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Autore: arty98    05/09/2012    2 recensioni
la storia del primo libro vista dal punto di Domovoi Leale, un Domovoi che, però, non seguirà così cecamente il giovane Fowl...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 2: TRADUZIONE
 
Leale parcheggiò la Bentley a casa Fowl che era già mattina inoltrata, Artemis era ansioso di mettersi al lavoro sulla traduzione del Libro, ma era anche parecchio nervoso, per quanto lui tentasse di nasconderlo, a causa delle condizioni di sua madre.
Entrarono in casa e Domovoi vide sua sorella, Juliet seduta sulla scala, con l’aria imbronciata, a causa di qualcosa che era successo con la signora Fowl; scambiò qualche breve frase con Artemis, ce Leale riuscì a cogliere dalla lettura labiale: a quanto pareva, Juliet non aveva chiuso bene le tende e la signora non era riuscita a dormire e Angeline (la signora Fowl) si era arrabbiata. Anche se non avrebbe mai detto niente perché lavorava per i Fowl, Leale cominciava a non poterne più di quella donna, aveva perso il marito mentre era in viaggio d’affari ed era caduta in depressione.
Sentì il suo principale bussare alla porta della stanza da letto e poi una voce che gli disse di entrare, ma poi più nulla, non fino a che la signora non si mise a urlare contro Artemis: non lo aveva riconosciuto, di nuovo. Artemis si chiuse in camera per lavorare e Leale poté scambiare qualche parola con sua sorella, prima anche lei portò qualcosa da mangiare per Artemis; a Juliet stava molto a cuore il ragazzo; ma Artemis non sembrava accorgersi dei gesti che lei gli rivolgeva e le sue particolari attenzioni, difatti, quando la ragazza entrò in camera, Artemis la liquidò con un cenno della mano, che Juliet prese come un rifiuto, c’era restata male, e Leale elencò anche questo con i motivi per i quali presto avrebbe dato le dimissioni…
Era notte fonda, quando, ad un certo punto, gli altoparlanti di casa Fowl si accesero e la gelida voce di Artemis disse a Leale di recuperare Juliet e andare in camera sua perché aveva bisogno di aiuto; che strano, il ragazzino che si considerava il più giovane genio Irlandese adesso aveva bisogno di aiuto: era a questo che Leale pensò mentre bussava alla porta.
Li aspettò una lunga notte di lavoro, dopodiché seguirono il giovane Fowl nello studio del padre; era da tempo che non entrava lì dentro: da quando le tracce del signor Fowl erano andate perse. Da quel giorno gli schermi di quella sala erano sempre rimasti accesi perché Artemis credeva che i notiziari a ciclo continuo sarebbero stati i primi a comunicare la notizia del salvataggio di suo padre; quindi la guardi del corpo cominciò ad accendere i computer.
- Spegnili tutti, a parte quello col Libro. Ho bisogno di tranquillità. - sentì dire dal suo principale; adesso non voleva più trovare suo padre? Aveva cambiato idea? Per quanto geniale potesse essere, nessuno sarebbe stato mai in grado di sopportare il suo difficile carattere per sempre…e lui non voleva essere il primo a farlo. - Tutti? - chiese, come per ricordare al ragazzo che lui aveva espressamente vietato di spegnere gli schermi. - Sì, tutti - gli rispose Artemis con aria di superiorità nella voce; a Leale toccò obbedire, come sempre del resto…
 
 
Angolo\spazio autrice:
il capitolo è un po’ corto, lo ammetto, ma nel libro non c’è scritto molto di leale
spero di non aver deluso le aspettative, ma l’inizio è un po’ lento…
dedico questo capitolo a torak, spinellatappo98, nanu_san e giulygiu33; grazie per le vostre recensioni
ciao
  
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