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Autore: Lyris    17/09/2012    6 recensioni
Da: Lyris (a proposito, si pronuncia "Lairis", perché in inglese fa più figo)
Spedito: L'altro ieri [Pre-TLG]
A: il Mondo (sopra e sotto la superficie)
Oggetto: Messaggio dalla Nuova Biografa Ufficiale di Artemis Fowl (Eoin ha avuto un problemino con gli avvocati dei Fowl...)
L'ultimissimo lavoretto di Artemis è andato decisamente male: Leale è stato arrestato. Tenterà di chiedere aiuto a Minerva e Spinella, ma anche loro si sono cacciate nei guai. Un talismano, precisamente un medaglione, capace di mutare l'aspetto di chi lo indossa è stato rubato a Minerva e alcuni membri del Popolo sono stati rapiti. I nostri eroi dovranno affrontare un nemico apparentemente impossibile da sconfiggere e tu potrai scegliere il corso della storia, portando la storia a ben sette possibili finali diversi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Artemis Fowl, Bombarda Sterro, Minerva Paradizo, Spinella Tappo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Casa Fowl

-Che cosa?!- esclamò sorpresa Minerva, con gli occhi sgranati.

-Sono stati rapiti...- rispose Spinella, spazientita.

-Ho capito- la bloccò la ragazza -ma non dovreste avere avanzatissimi sistemi di sicurezza?

Spinella sbuffò. Odiava quando quella Fangosetta aveva ragione.

-Lo sappiamo, le telecamere non riescono a rilevarlo!- disse l'elfa -Polledro dice che

non è possibile che il rapitore si sia infiltrato nelle telecamere della LEP visto che...

-..che sono l'ultimo modello fornito di un laser che distruggono qualsiasi congegno estraneo alla macchina- completò Artemis, sotto lo sguardo accusatorio di Spinella.

-Questi progetti dovrebbero essere segreti- disse l'elfa.

-Non per me- ribatté il ragazzo -piuttosto, mi devi dire qualcos'altro, se non erro.

Spinella alzò gli occhi spaiati al cielo.

-Polledro dice che potrebbe essere un infiltrato della LEP, un poliziotto corrotto, forse è stato affascinato...- iniziò il Capitano Tappo.

-No, non è stato affascinato- la bloccò Minerva, ignorando l'occhiataccia che le gettò l'elfa.

-Allora perché sfugge ai nostri “avanzatissimi sistemi di sicurezza”?

-Perché...- Minervà si immobilizzò, guardando davanti a se, gli occhi vacui.

-Minerva?- chiese il ragazzo, scuotendola un poco.

-Che cosa è successo a Leale?- chiese con un soffio. Artemis impallidì.

-Dopo... ehm... dopo ve lo spie..- tentò di dire, ma Minerva si alzò di scatto, guardandolo fisso negli occhi. Era stata così imprevedibile che perfino Spinella era sobbalzata dalla sorpresa.

-Si, Artemis, prima dicci dov'è Leale- concordò l'elfa, una delle poche volte con cui andava d'accordo con la francese.

-Lui... lui è stato arrestato...- disse con un soffio.

-Che cosa?- urlarono Minera e Spinella all'unisono.

Ad Artemis sembrò per un attimo di rivivere l'esperienza che aveva avuto con sua madre.

 

-Che cosa?- aveva sussurrato Angeline Fowl, dopo che il figlio gli ebbe spiegato la situazione.

-Madre, io...- aveva iniziato. Ma non aveva saputo come continuare. Lo sguardo della madre lo fece sentire ancora più verme di prima. Com'era potuto accadere? Come aveva potuto minimamente pensare di continuare la sua carriera da criminale? Maledizione, aveva sedici anni! Come mai non aveva pensato alla possibilità di fallire? Perché lui era un genio. Ecco perché. Credeva di essere un genio infallibile, e questa era la prova del fatto che non esisteva niente che lui potesse compiere senza che ci fossero ostacoli. Ma la cosa che più lo faceva soffrire era lo sguardo di sua madre. Lo guardava con tristezza e accusa, perché lui sapeva: era colpa sua se Leale era in carcere, ed era colpa sua se ora una madre non credeva più in suo figlio.

 

-Come hai potuto mandare in carcere Leale?- chiese sbigottita Minerva, dopo che Artemis finì di raccontare quello che era accaduto la notte del tentato furto. Artemis guardò Spinella. Non aveva avuto alcuna reazione da quando aveva finito di parlare. Era rimasta seduta sul suo posto, guardando fuori dalla finestra. Minerva si lasciò cadere sul divano, prendendosi la testa tra le mani.

-Cosa diavolo ti era venuto in mente?- chiese la francese. Artemis la fissò con rabbia.

-Avresti fatto la stessa cosa- esclamò il ragazzo.

-No, io ho promesso di non avere più a che fare con il crimine. L'unica cosa che avrei fatto sarebbe stata mantenere la promessa- Minerva alzò la voce,mentre si rivolgeva ad Artemis.

-Anche tu provi lo stesso, vero? Stare lontano dall'azione...- cominciò l'irlandese. Minerva scosse la testa.

-A differenza di te le mantengo le promesse!- strillò la ragazza, alzandosi di scatto.

-Pensi che non sia dispiaciuto? Credi che non abbia cercato di salvarlo?- urlò il ragazzo, sovrastando la voce di Minerva.

-Minerva, dimmi quello che devi dirmi- disse all'improvviso Spinella. I due ragazzi smisero di litigare immediatamente, guardandola sorpresi. Fissava negli occhi la ragazza. Artemis cercò qualcosa nel suo sguardo, qualunque cosa. Ma la sua espressione era indecifrabile.

 

-Lo prometti?- le chiese Spinella, fronte contro fronte.

-Lo prometto- rispose Artemis.

 

La francese deglutì e prese a parlare:- C'è una poesia nel Libro, spiega di un medaglione capace di far mutare forma a chi lo indossa. E' stato creato da Persefone, che anticamente era un demone-stregone femmina. Era nascosto in Norvegia, io l'ho trovato ma...

-Continua- la esortò Spinella. Non sembrava sorpresa dalla notizia.

-Mi è stato rubato, credo da uno del Popolo- confessò -mi dispiace, Spinella...

L'elfa scosse la testa. Poi sorrise, ma gli occhi quella volta non accompagnarono il sorriso.

-Grazie, Minerva- azionò le ali e si diresse verso la finestra.

-Spinella- disse Artemis, cercando di bloccarla, per dirle qualcosa. Si sarebbe inginocchiato per farsi perdonare. Qualunque cosa, purché l'elfa gli rivolgesse lo sguardo. I loro sguardi si incontrarono.

-Avevi promesso- poi, volò via.

 

-Prometti che non continuerai la tua carriera da criminale, che non metterai nei guai Leale e che ogni tua azione sarà compiuta a fin di bene, sia per gli umani che per il Popolo? E, infine, prometti che non mi mentirai mai? Lo prometti?

-Lo prometto.

Artemis e Spinella sorrisero.

 

Base della LEP, Cantuccio, Strati inferiori

Grana Algonzo stava fissando insistemente l'icona delle e-mail, sperando che arrivasse un messaggio da Spine... dal Capitano Tappo. Finalmente il familiare “tlin” risuonò nell'elmetto della LEP, e lui aprì il messaggio. Dentro, solo poche parole: Sto arrivando. Minerva ha trovato la soluzione.

Strano, pensò, di solito parla sempre di quel fangosetto...

Ma non importava. Doveva capire di quale soluzione stava parlando Spinella.

 

Navetta della LEP

Spinella azionò, forse per la prima volta in vita sua, il pilota automatico. Anche se pensava che guidare le potesse togliere dalla mente quello che era accaduto, si sbagliava di grosso. Era arrabbiata, anzi, furente. Ancora una volta quel Fangosetto aveva tradito la sua fiducia, e ancora una volta aveva infranto una promessa. Asciugò lacrime invisibili dalla guancia. Non poteva lasciarsi influenzare ancora.

 

Casa Fowl

Artemis seguì con lo sguardo la figura volante dell'elfa che si allontanava sempre di più, finché non divenne un puntino nero fra le nuvole.

-Voglio controllare se hai ragione- disse il ragazzo, rivolgendosi a Minerva. Lei annuì.

-Inizieremo da capo le ricerche- concordò la ragazza –e cercheremo un modo per tirare Leale fuori da quel carcere.

Artemis la guardò. Lei non era come Spinella. Non sapeva come comportarsi nei momenti di pericolo, ma pensava sempre a sangue freddo. Ed era un genio. Era questo che gli piaceva di lei.

-Voglio solo accettarmi che il medaglione sia vero- disse il ragazzo -andiamo nel mio studio, potremmo condurre le ricerche lì.

Si avviò lungo le scale, lasciando che Minerva lo seguisse.

 

Base della LEP, Cantuccio, Strati inferiori

-E' un mutaforma, ecco perché non l'abbiamo mai trovato- Spinella parlava velocemente, cercando di non tralasciare nulla d'importante -sembra che ci riesca grazie ad un medaglione appartenuto a Persefone, una demonessa-stregone- Spinella finì di parlare, guardando con impazienza Grana, che stava riflettendo sulle parole dell'elfa.

-Esistevano stregoni femmina? Come diavolo ha fatto un'umana a capire questo prima di noi? Persefone non era una dea greca? Come diavolo è potuta accadere una cosa simile?- la sfilza di domande gli sgorgò dalle labbra come un fiume in piena.

-Non lo so, Gran, sei tu il comandante- lo bloccò Spienella. Grana la guardò attentamente. Di solito era molto più allegra, spontanea. Ora sembrava... rigida. Ha litigato con il Fangoso pensò. Era così quando andava male con Artemis. Maledizione, quel genio da quattro soldi la influenza troppo, si ritrovò a pensare, e se tenesse più a lui che a me...?. Scosse la testa per scacciare quei pensieri. Era inutile ragionare su questioni di cuore in quel momento, quando erano così vicini alla soluzione di quel caso. Non sapeva quanto si sbagliasse.

-Andiamo da N°1 e Qwan, loro sapranno rispondere a queste domande-propose Algonzo. Spinella annuì e lo seguì fuori dal suo ufficio.

 

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POST-IT DELL'AUTRICE

Escusemoi, se non c'è

traccia di scelte, ma non

sapevo proprio come

sdoppiare la storia.

Al prossimo capitolo!

 

  
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