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Autore: peluche    19/06/2012    8 recensioni
«Sei un alieno?» Domandò Ariel,osservandolo. Il ragazzo rise di gusto mentre si avvolgeva nella tendina.
«No,molto meglio.. sono una persona speciale che può teletrasportassi da una parte all'altra in pochi secondi.»
Si abbassò per arrivare al livello della bambina e le pizzicò il naso.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ti aspetterò sempre,Nick.

 

 

 

Ariel correva senza sosta tra le erbacce,schivando ogni albero che poteva e cercando di mettere un piede dietro l'altro per non inciampare. Aveva aspettato quel momento da cinque anni. Cinque anni che non lo vedeva e che adesso finalmente poteva sfiorarlo un'altra volta,prima di vederlo scomparire ancora. Indossava un paio di jeans stretti e un maglioncino giallastro che la riscaldava a causa della bassa temperatura che c'era in campagna. Avevano comprato quella casa poco dopo il loro matrimonio,perchè avevano sempre sognato di vivere in un posto del genere. E quel posto era speciale.. era il posto in cui si erano incontrati per la prima volta.


«Brilla brilla mia stellina..» Ariel continuava a cantare quella canzone da un paio di minuti ormai,mentre versava del tea in quella piccola tazzina e la offriva gentilmente al signor orsacchiotto.
«Com'è bella oggi Miss Hollie,l'orsacchiotto potrebbe innamorarsi.» Scherzò,dando quasi vita ai suoi pupazzi che la fissavano immobili. Come ogni pomeriggio si era recata vicino ai boschi,aveva ordinatamente adagiato una tendina a terra e si era preparata a prendere il tea con i suoi amici. Può una bambina di otto anni avere più immaginazione? Stava quasi per bere dal suo bicchierino,quando si sentì un boato provenire dal bosco e gli uccelli si innalzarono verso l'alto,quasi terrorizzati. La bambina guardò incuriosita il luogo interessato.. al contrario degli animali,e di qualsiasi altra bambina,Ariel era molto coraggiosa. Si alzò e iniziò a camminare lentamente verso gli alberi.
«Hai dei vestiti per caso?» Gli chiese una voce maschile,facendola sussultare.
«Chi sei?» Chiese la piccola,avvicinandosi sempre di più incuriosita. Il ragazzo cercò di nascondersi dietro gli alberi per non farsi vedere completamente nudo dalla bambina. Ariel si bloccò di colpo ed ebbe un lampo di genio. Tornò al suo salottino improvvisato e raccolse la tendina da terra e corse velocemente dallo sconosciuto per porgergliela.
«Grazie mille.» Gli disse lui gentilmente. Aveva degli strani riccioli scuri e delle guance rosse adorabili.
«Sei un alieno?» Domandò Ariel,osservandolo. Il ragazzo rise di gusto mentre si avvolgeva nella tendina.
«No,molto meglio.. sono una persona speciale che può teletrasportassi da una parte all'altra in pochi secondi.» Si abbassò per arrivare al livello della bambina e le pizzicò il naso.
«Davvero? E adesso da dove sei arrivato?» Chiese lei,stupita. Gli occhi le iniziarono a luccicare,tanto era entusiasta.
«Dal giorno in cui ho compiuto otto anni.» Rispose lui.
«Io ho otto anni! E li ho compiuti qualche giorno fa.» Ariel saltellò sul posto eccitata,alzando il braccio in alto come per attirare l'attenzione.
«Ma allora sei grande abbastanza da poter mantenere questo segreto.» Il ragazzo si piegò sulle ginocchia e sorrise alla bambina che moriva dalla voglia di poter custodire questo prezioso segreto.
«Giuro sul signor orsacchiotto che non dirò niente, - Si portò una mano sul petto a mò di giuramento – e che la prossima volta ti porterò dei vestiti più comodi.»
«Bene soldato,adesso posso andare.» Il giovane si rimise di nuovo in piedi e sotto gli occhi stupefatti della bambina,sparì in un secondo come polvere nel vento.

 

Quella sera pioveva a dirotto e Ariel si stava maledicendo per non aver seguito il consiglio di sua madre e portarsi dietro l'ombrello. Cercò di ripararsi per quanto fosse possibile,con il quotidiano trovato per caso nel bar dove poco prima si era fermata per prendersi una cioccolata calda.. ma la carta e l'acqua non erano mai andati d'accordo. Gli occhi le si illuminarono quando trovò una tettoia e accellerò il passo per raggiungerla in poco tempo. Quando fu sotto,buttò il giornale per terra e si appoggiò al muro,rabbrividendo mentre guardava la pioggia cadere rumorosamente sul terreno.
«Serve un abbraccio?» Il cuore le salì in gola quando sentì una presenza accanto a lei,ma tornò immediatamente giù e iniziò a battere come un tamburo quando lo riconobbe.
«Sei qui.» Disse entusiasta,quasi in un sussurro. Ormai era così felice ogni volta che lo vedeva che non riusciva neanche a gridare e a gioire.. teneva tutto dentro.
«Ciao piccola mia,mi sei mancata.» Ariel si tuffò tra le sue braccia e sentì la sua mano accarezzarle i capelli e la sua bocca che le dava continui baci sulla testa.
«Mi sei mancato tanto Nick,ho avuto due esami oggi e non facevo altro che pensare a te e pensare al fatto che avrei tanto voluto sapere dove fossi.» La ragazza iniziò a singhiozzare sul suo petto,stringendo la maglietta tra i pugni e nella mente si chiese come mai questa volta fosse vestito.
«Ehi ehi.. - Nick le prese il viso tra le mani e le asciugò le lacrime coi polpastrelli – Adesso sono qui,ho qualche ora.. più del solito.» Sorrise.
«Voglio solo sentire le tue mani su di me.. e voglio baciarti,ancora e ancora..» Ariel si sollevò sulle punte dei piedi e lo baciò appassionatamente,mentre Nick la sollevava da terra e la stringeva più forte che poteva tra le sue braccia.

 

«Ariel gli è stata accanto tutta la notte e lui si è ripreso!» Annabel,la collega di Ariel,stava ancora raccontando ai loro amici la vicenda della scorsa notte,quando Ariel era corsa in ospedale per occuparsi di un paziente a lei molto caro.. un bambino di soli quattro anni affetto da una gravissima malattia.
«E' il mio lavoro!» Disse lei,prendendo le bottiglie dal tavolo e portandole di là in cucina. Aveva deciso di invitare qualche amica nel suo appartamento,tanto per non rimanere da sola. Quando chiuse il frigo,sentì un rumore alle sue spalle ma quando si voltò non vide niente. Decise allora di dare un'occhiata in camera da letto e si accorse che la finestra era completamente spalancata. Corse a chiuderla e rabbrividì,a causa del vento gelido che era entrato nella stanza.
«Sono contento che non sei sola stasera..» Sentì quella voce come quasi una melodia e si voltò con un sorriso raggiante,trovando Nick con indosso un paio di boxer e una canottiera.. quelli che lei lasciava sempre accanto alla finestra in caso lui tornasse.
«Se avessi saputo che saresti arrivato,non avrei invitato nessuno.» Disse lei con un tono malizioso,avvicinandosi e mettendosi a cavalcioni su di lui. Lo guardò nei suoi occhi scuri e si chiese come facesse a essere sempre così bello. Ogni volta che lo vedeva,era più bello della volta precedente. Iniziò a baciarlo sul collo e dove poteva e con la mano gli alzò la canottiera.
«Ariel.. non puoi aspettarmi per sempre..» Disse lui tra un bacio e l'altro,anche se la voglia di ricambiare ai suoi gesti si faceva sempre più forte.
«Dobbiamo parlarne ancora?» Chiese lei seccata,fermandosi. Nick la guardò sorridendo.. amava quando si arrabbiava.. diventava ancora più bella.
«Devo dirti una cosa.» Disse poco dopo,stringendola in un abbraccio e avvicinandola di più al suo viso. Ariel gli mise le mani tra i capelli e attese che parlasse.
«Ariel..io ti amo.» Nick sorrise e la ragazza lo guardò incredula,come se avesse sentito male.
«Cosa?!» Chiese confusa,agitando la testa.
«Ti amo Ariel! Credo di amarti da quando ti ho vista la prima volta all'età di otto anni.» Ripetè lui,ancora più entusiasta di prima.
«Anche io ti amo..da quando a otto anni ti ho visto completamente nudo in mezzo al bosco.» Rispose lei sorridendo. Nick la avvicinò poco,quanto bastava per poterla baciare sulle labbra.
«Quindi...ti piacerebbe...sposarmi?» Domandò piano,tra un bacio e l'altro. Ariel si staccò di colpo da lui,guardandolo sbattendo le palpebre.
«Cosa??» Chiese nuovamente lei,quasi urlando questa volta.
«Vuoi diventare mia moglie? Con la possibilità che io sparisca sull'altare,ovvio..» Ironizzò lui. Senza dare risposta,Ariel si buttò su di lui schiacciandolo sul letto e iniziando a baciarlo con foga e a sfilargli via la canottiera.

 

Quei ricordi erano come vivi dentro la sua testa e per niente al mondo li avrebbe mai messi da parte. Era la prima volta che Nick spariva per così tanto tempo,ma Ariel non aveva mai perso le speranze e sapeva che prima o poi sarebbe tornato.
«Mamma corri!» Sophie continuava a urlare,incitando la madre a sbrigarsi. Nick ed Ariel si erano sposati troppo giovani e avevano avuto una figlia che amavano più della loro stessa vita. Ariel finalmente superò gli alberi e riusciva a vedere sua figlia accanto a quel ragazzo che ancora amava come la prima volta che lo aveva visto.
«Nick...» Sussurrò,accellerando. Superò la figlia e senza pensarci due volte,si buttò tra le braccia di Nick portando le gambe attorno alla sua vita.
«Lasci ancora i vestiti..» Disse lui,annusandole i capelli per ritrovare quel profumo che aveva sempre amato.
«Sapevo che saresti tornato..» Ariel iniziò a dargli piccoli baci sul collo fino ad arrivare alla sua bocca.
«Non puoi aspettarmi per sempre,Ariel.» Senza fermarsi,continuò a baciarla. Lei si allontanò poco,per poterlo guardare.
«Io ti aspetterò sempre.. sotto la pioggia,nella tempesta.. io ti amo Nick,da quando a otto anni ti ho visto completamente nudo in mezzo a questo stesso bosco.» Disse lei.
«Anche io ti amo...da quando ti ho visto per la prima volta in questo stesso bosco.» Sorrisero entrambi e si baciarono un'altra volta,prima che Sophie prendesse la mano di sua madre e quella del padre.
«Noi ti aspetteremo sempre.» Aggiunse. Ariel annuì quasi singhiozzando e quando Nick le guardò ancora una volta,in meno di un secondo sparì davanti ai loro occhi lasciando sui loro visi quel sorriso che sarebbe stato sempre lì ad aspettarlo.

 

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Ok,non so perchè abbia pubblicato due os nel giro di due giorni,ma ne avevo davvero bisogno!
Questa storia mi è venuta in mente mentre pensavo a un film che tempo fa ho visto,e ho trovato Nick perfetto per questo personaggio :)
So che forse è una storia un po' strana però mi faceva piacere condividerla con voi... fatemi sapere che ne pensate!

Bacione,cla (:

  
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