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Autore: Mitsuki91    15/07/2012    4 recensioni
La notte del 31 ottobre Lord Voldemort assassinò James e Lily Potter, non riuscendo tuttavia ad uccidere un indifeso neonato e perdendo i suoi poteri… Ma se fosse andata diversamente?
Se qualcuno avesse fatto una soffiata a Silente, se questi avesse conosciuto da tempo il segreto di Volemort e fosse riuscito a sconfiggerlo proprio la notte del 31?
Se Lily e James fossero ancora vivi assieme ad Harry, se Lily scoprisse per caso chi è stato il misterioso salvatore che ha fatto la soffiata, colui che l’ha sempre protetta da lontano… E se quando ormai la guerra sembra lontana una tragedia si abbattesse sulla vita della sua migliore amica, che cosa farebbe Lily?
PS=titolo semi-provvisorio, se avete suggerimenti ditemelo pure.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Bene, eccomi qui con una nuova storia XD ho appena iniziato a scriverla e sarò ufficialmente presa dagli esami ancora fino al 19, poi potrò dedicarmici u.u
Ovviamente parte da un sogno che ho fatto ò.ò e se all’inizio doveva essere la base per una Lily/Severus, poco dopo ho cambiato idea e le cose hanno preso una piega inaspettata, o meglio… Sono andate avanti da sole XD
Quindi, invitando tutti voi a recensire… Vi auguro buona lettura! =D


Salvati

Lily entrò in salotto, sorridendo.
“Jamie è tardi, Harry deve andare a letto. Capisco che sia Halloween però è ancora piccolo per festeggiare come si deve…”
“Uff, e va bene tesoro. Fra poco vengo anch’io comunque: stare sempre chiuso in casa mi fa sentire più stanco, non so come mai…”
James prese Harry e lo passò a Lily, che salì le scale con il figlio in braccio cercando nel contempo di cullarlo.
Un rumore di porta che si apriva fece allarmare James, che corse nell’ingresso: ma aveva dimenticato la bacchetta sul divano. Con orrore se ne accorse appena vide due occhi rossi fissarlo, occhi malvagi e perversi…
“Lily, prendi Harry e corri! E’ lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo…”
Come avrebbe fatto non lo sapeva neppure lui, senza bacchetta, però doveva provarci…
Voldemort rise, sicuro di avere la vittoria in mano, mentre sollevava la bacchetta…
“AVADA KEDAVRA!”
Gli occhi rossi si sgranarono all’inverosimile mentre il corpo coperto dalla lunga tunica nera cadeva in avanti: l’espressione di Voldemort sembrava stupita, sorpresa, come se non si aspettasse che la morte lo prendesse alla spalle.
E neppure James capiva come era potuto succedere: non lo capì finché Albus Silente si tolse il mantello dell’invisibilità e si rivelò all’uomo.
“Albus… Io… Tu…” farfugliò James, colto alla sprovvista.
“James, caro. E’ tutto apposto. Lord Voldemort è morto, morto per sempre, e di lui non rimarrà che un brutto ricordo.”
James abbassò lo sguardo, osservando ancora per un istante il corpo.
“E’… E’ morto davvero? Ma come…?”
“Sì, è finita. Ma ora vieni, andiamo da Lily.”
Albus prese per mano il giovane, che era sconvolto, e lo condusse di sopra dalla moglie.
Lily si era barricata in camera di Harry, la bacchetta nella mano desta tremante e gli occhi lucidi di lacrime. Lacrime di paura per Harry e di dolore per James, che credeva morto dopo aver sentito il terribile urlo della maledizione. Ci vollero parecchi minuti per convincerla del fatto che era Voldemort ad essere morto e che i due uomini alla porta erano davvero Albus Silente e James Potter, e non dei trucchi per adescarla e uccidere Harry. James stesso faticava a crederci, non riusciva a capire come il più potente signore oscuro di tutti i secoli potesse essere morto nell’ingresso di casa sua.
Dopo i primi minuti di tensione e incredulità, comunque, le cose sembrarono ripartire: il ministero venne avvisato, gli Auror – ad esclusione di James che voleva stare con la famiglia – vennero mobilitati in cerca dei Mangiamorte, Albus spiegò loro che gli era arrivata una soffiata sul fatto che Voldemort sarebbe arrivato da loro quella sera e i Potter si trasferirono momentaneamente a casa dei genitori di James, mentre le autorità verificavano cosa era accaduto veramente a casa loro.
Nei giorni seguenti Lily e James vennero interrogati assieme ad Albus, ma nessuno dei due voleva più separarsi da Harry: parecchi Mangiamorte erano ancora in libertà e Silente era concorde con loro nel dire che il pericolo non era ancora passato. Le protezioni sulla casa dei Potter vennero ristabilite e una settimana dopo la morte del signore oscuro venne catturato Peter Minus, il loro custode segreto, processato per direttissima e condannato senza alcuna obbiezione a marcire ad Azkaban per il resto dei propri giorni. James ancora non riusciva a capire come uno dei suoi migliori amici potesse averlo tradito, ma non aveva dubbi: lui era il custode segreto, lui era il solo che potesse rivelare a Voldemort dove si nascondessero.
Con il passare delle settimane comunque tutto sembrò tornare alla normalità: i Mangiamorte vennero arrestati e giudicati dal Winzegamot, James, Sirius e gli altri appartenenti all’Ordine della Fenice che si erano dovuto nascondere per motivi di sicurezza ripresero a lavorare, le strade divennero sempre più sicure, il terrore si allentava pian piano per lasciare spazio alla gioia e al sollievo.
Era come essersi svegliati da un incubo, e da ogni dove i maghi e le streghe festeggiavano, fregandosene dello statuto di segretezza e brindando a più non posso: “Ad Albus Silente, che ci ha liberati dall’oscurità!”
   
 
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