di Joshua.
 
Una notte, verso le due, Joshua, dopo aver detto addio alla sua cara Ariel, si stava preparando le valige. Lo aspettava una grande missione per il team di Judas: preparargli il cammino alle elezioni presidenziali americane.
Prese l’ultima valigia, la portò fuori dal portone. Lo chiuse a chiave, tirando un sospiro.
-          Allora è proprio finita. – disse Mikael, appoggiato, con le braccia incrociate, al muro.
-          No, è un nuovo inizio..- rispose Joshua, facendo un ghigno, girandosi verso la parete cui era appoggiato il custode.
-          Certo nuovo look, nuovo dogma, nuovo ordine. Ricordati che solo Dio può fare ogni cosa nuova!
-          Uno stupido pennuto, non può farmi cambiare idea. - rise silenziosamente - Ho deciso: avrò soldi, potere, chi si preoccupa del mio successo e – soggiunse Joshua a braccia conserte, con lo sguardo torvo
 – avrò la mia lauta ricompensa – concluse poi, prendendo i bagagli e scendendo per le scale. Un tuono accompagnava il suo ingresso in una limousine nera, mentre un adepto metteva i bagagli nel cofano. Joshua abbassò il finestrino nero, mostrandosi accanto ad una ragazza dai capelli neri a caschetto, che lo baciò sulla guancia, guardando maliziosamente l’angelo.
La macchina partì, Mikael strinse i pugni dicendo : - hai scelto tu ,la tua ricompensa. Ci rivedremo Joshua.
 
Un vento fresco, leggero, soffiava  di notte. Le fronde del fico nel giardinetto, mosse, facevano un suono rilassante per Ariel, che però non riusciva a dormire.
Si sedette nel letto matrimoniale, dove dormiva accanto a Lucia. Si alzò raccogliendo i capelli in una coda di cavallo, camminò a piedi scalzi per il corridoio, arrivando davanti alla stanza di Heliu, che dormiva a bocca aperta, con un cuscino stretto tra le braccia. Ariel, vedendo la scena non riuscì a non  ridere, portò la mano alla bocca per non far sentire la sua risata.
Attraversò poi il soggiorno, da cui si poteva vedere la luce della luna piena che brillava nel mare calmo della sera. Si affacciò al balcone, guardò le stelle, mentre una lacrima le rigava il viso.
 
Un brivido le attraversò la schiena. La ragazza si voltò di scatto asciugandosi in fretta la lacrima col dorso della mano. Sentì  rumore di passi.
-          Lucia sei tu? – domandò, guardando l’interno del soggiorno al buio – Heliu non fare questi scherzi..- continuò, attraversata dall’adrenalina. Deglutì mentre si voltava verso il mare.
Ma di fronte si trovò un ragazzo, appoggiato al balcone con la schiena, con braccia e gambe incrociate. I capelli lunghi neri gli coprivano gli occhi, avendo il capo abbassato. Ariel trasalì. Il ragazzo era vestito come un adepto: camicia nera, cravattino nero lucido, il gilet grigio, jeans stretti neri. Ad Ariel sorse il sospetto di chi fosse, ma ne fu stranamente attratta. Così gli si avvicinò lentamente, mentre lui alzava lo sguardo mostrando due grandi occhi cerulei, freddi come il ghiaccio. La ragazza ebbe un colpo al cuore.
Ci fu un lungo silenzio, un silenzio che faceva troppo rumore.
Il vento muoveva le fronde, il suo fischio fece inquietare la ragazza.
Il vento muoveva anche i capelli neri del personaggio, Ariel gli si avvicinò, riuscendo a vedere il suo sorriso brillante.
Osservò le sue labbra carnose ed ebbe il desiderio di sfiorargliele, ma si irrigidì e abbassò lo sguardo dicendo:
-          cosa mi stai facendo Acab? – stingendo i pugni.
-          Finalmente hai capito chi sono, leoncino! – esclamò Acab, aggiustandosi il cravattino. – non voglio farti del male, se tu non lo vuoi – continuò, staccandosi dal muro del balcone, avvicinandosi alla giovane, sciogliendole i capelli, che le fluirono lungo le spalle.
-          Non mi toccare. – disse lei indietreggiando di un passo.
-          So che tu lo vuoi invece – continuò, tendendo il braccio e appoggiando la mano sinistra alla parete opposta che Ariel sfiorò con la schiena. La ragazza sentiva che il cuore gli poteva esplodere da un momento all’altro: si sentiva indifesa. Cercò invano Gabriel, sfuggendo lo sguardo dell’adepto, che con l’indice la portò a guardarlo negli occhi. Lei si morse il labbro, abbassando lo sguardo. – Mi piacerebbe tanto – continuava l’adepto, questa volta bloccandole ogni via d’uscita, ponendo l’altra mano sulla parete, accanto al suo viso – che tu facessi parte del mio team – disse, sussurrandole all’orecchio – leone di Dio.
Ariel sentì uno strano piacere attraversargli il corpo come dei brividi. La ragazza inspirò stringendosi al quel maledetto muro quando lui le si avvicinò ancora. La ragazza cercò di tenerlo a distanza, ponendo le mani sul suo petto senza fare realmente forza. Sentì i pettorali irrigidirsi al suo tocco.
-          Sai che ho giurato a me stessa di ucciderti ? – disse Ariel, con voce roca.
-          Non ho paura di una bella ragazza. – Acab le spostò i capelli dalla spalla, sfiorandole il collo, con  le dita lunghe e affusolate, arrivando al viso. Ariel deglutì, si sentì accaldata, si morse le labbra e gli chiese – perché proprio io? – tenendo gli occhi chiusi.
-          Perché io ho scelto te – concluse prima di baciarle il collo. – avevi un vuoto nel cuore. Un vuoto da colmare.
Acab non si riferiva al vuoto provocato da Joshua, ma da quello dell’incredulità alla parola del padre.
-          E se…- la ragazza fu zittita dal bacio dell’adepto. Un bacio che Ariel aveva desiderato tutto il tempo. Il ragazzo le si staccò per vedere la sua reazione. Le guance erano rosse, il battito le era visibilmente accelerato nel petto. Lui la guardò soavemente, lei lo tirò di nuovo a sé dal colletto della camicia, ricominciando a provare un piacere diabolico.
 
Tuttavia la ragazza si sentiva senza forze, sudava freddo, ma continuava a baciarlo. Le girava la testa, ma il tocco della mano di Acab, che andò sotto la canottiera leggera,  sfiorandole la schiena, non le fece prendere sul serio la situazione in cui si trovava.
 
Svenne tra le sue braccia. Acab la guardò con un ghigno dicendo – ho compiuto la mia missione -


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UN CALOROSO SALUTO A TUTTI I MIEI LETTORI,
VOLEVO SOLO CHIEDERVI DI FARMI SAPERE LE VOSTRE OPINIONI, I VOSTRI GIUDIZI
ANCHE NEGATIVI (SEMPRE NEL RISPETTO PERO’! )
 
QUINDI RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!!!!




  
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