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Autore: Akane25    04/01/2007    0 recensioni
Una strana sensazione alberga nel cuore di Akane, qualcuno dal passato cerca vendetta. Una vendetta bagnata nel sangue. Quale avventura vivranno stavolta Ranma e Akane? A che prezzo varrà la loro vita?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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RITORNO DAL PASSATO

2 capitolo UNA DOLCE VISITA

 

 

Sulla strada del ritorno l’atmosfera fra Ranma e Akane era molto più distesa…Il sole stava tramontando e la luce dei suoi ultimi raggi trasformava il cielo in una tavolozza di colori; dal giallo al blu; dal rosso al viola…I due giovani rimasero incantati dalla bellezza dello scenario che in silenzio ammirarono le diverse cromature fondersi per formarne altre nuove, in un gioco di colori e di luce….Era calata la sera

 

“Siamo a casa” gridarono all’unisono

 

“oh Ranma abbiamo visite, guarda!!” indicando un paio di scarpe mai viste

 

“Chissà chi sarà!!” rispose Ranma perplesso

 

Andarono nella sala da pranzo a aprirono la porta scorrevole

 

Nella sala c’erano tutti i membri di quella strampalata famiglia, o quasi…. i padri dei due ragazzi, Genma Saotome e Soun Tendo; la sorella di Akane, Nabiki… e c’era una signora…

Aveva i lineamenti delicati. La bocca piccola e sottile, la fronte alta, gli zigomi disegnati…I capelli erano raccolti in un acconciatura alta tenuta da un semplice fermaglio rosso che richiamava i disegni rossi sul chimono a sfondo blu…

A Ranma ciò che colpi di quella donna furono gli intensi occhi color nocciola, che nonostante il viso segnato dalla veneranda età, conservavano quella fiamma fiera e battagliera…quegli occhi lo colpirono perché erano simili a quelli di Akane…Ranma pensò che questa donna in vita sua poche volte era stata contraddetta dato il suo sguardo austero e sagace…

Appena la donna li vide abbozzò un sorriso furbetto e disse “Era ora”

 

“NONNA” il viso di Akane si illuminò e si buttò subito tra le braccia dell’anziana donna

 

“Ciao piccola peste” il tono della sua voce era divertito

 

“No…nonna?” domandò sorpreso il ragazzo con il codino alzando un sopracciglio

 

“Proprio cosi” Soun invitò il ragazzo a sedersi “permettimi di presentarti la signora Sakura, mia suocera, non che la madre della mia defunta moglie ”

 

La donna fissò con sguardo indagatore il giovane ancora un po’ imbambolato della notizia, e accenno un sorriso *E’ proprio lui*

 

“lei è quindi la nonna di Akane?”

 

“Si ragazzo mio! Sono Sakura Yamamoto ma tu puoi chiamarmi nonna Sakura data la tua relazione con la mia nipotina”

 

I due ragazzi sgranarono gli occhi, rossi come peperoni…i loro genitori già avevano detto tutto…

 

“Nonna non è come pensi. È stato deciso tutto da papà ed il signor Saotome”

 

“Proprio cosi…chi sposerebbe mai una racchia con il sex appeal di un cetr…”

 

SBAM

Ranma, prima di accorgersi di avere la lingua troppo lunga, ricevette in faccia un pugno da Akane, e fini diritto diritto nel laghetto di casa.

 

“Ranma no baka ” urlò furiosa Akane

 

Dal laghetto usci una ragazzina dai capelli rossi con i vestiti cinesi larghi e un bernoccolo sulla fronte

 

“Akane…” sbraitò Ran-chan strizzandosi i vestiti addosso.

 

“Ma ti sei bevuta il cervello?? C’era bisogno di essere così violente??”

 

“Tsè…così impari a offendere, maniaco” rispose Akane acida

 

“A chi hai detto del maniaco?’ senti io…”

 

La risata divertita della nonna echeggiò per tutta la stanza tanto che i due si fermarono a guardarla stupiti

 

“Scusate ragazzi…mio genero mi ha raccontato delle bizzarre trasformazioni di Ranma e di suo padre  e delle vostre continue litigate…” un’altra risata increspò il volto di Sakura “credo proprio che voi due siete fatti l’uno per l’altro…”

 

Tutti iniziarono a ridere gioiosi tranne Ranma e Akane, che rossi in viso abbassarono lo sguardo fumanti per la vergogna e l’imbarazzo…

 

Le risate finirono quando nella stanza entrò Kasumi, la maggiore tra le figlie di Tendo, con un vassoio con sopra thè e dei biscotti, e una teiera con dell’acqua calda

 

“finalmente Kasumi” disse nabiki sfogliando la rivista di economia

 

“scusate ma il bollitore è vecchio e l’acqua ci mette un po’ a bollire….Ranma, Akane??...avevo visto giusto allora!! Siete appena tornati e già state litigando” Kasumi si rivolse a loro sfoggiando un sorriso cosi rassicurante da placare l’astio fra i due “piccioncini”

 

“Nonna, gradisci un po’ di thè?”

 

“Grazi cara….non sei cambiata affatto, sei una perla di ragazza…Anche tua madre alla tua età aveva l’amore per la casa e per la cucina, riusci perfino a superare a me”

Kasumi ringraziò la nonna ammiccando dolcemente la testa

 

“Oh” Akane sospirò tristemente

per quanto avesse provato a cucinare piatti decenti, era ogni volta punto e da capo. Era proprio negata …come le sarebbe piaciuto cucinare dei manicaretti per Ranma…

 

“Cosa c’è piccola?” domandò la nonna

 

Akane, accortasi che la stava fissando, cercò di sorridere fingendo di sembrare normale

 

“nulla nonna…ero solo soprappensiero”

 

Ma Sakura capi il disagio della giovane e si avvicinò a lei

“Akane” La sua voce era profonda e confortevole e le sfiorò con la mano il viso.

“Hai i suoi stessi occhi”

Akane rimase ferma alzando lo sguardo verso la donna

“d-davvero?” chiese timidamente

“certo bambina mia…Tua madre aveva i tuoi stessi occhi, cosi pieni di vita, pieni di ardore, pieni di dolcezza…le assomigli incredibilmente” Sakura aveva gli occhi lucidi e la voce piena di nostalgia  della figlia scomparsa.

Accarezzo con infinito affetto la nipote che sorrise sussurrando “grazie nonna…”

 

Kasumi e Nabiki si guardarono complici…Era vero….La loro sorellina era uguale alla loro mamma che purtroppo la vita aveva loro strappato.

 

Ranma, dopo essersi bagnato con l’acqua calda, ridiventò un uomo e assistette alla scena…scrutò il viso di Akane e di nuovo il suo cuore ebbe un  sussulto…

 

*ma cosa mi prende??*

 

A rompere quell’atmosfera cosi calda e familiare fu l’arrivo del maestro Happosai

 

“Ranmaaaaaaaaaa….guarda che regalo ti ho portato…ti va di misurartelo??” sventolando un reggiseno di pizzo rosa

 

Ranma rosso in viso tremò per la rabbia

 

“vecchio maniaco…la finisci…io sono un uomo, capito..sono un UOMO”

 

sferrò un pugno potente in direzione del vecchio che schivò facilmente

 

“Sei ancora troppo inesperto per battermi pivell…”

 

“vedo che il lupo perde il pelo ma non il vizio , vero Happosai??”

 

Il vecchio si girò e un sorriso si curvò sulle labbra

 

“Sakura! Mi fa piacere vederti dopo tutti questi anni…Sei più bella che mai!!”

 

“Ci siamo fatti vecchi caro mio, non dovresti riposare alla tua età??” la donna incurvò leggermente il sopracciglio in un espressione che non ammetteva repliche, sorrise…

 

Dopo un momento di riflessione Happosai entrò in casa e si sedette “Kasumi potresti darmi un po’ di thè?”

 

“Certo maestro” porgendo al vecchio una tazza di thè

 

Ranma ancora in giardino fissò incredulo quel maniaco

Mai nessuno prima d’ora era riuscito a fermarlo nella sua inarrestabile frenesia dell’intimo femminile…e quella donna…con un semplice affermazione….l’ho aveva reso docile come un agnellino.

 

“Ranmaaaaaa…sbrigati!!” urlò Akane

“Lascialo perdere Akane….se Ranma non ha fame mi mangio io la sua razione” disse Genma già puntando con le bacchette le sue polpette di riso.

 

“Che cosa?? Non ti azzardare brutto panda pulcioso…è mio”

 

E cosi iniziò la serata a casa tendo fra le soliti stranezze abitudinarie; le liti di Ranma e il padre per il cibo; le continue trasformazione dei due; le sfuriate di Akane agli insulti di Ranma

 

 

Dopo un bagno caldo rilassante Akane uscì dal bagno in pigiama…si stava massaggiando il collo

Quando avvertì una strana presenza dietro di lei…Di scatto la ragazza si girò e si mise in posizione di difesa…

“chi sei??” disse la ragazza cercando di mantenere i nervi saldi.

Solo un colpo di vento, la finestra aperta…un brivido…

Akane fissò la finestra per qualche minuto finché non si sentì chiamare da qualcuno

 

“Akane” 

 

“Nonna” Akane le sorrise nervosamente

 

La donna vide il suo corpo in tensione e le sue mani chiuse a pugno, si avvicinò fissandola con intensità, la guardò diritta negli occhi  

 

“sono passati 4 anni da allora…”

 

Akane senti di nuovo quel brivido al solo ricordo… si avvolse le braccia al suo corpo e voltò il viso dall’altra parte.

“lo so nonna…ma ho una strana sensazione…e se vi accadesse qualcosa? A Ranma…Ranma…Io non potrei mai perdonarmi….nonna io…”

 

La nonna le mise le mani sulle spalle e la fece voltare…nei suoi occhi c’era paura, rimorso…

 

“siamo al sicuro bambina mia…non potrà venire qui…ho chiamato qualche settimana fa il sensei…mi ha confermato che era tutto a posto li…tu hai conservato…la “chiave”??”

 

Akane annuì con la testa…”non la uso da allora!!”

 

“meglio cosi tesoro…non ti servirà, tranquilla”

 

a quelle parole Akane rilasso le spalle…”forse è solo paranoia”

 

“probabile piccola…vai a riposarti vedrai che una buona notte di sonno ti farà bene”

 

“grazie nonna…buonanotte”

 

“buonanotte piccola…dormi bene”

 

Akane entrò nella sua stanza buia, si mise al letto e chiuse gli occhi, consapevole che anche stanotte le sue paure sarebbero ritornate nei suoi sogni…

 

CONTINUA

 

   
 
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