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Autore: millyray    01/09/2012    2 recensioni
Non serve avere un Signore Oscuro assetato di potere che non desidera altro che ucciderti, non è necessario avere il destino dell'intero Mondo Magico che grava sulle tue spalle, non bisogna rimanere orfani quando si è ancora in fasce per scombussolarti l'intera esistenza.
A volte basta avere solo quindici anni, gli ormoni in subbuglio e tanti tanti dubbi sulla vita.
(Sequel di S.Potter)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“Quindi non sei gay”.
          “Be’, no! Voglio dire… no.                                                                                                       Voglio dire… come lo capiamo?”
                                 “Non lo so nemmeno io, non mi è mai piaciuta                                                                         una ragazza prima, ma nemmeno un ragazzo. Ma poi ci sei tu”.
“Ti piaccio?”
“Sì”.
 (Rose e Vanessa, Out with dad)

La luna, questo lunedì mattina sarà particolarmente favorevole al vostro segno, vi porterà ad aprire di più il vostro essere interiore e a risolvere i dubbi e le insicurezze che vi hanno sconquassato nei giorni precedenti. Riceverete qualche curiosa novità che all’inizio potreste non capire o interpretare in senso negativo, ma non abbattetevi, perché le persone che vi stanno molto a cuore saranno presenti per voi…

“Nico, per favore, potresti leggere a bassa voce? Non m’interessa il tuo oroscopo!”

Il ragazzo che stava leggendo l’oroscopo della Gazzetta del Profeta ammutolì di colpo e continuò a leggere in silenzio per non dare fastidio all’amico, torturandosi con le dita una delle treccine che gli era scivolata sulla spalla.

L’altro, invece, finì di spalmare di marmellata la sua fetta di pane e cominciò a mangiare gustandosi la colazione, mentre la Sala Comune si riempiva di studenti e del loro chiacchiericcio incessante.

“Uffa! Non mi dicono mai niente sull’amore! Ma è mai possibile?! Dovrò fare un reclamo”. Si lamentò il ragazzo dell’oroscopo, richiudendo rabbiosamente il giornale e mettendoselo sotto al culo perché non gli desse fastidio mentre finiva la colazione.

“Oh sì, sicuramente le stelle cambieranno le loro posizioni per favorire l’amore soltanto per te”. Lo prese in giro l’amico seduto accanto a lui. Ogni mattina era la stessa routine: si sedeva con Nico al tavolo dei Grifondoro per fare colazione e, non appena il gufo gli portava la sua Gazzetta del Profeta, interrompeva ciò che stava mangiando per leggere l’oroscopo. Peccato che dovesse sempre farlo ad alta voce, per poi lamentarsene ogni volta perché c’era sempre qualcosa che non gli piaceva  e anche durante il resto della giornata tirava in ballo queste dannate stelle. Aveva fatto l’abbonamento al giornale soltanto per leggere l’oroscopo e la pagina sportiva, tanto valeva che se lo facesse prestare da qualcun altro.

“Non sei divertente, James”. Nico mise su un finto broncio offeso e addentò il suo bacon.

Improvvisamente, però, una ragazza bionda e molto truccata attirò la sua attenzione e la seguì con lo sguardo finché questa non si sedette al tavolo dei Corvonero.

“Perché mi sembra che Stacey Brown abbia le tette ancora più grosse?” chiese incuriosito all’amico.

James spostò lo sguardo sulla ragazza e la osservò, sicuro che non lo avrebbe notato, troppo impegnata a confabulare e spettegolare con le amiche. Ma lei era abituata ad avere gli occhi di tutti addosso, perciò ormai, anche se se ne accorgeva, non ci faceva più caso.

“Forse perché si è imbottita il reggiseno?” ipotizzò, dicendolo però come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Il ragazzo con i rasta assottigliò lo sguardo per vedere meglio e alla fine dovette dare ragione all’amico.

“Ma come fai a notare queste cose?”

“Sono un bravo osservatore”.

No, James non era solo un bravo osservatore e Nico lo sapeva bene. Se gli avesse, per esempio, fatto leggere un testo pieno di errori di ortografia non ne avrebbe notato neanche uno, molto probabilmente, ma sicuramente avrebbe saputo distinguere una borsa di Prada da una di Gucci solo dal loro odore.
Non era certo per dire che James fosse un ragazzo stupido e superficiale, anzi, era anche piuttosto intelligente e non faceva fatica a studiare, ma quando si trattava di moda avrebbe potuto parlare per un giorno intero.

Improvvisamente, nel posto rimasto libero davanti a loro, comparve una ragazza dai lunghi capelli rossi che sembravano essere appena stati passati attraverso la corrente elettrica anziché sotto ad una spazzola. Pareva che avesse corso la maratona da quanto era trafelata, era pure rimasta senza fiato.

“Ed eccola qui! La ragazza che ha battuto ogni record di ritardi del mondo!” scherzò Nico, guardando la nuova arrivata con un sorriso divertito.

“Non voglio sentire commenti, son già di pessimo umore”. Lo ammonì la ragazza guardandolo storto. Subito dopo addentò un croissant e aprì il suo libro di Pozioni pieno di piegature, scarabocchi e sbavature.

“Guarda che così lo sporchi”. La avvisò James, notando che il libro era terribilmente vicino alla caraffa di succo di zucca. “E si può sapere che hai fatto ai capelli? Sembrano diventati il nido di qualche piccione”.

La nuova arrivata gli fece una smorfia per quella battutaccia e tornò a concentrarsi sul libro. Purtroppo, però, gli doveva dar ragione. I capelli da pazzoide ormai erano il suo segno distintivo, un piccolo difettuccio ereditato da suo padre e suo fratello. Solo che loro erano maschi e i capelli spettinati a loro stavano bene. Ma lei era una ragazza, avrebbe preferito una chioma più ordinata e femminile.
Figurarsi se in lei, però, ci fosse qualcosa di femminile. Era un maschiaccio, se ne doveva fare una ragione, addirittura più maschiaccio di suo cugino James. Lui era sempre perfettamente ordinato e profumato, non aveva neanche un capello fuori posto, la camicia sempre ben stirata e pulita, i capelli pettinati col gel che, anche se erano sparati in tutte le direzioni, davano comunque l’idea di ordine.
Lei, invece, era già tanto se la mattina appena alzata faceva in tempo a vestirsi e a prendere la borsa, figurarsi se aveva tempo di piastrarsi i capelli o truccarsi. Non che la cosa le importasse molto, effettivamente, era una ragazza acqua e sapone perché non le piaceva impiastricciarsi la faccia come faceva, ad esempio, Stacey Brown e di solito non si accorgeva nemmeno se abbottonava male la camicia o se aveva la cravatta storta.
Preferiva di gran lunga dormire qualche minuto in più piuttosto che perderlo per cercare di apparire più femminile.  Ma anche se l’avesse voluto non ci sarebbe riuscita: non bastavano né la sveglia né quelle casiniste delle sue compagne di stanza per buttarla giù dal letto.

“Sei preoccupata per il compito di Pozioni?” le chiese Nico ad un certo punto come se la cosa non fosse abbastanza ovvia.

“Sì, ho passato tutto il fine settimana  a studiare e non posso fallire questa volta”. Gli rispose la ragazza con determinazione.

James ridacchiò divertito. Sally non era nota per i suoi capelli da strapazzo, ma anche per la sua poca abilità in Pozioni, anche questo ereditato dal fratello.

“Tranquilla, sono sicuro che andrai bene”. cercò di tranquillizzarla il cugino, tirando la Gazzetta del Profeta da sotto il culo dell’amico per spulciare le pagine di spettacolo.

“La fai facile tu che ti basta poco per capire le cose”.

“Io mi preoccuperei di più di arrivare in orario”.

 

Nico e James erano sdraiati sul pavimento della stanza di quest’ultimo, uno con le ginocchia piegate per farci stare le lunghe gambe e l’altro con i piedi poggiati sul letto che lo facevano stare in una posizione un po’ scomoda, ma lui sembrava non badarci. Le teste una vicina all’altra, quasi guancia contro guancia e i reciproci capelli che si confondevano in un groviglio di ciocche, i rasta castani di Nico con i fili neri e setosi di James.

Stavano lì a poltrire da ormai mezz’ora, tanto che, parlando di sciocchezze varie e pettegolezzi, ormai avevano esaurito tutti gli argomenti e da ben cinque minuti erano calati in un silenzio un po’ annoiato, forse presto si sarebbero pure addormentati, anche se in realtà avrebbero dovuto studiare Incantesimi, come avevano progettato quando si erano trovati insieme quel pomeriggio.

“Ma secondo te…”. Sbottò improvvisamente Nico, interrompendo il silenzio. “…com’è baciare una ragazza?”

L’altro attese un attimo prima di rispondere, forse per pensarci un po’ su.

“Non lo so, non ne ho mai baciata una”.

“Nemmeno io. Ma avrai mai pensato a come potrebbe essere, no?”

“No… non lo so. Non credo. Sinceramente, non m’interessa molto. Non mi è mai piaciuta una ragazza, non particolarmente, almeno”.

“Be’, neanche a me. Però prima o poi dovrà succedere, no? Insomma, un giorno troveremo una ragazza e lei vorrà che la baciamo”.

“Quando succederà lo farai”. Concluse James, non capendo dove Nico volesse andare a parare con quel discorso. Era la prima volta, che lui si ricordasse almeno, che parlavano di ragazze in questo senso. Infatti, nonostante avessero già quindici anni, non erano molto interessati ai discorsi come sesso, ragazze e cose del genere, come tutti i loro coetanei. Infatti, per questo si definivano dei ragazzi particolari ed era anche per questo che andavano molto d’accordo, ma soprattutto, per questo si piacevano l’un l’altro ancora di più, in senso amichevole ovviamente.

Ovviamente.

“Ma se poi scoprissi di non esserne capace? Insomma… non so come si bacia”. Confessò alla fine Nico, come se si trattasse di qualcosa di grave.

“Non ci sono delle regole per baciare, lo fai e basta, ti lasci trasportare dal momento. È una cosa istintiva, credo”.

“Ma se poi facessi una brutta figura?”

Sembrava che Nico trovasse importante questo discorso e che lo preoccupasse veramente e James non riusciva a spiegarsi come, improvvisamente, possa essere successo.
Insomma, fino a quel momento erano stati completamente disinteressati all’argomento ragazze, più che altro perché si erano sempre bastati loro due e avevano paura che un impegno con una ragazza potesse rompere la bolla perfetta nella quale vivevano.

“Se vuoi possiamo provare”. Gli propose, allora, l’amico, soltanto per tranquillizzarlo un po’.

“Qui? Adesso?” chiese l’altro con tono stupito.

“Sì!”

James abbassò le gambe e si alzò rimanendo seduto per terra. Non capiva, però, perché l’amico fosse così stupito della sua proposta. Se si preoccupava tanto di non essere capace di dare un bacio, allora non c’era niente di male se faceva qualche prova e chi di meglio se non il migliore amico per fare questo?

Quando si ritrovarono tutti e due seduti a gambe incrociate, l’uno di fronte all’altro, rimasero un attimo a fissarsi negli occhi, quelli caldi e nocciola di James in quelli verdi e profondi di Nico, come se anche questo facesse parte dell’esercizio. Ma forse, nelle loro romantiche e fantasiose menti, effettivamente era così.
Alla fine, senza neanche sapere esattamente che cosa stavano facendo, cominciarono ad avvicinarsi pian piano, finché le loro labbra non si scontrarono in un piccolo ed innocente bacio, quasi avessero paura di rompersi l’un l’altro.

Si staccarono, rimanendo sempre coi visi a poca distanza e si guardarono di nuovo negli occhi. Attorno a loro un silenzio assoluto, neanche una mosca si sentiva volare.

“Questa cosa mi sembra molto… gay”.  Sussurrò Nico, leggermente imbarazzato.

“Anche a me… però… mi piace”.

E questa volta fu James a prendere l’iniziativa, unendo di nuovo le loro labbra, in un bacio ancora senza lingua, che non pretendeva niente, un semplice gioco di bocche che però provocò ad entrambi brividi lungo la schiena.

Fecero appena in tempo a separarsi una seconda volta che la porta venne improvvisamente spalancata.

James e Nico per poco non saltarono fin sul soffitto. Si voltarono verso la porta e, rossi in viso, rimasero a fissare il pavimento come due bimbi colti in flagrante a rubare biscotti.

“Ehm… ho interrotto qualcosa?”

 

 

MILLY’S SPACE

Ecco, come promesso anche il primo capitolo.

Non mi dilungo in troppe chiacchiere, vorrei solo precisare che per la scena del bacio tra Nico e James mi sono ispirata al telefilm Out with dad (di cui la citazione all’inizio). È un telefilm molto interessante, se vi interessa potete trovarlo su youtube.

Mi raccomando, lasciatemi taaaaaaaaante recensioni per farmi sapere se la storia può continuare o se è meglio che rinunci ^^.

Un bacio ^^.

  
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