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Autore: Miss_Nothing    25/08/2012    0 recensioni
Dicono che la più dura battaglia sia quella contro se stessi. Ma se condividi il tuo corpo con un altra entità come fai a sapere chi sei veramente?
Dal capitolo 4:
"Voglio la sua anima " Affermò il demone indicando Evelyn.
Chris si voltò di scatto per poi dichiarare " La sua anima è di Sarah "
" No. Il suo corpo è di Sarah ma la sua anima sarà mia. A meno che tu non ti sia innamorato di lei " lo provocò Jev sperando di vedere qualche emozione sul viso del compagno. Ma Chris non ne fece vedere neanche l’ombra.
"Così sia " Disse per poi appoggiare la sua mano sulla fronte di Evelyn e legare per sempre la sua anima a quella nera di Jev.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evelyn sbatté le palpebre non sentendo più dolore. Non appena le braccia di Morfeo la lasciarono si accorse di essere avvolta a un altro corpo.
Evelyn osservò le braccia muscolose che riportavano segni di bruciature.
<< Pensavo non ti risvegliassi più >> Le disse una voce che lei trovò irritante.
La ragazza prese un grosso respiro e l’essenza di vampiro le riempii le narici come l’odore sgradevole della carne bruciata.
Evelyn scattò liberandosi dalla sua presa per poi balzare giù dal letto. Un ringhio cupo uscii dalle sue labbra. Un ringhio? Chiese a se stessa. Da quando ringhiava? Non era mica un cane.
Jared alzò le braccia in segno di resa mentre le labbra aperte in un sorriso mostravano una fila di denti bianchi.
<< Bel modo di ringraziare >> Commentò lui per poi grattarsi la testa come se stesse riflettendo su qualcosa.
<< Chi sei e cosa ci fai in camera mia? >> Urlò lei mentre sentiva i suoi nervi scoppiare dalla rabbia. Un vampiro in camera sua e per giunta l’aveva toccata.
Jared strizzò gli occhi per poi fare una strana smorfia.
<< Ehi, ehi, ehi. Non urlare >> Borbottò per poi sbadigliare << Mi chiamo Jared e beh sono in camera tua perché ti ho appena salvato la vita ma niente di che certo >> Rispose lui con una punta di ironia che aumentò la rabbia di Evelyn.
<< Salvarmi e da cosa? >> chiese lei per poi emettere una fragorosa risata divertita. Lei non doveva essere salvata. Teoricamente era lei che salvava il culo agli altri e non gli altri a lei.
<<  Ma guarda un po’. Mi sono abbrustolito solo per ricevere una bella strigliata >> Commentò lui per poi sospirare << Le ragazze di oggi non conoscono la buona educazione >> aggiunse.
Evelyn interruppe la sua scenata schiarendosi la voce invitandolo così a rispondere alla sua domanda.
<< Qualcosa stava cercando di entrare nel tuo corpo. Ne avevo viste di possessioni ma questa era >> Disse per poi emettere un sonoro fischio come se quel suono fosse l’unico commento per descriverla.
Evelyn rimase immobile di sasso. Pensava che le convulsioni e il dolore della sera prima fossero solo uno dei tanti incubi che la tormentava invece era stato reale. La ragazza scosse la testa non volendo credere a quello che le stava succedendo in quei giorni. Lo svenimento, le strane sensazioni e ora questo.
Jared si alzò affermando << Non sono un ospite gradito quindi alzo i tacchi >>
Evelyn alzò il viso mostrando un espressione che il suo viso non aveva mai preso. Aveva gli occhi lucidi segno che qualcosa in lei si stava muovendo. Segno che anche lei possedeva un umanità anche se nascosta nel profondo.
Jared aspettò qualche secondo aspettando che Evelyn gli chiedesse di restare cosa che non accadde. Uscii dalla stanza e si recò all’ufficio informazioni. Era curioso di sapere chi era quella ragazza.
 
                                 ***
 
Liz parlò alla segretaria con voce tremante << Liz Collins. Mia nonna mi ha inscritto a questa scuola… >> Cominciò per poi essere interrotta dalla stessa segretaria che la fermò con un- Se dovremmo ascoltare tutte le storie di tutti gli studenti ci sarebbe la coda -seccato.
<< Liz Collins, Liz Collins, Liz Collins. Trovata >> Affermò mentre la cercava tra l’archivio degli studenti.
<< Benvenuta. Questo è l’orario delle lezioni, questi sono volantini delle attività extra >> Aggiunse per poi affibbiarle un pacco di fogli e volantini.
Appena poté Liz  andò alla ricerca della sua camera cercando di orientarsi con la cartina datagli da quella strana donna che era la segretaria.
<< Posso esserti d’aiuto? >> Le chiese una voce femminile cristallina.
Liz fu colta da una strana sensazione che non sapeva spiegarsi.
<< Beh sono nuova e sto cercando la mia stanza >> Bonficchiò lei per poi arrossire immediatamente. Odiava essere la nuova arrivata inoltre si sentiva in imbarazzo nei suoi vestiti scialbi .
Caroline le rubò la cartina dove era segnata la sua stanza.
<< Che fortuna sei proprio davanti alla mia stanza >> Commentò la vampira con un largo sorriso.
<< Io sono Caroline >> Si presentò porgendogli la mano.
<< Liz >> Rispose la ragazza afferrandola.
<< Benvenuta Liz. Spero ti troverai bene >>
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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