Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: xlairef    20/06/2012    3 recensioni
La regina doveva morire.
Una volta presa la decisione Mullen Varden, novello imperatore e sposo di Grianna di Morghul, provò immediatamente un caldo sollievo.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La regina doveva morire.
Una volta presa la decisione Mullen Varden, novello imperatore e sposo di Grianna di Morghul, provò immediatamente un caldo sollievo. Pigramente stiracchiò le lunghe braccia verso l’alto, sfiorando il mogano intarsiato delle colonne del letto.
Accanto a lui, sdraiata sul fianco, la regina riposava soddisfatta e spossata per le acrobazie della precedente notte di nozze. Mullen Varden si concesse un sottile sentimento di rimpianto mentre accarezzava con lo sguardo il corpo candido di Grianna, celato ad indagini più approfondite solo dai lunghi capelli corvini.
Se solo lei avesse potuto restare così per sempre, addormentata, allora non sarebbe stato costretto a sprecare tutta quella bellezza per ottenere il controllo dell’impero, ma a volte era necessario qualche sacrificio, questo l’ex comandante di ventura lo sapeva bene.
Lui non avrebbe fatto la fine dei suoi sei predecessori.
Inoltre la donna era sterile: un giocattolo grazioso, ma inutile.
Grianna sospirò, passando lentamente dal sonno alla veglia. “Mullen, mio amato…” Sussurrò senza alzare le palpebre.
“Mia signora Grianna.” Il tono di Mullen Varden esprimeva unicamente il più ardente amore possibile. Chinandosi sulla moglie le depose un bacio nell’incavo del collo, facendola sorridere.
Come poteva essere questa la donna in grado di far tremare i Regni Magici con un solo battito di ciglia mancato? Mullen Varden era giunto alla conclusione, la sera prima, che tutte le donne, comprese le maghe più feroci, si lasciavano addomesticare da chiunque avesse il coraggio di portarsele a letto.
“Mio amato Mullen.” Ripeté Grianna, con voce languida, levando graziosamente in aria la gamba destra, sulla cui caviglia era avvolta una spessa cavigliera dorata, in forma di serpe. “Non potrò mai dimenticare questa notte con te.”
Reprimendo un sorriso di trionfo, Mullen Varden accarezzò i capelli della regina. “Non vi permetterò di dimenticare, mia adorata: abbiamo davanti a noi ancora molte notti…”
Tutte quelle che fossero bastate a permettere ai propri soldati di prendere il controllo della reggia, se avesse deciso di rimandare l’esecuzione fino ad allora.
La regina, tuttavia, non sarebbe rimasta a letto per sempre: alla fine si sarebbe alzata, riacquistando così l’uso del cervello, come spesso accadeva alle donne.
No: decisamente Grianna doveva essere sacrificata quello stesso giorno.
Mullen Varden allungò una mano alle sue spalle, dove ricordava di aver posato (o meglio, lanciato) gli abiti la sera precedente: la sottile cintura di cuoio di Brema, artisticamente decorata con greche e spirali, sarebbe stata sufficiente allo scopo. In seguito avrebbe solo dovuto informare le cameriere che la loro signora desiderava riposare tutta la giornata senza essere disturbata, unirsi ai propri uomini che aspettavano nei quartieri della servitù e organizzare il colpo di stato.
Senza Grianna non ci sarebbero stati problemi.
La regina si girò e si strinse a lui: il freddo metallo della cavigliera gli provocò una serie di spiacevoli brividi sulla coscia nuda, ma l’uomo sopportò stoicamente e invece di allontanare la donna da sé ricambiò il suo abbraccio.
“Sai, mio amato, non potrei vivere senza di te.” Sussurrò Grianna al suo orecchio.
“Nemmeno io mia cara.”
Grianna sorrise, e infine aprì gli occhi. “Suppongo dovrò imparare a farlo, purtroppo.”
Mullen Varden si ritrovò a fissare due pupille di fuoco puro, fiamme che danzavano implacabili negli occhi di Grianna. Con un urlo strozzato tentò di staccarsi da lei, ma la stretta della regina si fece d’acciaio e, senza curarsi delle implorazioni disperate del marito, posò lentamente la bocca sanguigna sulla sua fronte.
Immediatamente le urla cessarono.
 
Con un calcio, Grianna scostò dal letto il corpo di Mullen Varden, fu settimo imperatore di Morghul.
Anche questa era fatta, si disse compiaciuta. Certo, rimaneva il problema di quei mercenari acquartierati nelle cucine della reggia, ma per il momento potevano aspettare.
“Avrei giurato che lo avresti fatto mettere alla tortura per poi ucciderlo.” Commentò la cavigliera, prendendo vita.
“Avrei potuto, sì.” Si limitò a rispondere Grianna. Il serpente dorato strisciò con delicatezza lungo il corpo della regina fino a raggiungere l’incavatura dei seni, dove si fermò per alzare il capo fino agli occhi di Grianna, non più infuocati.
“Perché risparmiarlo?” Domandò severamente. “Avresti potuto ucciderlo lentamente, sotto gli strumenti del boia, invece di rinchiudere la sua anima in quella cintura spendendo abbastanza energia da poter muovere un esercito di Roq contro le pianure di Tor Bied.”
Grianna giocherellò ancora per un po’ con la cintura in questione  prima di rispondere.
 “ Non mi sembrava il caso.”
 Levatasi, avvolse il serpente attorno al proprio collo e andò a riporre la cintura in uno degli stipi ricoperti di chincaglierie e rarità che costellavano la stanza.
“Che cosa vuoi dire?” La interrogò di nuovo la serpe.
Grianna si lasciò cadere di nuovo sul letto, questa volta con un sorriso aperto e, a suo modo, più inquietante di quello finto adoperato con il marito.
“E’ mio costume ricambiare i favori ricevuti.” Con delicatezza appoggiò entrambe le mani sul ventre.
“Intendi dire che…?” Il serpente sobbalzò e si mosse rapidamente verso la pancia della donna, appoggiandovi la testa.
Grianna chiuse gli occhi e gettò la testa sui cuscini di seta.
“Finalmente l’impero di Morghul avrà un’ erede.” Disse, ascoltando il suono della piccola anima appena concepita che riposava dentro il suo grembo.
 
  

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: xlairef