Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SoCloseYetSofar    14/09/2012    8 recensioni
FANFICTION SOSPESA: SCUSATE RAGAZZE, E' UN PERIODO UN PO' DIFFICILE PER LA MIA FAMIGLIA E NON HO MOLTO TEMPO PER ALTRO (CONSIDERANDO ANCHE LA SCUOLA), APPENA POSSO CONTINUO. çç
Dal primo capitolo: "Più o meno a metà serata, intorno alle dieci e mezza intravidi un ragazzo che non avevo mai visto gironzolare nel pianerottolo frenetico. Sembrava stesse cercando qualcosa di essenziale e decisi di avvicinarmi a lui. Indossava una calza maglia verde e una casacca dello stesso colore con un cappello con una piuma rossa. Anche in mezzo a tutte quelle maschere era fuori posto. Veniva da ridere solo a guardarlo.
“Cerchi qualcosa?” sorrisi io cercando di essere sarcastica.
”No, no. Qui non c’è.”
Furono le uniche parole che disse borbottando tra sé e sé. Alzò lo sguardo su di me, giusto il tempo necessario per notare il riflesso cristallino dei suoi occhi, poi se ne andò."
E' la mia seconda FF e ho pensato di scrivere qualcosa di diverso, spero vi piaccia C:
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lei gli raccontava le favole, lui le insegnò a volare.

 

 

CHAPTER ONE.

 

 

Quella che vi voglio raccontare è la storia di un amore, non finito troppo bene.
E lo voglio fare ora, alla fine della mia vita piena di rimpianti. Ma adesso
basta piangermi addosso, quella che volete sapere non è la mia triste fine, ma il mio dolce inizio.
Mi costringo a socchiudere gli occhi fino a ritornare alla sera del 25 agosto di cinquantaquattro anni prima, il compleanno dei miei sedici anni.

 

Il cortile di casa mia era pieno di addobbi e dalle sette iniziarono ad arrivare le prime persone. Sono sempre stata la capitano delle cheerleaders, e la mia festa era l’evento del mese. Avevo scelto di dare una festa in maschera per rendere più maliziosa la serata, già mi immaginavo le mie amiche indossare vestitini decisamente troppo corti e veli che coprivano il loro volto, rievocando qualche donna indiana o danzatrice del ventre.
Indiani, cowboy, personaggi dello spettacolo, dive del cinema… il mio giardino sembrava una versione in miniatura di Hollywood. Per quanto riguarda me, decisi di rimanere sul sobrio. Misi un vestitino celeste stile impero e raccolsi i capelli. Avevo deciso di abbinarci una maschera bianca giusto per rimanere coerente al tema della festa. Bevevo e mi divertivo, i miei erano fuori e si erano portati dietro i miei fratelli. Sarebbero rientrati verso le due. Vidi Liam in cima alle scale e lo corsi a salutare.
“Hey, ragazzo della porta accanto!”
Era il mio vicino di casa da una vita e con lui passavo pomeriggi
interi. Sarebbe stato il mio migliore amico se non fosse stato per un minuscolo problema. Lui mi amava. Mi amava da sempre. La sua non era una cottarella delle medie. Frequentava due o tre ragazze l’anno, poi le lasciava dopo poche settimane senza raccontarmi niente, ma io sapevo la verità. Me lo aveva detto una mia compagna di classe di quarta elementare durante la ricreazione.
”Lo sai che Liam ti vuole chiedere di fidanzarti con lui?”
“Liam? Liam… Payne?”
“Eh sì, proprio lui… io non mi ci fidanzerei però, è troppo brutto!”
E io la ero stata a sentire come una fessa. La verità però, è che il mio cuore non ne voleva sapere di lui. Preferiva essere scarrozzato da una casa all’altra, da un auto all’altra, da delle labbra ad altre.
“Questa sera però sono Elvis…”
Mi fece notare con quel suo fare troppo sincero. Come aveva fatto uno come lui ad innamorarsi di una come me, solo Dio lo sa. E che stupida io, che in fondo sapevo di illuderlo ma non riuscivo a fare a meno dei suoi consigli. Mi diceva che ragazzo scegliere con una precisione inimmaginabile, sapeva chi mi avrebbe fatto soffrire di più e chi meno e cercava di evitarmi ogni turbamento.
“Giusto…” sorrisi e bevvi un altro sorso di Vodka.
“Non dovesti berne così tanta, ti fa male.”
“Dio, Liam… rilassati!” Non la smettevo più di sghignazzare.
Non avrei dovuto prenderlo in giro così. Mi soffermo tanto sulla storia di Liam e solo alla fine capirete perché. Poi me ne andai, lasciandolo solo in cima alle scale nell’attesa di qualcuno di più gentile che riuscisse a rubargli il cuore. Ballai con tutti i ragazzi della sala tranne che con uno. Lo intravidi per la prima volta in vita mia gironzolare frenetico nel pianerottolo più o meno a metà serata, intorno alle dieci e mezza. Sembrava stesse cercando qualcosa di essenziale e decisi di avvicinarmi a lui. Indossava una calza maglia verde e una casacca dello stesso colore con un cappello con una piuma rossa. Anche in mezzo a tutte quelle maschere era fuori posto. Veniva da ridere solo a guardarlo.
“Cerchi qualcosa?” sorrisi io cercando di essere sarcastica.
”No, no. Qui non c’è.”
Furono le uniche parole che disse borbottando tra sé e sé. Alzò lo sguardo su di me, giusto il tempo necessario per notare il riflesso cristallino dei suoi occhi, poi se ne andò.

 

Tutti se ne tornarono a casa abbastanza preso, verso le tre, e i miei arrivarono poco dopo.
“Nanaaaaaaaaa!"
Esclamarono i miei fratelli, John e Mike alla vista del nostro cane per poi piombarsi su di lei, un bellissimo San Bernardo. Aveva 8 anni ed era sempre stata la nostra tata.
“Che.Cosa.E’.Successo.Qui?”
Mio padre pronunciò tutte le parole d’un fiato.
“Ho dato la festa, no?” Il sorriso stampato nelle mie labbra era sempre più succube dell’effetto dell’alchool.
“Hai sedici anni, non due, non trenta. Vedi di fare sparire queste cose.” disse afferrando con la punta delle mani un perizoma che qualche ragazza aveva lasciato in mezzo al salotto.
"Oooops" dissi io scoppiando a ridere di gusto.
"E' ora di crescere."
”Quaaanto seeei noioooso.” Sghignazzai.
”Intanto domani vai da tua zia, a Liverpool e ci rimarrai per un bel pezzo, finchè non impari l’educazione che evidentemente non ti abbiamo saputo dare. Sei una donna, ora.”
“Stai scherzando? E’ estate!” replicai io urlando un po’ troppo.
“Appunto.” Così mio padre mi congedò.
Mi affrettai ad accompagnare i miei fratelli nella loro stanza, avevo tanto da pulire, gli rimboccai le coperte e spensi la luce. Mentre stavo varcando l’uscio una vocina richiamò la mia attenzione.
“Ci racconti la storia di Cenerentola, Wendy?”
Come dirgli di no? Iniziai a raccontare ignara del fatto che dietro la finestra un ragazzo, come tutte le sere, mi stesse ascoltando con curiosità.
 

SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti belli e brutti!
Ho avuto l'idea di scrivere questa fan fiction in un sogno, insomma, proprio una rivelazione.
Anyyyyway ci ho messo tanto per scrivere il primo capitolo spero vi piaccia, so che non è il genere di storia che piace a tutti ma non importa. Voi lettori siete una classe superiore agli altri! ahahah C:
Fatemi sapere cosa ne pensate perchè sono molto curiosa. E se non avete ancora capito più o meno di cosa parla la storia (anche se è scritto dove dice che è un cross-over)... eheh siete obbligati a continuare a leggere!
Baaaacioni, bacetti, bacionzi.
Megghi

Pace, amore e one direction a palla!

Ps. Wendy me la immagino come Eleanor, la ragazza di Louis C:
Pps. Il primo capitolo è un po' corto, me ne rendo conto, ma poi mi rifarò, i sweear :3

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SoCloseYetSofar