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Autore: Gondolin    16/08/2012    2 recensioni
La ragazza posseduta da Ruby 1.0 si risveglia.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Ruby
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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[Supernatural] Like Blood III  
Personaggi: la ragazza posseduta da Ruby 1.0, Ellen Harvelle
Warning: what if
Parole: 375
A/N: Cosa faccio invece di lavorare al mio Destiel Big Bang. Cosa mi combinano i plotbunny di Kiki.




“Fame?” le chiese Ellen.

“Non ho un un centesimo per pagare.”

“E come sei arrivata qui?”

“Contanti. Li avevo addosso quando mi sono svegliata” Ruby si strinse nelle spalle “Non ho idea di cosa se ne facesse.”

“Le vie del demonio sono infinite. Tu aspetta qui, dovrei avere qualcosa di pronto in cucina.”

Ellen scomparve per un attimo verso il retro e Ruby ebbe il tempo di guardarsi intorno. Il locale, a quell'ora deserto, non sembrava diverso da un bar qualunque. Probabilmente qualche turista di passaggio si fermava lì senza sapere chi fossero gli altri avventori, né perché la barista lo guardasse con un misto di invidia e pietà. Senza sapere cosa si nascondesse nel buio. Dormiva con gli occhi aperti, Ruby, da quando li aveva riavuti indietro, e odiava il buio. Dormiva seduta, dormiva di giorno o in luoghi affollati. Dormiva per poche ore, e ogni volta che si svegliava le sembrava di avere ancora le labbra sporche di zolfo. Si sciacquava la bocca con l'acqua santa.

“Tieni” disse Ellen, mettendole davanti un panino al prosciutto e due mele.

Ruby iniziò a mangiare prima ancora di ricordarsi la buona educazione, e biascicò un ringraziamento a bocca piena.

“Una cacciatrice morta di fame non è utile a nessuno” la prese in giro Ellen.

Ruby non rispose e continuò a masticare. L'altra mangiava anche se non le serviva, sempre cose fritte. Forse era a quello che le servivano i soldi, non ricordava. Il prosciutto era buono, salato. Ecco una cosa che non poteva mangiare, l'altra. Poteva prendere una vita e distruggerla, svuotarla, sbranarla pezzo a pezzo, e poi essere scacciata da un condimento. Per qualche motivo, la cosa le parve improvvisamente esilarante.

Scoppiò a ridere, mentre Ellen la fissava con un sopracciglio alzato. Più rideva e più le veniva da ridere, non riusciva a fermarsi. Era come se il suo corpo si stesse riprendendo la facoltà di ridere, minuto dopo minuto. Continuò fino a ridursi in singhiozzi isterici, lacrimando.

“C'è una spiegazione logica?”

“Il sale” rispose Ruby “Il sale. I... i demoni sono così potenti, ma non possono nemmeno mangiare delle patatine fritte decenti.”

Ellen aggrottò la fronte.

“Sto bene” fece Ruby, roteando gli occhi “Se non sono impazzita prima, non mi succederà di certo adesso.”
  
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