Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Mitsuki91    01/08/2012    1 recensioni
Sesto anno di Ginny, Harry Ron d Hermione sono in giro - a caccia di Horcrux, ma lei non lo sa - e la guerra è alle porte, per non dire già iniziata: Ginny ha bisogno di un momento per sé, per staccare, per pensare ad Harry e piangere, prima di tornare ad essere la donna forte di sempre e continuare, nel suo piccolo, la battaglia.
Partecipa al contest Harry/Ginny per tutti i gusti di TelynBia
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E’ la prima volta che partecipo ad un contest! =D
Spero di fare tutto giusto >..<
Prima di lasciarvi alla storia, una precisazione: so che questa canzone non esisteva mentre si svolge la storia (ovvero il sesto anno di Ginny), e credo nemmeno gli mp3 esistessero o.O ma fatemela passare come “licenza poetica” >..< mi è venuto in mente questo, e questo ho scritto u.u

Pacchetto Vento:
-Missing Moment
-Hogsmeade
-Like my fathers come to pass, seven years has gone so fast (Green Day, Wake me up when september ends) 

Pairing: Harry/Ginny
Genere: Triste, Sentimentale, Introspettivo
Avvertimenti: OS, Missing Moment
Conteggio parole: 1340 parole

Buona lettura! =D


Wake me up when september ends

Ginny uscì dal portone di Hogwarts e si coprì il volto con la sciarpa, reprimendo un brivido di freddo. Era la seconda uscita ad Hogsmeade dell’anno, l’ultima prima di Natale, e avrebbe dovuto rifornirsi di dolci e regali per gli altri, ma non ne aveva molta voglia. Aveva declinato l’invito delle sue compagne di passare la giornata insieme ed era pertanto sola mentre attraversava l’imponente cancello e s’inerpicava per il sentiero che l’avrebbe condotta all’antico borgo magico.
Mise le mani in tasca per il freddo e si stupì di trovarci qualcosa, anche se dopotutto non usava quella giacca dal Natale scorso. Tirò fuori quella che a prima vista pareva una piccola scatolina nera, con un filo collegato. Cercò di capire cosa fosse, poi all’improvviso le arrivò l’illuminazione: un mp3, un regalo di Hermione. La riccia le aveva detto che serviva per ascoltare musica, anche se non poteva usarlo ad Hogwarts o alla Tana per via delle interferenze magiche.
Ginny si guardò intorno, ormai quasi arrivata ad Hogsmeade, poi decise di prendere una stradina laterale e di uscire dal villaggio, almeno quanto bastava a consentirle di usare quel… Quel coso. Non l’aveva mai fatto prima, dato che era sempre stata o alla Tana o ad Hogwarts o nella sede dell’Ordine. Però in quel momento Hermione le mancava tanto. Era la sua migliore amica, la confidente di sempre, quella che sapeva sempre tutto – e non solo in termini di studio –, una ragazza dolce e paziente che l’ascoltava. Ed ora era partita con suo fratello Ron e con Harry.
Harry.
Ginny non se la sentiva più neppure di pensare a quel nome. Inevitabilmente le lacrime presero a scorrere sulle sue guance, dapprima bollenti e poi gelide, raffreddate dal vento che non concedeva tregua. Ginny non si reputava una ragazza debole, era oltremodo intraprendente e quell’anno aveva già compiuto qualche scelleratezza per contrastare il regime di Piton e dei Carrow, però non poteva permettersi di preoccuparsi per il suo ormai ex-ragazzo. Il solo pensare a lui la gettava nello sconforto e nella paura, e Ginny si lasciava andare a lunghi pianti liberatori solo ogni tanto, concedendosi una tregua dal fardello che portava sulle spalle – e sul cuore – per poi tornare più combattiva di prima.
Harry era partito, e da quel poco che aveva capito intendeva uccidere Colui-che-non-deve-essere-nominato. Era partito a fare l’eroe, come sempre, e sebbene Ginny sospettasse che lui l’amasse ancora, non poteva non sentirsi male pensando che fosse lontano da lei.
Finalmente la rossa arrivò in mezzo ad un prato. Volse lo sguardo indietro e vide il villaggio di Hogsmeade ben lontano. Forse poteva arrischiarsi a far partire quell’aggeggio. Ci mise un attimo per ricordarsi come si accendeva, e poi per capire come far partire la musica.
Tecnologia Babbana, puah. Era difficile. Si mise le cuffie nelle orecchie solo quando capì che da lì usciva il rumore. La canzone sembrava triste.
…Like my fathers come to pass Seven years has gone so fast…
Sette anni erano quasi passati dalla prima volta che aveva visto Harry. Quasi sette anni che lo amava, prima dell’amore innocente e ammirato di bambina, e poi di quello entusiasta da adolescente. Chissà, ce l’avrebbe fatta ad arrivare ad amarlo di un amore maturo, da donna?
“…Here comes the rain again Falling from the stars Drenched in my pain again…
Pioggia di lacrime da occhi di stelle: era quella che stava scendendo sulle sue guancie al ricordo di Harry? Dei loro baci rubati agli angoli dell’enorme parco di Hogwarts, sotto il salice in riva al lago? Dolore, sì, quello era sicuramente dolore: oh Merlino, come gli mancava!
“…As my memory rests But never forgets what I lost…”
Oh sì, era molto facile cullarsi nell’illusione di un nuovo anno scolastico come gli altri, anche se doveva dire che la memoria non si riposava affatto: studiava come una matta. Ma c’era sempre quel momento, dopo ogni giornata piena di studio, dopo ogni piano ribelle steso ed attuato… Quel momento in cui si va a dormire, e si ripensa a tutto, e facendo un bilancio della propria vita Ginny non poteva far altro che pensare a lui, che aveva amato così tanto e che amava tutt’ora, e che ora era perso. Perso chissà dove, perso per chissà quanto tempo, mentre lei cercava inutilmente di prendere sonno.
“…Ring out the bells again Like we did when spring began…
La primavera scorsa era davvero iniziata bene, e finita ancora meglio fra le sue braccia. Ma per loro ci sarebbero mai state campane che suonavano a nozze? O il suo era solo un sogno infantile che, come quelli di molti altri, sarebbe stato distrutto dalla guerra?
“…Here comes the rain again Falling from the stars Drenched in my pain again…
E aveva davvero iniziato a piovere, anche se era ancora giorno e non si vedevano le stelle: piccoli aghi ghiacciati che cadevano sul suo volto scoperto e si mischiavano alle lacrime salate di prima, mentre ancora una volta Ginny pensava ad Harry, mentre per la prima volta dopo mesi osava riportare a galla il suo nome. E il dolore, che non l’abbandonava mai, non era più un velo sottile di sottofondo ai suoi giorni, ma una freccia appuntita conficcata nel suo cuore.
“…As my memory rests But never forgets what I lost…”
Mentre i ricordi dolceamari di qualche mese prima tornavano a galla, e la loro storia non era altro che spensieratezza e amore, la vita di due sconosciuti. Perché Harry Potter era il Bambino-che-è-sopravvissuto, e non poteva restare, neanche per lei: e lei non gliel’avrebbe chiesto perché era forte, perché lui era l’eroe predestinato a cambiare il mondo. Anche se in quel momento si sentiva così debole, così vulnerabile di fronte alla sua immagine sbiadita nella mente.
“…Summer has come and passed The innocent can never last…”
La stagione dell’amore era ormai finita, Ginny doveva farsene una ragione. La guerra aveva strappato via la loro innocenza, e non si poteva tornare indietro: Harry ormai era partito, lei non sapeva dove fosse o cosa stesse facendo. Doveva solo aveva fede, sperare che sarebbe tornato, tornato da lei come da tutti.
“…Like my father's come to pass Twenty years has gone so fast…”
Sarebbero arrivati a vedere l’alba dei vent’anni? Ginny non era sicura di farcela, se Harry… Se lui non ce l’avesse fatta. Che pensiero orribile non era quello di sopravvivergli?! Non poteva andare così, assolutamente no. Finalmente lui aveva capito di amarla, e lei aveva coronato i suoi sogni: quale destino crudele poteva dividerli? Se esisteva un Dio, esso doveva capire che il loro amore era troppo grande per poter finire così, spento dalla guerra. Loro dovevano vivere, dovevano passare molto più di vent’anni insieme.
“…Wake me up when September ends…
A settembre sarebbe tornado da lei? Doveva pazientare solo per qualche mese ancora?
…Wake me up when September ends…”
Dormire era proprio una buona idea, se tutto questo fosse stato un incubo lei avrebbe dovuto solo svegliarsi.
“…Wake me up when September ends…”
Ce l’avrebbe fatta ad ignorare il dolore e la paura, a continuare a lottare e ad aspettarlo?
Ginny si asciugò le lacrime con il dorso della mano, poi alla fine della canzone spense quell’aggeggio che le aveva regalato Hermione. Lo rimise in tasca e si affrettò a tornare indietro, proseguendo per Hogsmeade. Forse aveva sbagliato canzone. Forse il destino le aveva giocato uno scherzo crudele scegliendo proprio quella, e facendole tornare alla mente tanti ricordi. O forse era il solo modo che aveva per andare avanti: prendersi dei momenti per immergersi nel dolore, piangere e uscire di nuovo, fortificata. Pronta a combattere e a dare il cento per cento.
Ginny era arrivata al villaggio, e vide Luna e Neville in lontananza. Li salutò con la mano e corse da loro.
“Ecco qua la ragazza che stavo cercando!” le disse Neville, con un enorme sorriso “Allora, cosa combiniamo per la prossima uscita dell’ES?”
“Non so voi, ma io devo prendere i regali: mi accompagnate?” chiese Luna, sognante come al solito.
Ginny sorrise.
Dopotutto doveva aspettare solo fino a settembre, no?


Valutazione:

Stile e forma: 18/20
Come stile non è male, ci sono pochi degli infantilismi che mi ritrovo spesso a leggere, però si vede che puoi migliorare moltissimo... Ti faccio un esempio: l'inizio e la parte della song-fic effettiva ha uno stile buono, scorrevole, poi quando Ginny va a pensare a Harry cambia, ed è come se tu cercassi di ottenere un tono un pochino più serio, che ha come unico effetto di allontanarti dal personaggio... Per fare una storia triste non c'è bisogno di lacrime!

Grammatica: 10/10

punti prompt: 2,5/3
Non si può dire che non sia triste, il verso c'è e anche l'ambientazione è abbastanza presente... Però tu hai scritto una songfic: non mi dispiace, certo, però avressti dovuto far risaltare un pò di più quel verso rispetto agli altri...

punti lunghezza:2/2

Gradimento personale: 14/15
Io amo questa canzone, e l'hai abbinata davvero benissimo al personaggio e al resto... hai forzato un pò il pacchetto, però se non fossi la giudicia...

IC: 16/20 Ginny c'è, però non mi convince molto, per via dello stile che hai usato e di quelle lacrime improvvise... quando piangi cominci a farlo senza neanche capire perchè?? No, e allora perchè Ginny si? magari non volevi, oppure sei passata oltre  perchè l'hai sottinteso, ma noi povere anime che leggiamo?... Potevi fare di meglio u.u e mi si è alzato un pochino il sopracciglio anche sentendo quel "Ecco qua la ragazza che stavo cercando. Non so, detto da Neville in un periodo simile mi sa un pochino di OOC.

Originalità: 20/20
Mai letto niente su questo periodo, infatti prima o poi comincerò a riempire l'anno nero di Hogwarts...

Totale: 92,5/100
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mitsuki91