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Autore: La Matta    15/09/2012    4 recensioni
La comandante si morde il labbro, una brutta abitudine che credeva di aver perso molti anni prima, poi guarda Mordin ed annuisce:- chiama il dottor Zane. Digli di tenersi pronto.-
- Tutto è preparato.- la rassicura il salarian
- Va bene, allora.- Shepard prende un respiro profondo. Si china in avanti, baciando Thane sulle labbra - ti amo tanto.- sussurra.
Lui socchiude appena gli occhi e la guarda, confuso
- Siha…-
- Non parlare.- dice lei, dolcemente - Andrà tutto bene.-
Dopo di che fa scivolare l’ago della siringa sotto la sua pelle e preme a fondo lo stantuffo.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Thane Krios, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Konstantin Shepard'
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dlc cura 1

Prologo

Cittadella, Huerta Memorial Hospital

 

Lo guarda, disteso un letto, immobile, la fronte imperlata di sudore e, ogni tanto, il petto mosso da un flebile, faticoso, doloroso ansimo. La ferita infertagli da Kai Leng, quella ferita che non guarirà, ricucita e coperta da una benda. E nient’altro.

Thane non ha accettato altra medicina. Né la maschera ad ossigeno, né degli antidolorifici, né un sedativo che lo faccia riposare, che renda il trapasso meno doloroso.

Konstantin Shepard si morde un labbro, mentre sfiora la mano del drell.

Senza di lui, non ha senso nemmeno combattere la guerra. Perché che ricompensa può esserci, per lei, in un mondo dove Thane Krios non respira più?

Si rigira fra le mani una siringa di liquido chiaro.

Non si è mai presa una responsabilità così grande. Non ha mai tenuto in mano una vita, non una vita che aveva tanto a cuore. E non ha mai avuto tanta paura, mai, in tutta la sua esistenza.

- Se vuoi farlo, necessario agire ora.- le ricorda, dolcemente, la voce di Mordin.

Shepard si volta, incrociando i liquidi occhi neri dello scienziato.

- Lui non lo vorrebbe.- sussurra poi, sfiorando il braccio di Thane

- Forse non cosa etica, ma decisione ora è tua.-

La comandante si morde il labbro, una brutta abitudine che credeva di aver perso molti anni prima, poi guarda Mordin ed annuisce:- chiama il dottor Zane. Digli di tenersi pronto.-

- Tutto è preparato.- la rassicura il salarian

- Va bene, allora.- Shepard prende un respiro profondo. Si china in avanti, baciando Thane sulle labbra - ti amo tanto.- sussurra.

Lui socchiude appena gli occhi e la guarda, confuso

- Siha…-

- Non parlare.- dice lei, dolcemente - Andrà tutto bene.-

Dopo di che fa scivolare l’ago della siringa sotto la sua pelle e preme a fondo lo stantuffo.

 

Capitolo Primo

Piccola come una goccia d’acqua

 

Quattro mesi prima, Apollo, Cittadella.

 

Una cameriera appoggia un vassoio sul tavolo di Shepard.

- Ecco.- dice, con un sorriso radioso… che diventa una smorfia quando si accorge di chi ha appena servito.

- Ehm… prego?- azzarda la comandante

- Sì, ecco, eh, io… devo andare.- si confonde la ragazza, prima di scappare verso il bancone.

- Ma… ho fatto qualcosa di male?- esclama Shepard, perplessa

Thane sorride:- si è sparsa la voce che i Razziatori ti seguano ovunque tu vada.-

- Beh, è una fesseria.- Konstantin scuote la testa - non ci riuscirebbero, nemmeno volendo. L’ultima volta ci hanno quasi raggiunti, nel sistema Hades Gamma. Ma che io sia maledetta se ho mai visto un pilota bravo come Joker. Siamo praticamente scomparsi nel nulla. Eccezionale.-

- Ecco una delle poche cose della Normandy di cui non sento la mancanza.- rileva il drell

Shepard ride, una risata leggera, distratta:- Non ci credo.-

- Certo…- Thane sospira - mi mancano tante altre cose, della vita a bordo. Per quanto la nostalgia sia meno accentuata, quando si possono rivivere i propri ricordi.-

- A volte è una cosa che vi invidio.- ammette Konstantin - La nostalgia è… è come la sensazione di star perdendo qualcosa, una parte di sé. Lentamente, ti accorgi che quei dettagli che volevi preservare per sempre sono frammenti sempre più piccoli, sempre più evanescenti. E alla fine li perdi e resta soltanto una densa nebbia incolore, resta solo una sensazione di malinconia.-

Thane annuisce, gravemente:- ma almeno così scompaiono anche i brutti ricordi.-

- Si affievoliscono.- lo corregge Shepard. Poi prende un lungo sorso e cambia tono di voce - Dio, perché cadiamo sempre in questi discorsi? Sono deprimenti e, davvero, Thane, non posso andare in guerra depressa, altrimenti finisce che mi faccio mangiare viva dai Razziatori.-

Parecchie teste si voltano verso di lei

- Scusate, ho esagerato. Enfasi retorica.- si difende la comandante.

Thane nasconde un sorriso divertito dietro l’orlo del bicchiere

- La tua delicatezza mi sorprende sempre, siha.- dice, dolcemente - Piuttosto, come sta la vecchia squadra?-

- Dopo il mio ritorno sulla Terra ci siamo un po’ dispersi. Ma c’è sempre Garrus, a guardarmi le spalle e a farmi le calibrature. Dio lo benedica, io non avrei idea di dove metter le mani.-

Thane allunga una mano, a scostare una ciocca di capelli dal viso di Konstantin:- sei molto meno perfetta di quanto faccia immaginare la propaganda.- dice, scherzosamente

- Se si sapesse in giro che ho preso a testate un krogan e che i pesci del mio acquario puntualmente muoiono, probabilmente il Consiglio consegnerebbe ai Razziatori le chiavi della galassia. A volte serve che qualcuno sia perfetto. O, per lo meno, indistruttibile.-

- E’ incredibile il modo in cui io e te ci ostiniamo a non morire. Tu sei sopravvissuta a talmente tante cose che non provo nemmeno ad elencarle, di cui le più notevoli l’esplosione della tua astronave e il portale di Omega 4 e io… beh, secondo i medici avrei dovuto raggiungere l’oceano parecchi mesi fa.-

Konstantin prende fra le proprie la mano di Thane:- sono felice che tu sia ancora qui.- mormora

Si guardano negli occhi, in silenzio.

- Siha… è stato bello. Ma sapevamo entrambi che questa storia non era destinata a durare. Sapevamo che sarebbe finita.- dice infine Thane.

Shepard tentenna: sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma ora le sembra così profondamente sbagliato. Come se una conversazione potesse mettere fine al loro amore, cancellare un sentimento sbocciato e cresciuto, che non è mai venuto meno, nemmeno nel momento più nero.

- Perché?- chiede, semplicemente.

Thane la guarda, confuso. Fra tutte le reazioni del mondo, quella non se l’aspettava.

Respira, profondamente, faticosamente, stringe le mani di Shepard:- non voglio che tu soffra.-

- E pensi che lasciarci adesso m’impedirà di soffrire in futuro?-

- Stai combattendo una guerra, siha. E io non posso essere al tuo fianco.-

- Ma puoi scrivermi. Possiamo vederci quando scendo sulla Cittadella. Possiamo olocomunicare. So che il sesso via factotum non è il massimo, però possiamo attrezzarci.- ribatte Shepard, cercando di scherzare.

Thane la guarda con un sorriso triste negli occhi:- sto morendo, siha. Non… non ha senso amare un uomo che sta morendo.- 

- Non è una cosa che posso o che voglio cambiare.- mormora lei, accarezzandogli la guancia. Percorre il taglio delle sue labbra, poi si sporge in avanti e lo bacia sulla bocca - ti amo, Thane.-

 

Dopo aver lasciato l’Apollo, passeggiano per un po’ per le strade della Cittadella, tenendosi per mano.

Per un’ora la perfezione artificiale fa scomparire le brutture del mondo reale e tutto sembra splendido e semplice, come il lago del Presidium che è limpido, azzurro, che è senza pesci.

- Vorrei conoscere il tuo medico.- dice ad un tratto Shepard

- Cosa?- Thane le lancia uno sguardo perplesso - perché?-

- Perché si fa così quando si ha una relazione seria.- ride - e poi Kolyat non ne sembrava così entusiasta.-

- Due cose: quando hai parlato con Kolyat  e perché avreste dovuto parlare del mio medico?-

Shepard si liscia indietro i folti capelli castani:-  Quando Anderson è riuscito a farmi pervenire qualcuna delle mail che mi avete mandato mentre ero in prigione e perché sia io che Kolyat teniamo a te.-

Thane alza gli occhi al cielo:- E’ il dottor Gerald Francis. E’ un medico generale piuttosto bravo e, comunque, non servono grandi competenze per il mio trattamento. Credo che anche un krogan munito di siringa ci riuscirebbe.-

- Ma Kolyat ha detto…-

- Kolyat preferirebbe un medico dalle prospettive più… aperte. Uno di quelli che cercano nuove vie, che testano nuovi protocolli farmacologici e sono perennemente in cerca di una vera cura.-

- Che brutte persone.- ironizza Shepard

- Questo è uno dei cinque discorsi che non volevo affrontare proprio con te.- sospira Thane

- Perché? Perché sapevi che l’avrei pensata come Kolyat?- replica la donna, alzando involontariamente la voce - E comunque nemmeno a me farebbe schifo che tu fossi seguito da qualcuno vagamente più specializzato di un krogan munito di siringa.-

Quando finisce di parlare sta praticamente urlando.

- Siha…- Thane fa per baciarla, ma lei lo respinge

- Thane, perché vuoi morire?- sbotta, dura

- Non voglio morire, siha. Solo mi sembra sciocco perdere tempo ad inseguire una speranza irrealizzabile.-

- Perfetto. Allora io dovrei semplicemente smettere di combattere i Razziatori?-

- No. Perché tu sei forte e la galassia ha ancora una speranza…-

- C’è sempre una speranza.- mormora Shepard, accostando il viso a quello di Thane - anche se a volte è piccola, come una goccia d’acqua. A volte è talmente piccola che la gente dimentica che c’è.-

Il drell prende il fiato, come se volesse replicare.

Ma poi scuote il capo, sconfitto, e distoglie lo sguardo da Shepard, per nascondere le lacrime.

- Mi dispiace, siha.- sussurra - non sono forte come te.-

Lei lo abbraccia, parlandogli dolcemente:- Nessuno ti chiede di esserlo. Solo… permettimi di aiutarti.-

- Va bene, Shepard.- sospira Thane - ma non riesco a vederne il motivo.-

- Vuol dire che dovrò vederlo io per tutti e due.-

 

 

 

 

 

-- La Coda!

Oddio non ci credo sto davvero postando una long XD

Era da un po’ che quest’idea mi frullava in mente, quindi eccomi qui e spero di potervi divertire o emozionare o sbraitare contro lo schermo, a vostra scelta.

Alcune note organizzative che volevo mettere all’inizio ma stavano malissimo dal punto di vista grafico XD

 

Nota1: l’equipaggio della Normandy è quello di ME3, ma ha anche i tecnici di Cerberus (fra cui l’onnipotente sergente logistico Ruperd Gardner)

Nota2: Mordin è sopravvissuto alla missione della cura per la genofagia. Mah, forse è una storia che vi racconterò con un altro DLC XD

Nota3: il titolo della fic è la cosa più banale dell’universo, non vogliatemene ma sono negata con i titoli.

Nota4: anche se dall’inizio può non sembrare, questa fic vuole avere anche degli aspetti comici (già nel prossimo capitolo avremo i primi dialoghi con l’equipaggio e con il nostro James Vega che non è un campione di lucidità ed intelletto XD)

Nota5: per gli aggiornamenti, cercherò di aggiornare settimanalmente, ma non prometto nulla perché presto ricomincio università e ho scritto appena due capitoli!

Nota6: se siete passati, non siate crudeli e recensite XD

Nota7: cribbio, quante note.

Nota8: la nota6 potevi anche risparmiartela ndKolyat

Nota9: sta zitto, Kolyat ndAutrice

Nota (finale) dell’Araldo: assumo il controllo diretto!!

 

Un bacio a tutti

Char --

  
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