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Autore: Fanny Jumping Sparrow    22/06/2012    13 recensioni
Flashfic dedicata ad uno dei personaggi più controversi ed affascinanti della saga, il capitano dell'Olandese Volante, Davy Jones.
Come può stillare ancora lacrime amare un cuore che non c’è più?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davy Jones
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente! Il buon vento di scirocco mi riporta in questi lidi per proporvi una mia nuova piccola creazione!
Era da tempo che volevo comporre qualcosa su uno dei personaggi più enigmatici ed affascinanti della saga, Davy Jones! Ha fatto la guest star in due mie storie in passato, ma non avevo mai scritto solo su di lui.
L'ispirazione mi è giunta rivedendo per l'ennesima volta "Ai confini del mondo",  in particolare una delle scene più toccanti, quella della lacrima.
 La dedico a tutti i fans della saga e a chi segue le mie storie, come pegno per il vostro affetto e la vostra stima, augurandomi che vi piaccia e che serva a perdonare la mia momentanea assenza (causa esami).
 A presto!)
 


Heartless

 
Nella cavità del mio petto, trafitto dalle note indelebili di questa triste melodia, come rintocchi di funeree campane si spezzano i tuoi battiti silenti.
 
Sei vecchio, stanco, consumato, lacerato.
 
Il male che hai profuso non ha raschiato quello che ti è stato inflitto. Si muove imperterrito, inonda i miei sensi.

E poi la vista si allaga.

È solo un attimo.
 
Una goccia di sale sgorga infida, scorre piano sulla pelle madida e bitorzoluta, rigando un viso che da tempo non è più il mio.

Come può stillare ancora lacrime amare un cuore che non c’è più?
 
Eterno fardello, involucro vuoto e freddo, colmo di dolore, cocente d’ira, palpiti cupo e rabbioso.

Non vuoi darmi pace.
 
Ti ho estirpato, rinnegato, sepolto, umiliato.
 
Non voglio vederti, non oso pensarti. E non riesco a smettere di sentirti.
 
Dove trovarti lo so solo io.
 
Il mondo intero adesso ti brama.

Il mondo intero, ma non lei.
 
Ogni singolo pezzo di questo vascello infernale urla la sua assenza. Ogni scultura sul legno era un frammento di lei; il suo viso era ovunque e mi tenne compagnia, mi diede conforto nell’errare lugubre di terre senza orizzonte ...
 
Lei non ti ha voluto ed io non sapevo che farmene di te.
 
Ti ho confinato alla vile terra, come ho confinato lei alla vile carne.
 
Potrai palpitare invano ancora per secoli, se solo io lo vorrò. Potrai far sanguinare altri cuori, puri o macchiati come te.
 
Ti hanno soggiogato, calpestato, barattato.
 
Uomini sciocchi e folli che credono tu possa dar loro la libertà e il potere. Sogni che non sono altro che cenere e che in cenere li ridurranno.
 
Non mi importa; solo non capisco perché ti ostini a battere ancora.
 
La vita è crudele.
 
Sono il padrone dei mari, lo schiavo del nulla.


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