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Autore: peluche    18/06/2012    7 recensioni
«No..non devi dirlo solo perchè te l'ho detto io.» Disse Summer,scuotendo con fatica la testa.
«No non è per questo.. ti amo,ti ho sempre amata ma avevo troppa paura.. sai come sono fatto..
e penso che ti amerò per sempre Summer.» La voce di Niall iniziò a farsi rauca e gli occhi gli si gonfiarono.
«Davvero?» Sul viso di Summer iniziò a comparire un sorriso entusiasta,forse l'ultimo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è mai troppo tardi per dire ti amo.

 

 

 

L'aereo ormai aveva lasciato l'aereoporto di Londra da almeno mezz'ora e Summer non riusciva a mantenere la calma. Stava completamente divorando le ultime unghie che gli rimanevano e sentiva quasi il bruciore ma non riusciva a fermarsi. Non aveva mai preso l'aereo e anche se tutti le dicevano che volare era il modo più sicuro di viaggiare non riusciva a non preoccuparsi. Teneva gli occhi chiusi e la testa appoggiata al sedile,mentre continuava a far tremare nervosamente la gamba.
«Vuoi calmarti perfavore?» Niall accanto a lei le strinse la mano e la guardò con dolcezza e attenzione. Lei però mollò immediatamente la presa,non aveva dimenticato la litigata della mattina.
«Non dirmi cosa fare!» Alzò senza volere la voce e aprì gli occhi per guardarlo in modo furioso. Il ragazzo la guardò negli occhi verdi e sentì il bisogno di baciarla e di stringerla tra le sue braccia,ma sapeva benissimo che quando Summer si metteva in testa una cosa era difficile farle cambiare idea.
«Ti ho già chiesto scusa,che altro devo fare?» La ragazza lo guardò per un attimo in quegli occhi color oceano e si ricordò della prima volta che lo aveva visto. Quella prima volta che lo vide entrare nella sua classe,con quel faccino imbarazzato e allo stesso tempo confuso. E si ricordò della stupida domanda che quel giorno tirò fuori dalla sua boccaccia e si ricordò di quando lo osservava da lontano in silenzio,sperando che lui non se ne accorgesse. Non pensava potesse essere ancora più bello da vicino,ma Niall Horan era bello da ogni prospettiva.
«Forse dovevi dire altro al momento giusto!» Riprese la ragazza,con lo stesso tono. Si ricordò di essere su un aereo quando la voce del comandante riecheggiò in tutto l'aliante e avvertiva i passeggeri della presenza di qualche perturbazione.
«Che vuol dire perturbazione?» La ragazza si allarmò e per un attimo sospese la discussione,per la felicità del ragazzo. Niall rise a vederla così preoccupata e ancora una volta sentì il bisogno di tenerla stretta a se.
«Cosa diavolo ridi?» Summer si accorse che Niall la fissava con un sorrisino stampato in viso che non aveva nessuna voglia di andar via. Odiava quando qualcuno la guardava ridendo,soprattutto se si trovavano in una situazione di allarme in cui la ragazza stava per dare di matto.
«Ehi,vuoi guardarmi un attimo?» Niall senza pensarci le prese il viso tra le mani per bloccare l'attimo di agitazione e la fissò negli occhi.
«E' solo una leggera perturbazione,non è niente di grave.» Le disse. La ragazza riprese a respirare regolarmente e per un attimo smise di pensare all'aereoplano e si concentrò su Niall. Summer soffriva di attacchi di panico e ogni volta che succedeva e Niall era con lei,le prendeva il viso tra le mani e la rassicurava semplicemente guardandola negli occhi. E in quel momento successe proprio questo. Lui la guardava nel modo più rassicurante possibile e chissà per quale motivo lei riuscì a calmarsi. Ma in quel momento successe qualcos'altro. Un violento tremito fece sbattere Summer contro il sedile anteriore e in un attimo i tavolinetti dei sedili si aprirono. L'aereo si inclinò a destra e Niall senza neanche accorgersene si ritrovò a terra in mezzo al corridoio. La ragazza rimase incastrata tra lo spazio che separava i due sedili e inutilmente cercava di alzare la testa per vedere se Niall stesse bene. Lui invece cercava di rialzarsi ma ogni volta i movimenti dell'aereo lo ributtavano giù,mentre urlava inutilmente il nome della ragazza. Le luci iniziarono a spegnersi e la gente in preda al panico urlava e cercava di attaccarsi a qualcosa per non essere trascinata via.
«Summer!» Urlò nuovamente Niall,sfinito. Riuscì ad alzarsi e aggrapparsi al sedile e raggiunse la ragazza che era intrappolata.
«Non riesco a muovermi.» Urlò lei,tra le lacrime. Iniziò a sentire un dolore alla gamba,schiacciata e bloccata sotto il sedile.
«Dammi la mano!» Niall le allungò il braccio e lei cercò in ogni modo di afferrarla,ma la pressione che il sedile esercitava sulla gamba era troppo forte e non riusciva a muoversi. Un altro movimento verso destra e Niall cadde di nuovo a terra,trascinato questa volta per tutto il lungo corridoio.
«Niall!» Summer urlò inutilmente il suo nome,ma ormai il ragazzo era troppo distante per poterla sentire e l'immagine di Niall che scivolava giù,sempre più lontano da lei,fu l'ultima cosa che vide...
Niall era disteso su un terrone soffice e appiccicoso,ma era troppo confuso per capire dove si trovava. Sentiva però il suono lieve di qualche uccello e i raggi del sole riscaldargli il viso.. ma oltre a questo,sentiva un tremendo bruciore al fianco destro e qualcosa di liquido e caldo che gli colava giù dalla fronte.
«Ragazzo..» Qualcuno iniziò a scuoterlo delicatamente dalle spalle e non potè non aprire gli occhi. Vide che era disteso su una moltitudine di foglie che si erano completamente appiccicate sia alla sua faccia che su tutto il suo corpo. Si tocco la fronte e sentì il liquido caldo entrare in contatto con il palmo della mano. Cercò di alzarsi ma la fitta al fianco glielo impediva e cadde pesantemente giù,sbattendo col petto sul terrone.
«Ehi piano.. - Disse l'uomo accanto a lui – credo ti sia rotto qualcosa.» Senza prestargli ascolto,Niall cercò di mettersi seduto e quando mise a fuoco il luogo in cui si trovava si accorse di essere circondato da un piccolo gruppetto di persone.. doloranti e curiose di sapere se anche lui aveva subito qualche lesione.
«Che è successo..» Il ragazzo non riusciva proprio a capire. Aveva la testa in completa confusione e la visione di un bambino completamente sanguinante lo fece spaventare ancora di più.
«Figliolo ascolta,abbiamo avuto un bruttissimo incidente,noi siamo i pochi sopravvissuti e l'aereoplano..» Iniziò a dire il tipo,ma venne interrotto.
«L'aereo..Summer!» Urlò allarmato il ragazzo,guardandosi attorno.
«Summer? Chi è Summer?» Chiese l'uomo.
«C'era una ragazza con me.. ha gli occhi verdi,i capelli scuri.. è bellissima,lei è.. devo trovarla..» Cercò di alzarsi in modo un po' troppo goffo,tanto che ricadde per terra a ogni tentativo.
«Figliolo ascoltami,non sei in grado di camminare.. devi rimanere qui!» L'uomo cercava in ogni modo di trattenerlo e farlo calmare,ma il pensiero di Summer si faceva sempre più vivo in Niall. Possibile che non fosse là con loro? Dove poteva essere finita?
«Lei non capisce.. deve farmi andare.. io forse ho rovinato tutto e devo rimediare prima che sia troppo tardi.. » Gli occhi del ragazzo iniziarono a diventare lucidi e la sua stava diventando una supplica disperata. Prima che l'uomo potesse rispondere,ci fu un grandissimo scoppio che fece sussultare tutti e quando Niall si girò verso il rumore,notò il fumo nero innalzarsi nell'aria.
«Lì è dove l'aereo è caduto.. se la tua amica non è qui è per forza lì,ma non posso prometterti che la troverai viva..» Il ragazzo guardò l'uomo negli occhi e per la prima volta dopo tanto tempo rabbrividì.. Aveva paura di poterla perdere,paura di perderla prima di aver aggiustato le cose. Ma doveva trovarla.
«Signore.. è mai stato innamorato?» Gli chiese poco dopo,con la paura nella voce.
«Lo sono tutt'ora figliolo.. sono innamorato della stessa persona da più di quarant'anni... la stessa persona a cui ho detto addio pochi minuti fa..» Sul viso dell'uomo Niall forse cercava un minimo di tristezza,ma stranamente gli sorrideva e lo vide quasi come un padre.
«Ti auguro di sistemare le cose ragazzo,ma.. cerca di tornare.» Gli diede una pacca sulla spalla e Niall gli sorrise,per poi voltargli le spalle e correndo verso il luogo in cui l'aereo era precipitato. Più andava avanti e più aveva paura di cosa poteva trovare. Il pensiero di vedere Summer distesa a terra priva di vita,lo distruggeva. E non riusciva a pensare ad altro che alla prima volta che si erano conosciuti e ai momenti più belli passati insieme...

 

«Non voglio entrarci!» Brontolò il bambino sul sedile posteriore. Sua madre aveva accostato di fronte alla scuola ormai da dieci minuti e il piccolo si rifiutava di scendere e di affrontare il primo giorno di scuola in una nuova città.
«Niall non sarà così terribile.. sei un bimbo intelligente,sono sicura che farai subito amicizia.» La madre cercava di rassicurarlo,ma la vista del broncio e delle braccia conserte la obbligarono a scendere dall'auto e a trascinarlo dentro l'edificio di peso.
«Andrà alla grande.» Gli sussurrò lei,fuori dalla classe.
«E se mi prendono per strano?» Chiese il bambino,abbassando lo sguardo.
«Meglio così! - La madre gli sollevò il mento e gli sorrise – Quelli strani sono sempre i migliori.» Niall le sorrise e poi la vide andare via. Respirò a fondo prima di aprire la porta della classe e trovare una dozzina di bambini che lo fissavano incuriositi.
«Bambini,lui è Niall Horan,viene dall'Irlanda e da oggi in poi starà qui da noi, - Iniziò la maestra,trascinandolo al centro della classe – come si dice?»
«Ciao Niall.» Dissero in coro tutti gli altri.Il piccolo sorrise imbarazzato e cercò di fuggire dal loro sguardo,quando una bambina dell'ultimo banco alzò la mano divertita.
«Si,Summer?» La interpellò la maestra.
«Niall,è vero che in Irlanda ci sono i folletti?» Chiese la piccola,guardandolo incuriosita. Tutti gli altri bambini iniziarono a ridere e a parlottare tra di loro. Niall la osservò e notò subito le sue fossette che comparivano ogni qual volta rideva e i suoi occhi verdastri.
«Oh,credo che ne possiate parlare da soli iniziando a fare un po' di amicizia..perchè non ti siedi accanto a Summer,Niall?»

 

Summer superò un'altra casa e continuò a correre per raggiungere più velocemente possibile quella di Niall. Stringeva tra le mani un foglio bianco che si stava a poco a poco stropicciando a causa della sua stretta.. ma era troppo eccitata e aveva paura che se l'avesse allentata quel foglio sarebbe volato via.
«Scusi signor Okins!» Urlò,calpestando a suo solito il prato del vicino perfido di Niall. Salì velocemente le scale e bussò senza sosta alla porta,aspettando che qualcuno aprisse.
«Ma che diamine!» Esclamò il ragazzo,una volta aperta la porta.
«Signorina Roberts e signorino Horan,vi informiamo che la vostra domanda per lo stage di fotografia presso Parigi è stata ritenuta idonea secondo il regolamento di iscrizione e vi aspettiamo nella stessa città tra una settimana esatta!» La ragazza iniziò a leggere velocemente sul foglio,in preda all'eccitazione.
«Ci hanno presi?» Chiese Niall,incredulo. La ragazza annuì entusiasta e gli saltò al collo dalla gioia.

 

«Cosa c'è che non va? Hai cercato di evitarmi per tutta la settimana!» Continuò a urlare Niall,fuori dall'ereoporto. La ragazza non si decideva a continuare e non riusciva neanche a guardarlo negli occhi,come aveva sempre fatto da tempo ormai.
«C'entra il bacio che ci siamo dati? Mi dispiace di averti baciata per far ingelosire Roxie,ma eri d'accordo!» Aggiunse lui.
«Io ti amo Niall!» Urlò a un tratto Summer,zittendolo.
«Io ti amo! Non avrei mai pensato di riuscire a dirlo ma è così.. ti amo.. Dio,mi sento più libera come se mi fossi tolta un peso! Ti amo da quando mi hai preso la mano all'età di quattordici anni quando eravamo sulle montagne russe.. ti amo da quando i miei genitori hanno divorziato e tu mi hai preso con la macchina alle due di notte per portarmi a vedere sorgere il sole! Ti amo e non riesco più a smettere di dirlo..ti amo!» Summer lo guardo sorridendo,sperando che in qualche modo anche lui potesse provare lo stesso,ma non successe. Niall non disse niente...

 

Ecco perchè si disperava,ecco perchè doveva trovarla a tutti i costi. Lui la amava,ma aveva troppa paura di dirlo e adesso rischiava di perderla.
«Summer!» Urlò una volta arrivato nel luogo dell'impatto. Si guardò attorno,vedendo solo fumo,fuoco e pezzi di aereo sparsi qua e là. Sembrava l'inferno.
«Niall..» Sentì debolmente pronunciare il suo nome e seguì quella voce che udì quasi come un sussurrò. Arrivò nel luogo in cui era finita la parta anteriore dell'aereo e sotto di essa vi trovò Summer,completamente schiacciata.
«Ehi!» Urlò entusiasta,scivolando per terra e arrivando al suo stesso livello. La ragazza quando lo vide allargò la bocca in un sorriso.. debole,ma Niall riconobbe quel suo sorriso splendido. Aveva il viso ricoperto da chiazze di sangue e vide nei suoi occhi un po' di assenza..
«Starai bene.» Disse il ragazzo,guardandola negli occhi.
«Niall..» Sussurrò la ragazza,quasi sfinita.
«Vedrai,tra poco arriverà qualcuno,ti tirerà fuori e torneremo sani e salvi a casa.» Niall sentì una fitta al fianco,ma cercò di non farci caso.
«Niall..» Ripeteva ancora Summer.
«E' solo questione di momenti..ci staranno già cercando,vedrai.» Continuava Niall.
«Niall..sto morendo..» Disse lei. Niall iniziò a guardarla allarmato.
«No no.. non stai morendo.» Iniziò a dire.
«Si invece..ti prego..dì a Jenny che le voglio bene e che..è stata una brava sorella..dì a mio padre..»
«Tu non stai per morire! - Disse Niall,alzando la voce – Starai bene,ok?»
«Stringimi la mano..» La ragazza allungò debolmente la mano per permettergli di stringerla.
«Non ho intenzione di stringerti la mano perchè non stai per morire,va bene?» Si rifiutò lui,cercando di moderare il tono della voce. Si alzò da terra e iniziò a cercare un modo per sollevare quell'affare,ma tutto fu inutile. Si riabbassò esausto e afferò la sua mano,che fino a quel momento aveva allungato sperando che lui la prendesse. Iniziò a stringergliela e la guardò negli occhi forse come non aveva mai fatto fino a quel momento.
«Ti amo.» Disse,con gli occhi che iniziavano a farsi lucidi.
«No..non devi dirlo solo perchè te l'ho detto io.» Disse Summer,scuotendo con fatica la testa.
«No non è per questo.. ti amo,ti ho sempre amata ma avevo troppa paura.. sai come sono fatto.. e penso che ti amerò per sempre Summer.» La voce di Niall iniziò a farsi rauca e gli occhi gli si gonfiarono.
«Davvero?» Sul viso di Summer iniziò a comparire un sorriso entusiasta,forse l'ultimo.
«Si e devi rimanere viva per questo,hai capito? Noi..noi torneremo a casa e tra un anno faremo questo viaggio e andremo a Parigi.. prenderemo una casetta vicino al fiume,come piace a te e..quando avrò guadagnato qualche soldo ti comprerò un bellissimo anello e noi.. noi ci sposeremo e avremo un bambino.. no che dico,almeno tre bambini e saranno tutti e tre belli come te.. e poi ti porterò in Irlanda e ti farò conoscere i folletti..te l'avevo promesso a otto anni..» Niall iniziò a sorridere anche lui,tra le lacrime,e stringeva sempre di più quella mano come per non lasciarla.
«Sembra bello..» Sussurrò lei.
«Saremo felici Summer..te lo prometto... avremo la vita migliore del mondo insieme... ma tu non devi morire capito? Non puoi lasciarmi solo Sum,non puoi!» Niall quasi urlava disperato..
«Tu... conoscerai una ragazza stupenda.. ti innamorerai come se fosse la cosa più naturale di questo mondo e... lei ti renderà felice.. avrete dei bambini e starete insieme per sempre.. io sarò sempre accanto a te,ti amerò sempre Niall Horan.. » La ragazza allentò la presa della sua mano e Niall la strinse con più forza.
«Anche io Sum...» Disse. Summer lo guardò per un ultima volta e gli regalò quell'ultimo sorrise che Niall avrebbe portato sempre nel cuore,per poi chiudere gli occhi e addormentarsi per sempre...

 

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Ok,so che è parecchio triste ma..ho pensato a questa storia dopo aver visto una puntata di Grey's Anatomy (non vi dico nient'altro per chi ancora la dovesse guardare) ed è uscito questo. L'ho scritta circa un mesetto fa e mi dispiaceva lasciarla sul pc.
E' la prima volta che scrivo qualcosa su Niall e non so perchè mi abbia ispirato lui francamente.
E' anche la prima volta che scrivo una os e spero di non avervi deluso!

Aspetto vostre recensioni,bacioni cla <3

 

 

 

 

  
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